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Autore: la luna nera    29/07/2015    2 recensioni
Quando il passato ritorna non può che creare casini. Alessia non pensava di rivedere Cosimo dopo anni ed anni. E soprattutto non pensava che rivederlo fosse così destabilizzante! A complicare le cose c'erano pure una figlia piccola e naturalmente la sua compagna con la quale condivide la sua vita in modo apparentemente tranquillo.
Questo inaspettato riavvicinamento è denso di paure, scheletri nell'armadio e situazioni più o meno ambigue. Che farà Cosimo, papà innamorato perso della figlia, sospeso fra due donne così diverse?
Genere: Generale, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: Triangolo | Contesto: Contesto generale/vago
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“Alessia, puoi venire qui un attimo?”
“Certo mamma.”
La raggiungo in cucina, sta finendo di mettere le verdure nel frigorifero mentre mio padre ha il telecomando della TV in mano e sta saltando di canale in canale alla ricerca di qualcosa di suo gradimento.
“Che c’è?”
Mia madre si siede e mi fa cenno di fare altrettanto. E la cosa mi preoccupa.
“Tesoro mio, sai benissimo che io e tuo padre abbiamo cercato di fare il massimo perché tu crescessi bene, con sani principi nel rispetto del buon costume.”
“Si, certo che lo so.” Queste parole non promettono niente di buono.
“E allora mi spieghi perché corrono voci poco piacevoli su di te?”
Credo di aver capito dove vuoi arrivare. “In che senso?”
“Fai finta di non capire?”
“Non mi sembra di aver detto o fatto niente di compromettente.”
“E di quel tipo con cui ti vedi? Se ben ricordo eravate compagni di scuola…”
“Stai parlando di Cosimo Borghesi?”
“Si. Lui è sposato ed ha una bambina! E presto avrà un altro figlio!” Sbatte la mano sul tavolo. “Stai diventando una rovinafamiglie e una poco di buono!”
Sto per perdere la pazienza. “Puah, sono solo stronzate! Lui non è sposato e non sta per diventare padre un’altra volta! Vedi quante cazzate spara la gente?! Io non sono quella che le tue amiche pettegole dicono!”
“Però una bambina ce l’ha!”
“E allora?”
“Non voglio che frequenti più quel ragazzo.”
“Non se ne parla proprio.” Incrocio le braccia. “Mamma, ho quasi trent’anni, credo di essere grande abbastanza per decidere della mia vita, non ti pare?”
“Sei grande solo di età, adesso stai dimostrando il cervello di una bambina capricciosa! In paese tutti ci guardano con sospetto e parlano fra sé quando passo per il mercato, sanno tutti quanti che sei stata tu a farli separare, sei considerata l’amante di Borghesi e…”
“Basta mamma! Scusami se alzo la voce ma non sopporto più che mi spari merda addosso!” Mi alzo in piedi in preda alla rabbia, ho pure distolto lo sguardo di papà dalla TV. “Cosimo ha lasciato la sua compagna perché non c’era più niente fra di loro, non mi sono intrufolata nel loro rapporto!”
“Ma la gente dice che…”
“Non m’importa un cazzo di cosa dice la gente! Ti fidi più delle chiacchiere di paese o di tua figlia?!”
Mamma non risponde.
“Io sono felice con lui, lo capisci? Non puoi chiedermi di lasciarlo solo perché in questo paese di stupidi ci sono miliardi di pregiudizi e malelingue. Ricordi cos’hanno prodotto le dicerie su don Giacomo? Era tutto falso ma tanto si sono impegnate che è stato costretto ad andarsene… E stai pur certa che se continuano su questa strada anch’io farò come lui.”
Mi alzo ed abbandono la stanza. Detesto fare così, ma ditemi voi se devo impostare la mia vita dando ascolto a quelle maledette malelingue!
Sto seriamente pensando di andare a vivere con lui nonostante abbia ancora qualche timore sulle cose rimaste in sospeso con quella. Il fatto è che quando trascorriamo del tempo assieme, compresa la piccola Ludovica, tutto è perfetto. Nei nostri volti compaiono solo sorrisi, c’è quel calore umano fra di noi che va oltre ogni cosa. Probabilmente c’è solo un mare di invidia nei nostri confronti, esistono persone dalla mente così contorta che godono come matti nel rovinare l’esistenza altrui. Sono quelle che non hanno da fare un tubo dalla mattina alla sera ed ingannano il tempo intrufolandosi nella vita di chiunque gli capiti sotto tiro. So che sono solo stupide e senza cervello, ma non nascondo che qualche volta mi sono soffermata a pensarci…
 
