Violetta, ancora seminuda distesa su quel letto, pensava a quanto era appena accaduto. Aveva fatto un po' di male, certo, ma era stato molto piacevole, non si era mai sentita così bene. E lei, adesso, ricordava solo il piacere. Guardò con occhi dolci Leon che dormiva beatamente. Lo accarezzò in fronte sperando di non svegliarlo, ma lui, con questo semplice gesto aveva aperto gli occhi. La mattina l'avevano passata nel migliore dei modi, ma, almeno di pomeriggio, avrebbero dovuto presentarsi a scuola. Si vestirono di malavoglia, si baciarono e si strinsero per qualche istante, respirando profondamente. Arrivati a scuola, Francesca intercettò subito Violetta. "Perché non sei venuta stamattina?"chiese immediatamente. Sbuffai e non risposi. Lei mise le mani sui fianchi e mi guardò decisa e con una punta di dolcezza e comprensione. "Mi racconterai stasera, d'accordo?" Propose lei. "Ok..." annuii distrattamente. Poi ci salutammo e mi venne un dubbio, perché proprio quella sera? In quel momento questa domanda sfumò via dalla mia mente perché incrociai il mio sguardo con quello di Leon. Lui le fece l'occhiolino e io, sciolta, gli sorrisi. Quando lui sparì quasi completamente dal mio campo visivo, sentii una voce :"Violetta.... hei Vilu, mi senti?". "S...si emh ciao Camilla" risposi. "Bene. Volevo chiederti una cosa... può venire anche Ludmilla al pigiama party di stasera?"chiese lei. Sbiancai. Mi ero completamente scordata del pigiama party! Correndo velocemente in aula di musica annuii e salutai Cami con la mano. Strimpellai qualcosina al pianoforte, poi chiamai Olga e le chiesi di preparare tutto l'occorrente per la serata. Verso le 17:30 corsi a casa, aiutai Olga a preparare i 3 letti in più, sulla scrivania misi patatine, cioccolato, dolciumi e sfiziosità varie. Alle 20:00 era tutto pronto, compresa io che mi ero fatta una lunga doccia. Così le aspettai sulla soglia della porta, pronta per un fantastico pigiama party.