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Autore: Debby_Gatta_The_Best    29/07/2015    5 recensioni
Bisogna proprio essere disperati per andare a lavorare in una pizzeria piena di assatanati, vero? Ecco, Jeremy è un disperato.
E vi dirò di più, devo essere proprio disperata per scrivere questo prequel!
Genere: Comico, Demenziale, Parodia | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Jeremy Fitzgerald, Un po' tutti
Note: Nonsense | Avvertimenti: nessuno
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AAA

-Lo voglio morto!-

Ruggì Frederick con la sua vera voce. Gli animatronics tremarono di paura, e si portarono sull'attenti.

-Ho speso una fortuna per aggiustare il vostro sensore all'odore. Se fallite, giuro che vi vendo per riprendermi i soldi!-

-Vorrebbe venderci, capo?-

-Sì, ad una fonderia!-

-ARGH!-

In quel momento la porta si aprì ed entrò Jeremy:

-Buonasera capo!-

-Buonasera...-

Sibilò tra i denti. Jeremy si accorse di quello strano cambiamento di voce, ma appena vide Charlotte apparve dall'altra stanza, dimenticò ogni suo dubbio.

-Ciao Jeremy!-

Si ricorda il mio nome!”

-Ho parlato con The Puppet... ha detto che non puoi dormire con lui questa notte-

-Ah no?-

Ci rimase malissimo. Come avrebbe fatto a scappare agli animatronics?

Arrivarono Belly e Mary, e ben presto la pizzeria aprì. Jeremy aiutò a servire solo per veder ancheggiare Charlotte con grazia divina tra i tavoli. Mary e Belly osservavano da lontano, rodendo di brutto.

A mezzanotte Jeremy andò nello studio e si sorbì la breve registrazione telefonica:

-Senti ragazzo, non so come tu abbia fatto a sopravvivere queste due notti ma...-

Da lontano si sentì un rumore di passi sempre più forte.

-L'abbiamo trovato! Ecco l'endoscheletro!-

-AAAAARGH!-

Tutto s'interruppe con un suono macabro di ossa rotte. Jeremy deglutì, aspettandosi il peggio. Aveva di nuovo la maschera, il tablet e la torcia, ma era ancora in mutande. Sperando che il Bambino Grasso Grasso non arrivasse proprio in quel momento a rubargli... HEY! Se ne stava già scappando con tutta la roba! E anche con le sue mutande! Iniziò a rincorrerlo, sbavando come un cane rabbioso, e vedendolo BGG si pisciò addosso... no aspetta, è olio. Jeremy scivolò sull'olio e si spiaccicò, per la seconda volta, sulla scatola di SlendyMarionette, che si affacciò dalla scatola:

-Ciao Jeremy-

-Ciao. Scusa ma vado di fretta, devo prendere quel Bambino Grasso-

-Non ti fermi per la notte? Quel trucchetto del disco rigato è GENIALE, sono ancora in debito-

-No grazie. Charlotte mi ha detto, probabilmente sotto ordine di Frederick, di aver parlato con te e che tu mi hai proibito di passare altre notti nella tua scatola. Dal momento che ha un'altissima influenza su di me, ha sfruttato questo a suo vantaggio e, per mettermi i bastoni tra le ruote, mi sta togliendo ogni mezzo per sopravvivere senza essere scannato-

-Be', ma non è vero, quindi puoi stare qui se ti va-

-No, io credo a Chralotte-

E continuò a correre. Nudo. Bambino Grasso Grasso aveva iniziato a rotolare per andare più veloce, e Jeremy lo perse ben presto di vista. Si ritrovò in una stanza buia (tutte le stanze erano buie...) e inciampò in qualcosa di metallico.

-Ma cosa diamine...-

Sentì il rumore cigolante di una macchina che si attivava, e nella penombra vide dei cavi elettrici pendere dal soffitto e afferrare un energumeno di roba (dove era inciampato) e iniziare a districarla con cura, pezzo per pezzo, e lo trascinò pian piano verso l'alto. Adesso la cosa penzolava dal soffitto, oscillando in modo inquietante, e all'improvviso una luce gialla si accese illuminando a giorno la stanza (che si rivelò essere la sala dei bimbi). Una voce metallica giunse alle orecchie di Jeremy:

-Oh, It's you. It's been a loooooooooong time... How have you been?-

-MERDA! E' GLaDOS!-

Poi guardò meglio ed era solo Mangle. Tirò un sospiro di sollievo.

