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Autore: LeBrebisNoir    28/07/2015    2 recensioni
Mi piacciono le storie autoconcluisive, storie in cui chiunque può immedesimarsi. Questa è una di quelle.
La scrissi per una persona speciale per me, che però non credo abbia mai ricambiato i miei sentimenti.
Spero piaccia a voi come lei piaceva a me.
Buona lettura!
Genere: Romantico, Slice of life, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: FemSlash, Crack Pairing
Note: nessuna | Avvertimenti: Incompiuta
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Lei l'ho conosciuta per caso. Era un'amica di amici, una di quelle persone che sai chi è, ma con cui scambi solo due chiacchiere di tanto in tanto, niente di più.

Sin dalla prima volta che l'ho vista mi è sembrata, oserei dire, interessante.

Aveva dei capelli lunghi, mossi come le onde del mare, ma del colore della paglia essiccata al sole.

I suoi occhi, castani, profondi, avevano quella luce innaturale, erano occhi di una sognatrice. Riconoscerei queli occhi ovunque, perchè li vedo ogni volta che mi guardo allo specchio.

Sono occhi che ne hanno passate tante, occhi che esprimono mille emozioni, se si riesce a decifrarli.

Occhi che hanno pianto molto. Occhi magnetici, che mi attraevano a loro senza darmi via di uscita.

La conoscevo poco, sapevo il suo nome e che era in una relazione che le stava stretta, viveva una vita che non la soddisfaceva, con persone che prendevano da lei, senza darle niente indietro.

Mi sembrava di riconoscermi il lei. Vedevo una me vulnerabile. Avevo voglia di abbracciarla, baciarla, stringerla a me fino a farla sentire bene.

Avevo tutte queste sensazioni e ancora la conoscevo appena. Sapevo il suo nome e basta.

Poi, un giorno, per caso, ci trovammo a parlare tra di noi. E il resto perse importanza.

Le sue labbra, morbide e carnose, scandivano ogni lettera, ogni parola. Le mie risposte erano forse un po' banali, ripetitive. Ma quella luce negli occhi che aveva mi faceva spegnere il cervello. Il suo profumo mi trasportava lontano. I capelli che che si scostava dal viso di tanto in tanto, continuavano a ricaderle semore nello stesso punto, come se mi sfidassero a toccarli.

Avrei dovuto metterle una mano tra quelle onde, guardare nel castano dei suoi occhi e assaporare quelle labbra.

Ma sapevo che non avrei potuto farlo, quelle labbra appartenevano a qualcun'altro, non sarebbero mai state mie. Non avrebbero mai sussurrato il mio nome. Quegli occhi non cercavano i miei, volevano solo la libertà.

Avrebbe lasciato tutto in quell'istante per realizzare i sogni che teneva negli occhi.

E io avrei donato il mondo per poter essere al suo fianco.

Uno scrittore non dovrebbe mai innamorarsi. L'amore ti fa perdere qualsiasi ispirazione, perchè l'ispirazione maggiore è proprio davanti ai tuoi occhi, e la hai, è tangibile.

Con lei avrei potuto scrivere un libro reale, fantastico: pieno di amore; litigi; sesso; cose belle e cose brutte. Avrei potuto scrivere di tramonti sula spiaggia; di notti passate a coccolarci sul letto; di piatti rotti e vestiti tirati. Avrei potuto scrivere di quegli occhi che cercavano i miei, di quelle labbra che si posavano sulle mie, della morbidezza di quei capelli, e del suo odore inebriante.

Avrei scritto la nostra storia, piena di sogni e di viaggi.

E invece sono qui a scrivere di lei, perchè quel giorno, davanti a tutti, persino davanti alla sua metà, avrei dovuto prendere il suo volto tondo tra le mani e baciarla.

Perchè uno scrittore che scrive ancora, scrive di amori perduti, di sogni, di storie inventate per soddisfare la propria frustrazione.

Uno scrittore che scrive di lei, lo fa perchè lei non può averla.

Perchè lei è lontana da me, presa nella sua vita piena.

E non ha tempo e voglia di uno scrittore pieno di sogni e di amore: perchè lei ha già i suoi di sogni, ha già le sue ansie, paranoie e sentimenti veri.

Lei ha quella luce negli occhi di chi ne ha passate tante.

Lei ha quella luce negli occhi di chi sogna.

E quella luce negli occhi la porterà ovunque.

E quella luce negli occhi continuerà a tormentarmi per quel bacio che non le ho mai dato.

  
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