 
Cosa che non faccio oggi invece: abbiamo in programma una bella gita fuori porta con destinazione il giardino zoologico. Cosimo mi ha confidato che la bambina ha dormito pochissimo stanotte, tanto era eccitata!
Entriamo e consultiamo subito la piantina dell’area.
“Allora…. Da che parte cominciamo?”
“Io voglio vedere il leone e poi la tigre e poi l’elefante! E anche la giraffa!” Ludovica non sta più nella pelle. “Nadia mi ha detto che è alta così!”
“Davvero?”
La piccola annuisce. “Andiamo papà! Sbrigati!”
Afferra Cosimo per la mano e lo trascina per il vialetto in direzione della sezione dedicata ai grandi felini e agli animali africani. Li seguo e la mia mente viene invasa dalla serenità più pura e disinteressata.
Non solo ho accanto a me l’uomo che amo, ho anche una famiglia meravigliosa! *_*
“Le giraffe vivono lontano da noi?”
“Si, in un grandissimo continente che si chiama Africa.”
“E vivono da sole?”
“No, ci sono tantissimi altri animali come gli elefanti, i leoni, le gazzelle…”
“E le scimmiette?”
“Certo, ci sono pure loro.”
“Anche qui?”
“Vuoi andare subito a vederle?”
“Siiii!!”
Ludovica sprizza entusiasmo da ogni poro della pelle, prende sia me che Cosimo per la mano e insieme, come una vera famiglia, ci dirigiamo verso le scimmie.
E’ bello non doversi preoccupare degli sguardi delle persone che si trovano qui, nessuno ci conosce e nessuno si cura di impicciarsi della nostra vita. In effetti possiamo dare l’impressione di essere una famiglia felice in piena regola, il calore della mano di Ludovica mi scalda il cuore, è tenerissima e, a costo di essere ripetitiva, chiedo di nuovo come quella che dovrebbe essere sua madre possa infischiarsene così.
Eccoci in prossimità delle scimmie che tanto entusiasmano la bambina: ce ne sono due che stanno litigando per accaparrarsi l’esclusiva della ruota-altalena, poco più in là un cucciolo in braccio alla madre e, sotto le piante, altri esemplari a far la siesta. Ludovica non è l’unica bimba ad essere attratta da quei primati, ci sono altri ragazzini più o meno grandi che stanno ammirando quegli animali così simili a noi. Inizia a parlottare con loro e ben presto ci allontaniamo di qualche metro per permetterle di socializzare. Vengo catturata alle spalle dalle braccia di Cosimo che mi stringe a sé. “Grazie di questa bellissima giornata, amore mio.”
Poggio la testa all’indietro sulla sua spalla, adoro stare così! “Dovrei dirti la stessa cosa.”
Mi imprime un bacio sul collo che definirei caliente ma prudente. “Quand’è che devi tornare dal medico?”
“La settimana prossima.” Inspiro il suo profumo che mi scioglie letteralmente. “Mancano un paio di settimane allo scadere dei sei mesi, spero mi dica buone notizie.”
“A chi lo dici, ho una voglia matta di stringerti forte forte fino a farti mancare il fiato. Poi ti guarderei negli occhi fino a che i miei non mi faranno male e ti sfinirei di baci prima di amarti come neanche ti immagini.”
“Oh” Sono estasiata dalle sue parole “Ti giuro che se quando andavamo a scuola mi avessero detto che romanticone sei, mi sarei sfinita dalle risate.”
“Grazie tante, io faccio il sentimentale e tu mi ripaghi così?”
Mi volto verso di lui, lo catturo fra le braccia e lo bacio. “Così va meglio?” Mi sorride. “Con la mia immaginazione ho sognato situazioni talmente dolci e zuccherose da farmi cariare i denti.”
“Sono come una caramella gommosa?”
“No, sei molto meglio, credimi!” Gli rubo un altro bacio. “Sei qualcosa che rende ogni giorno speciale, che mi fa comprendere quanto di bello possa ancora esistere nella mia vita.”
“E poi sono io quello romantico!” Ride e questa sua semplicissima azione rende ancor più luminosa la giornata. Gli rubo un bacio a stampo mentre i nostri occhi, che ogni tanto vanno a controllare Ludovica, sono pieni di stelle.
“Oh-oh! Allora in tutte le chiacchiere di mia nonna c’è del vero!”
Voglio sbagliarmi, ma riconosco il timbro della voce che con quelle poche parole ha interrotto il nostro tenero momento. Ci voltiamo e come un fantasma del passato Federica si materializza davanti a noi.
Si, esatto. Proprio quella Federica, l’ex di Cosimo che guarda caso ha deciso di portare suo figlio allo zoo proprio oggi.
: P Wow, che culo….
“Ciao.” La voce di Cosimo è piuttosto freddina. >: )
“Giuro che non ci volevo credere, mia nonna continuava a ripetermi che tu stavi con lei e a me pareva totalmente assurdo e impossibile!”
“E perché?” Incrocia le braccia quasi scocciato.
“Beh… Sapevo che stavi con Monica Sempione ed avevi una bimba piccola, dunque… Immaginavo fossi impegnato in modo definitivo.”
“Le coppie si prendono e si lasciano, dovresti esserne al corrente… No?”
 
