Libri > Percy Jackson
Segui la storia  |       
Autore: Eneri08    27/07/2015    2 recensioni
Cosa succederebbe se Hera, dea del matrimonio, dopo l'ennesimo tradimento di Zeus, decidesse a sua volta di tradirlo con un comune mortale, e se dalla loro unione nascesse una figlia semidea? L'appassionante storia di tre ragazze semidee che andranno incontro al loro cupo destino tra guerre, primi amori e satiri che mangiano lattine.
Genere: Avventura, Fantasy, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Era, Grover Underwood, Nuovo personaggio, Percy Jackson, Quasi tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Facciamo una visita nei ricordi di Magalie
 
Urano emise una risata stridula.
–Cosa ne hai fatto della mia Magalie?! Mostro!
–Innanzitutto, non sono un mostro, bensì una divinità primordiale, sciocca. Non ti preoccupare, non ho fatto nulla alla tua amichetta; è ancora qui insieme a me...– Disse con il suo tono a doppia frequenza.
–Maledetto!– Sfoderai il chakram e lo scagliai contro di lui. Il chakram era a pochi centimetri dal suo viso e stava per colpirlo, quando l'arma si perse in un centro d'attrazione gravitazionale, per poi riapparire vicino al mio sfiorandomi e tagliandomi una ciocca di capelli. L'arma rimase inerme conficcata nel muro del camerino di Pandora. Cercai di afferrarla e di lanciarmi una seconda volta all'attacco, ma non riuscii a muovermi. Era come se delle mani invisibili mi stessero tenendo inerme. Urano, o Magalie, lascio a voi la scelta, si era messo le mani dietro la schiena e stava solcando il camerino a grandi passi. Scostai lo sguardo verso Isabelle, e notai che anche lei non riusciva a muoversi. 
–Mia dolce Walle, non è carino da parte tua cercare– Ed assunse la voce di Magalie, –di uccidere la tua migliore amica! Io sono nel suo corpo in questo momento, e se tu la uccidessi, io me ne andrei e ne cercherei un altro. E sarebbe tutto inutile, non trovi?– La divinità primordiale incominciò a parlare, perché giustamente i veri cattivoni devono fare, prima di un combattimento, il loro monologo esistenziale. Cercai di dire qualcosa, ma l'unico verso che mi fuoriuscì dalle mie labbra fu un flebile rumore gutturale.
–Non ti affaticare Walle, io riesco a leggere nella tua mente. Ti domandi come abbia fatto ad impossessarmi della tua amica, non è così?– Gli lanciai uno sguardo alla Isabelle Ross. Lui si avvicinò a me e mi sfiorò una guancia,
–Oooh, mia cara; sei così innocente. Ora vi racconterò come ho fatto ad impossessarmi di questa povera sciocca.– Poi, sibilò sottovoce. –Ha parlato l'uomo con il perizoma.– Urano si schiarì la voce; a quanto pareva, una parte della vecchia Magalie cercava di ribellarsi invano.
–Allora!– Continuò col tono di Magalie, –Già dall'inizio dell'anno scolastico, ero in cerca di un nuovo corpo. All'inizio avevo pensato di prendere il tuo, Walle; sapevo che voi tre eravate delle semidee, prima ancora che lo scoprisse quello stupido satiro. Già, proprio stupido.– Magalie sghignazzò. –Ma tu, Walle, eri protetta da due divinità, e se ti avessi posseduta, tua madre se ne sarebbe accorta che ero io, e l'avrebbe riferito a Zeus; era troppo pericoloso, così pensai ad Isabelle Ross, ma lei... mi sta antipatica, proprio come Ares. In più ha un odore strano.–
Effettivamente, Isabelle si versava quintali di colonia da uomo "sequestrata" ad un pivello del primo anno. Lei diceva che le dava un'aria più virile.
