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Autore: unbreakable    28/07/2015    2 recensioni
“Quando ero piccola,
mi sono svegliata al suono della pioggia;
è sempre stata la mia unica amica nel mondo là fuori”
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Salve a tutti i lettori!
Questa è la mia prima fanfiction su Fairy Tail, ed ammetto che ho iniziato a vederlo da poco (prima o poi comincerò a leggere anche il manga!) ma sono già a buon punto (Tartaros). Essendo Juvia il mio personaggio preferito dell'anime/manga, ho voluto subito iniziare con lei e con dei pensieri che mi frullavano per la testa. Sono anche una Gruvia fan, quindi... meh. A parte queste chiacchiere, ho scritto questa oneshot ascoltando una canzone, e vorrei che anche voi la ascoltaste mentre la leggete ( https://www.youtube.com/watch?v=lw8tmuSDmqU ). Rileggendola da capo con questa melodia in sottofondo mi è sembrata quasi perfetta, anche perché non sono molto soddisfatta di quello che è uscito fuori. Avevo in mente ben altro, ma non so perché ho cambiato tutto. Spero comunque che possa piacervi e che, magari, possa ricordarvi davvero i sentimenti di Juvia.
..ammetto anche che è abbastanza corto, ma dai, è una oneshot!
Alla prossima!

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"Gray-sama,

piacere di conoscerti,
io sono Juvia"