COSIMO
 
Nonostante gli anni trascorsi Federica non è cambiata di una virgola nel suo modo di fare. Certo che ero un gran bel fesso quando stavo con lei, pendevo letteralmente dalle sue labbra e le davo ragione anche su cose che adesso mi sembrano assurde.
“Credo che Ludovica voglia dar da mangiare alle giraffe….” Alessia non ha mai perso di vista mia figlia. “Hai soldi spicci?”
“Tieni.” Le consegno il portamonete, si alza e la raggiunge. Deve fidarsi ciecamente di me, non tutte sarebbero capaci di lasciarmi da solo con la mia ex….
: ) E questo è un altro dei motivi per cui l’adoro ogni giorno di più.
Federica mi fissa, devo riconoscere che è sempre una gran bella ragazza. I suoi occhi blu sono incollati su di me e la cosa mi infastidisce, conosco quello sguardo sicuro fin troppo bene, conosco quel sorriso e conosco quel suo gesto con il quale imprigiona le dita fra i capelli.
“Allora… te la intendi davvero con Alessia.”
“Già.” E se le spari merda addosso potresti farmi inkazzare a dovere. “Buffa la vita, vero? Quello che non accade in una vita, accade in un attimo.” Il mio sguardo segue le mie donne.
“In tutta onestà devo confessarti che mi hai un po’ deluso…”
Mi volto verso di lei: quello che ha detto non mi piace proprio.
“Sai benissimo di poter ambire a donne molto più affascinanti… Perché accontentarsi di una sciatta e insignificante?”
“Che?” Attenta a quello che dici….
“Sai, poco dopo la nostra rottura, quando venni a sapere che avevi un’altra, provai uno strano senso di tristezza e angoscia… non so come spiegartelo… Insomma, sentivo terribilmente la tua mancanza.”
“Oh beh, Riccardo non ti sapeva consolare?” Mi sto innervosendo. “Tempo un paio di mesi ed eri incinta.”
“E’ vero. E se non fosse stato per quella gravidanza sarei tornata da te.”
°_° Che?!
“Non fare quella faccia Cosimo! Non dimenticarti che tu per me sei stato il primo amore, la mia prima volta…e pure la tua.  Sei stato il primo di ogni cosa e tutto ciò che abbiamo vissuto insieme ci ha accompagnati per anni ed anni, pensavi che ti avessi dimenticato rapidamente?”
“Tutto lo faceva supporre.”
“Senti… Perché non ci ripensi? Perché non riproviamo a vederci più spesso?”
Che faccia tosta! “Federica, io sono felicemente impegnato e sto benissimo così.”
Scuote la testa. “Sbagli se pensi di fossilizzarti su una come lei.”
I nostri sguardi vanno su Alessia che come una mamma perfetta aiuta Ludovica alle prese con il mangime per le giraffe. *_* Mi sto sciogliendo
“Che ti piaccia o no, io sto con lei.”
“Non la conosci bene, potresti restarne deluso.”
“Perché dici così?” Sei solo invidiosa, ora non m’incanti più.
