If you die
{When all those shadows almost killed your light
I remember you said, “Don’t leave me here alone”}
«Andiamo
via di qui.» le sussurra lui, tirandola lievemente per una mano lungo quel
corridoio infernale. Lydia annuisce, seguendo Stiles e intrecciando le dita
nelle sue, in un vano tentativo di rassicurarsi.
Poco
prima di uscire dall’Eichen House, Stiles si volta verso di lei e si blocca,
vedendo che ha iniziato a piangere.
«Ehi,
Lydia.»
Lei
alza il viso, sorpresa di vedere il suo sguardo spaurito.
«Stai
piangendo.»
Lydia
si riscuote, posando leggermente le sue dita sulle guance e scoprendole
effettivamente bagnate. Stiles la stringe a sé, facendole appoggiare la testa
nell’incavo della sua spalla e massaggiandole delicatamente i suoi capelli
biondo fragola.
La
sente piangere nella sua felpa e vorrebbe soltanto prometterle che tutto finirà
presto, che non dovrà più soffrire e avere paura, che non dovranno mai più
avere a che fare con ogni tipo di creatura soprannaturale omicida, ma sa che
non può prometterle niente del genere.
«Non
sei da sola, Lydia.»
Questa,
questa è l’unica cosa che può giurarle, l’unica cosa che non lascerà mai che
accada.
Il
tremito che la scuote diminuisce rapidamente e Lydia si scosta, fissandolo con
quegli occhi grandi e lucidi.
«Lo
so.»
Sorride,
di un sorriso stentato e amaro, ma sincero e rassicurante, come quello che gli
aveva rivolto quando l’aveva vista a terra, sanguinante, ferita a causa di
Tracy.
Lo
sguardo di Stiles si indurisce a quel ricordo, riprovando la medesima paralisi
che l’aveva colto quando l’aveva guardata, consapevole che fosse ferita, che
fosse in pericolo, che lui non l’aveva saputa proteggere.
Le
guarda il fianco destro dove c’è la lesione fasciata, sa che ha ancora i punti
– sa persino quanti punti abbia – e sa che ancora deve passare qualche giorno
prima che glieli tolgano.
A
Lydia basta uno sguardo per intuire cosa stia frullando nella testa di Stiles
e, veloce, afferra la mano di Stiles focalizzando l’attenzione su di sé.
«Sto
bene.»
«Nessuno
di noi sta bene.» le dice lui, mentre nella sua mente esplodono come flash le
immagini della morte di Donovan, morte che lui ha provocato.
«Andiamo
a casa.» decide Lydia, andando verso la porta e decisa a non entrarci più per
molto tempo. Nessuno dei due parlò durante il tragitto verso casa di Lydia e,
soltanto quando la vide scendere e dirigersi verso il suo portone, Stiles scese
dalla sua jeep e la chiamò, facendola voltare.
«Cosa
c’è, Stiles? Cosa ti tormenta?»
Basta
quella richiesta così bisognosa perché Stiles ponga fine ai suoi drammi
interiori e confessi a Lydia di aver ucciso Donovan, di avergli tolto la vita.
Quando
conclude il suo racconto è con timore che guarda gli occhi di Lydia, temendo di
leggervi ciò che pensa di sé stesso: ribrezzo e paura.
Ma
ciò che scorge è soltanto una profonda tristezza, mista a un grande timore che
si nota chiaramente nelle sue iridi verdi.
«Donovan
voleva ucciderti. E prima ancora voleva uccidere tuo padre. Non è stata colpa
tua.»
«È
morto, intanto.»
«Era
diventato una di quelle maledette Chimere! E se non avessi fatto quello che hai
dovuto fare, saresti stato tu a morire dei due!»
Grida
mentre lo dice e la prospettiva di vedere Stiles a terra, morto e sanguinante,
le fa più male di quanto avesse pensato.
«E
tu non devi morire, okay? Se tu morissi…»
Non
continua la frase, forse non ce ne è bisogno, perché è chiaro ciò che sente .
«…
usciresti completamente pazza?» le chiede, con ironia, per strapparle un
sorriso e rievocando quello che le aveva detto ai tempi di Jackson, quando a
Lydia non importava di se stessa e non capiva quanto avrebbe sofferto lui se
lei fosse morta.
Era
convinto che il suo sentimento si fosse affievolito, ma guardala nell’ufficio
di suo padre, gli aveva fatto comprendere che nulla era mutato e che se lei
morisse lui ne sarebbe distrutto.
E,
può quasi giurarlo, negli occhi di
Lydia sembra esserci il medesimo terrore.
Lei
ride, cogliendo il riferimento e trovandolo quanto mai calzante; Stiles si
aspetta che ora neghi e minimizzi la sua preoccupazione, ma Lydia lo stupisce, da tutta una vita, e lo abbraccia,
stringendosi a lui.
«Qualcosa
del genere.»
Restano
così per un tempo indefinito, finché Lydia scioglie il contatto e si volta
verso casa sua.
«Neanche
tu sei solo, Stiles.»
E
per un attimo, tutto sembra tornare al suo posto, i Dottori del Terrore
svaniscono e non restano che Stiles e Lydia, due giovani che si guardano e si
chiedono se, forse, il loro momento
di stare insieme sia finalmente arrivato.
Fine.
Lydia
e Stiles mi stanno facendo sciogliere in questa stagione e io li sto amando più
che mai, dovevo scrivere qualche cosa, ne avevo proprio bisogno.
Sarebbe
bello se Stiles riuscisse a confidarsi con Lydia e a dividere il fardello della
morte di Donovan :(, anche perché è ovvio che prima o poi la cosa verrà a galla
e Stiles dovrà affrontare tutto e forse da solo.
La
frase a cui fa riferimento Stiles è ovviamente quella che lui le dice nella
2x12 ♥
I
versi iniziali sono presi dalla canzone di Taylor Swift “Safe & Sound” che sembra essere stata scritta per Stiles e
Lydia e si adatta a loro perfettamente ç_ç
Che
dire, spero vi sia piaciuta e che mi lascerete un commentino per la mia prima
Stydia.
Un
bacione,
EclipseOfHeart