L'unica amica di Juvia era stata la pioggia, le aveva sempre fatto compagnia. Sempre, in qualunque momento. Non si era mai allontanata da lei, nonostante i momenti "felici" che aveva vissuto. La pioggia era colei che faceva rumore nei momenti di completo silenzio, non la faceva sentire mai da sola. Grazie a quest'ultima, Juvia aveva capito che qualcosa in lei non andava: le mancava quel qualcosa che le allontanasse quel peso dal cuore che, anche a lei, era nascosto. Era sempre stata presa in giro da piccola, i suoi compagni la ritenevano una bambina deprimente a causa delle gocce di pioggia che la seguivano ovunque. Si era rintanata in sé stessa e aveva cercato di allontanarsi da coloro che non la ritenevano una buona compagnia, e questo significava essere sola in qualunque momento. Quella solitudine era diventata ormai parte di lei, talmente tanto che i suoi occhi si spensero e divennero dei semplici cerchi azzurri.
Juvia riusciva a sopportare tutto questo grazie alla pioggia che amava ascoltare, sebbene le persone non la pensassero come lei. Pensavano che la pioggia fosse una seccatura, che rovinava le loro giornate e che fosse deprimente. Tali commenti facevano male a Juvia, sapeva che le altre persone preferivano i raggi solari, ma lei non sapeva la sensazione che si provava a vedere un cielo sereno. Non lo aveva mai visto, non sapeva esattamente come era vedere dal vivo un cielo limpido e con un grande cerchio luminoso che lo ricopriva. Per Juvia era tutto sconosciuto: non sapeva come era avere dei veri amici, una buona compagnia, il non sentirsi terribilmente sola anche se circondata da persone. Juvia pensava che ciò non sarebbe mai cambiato, ma improvvisamente tutto cessò non appena incontrò lui la prima volta.
Per la prima volta, il cuore ed i pensieri di Juvia cambiarono totalmente. Alla visione di lui, una strana sensazione nello stomaco si fece avanti e lei non capì subito come interpretarla. Per la prima volta qualcuno, in tutta la sua vita, aveva fatto sì che la pioggia smettesse di cadere. Per la prima volta, quella solitudine che l'aveva divorata per anni, se ne andò. Per la prima volta riuscì a vedere i raggi del sole, le nuvole grigie scomparire e vedere, finalmente, il cielo azzurro. In quell'istante, Juvia capì perché le persone ritenevano la pioggia una seccatura: il calore dei raggi solari era piacevole, per lei era una sensazione completamente nuova. Grazie a lui, Gray Fullbuster, la vita di Juvia cambiò in modo radicale. Capì di essersi innamorata a prima vista d lui, quei sentimenti erano talmente puri da essere un'altra rivelazione per lei. Il ragazzo aveva fatto scomparire l'oscurità che c'era in Juvia, e al suo posto una luce intensa come quella del sole si fece strada. Grazie a lui, Juvia era riuscita a far parte di una gilda differente da quella in cui stava prima. Sempre grazie a lui, Juvia capì cosa volesse dire avere degli amici fidati. Aveva finalmente scoperto l'amicizia, il dolce calore dell'affetto di tante persone e la felicità. Era sempre stata triste per come la trattavano gli altri, la trovavano seccante e deprimente, ma tutto era finalmente cambiato e poteva ricominciare da capo.
Una nuova vita, un nuovo cammino si presentarono davanti a lei. Juvia colse subito l'occasione di essere felice, di non essere più la donna della pioggia. Un dolce e sincero sorriso si dipingeva sul volto di lei, ma c'era comunque qualcosa che in fondo la turbava. Era innamorata, il suo cuore accellerava quando vedeva il volto del suo amato e non poteva fare a meno di pensare "deve essere mio". Con questi pensieri, Juvia divenne piuttosto appiccicosa nei confronti di Gray, il quale continuava a respingere i sentimenti di lei, all'inizio non capiti. Nonostante tutto, si vedeva che alla ragazza ci teneva, ma questo la feriva. Sebbene continuasse a provarci, i suoi sentimenti non erano corrisposti. Juvia cercava in tutti i modi di far capire a Gray che i suoi sentimenti per lui erano sinceri, che non erano una ripicca per averla "salvata" dalla sua oscurità. Niente sembrava funzionare, ma non voleva arrendersi. Erano amici, si volevano bene, ma i sentimenti di Juvia andavano ben oltre l'amicizia. Nemmeno lei sapeva con certezza se era vero amore o no, ma intuiva che erano emozioni talmente contrastanti da farla impazzire. Il solo immaginare Gray con qualcun'altra rendeva Juvia arrabbiata e frustrata, sebbene fossero solo le sue immaginazioni. Aveva talmente tanta paura di perderlo che la sua mente iniziava a fantasticare cose che lei non voleva neanche pensare, perché quei pensieri la ferivano soltanto. L'essere considerata solo un'amica era doloroso, ma cosa poteva fare Juvia? Anche se col passare del tempo il loro rapporto diveniva sempre più forte, Gray non sembrava dimostrare gli stessi sentimenti di lei.
Un amore non corrisposto è doloroso, Juvia lo sapeva bene. Qualche volta tornava a pensare alla prima volta che si incontrarono, a quando erano nemici. In quel momento, Juvia scoprì cose nuove. Davanti a Gray, capì di non essere più sola e che non doveva più sopportare l'amarezza della pioggia. Sembrava che il destino li avesse fatti incontrare apposta o, almeno, quelli erano i pensieri di Juvia. Ogni tanto fantasticava su un futuro con Gray che la ricambiava, ma sapeva bene che la realtà era molto diversa e anche dolorosa. Non lo dava a vedere, ma in fondo ciò la rendeva triste. Essere considerata appiccicosa, esagerata, esaperante ed a volte seccante a causa della sua voglia di attenzioni, era doloroso. Nonostante questo, però, non riusciva a cambiare. Spesso aveva pensato che doveva smetterla, che doveva dare a Gray un attimo di respiro, ma aveva paura. Paura che qualcun'altra si facesse avanti, che lui potesse incontrare qualcuno meglio di Juvia. Molte volte aveva pensato di arrendersi, di gettare la spugna per non farsi del male, ma il suo cuore andava contro la sua mente; quello che voleva di più era poter stare accanto al ragazzo che amava, poterlo veder sorridere ogni giorno e assicurarsi che stesse bene. Avrebbe fatto di tutto per lui, ma non perché lo amava.
Per un attimo lo aveva visto morire davanti ai suoi occhi, e questo per salvarla. Si era sacrificato per lei, e Juvia lo aveva considerato un gesto inaspettato. Si era sentita protetta, ma anche in colpa: per proteggerla aveva rinunciato alla sua vita. Da quel momento decise che gli sarebbe stata accanto a qualunque costo, non importava cosa pensasse lui. Juvia si sentiva in dovere di stare al suo fianco, di proteggerlo e di assicurarsi che stesse bene. Tutto ciò non perché era innamorata di lui, ma perché l'aveva salvata due volte. Per due volte aveva messo la vita di Juvia davanti alla sua: l'aveva salvata dall'oscurità, e poi dalla morte. Tali pensieri facevano lacrimare alle volte Juvia, perché non aveva fatto altro che mettere in pericolo Gray. Juvia era felice grazie a lui, Juvia aveva abbandonato la pioggia grazie a Gray. Juvia aveva scoperto il piacere della vita grazie al ragazzo che, prima di tutto ciò, era suo nemico.

"Vorrei che tu notassi che il mio amore per te non è soltanto un gioco"
  
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