“Vedrai col tempo che ho ragione. Sei sempre un gran testardo e un gran bel bocconcino, proprio come quando eravamo una cosa sola ….orsacchiotto.”  Mi accarezza avvicinandosi pericolosamente a me. “Che ne dici di passare a bere un caffé da me una di queste sere?”
Mi strizza l’occhio, comprendo il senso delle sue parole. “Cosa?! Ma che cazzate ti vengono in mente?!”
Ho forse alzato un po’ troppo la voce, chiedo scusa, ma quanno ce vo’, ce vo’! Alessia si volta e ci fissa, ha capito al volo che qualcosa non va come dovrebbe. Se potesse, fulminerebbe Federica all’istante. Prende in braccio Ludovica e ci raggiunge.
“Tutto bene?”
“Si, certo. Federica mi stava salutando, sta andando via.” La guardo di nuovo con aria minacciosa. “Non è così?”
“Se lo dici tu… Ciao.” E’ visibilmente delusa dal mio rifiuto e non me ne frega un tubo se si è offesa. Ci vuole una gran bella faccia di bronzo nel fare certe proposte e se sperava che cadessi ai suoi piedi come ai vecchi tempi, beh, si sbaglia di grosso. Adesso non mi faccio più abbindolare da due moine sdolcinate o da un’occhiata piena di desiderio, ora so che la vera bellezza, la gioia, la serenità vanno cercate oltre le apparenze. Troppe volte sono rimasto vittima del fascino femminile che viene usato per comandare a bacchetta un uomo e tenerlo legato solo per il semplice gusto di sentirsi capace di dominare.
L’amore è dare e ricevere, è mettere una parte di te nelle mani dell’altra persona e ricevere nelle tue una parte di lei.
L’amore non chiede né di comandare né di essere comandato.
L’amore significa stare sullo stesso piano, condividere gioie e dolori, piangere e ridere insieme, scambiarsi idee ed opinioni senza pretendere di aver sempre ragione.
Tutto questo l’ho trovato in Alessia. E per quanto la gente ci spari letame addosso, per quanto ci possano invidiare, per quanto male vogliano tentare di farci, io non la lascerò mai.
 
 



 
Ciao! : )
Permettetemi di ringraziare tutti voi che avete inserito la storia nelle varie liste seguite/ricordate/preferite. Confesso che non mi aspettavo una tale risposta da parte dei lettori visti i miei precedenti….
Capitolo incentrato in parte su chiacchiere e pettegolezzi, chi abita in paesi di poche anime sa quanto è dura conviverci. Ma Cosimo e Alessia sono ben decisi ad andare avanti, nonostante altri ostacoli che incontreranno in futuro.
Grazie a chi vorrà lasciare un commento! E se volete, passate dall’altra mia storia!
http://www.efpfanfic.net/viewstory.php?sid=3197921&i=1
 
A Presto
La Luna Nera
 
 
 
 
 
 
 

 
  
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