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Autore: purpleblow    25/01/2009    3 recensioni
I sette peccati capitali.
Ognuno di essi rappresenta Seifer in situazioni diverse.
Ogni peccato corrisponde ad un avvenimento o pensiero diverso.
07. Gola: "Sangue. Seifer lo bramava, costantemente. Lo rendeva soddisfatto, appagato."
Genere: Generale, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Seifer Almasy
Note: Raccolta | Avvertimenti: nessuno
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Seven deadly sins


06. Ira

Rabbia.
Il sangue che ribolle nelle vene, vetri che si infrangono, sangue che cola.
Adesso il bagno era un disastro.
Dello specchio non c'era nessuna traccia, se non mille pezzettini sparsi per tutto il pavimento.
Pezzettini che riflettevano lui, che nel vedersi ritratto in ognuno di essi provò ancora più rabbia.
Per cosa si era ridotto così? Per chi?
Ma aveva davvero importanza? Era davvero quello ciò che voleva?
Il suo sogno era andato in frantumi, come lo specchio che aveva appena distrutto.
Com'è che si dice? Sette anni di sfiga?
Poco male, lui lo era di natura, che differenza faceva averne un po' di più?
Tutto ciò che voleva Seifer era proteggere Edea, la madre, esserne il suo cavaliere. E adesso?
Adesso si trovava a dover eseguire gli ordini di una folle, che nemmeno aveva mai visto in faccia.
Una strega del futuro, che lo comandava a bacchetta, come se fosse un semplice oggetto.
Gli faceva comodo, Seifer, solo questo.
E lui non lo tollerava.
No.
Una volta disse a Squall che amava la guerra, che grazie ad essa era vicino alla realizzazione del suo sogno. Ma l'amava perchè amava lei. La madre, che lo aveva allevato.
Sì, Seifer provava affetto per quella donna, conosciuta proprio grazie alla guerra.
A quei tempi, quando aveva solamente cinque anni, si era ritrovato in un orfanotrofio, senza genitori, morti per mano dei soldati di Galbadia probabilmente, questo non lo ricordava.
Però ricordava bene la donna che lo aveva portato via dalla strada, conducendolo nella sua dimora.
Si era presa cura di lui sin dal principio, volendogli bene fin dal primo istante, senza curarsi del suo carattere ribelle.
Apprezzando ogni suo difetto.
Era suo figlio, adottivo, ma pur sempre suo figlio.
Quando, tredici anni dopo l'aveva incontrata a Timber, l'aveva seguita, giurando di proteggerla.
Voleva ricambiarla in qualche modo.
E qual'era il modo migliore se non farle da cavaliere?
Seifer si sentiva realizzato, ma era durato poco.
I SeeD erano arrivati, l'avevano sconfitta e per ordine della strega del futuro aveva dovuto passare i poteri a Rinoa, abbandonandolo così, per la seconda volta.
E adesso, era di nuovo solo, senza il suo sogno, senza le sue speranze.
Era stato ingannato.
Ma finchè era al fianco di Edea, non gli importava, anche se lo avesse scoperto prima.
Adesso che era di nuovo solo, provava odio per quella donna, che gli aveva portato via la madre, costringendolo a restare solo, in un mondo che non era il suo.
Artemisia, l'artefice di tutti i suoi mali.
Si lasciò cadere a terra, ignorando i pezzetti di vetro che gli si conficcarono nelle ginocchia, ignorando il dolore.
Adesso si sentiva un debole, ed era tutta colpa di quella strega.
Strinse i pugni, in un gesto di stizza.
Ciò che gli faceva più rabbia era il fatto di dover restare accanto a quella sconosciuta, doverle obbedire.
Non che lo volesse realmente ma... aveva un posto dove tornare? No.
E poi era troppo orgoglioso per farlo.
Ormai era in gioco, doveva giocarsi il tutto e per tutto.
Era un buon pretesto per farla pagare a Squall.
Nonostante questo pensiero però, non riusciva a tranquillizzarsi, la rabbia gli stava dando alla testa, lo stava rendendo pazzo. Come lei.
E la pazzia lo portava unicamente in una direzione, la morte.
La morte di chiunque l'ostacolasse.
E lui odiava chi gli si metteva contro, nessuno doveva osare sfidarlo.
Nessuno.
Era una cosa che lo mandava in bestia, come chi gli dava gli ordini.
Seifer non prende ordini da nessuno.
Si soffermò un attimo a pensare, lei gli dava gli ordini.
Lui li eseguiva, senza battere ciglio.
Questo era uno dei tanti motivi per cui la detestava. E si detestava.
Non riusciva a ribellarsi, a dirle di no.
Cos'aveva per rendere Seifer così sottomesso?
Neppure lui lo sapeva.
Quella non era la madre, non era nessuno e lui, continuava imperterrito a fare tutto ciò che gli diceva di fare.
E la rabbia aumentava.
E la follia prendeva il sopravvento.
Seifer odiava tutto questo, eppure lei ci riusciva.
Aveva paura.
Sì, ne aveva.
Lo ammetteva.
In fondo anche l'uomo più impavido aveva i suoi timori, e Seifer non era altrettanto diverso.
Temeva la strega.
Se ne vergognava, ma la temeva.
Ancora non era riuscito ad ammetterlo del tutto nemmeno a se stesso.
Ma ne era consapevole.
E ovviamente, la rabbia si sommava.
Gli aveva tolto tutto, anche la sicurezza.
Si sentiva in gabbia e si era fottuto con le sue stesse mani.
Possibile che sbagliava sempre?
Possibile che il desiderio di seguire Edea lo aveva portato all'ennesimo errore?
Maledizione.
Era proprio un fallito.
Aveva perso su tutta la linea.
Adesso, tutto ciò che gli restava era sfogare la rabbia accumulata, uccidendo.
Per sentirsi libero.
Per sentirsi meglio.
Folle.
Sì, lo era.
L'ira che lo pervadeva l'aveva reso pazzo.
Doveva svuotarsi.
Doveva porre fine all'odio che lo reprimeva.


