Andai verso la camera, in quel momento incominciò a girarmi la testa, non mi resi conto che davanti a me stava arrivando qualcuno, ma non riuscivo a vedere, la vista si era offuscata totalmente e sbattei contro la figura davanti a me, facendogli cadere addosso un bicchiere pieno d’aranciata, sporcando il poveretto che avevo davanti, ero con la testa piegata e lo sguardo verso il basso, stavo morendo dalla vergogna. Sentii la sua mano sfiorarmi la spalla quando, la misteriosa figura ritornò di corsa dentro la sua camera e io solo allora alzai lo sguardo, la stanza era la numero 57, chissà chi poteva essere, non lo avevo nemmeno guardato.