PROLOGO.

Evelyn Cooper ha 21 anni. È una ragazza dalla corporatura minuta, gli occhi da cerbiatto grigi scuri e capelli color caramello. È molto timida, amante della fotografia e della moda. È lunatica, quasi come se fosse bipolare; un attimo prima guarda il mondo con occhi meravigliati e l'attimo dopo, il suo di mondo, diventa oscuro e si chiude in sé stessa. Ama molto l'estate ma non le piace mettersi in mostra. Ama anche l'inverno per potersi nascondere nelle sue felpone. Reed Williams é di corporatura robusta e occhi color nocciola. Ha i capelli rossi e da ciò deriva il suo nome. Non ama l'estate quanto l'inverno. È timida, molto testarda e orgogliosa. Lei ha 20 anni.

* * *

"Reed per favore sbrigati o faremo tardi a lavoro" dissi infilandomi le scarpe e cercando di non cadere.

"Su Evelyn, sta tranquilla, Derek non ci dirà niente" disse lei con tutta la calma del mondo mentre io sbuffai.

Finalmente dopo mezz'ora fu pronta. Presi le chiavi della macchina mentre Reed chiudeva la porta di casa.

La nostra, era una casa un po piccola ma graziosa. Aveva due camere da letto, una per me e una per Reed, un bagno piccolo, una cucina spaziosa e un salone con un balcone che aveva una bellissima vista sulla spiaggia di Miami.

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Un quarto d'ora dopo arrivammo alla caffetteria dove lavoravamo. Quando entrammo, notai che c'erano più persone del solito e quindi feci una corsa nel retro del negozio per cambiarmi, salutando Derek di sfuggita.

Derek era il nostro capo. Era molto giovane, infatti aveva solo 24 anni. Era affascinante, molto dolce e premuroso. Aveva i capelli biondi e gli occhi verdi, aveva anche un accenno di barbetta. Era abbastanza alto e muscoloso, insomma, il solito principe azzurro. Mi cambiai molto velocemente e andai dietro il bancone con Reed che mi seguì.

"Scusaci per il ritardo, Derek" 

Lo guardai mortificata per l'enorme ritardo di mezz'ora, mentre lui mi fece un sorriso enorme, da far sciogliere anche un cuore di ghiaccio. Era davvero un bel ragazzo e certe volte mi incantavo a guardarlo.

"Non preoccuparti Eve, sappiamo tutti che la colpa è sempre di Reed" disse ridendo

"Hey, mi stai offendendo idiota" disse mettendo il finto broncio.

Derek rise e andò ad abbracciarla, io invece, mi misi dietro al bancone e servivo i clienti.

Era passata più di metà serata, la caffetteria era quasi vuota, mancava quasi un'ora alla chiusura e io e Derek iniziammo a pulire mentre Reed si stava cambiando. Ad un certo punto trovai Derek guardarmi sorridendo. Lo guardai confusa ma lui rise.

"Ho qualcosa che non va?" dissi guardandomi allo specchio mentre lui scosse la testa sorridendo.

"Oh no, pensavo tutt'altro" e mi sorrise.

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ALLORA RAGAZZUOLE, SONO TORNATA DOPO TANTO TEMPO DI SILENZIO. QUESTA È LA MIA SECONDA STORIA, L'ALTRA NON SO SE LA CONTINUERÓ O LA CANCELLERÓ. ORA GODETEVI QUESTO PROLOGO E A BREVE METTERÓ IL PRIMO CAPITOLO, QUINDI VI PREGO SIATE BUONE E DITEMI COSA NE PENSATE.

MUCH LOVE.

-Sxx