–E poi, vidi Magalie Hall. Adorabile, idiota al punto giusto e facilmente corruttibile. Lei era così fragile ed innocente; è stato un gioco da ragazzi impossessarmi di lei. Aveva un disperato bisogno di sentirsi più potente, di non essere sempre presa in giro dagli altri e chiamata "Sciocca", "Idiota" e così via. Non è vero, Isabelle?– Vidi lo sguardo di Isabelle distogliersi da quello di Urano. –E' bastato soltanto prometterle che nessuno l'avrebbe più presa in giro o maltrattata. Così, lei mi dette il suo corpo, in cambio di un po' della mia forza.– All'improvviso, lo spazio in cui ci trovavamo si distorse, e ci ritrovammo in una sottospecie di universo in scatola. Avevo paura che un asteroide mi arrivasse in faccia; era come fluttuare nello spazio, ma potevi respirare, e se Urano ci avesse liberate, anche muoversi. 
–Carina la mia prigione, non trovate? Dopo che ci passi qualche milione di anni non è più tanto entusiasmante, pero'.– Magalie si sedette su un sarcofago che fluttuava a mezz'aria. Era di un colore nero pece, probabilmente era fatto di ossidiana, con dei bassirilievi sempre di ossidiana, ma di colore verde. I bassirilievi mostravano delle scene che conducevano dalla nascita di Urano per volere di Gea, alla sua "morte" a causa di uno dei suoi figli, Crono. Credo che il ciclope che aveva scolpito quei disegni, si fosse suicidato dall'esaurimento. Io l'avrei sicuramente fatto.
Urano fece comparire battendo le mani per due volte un altro centro di attrazione gravitazionale, ma molto più grande rispetto al primo; poi, ci afferrò per il collo della maglia del Campo e ci buttò dentro il buco nero. Riuscimmo a riacquistare il possesso del nostro corpo, ma era come se non avessimo un corpo. Infatti, cercai di afferrare Isabelle con una mano, ma ogni volta che ci provavo trapassavo il suo braccio. Era come cadere in un pozzo senza fondo.
Poi, in fondo al buco, una luce accecante mi costrinse a chiudere gli occhi. Quando gli riaprii, vidi una scena che mi pareva di non aver mai visto. Era un ricordo di Urano, probabilmente. Eravamo in classe, ed io ero andata in bagno. Intanto, Magalie stava scrivendo un bigliettino d'amore per Grover, quando la signorina Stan la vide e le strappò il biglietto, ridandole il compito di francese, su cui un'enorme F scritta con un pennarello rosso risiedeva.
–Invece di pensare ai suoi spasimanti, Hall, dovrebbe impegnarsi più nello studio! E lei vorrebbe andare in un'università prestigiosa? Non credo proprio.– Magalie divenne rossa. Un gruppetto di ragazze accanto a lei incominciò a sghignazzare e a cantilenare: 
Magalie, Magalie, sempre tonta tu sarai, un ragazzo mai troverai, perché stupida resterai!– A Magalie vennero gli occhi lucidi, e scappò in bagno. Poco dopo, Magalie entrò in bagno singhiozzando fortemente, e si aggrappò al mio ventre mentre mi stavo lavando le mani. Mi ricordavo di quella scena, ma nel ricordo di Urano c'era un piccolo particolare di cui non sapevo niente: Urano, appunto. Lui era lì, più o meno. Era come un fantasma, senza forma fisica, come se fosse stato un ammasso di roba incorporea. Non aveva né occhi né bocca, ma riuscii a capire che stava scrutando la me del passato e Magalie. Sentii una voce, probabilmente il suo pensiero.
Bene, bene, bene; Magalie Hall, eh? Sarai perfetta.