Note dell'autrice:
Bien bien, eccomi qui, in ritardo di un giorno, lo so.
Ma l'ispirazione era andata via per un attimo, tornata non appena ho cominciato a scrivere.
Era più una convinzione mia, vedere il foglio bianco e dire: "E ora che scrivo?".
Poi, dopo un caffè -la mia nuova droga- e la sigaretta del dopo caffè, ho iniziato a digitare le prime parole, et voilà! Seifer è davvero la mia fonte di ispirazione.
Eh sì, siamo arrivati quasi alla fine, e sinceramente mi dispiace.
Ma i peccati sono sette e sette sono le oneshot che posso pubblicare! XD
Adesso non vi resta che attendere "Gola" eh sì, ciò che tanto mi deprimeva, adesso non è più un problema.
So come impostarla, so cosa scrivere.
Sono orgogliosa di me! XD
Quindi, cercherò di chiudere la raccolta in grande stile, proprio come si addice a Seifer.
 Akagi-san: Addirittura "eccelso" reputi "accidia". Oddio, tu mi vuoi morta! ** Grazie, davvero, questo aggettivo portail mio ego alle stelle, sul serio. Non ho mai ricevuto tale complimento!
Beh, la caratterizzazione di Seifer la Square la lasciata parecchio in disparte, come per tutti i personaggi che non siano Squall o Rinoa. Perciò, con gli altri personaggi si può davvero dar sfogo alla fantasia.
Ah, e grazie per aver messo la storia tra i preferiti! ** Mi sento onorata di tutto ciò!
Barbidoluzza: Ecco un'altro aggettivo che non è mai stato usato per le mie storie: "capolavoro". Ragazze, voi mi lusingate davvero così, mi commuovo.
Sono felice che il capitolo che mi ha fatto penare così tanto sia piaciuto, credevo di aver rasentato l'assurdità, invece mi dite che è addirittura il migliore?
I tuoi commenti, mi danno sempre maggiore spinta per scrivere, sono sempre così lusinghieri, ti ringrazio, moltissimo. Cercherò di non deluderti col prossimo, ora che finalmente SO cosa scrivere.
J3nnif3r: Ti ringrazio infinitamente per i complimenti, stai contribuendo assieme alle altre alla crescita del mio orgoglio, non avevo mai ricevuto così tanti complimenti nella mia "carriera" di fanwriter.
È un onore per me riceverli da una fanwriter del tuo calibro, perchè ho letto alcune delle tue storie e sono bellissime. Affascianti. Ben scritte.
Grazie Jennifer, spero che ti sia piaciuto anche questo capitolo e che ti piaccia pure il prossimo ed ultimo.

   
 
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