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Autore: La_li    29/07/2015    0 recensioni
"Ti amo così tanto che per poter avere abbastanza amore per farlo, ho dovuto iniziare ad odiare me stessa".
Pagina sfogo, scritta quasi con rabbia da una delle tante ragazze che per loro sfortuna (?) si sono innamorate del proprio idolo.
Genere: Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Niall Horan
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Per una volta scusati tu

Ehi, mi dispiace se ti disturbo ancora, ma non per questo intendo smettere di farlo.
Perché, se proprio vogliamo dirla tutta, sei tu quello che da quasi cinque anni non mi lascia da sola nemmeno in quella frazione di secondo che stacca un respiro da quello successivo.
E nonostante questo mi manchi. Sai perché? No, ovvio che no. Mi manchi perché tra di noi ci sono troppi chilometri da poter essere contati. Ci sono troppe paia di mani, troppe urla, troppo chiasso nel complesso e troppe cose che soltanto a uno come te possono appartenere.
Scrivo questa perché ho paura che, crescendo, oltre alla mia innocenza potresti andartene anche te.
Ora come ora non credo che riuscirò mai a grattarti via, ma qui si stanno sgretolando talmente tante certezze che non riesco a fidarmi più nemmeno di me stessa.
Niall, tante ragazze sognano di poterti abbracciare. Darebbero un braccio per un tuo autografo, per una tua maglietta o per qualsiasi cosa che sappia di te.
Personalmente, non credo che niente di tutto questo riuscirebbe a farmi felice per più di una notte.
Sai almeno cosa sarebbe in grado di farlo? No, ovviamente non puoi sapere nemmeno questo.
Sapere che stai bene, potrebbe. Riuscire ad essere un punto fermo, il tuo punto fermo. Scoprire se sei come ti ho sempre immaginato o l’esatto contrario. In entrambi i casi, ti amerei comunque, questo è certo.
Vorrei scoprire da sola, a forza di sentirlo, la marca del profumo che indossi. Vorrei conoscere il nome della proprietaria di quel paio di occhi che non riesci più a dimenticare.
Voglio abbracciarti, certo. Quello lo desidero anch’io. Ma sono egoista, e ti confesso che una volta non mi basterebbe. Voglio poterti stringere ogni volta che uno dei due ne ha bisogno. Per tenerci in piedi, rindirizzare le ossa che le botte della vita c’ha incrinato, asciugare le lacrime che qualche volta possono sfuggire contro ogni nostra volontà.
Vorrei sapere se piangi spesso. Se singhiozzi o lo fai in silenzio, se riesci a farlo o sei così orgoglioso che ricacci indietro le lacrime ancor prima che riescano a scivolare lungo il profilo dei tuoi zigomi tanto pallidi.
Forse non t’interessa, ma te lo dico comunque: io non piango quasi mai, Niall. L’ultima volta che ho pianto è stato due mesi fa, quando ho rivisto Harry Potter per la prima volta dopo dieci anni (a proposito: tu l’hai mai visto?). Capita che sono nervosa e non ho niente da prendere a cazzotti nel raggio di un metro e allora piango, ma mai davanti a qualcuno.  Non accade spesso, ma la maggior parte delle volte, tra le tante cause ci sei anche tu.
E non lo so come hai fatto, Niall, non chiedermelo. Non riesco a spiegarmi come si possa amare così tanto una persona che tu non hai mai avuto l’occasione di abbracciare, di carezzare, di guardare da vicino.
Eppure è così ed è un fenomeno che mi ha presa alla gola con la sua stretta che purtroppo non riesco ad allentare.
Ci penso spesso, a come potresti essere tu in realtà. Io t’immagino solare, frizzante, chiassoso, divertente spavaldo, in mezzo a tante persone. Silenzioso, riflessivo, schiacciato, fragile, da solo.
Ma come faccio ad esserne così sicura? Ho sedici anni e mezzo, Niall. Sono quattro anni che convivo con questo dubbio. Ormai fa parte di me. Di ogni incubo e sogno che faccio. Ma devo crescere e con te addosso non ci riesco, perché sei la prova schiacciante che io continuo a sfumare la realtà con la fantasia come solo un bambino sa fare.
Per questo, scusami se io e Lavinia quando avremo diciotto anni suoneremo il campanello di casa tua e lo faremo, forse, nel cuore della notte.
Ma io ho bisogno di vederti ignorarmi, per poterti odiare. E io ho bisogno di odiarti, per poterti dimenticare.
Spero solo di non arrivare ad amare il mio odio nei tuoi confronti per la paura di non sentirti più sulla pelle, tra le dita, incastrato nei ripieghi delle pagine in cui continuerò a scrivere di te.

“Purtroppo non possiamo scegliere se amare una persona con la quale possiamo stare o della quale possiamo solo scrivere”
 
Ti amo, e questa è l’unica certezza nella quale ripongo ancora fiducia. So, che sotto sotto, spero possa essere per sempre perché, la consapevolezza che tu in realtà per me non ci sia mai stato, rende certo anche il fatto che da me non potrai mai andartene.
Va bene così, io ti amo lo stesso.




 
   
 
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