Io ed Isabelle venimmo scaraventate brutalmente in un altro ricordo. 
Magalie piangeva nella sua enorme camera da letto; quella stanza era tipo cinque volte più grande della mia. Era un trionfo di rosso scuro, oro, vaniglia e verde. Sulle pareti c'erano degli arazzi che raffiguravano il dio Apollo e diversi poster di band, quali: Muse, Green day, Imagine dragons, Radiohead, Nirvana ed altre band della quale non avevo mai sentito il nome. Magalie era distesa sul letto a baldacchino e stava singhiozzando convulsivamente, quando, davanti a lei, comparve Urano, o meglio, una specie di Blob informe spaziotemporale. Magalie non appena lo vide emise un urletto spaventato, e lo fece pure il Blob, ed ero tentata di farlo pure io. Quell'ammasso di roba non poteva essere Urano, sembravano più delle feci divine. 
Urano si schiarì la voce.
–Perdonami per questo mio orrendo aspetto, un tempo non ero così.– Magalie inclinò la testa da un lato e lo accarezzò.
–Oh, povero piccolo Blob.
–Non sono un Blob! Sono Urano, una delle divinità primordiali! O almeno... lo ero, fino a quando uno dei miei figli non mi spezzettò e mi rubò il trono, in combutta con mia moglie Gea.
–Sì, ed io sono la regina Elisabetta, piacere.
–Non prendermi in giro, Magalie Hall! Io lo so perché stavi piangendo, io ho visto tutto. Gli altri ti deridono, ti chiamano sciocca, e ti maltrattano. Non è frustrante?– Magalie fece un debole cenno con la testa.
–Ahh, lo immaginavo; ma vedi, io posso aiutarti. In cambio di un piccolo favore, s'intende...
–Mamma dice che i titani sono brutti e cattivi.
–Tua madre è una donna molto intelligente, ma inopportuna. Io posso darti tutto il potere che vorrai, potrai avere finalmente altri amici, oltre che a Walle Foster. Potrai essere popolare, potrai avere persino quel... ragazzo... di nome Grover Underwood, se tu in cambio mi ospiterai nel tuo corpo.
–Nel mio corpo?
–Sì, cara.
–Non saprei, io... 
–Prenditi tutto il tempo necessario; so che farai la scelta giusta.–

Ci ritrovammo nella cabina di Apollo, dove Will Solace passava a dare baci sulla fronte a tutti i suoi fratelli e sorelle prima di coricarsi a letto. Passò da Magalie, e le schioccò un sonoro bacio sulla fronte. 
–Buonanotte Magalie, fai sogni d'oro.
–Buonanotte, Will.–
Magalie si addormentò qualche minuto dopo, e ci ritrovammo nel campo di grano. Magalie incominciò a vagare, come se fosse in trans, fino ad arrivare sotto una quercia, dove Urano, dalle sembianze un po' più umanoidi, stava riposando.
–Allora, mia cara, ho saputo che ti hanno assegnato un'impresa. Dimmi, qual è la tua decisione?
–Se tu prenderai il mio corpo, io diventerò più intelligente, vero?
–Esattamente, Magalie.
–E non sarò di peso per le mie amiche, vero?
–Certo che no. Ti aiuterò personalmente a difenderle in caso di necessità. 
–Okay, allora ti do il permesso di prendere il mio corpo.– Urano sogghignò, si mise in piedi, si sistemò il perizoma e porse la mano a Magalie. Magalie la afferrò e la strinse; il patto venne sigillato con del fuoco fatuo.
–Affare fatto, allora.– Urano si dissolse in una nebbia simile alla foschia e venne esalato da Magalie, che cadde in ginocchio dolorante quando Urano prese il possesso del suo corpo.
Magalie si risvegliò medida di sudore. Aveva gli occhi sbarrati ed il fiato corto. Will, che era in uno dei letti vicini, sussurrò nel buio:
–Sorellina, hai avuto un incubo?
–Ehm...– Le vennero le lacrime agli occhi; –Sì, Will, p... posso dormire con te stanotte...?– Will fece spazio nel suo letto e Magalie ci si coricò sopra; poi, Will le rimboccò le coperte e Magalie lo abbracciò, per poi addormentarsi nuovamente. Immagino che sia stata una notte infelice per Will, dato che quando facevamo i pigiama party, Magalie nel sonno me le dava di santa ragione.

Ricapitammo in un altro sogno, quello in cui avevo assistito anch'io, in minima parte. Magalie era vestita con una toga ed una corona di alloro; Urano la rimproverava severamente.
–Non è così difficile; recupera il vaso che ho fatto rubare a Pandora sotto il mio influsso, e portalo al mio cospetto.
–Mi scusi Padrone, sto facendo del mio meglio, ma...
–Stupida mortale! Non sei ancora riuscita a fare ciò che ti avevo detto! 
–Mi scusi, Padrone.
–Pandora, la tua progenitrice, era molto più furba di te, anche perché quello stupido di Hermes le aveva dato il potere della curiosità. Se non riuscirai a fare ciò che ti avevo ordinato di fare, il nostro accordo salterà, e sai quel che accade se l'accordo salta, vero? Le tue amiche moriranno.
–Sì, padrone.–
A quel punto, la stupida me del sogno li interruppe.

L'ultimo ricordo si svolgeva nella casa di Sandy Ross. Mentre io ero in bagno ed Isabelle era chiusa in camera, Magalie stava gironzolando per casa, fischiettando, quando notò il libro dei ricordi della signora Ross. Gli diede una rapida occhiata, fino a che i suoi occhi non scorsero la pagina di Urano. 
–Ben descritta– Sibilò con la sua voce a doppia frequenza. –Fin troppo ben descritta. A questo libro serve una ritoccatina.– E con un impeto di rabbia, strappò per metà la pagina. Stava per strappare anche l'altra metà, quando la signora Ross stava per entrare. 
–Cara, ho sentito che Isabelle ti stava cercando!
–Okay!– Disse con la sua solita voce squillante. Salì le scale e scomparve al piano superiore.

Dopo quest'ultimo ricordo, tornammo prepotentemente nella prigione di Urano. Isabelle aveva la faccia verdognola per lo sballottamento del viaggio, mentre Magalie era ancora seduta sul sarcofago a gambe incrociate, sorseggiando una tazza di tè, e ricominciò a parlare con il suo tono a doppia frequenza.
–Il resto potete anche averlo capito da sole, infatti adesso ho quasi il pieno potere della vostra amica! E presto, sarete distrutte. Insieme a tuuuuuutti gli dei dell'Olimpo. Quei maledetti sono frutto del seme di mio figlio Crono; ho persino scoperto che ha provato ad abbattere l'Olimpo, ma poveretto, non c'è riuscito. Ora tutti pagheranno per ciò che loro padre fece a me. E ben presto, dominerò il mondo, rendendo gli dei miei schiavi. Mi sento clemente oggi, avrei bisogno di un generale che guidi il mio esercito in futuro. Mia cara Isabelle, tu potresti essere perfetta. Tutto il potere che vorrai, io te lo concederò. Ed avrei pure bisogno di qualcuno che insieme a me governi sul trono, Walle. Saresti una regina perfetta. Che ne dici, cara?– Schioccò le dita e ritornammo di nuovo libere. Isabelle ruggì;
–Non volterei mai le spalle a mio padre ed ai miei compagni!
–Capisco.– Disse in tono irritato Urano. –E tu, invece, Walle?– Io, per tutta risposta, gli sputai in faccia. 
–E' questa la tua decisione finale?– Disse pulendosi dallo sputo rabbioso; –So che cambierai idea, prima o poi. Ma ti sei comportata male, Walle, ed adesso ti dovrò punire.–

Nota delle autrici
Urano ci prova con Walle.
-La trinità delle sfigate

Curiosità
Effettivamente, Urano ha una cotta per Walle.

 
   
 
Leggi le 2 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Percy Jackson / Vai alla pagina dell'autore: Eneri08