-Ma perché parli inglese?-

-Maybe because we're American?-

-Sì ma nella storia si parla italiano-

-You're right. I'm sorry-

Si sentì uno stridio agghiacciante, e Mangle cambiò il suo tono di voce... e la lingua.

-Va meglio?-

-Meglio!-

-Chiedo perdono. Quei maledetti bambini fanno un sacco di casino coi comandi quando mi smontano! Non li sopporto più-

-Certo che sei proprio messa male...-

Jeremio (Jeretuo, Jeresuo...) non riusciva a guardarla senza fare la stessa faccia che avrebbe fatto nel vedere... non trovo paragoni abbastanza schifosi!

Si accorse che a parlare non era la testa (a testa di volpe, insomma) ma quell'altra, quella brutta.

-Che è successo alla tua maschera?-

-Si è staccata, ed adesso ce l'ho al posto della mano... aspetta, ma sei nudo!-

Te ne accorgi adesso?-

-Sì... il Bambino Grasso Grasso mi ha shippato le mutande, è mica passato di qui?-

Ma Mangle scosse la testa, e strabuzzò gli occhi:

-Aspetta, Balloon Boy ti ha rubato i vestiti? Quindi tu sei Jeremildo! Ti avevo spacciato per il tizio delle pulizie (Vedi “5 Notti da Guardia Notturna”)! Perdonami, ma ho l'ordine da Toy Freddy di ucciderti nel peggiore dei modi e di utilizzare la tua pelle per creare un cappotto (Vedi “One Night at Mike's”)-

Detto questo scagliò la sua testa-mano verso di lui cercando di morderlo, ma lui schivò e iniziò a scappare (fortuna che quella cosa era attaccata al soffitto e non poteva raggiungerDANNAZIONE SI MUOVE! E ANCHE VELOCE!). Inciampò per degli scalini, sbattendo la testa più volte, e sentì Mangle superarlo (non l'aveva visto e si era confuso con le mattonelle). Tirò un sospiro di sollievo ma ECCO CHE APPARE TOY FREDDY!

-Ciao Jermufaldo! Frederick ti vuole morto! Devo ucciderti... niente di personale, è che se non lo faccio mi trasformano in una bicicletta-

Ma quando finì di esprimere il suo ragionamento, Jeremia era a chilometri di distanza. Correva come un matto, rimpiangendo di non essere entrato nella scatola di Puppet, quando trovò una porta e subito, senza esitazione, ci si ficcò dentro. Aprendo, schiacciò contro la parete qualcosa o qualcuno che era proprio lì dietro, ma se ne fregò. Rotolò tutti gli scalini e picchiò la testa, svenendo. Freddy esclamò:

-Siamo liberi! Usciamo!-

Ma la porta si richiuse.




Commento

Capitolo corto? Eh, lo so, mi dispiace... ma questa sera non ho avuto molto tempo per scrivere (diciamo pure che non avevo ispirazione...). Comunque, spero non vi sia dispiaciuto troppo e... da domani ne vedremo delle belle! Ciao!



E ovviamente non poteva mancare il pezzettino dopo il commento. Frederick se ne stava nel suo studio, a casa sua, a contemplare la mappa della città. Due giorni, ed avrebbe messo a punto il suo piano. Avrebbe conquistato Brooklin, poi l'America e alla fine la Terra con le sue pizzerie. Muahahah! Che piano malvagio! Degno da una persona subdola come lui, con gli armadi pieni di scheletri e non scheletri. Infatti il tipo imbavagliato dentro l'armadio mugolò disperato.

-Zitto! Più ti lamenti più mi vien voglia di sbudellarti!-

Sibilò con voce da rettile. L'altro si chetò. Frederick si chiese se alla pizzeria erano riusciti ad afferrare quel Jeraldo ed a infilarlo in un costume, ma data la quasi incapacità di pensare degli animatronics che aveva costruito, dubitò che il piano fosse andato a buon fine. Doveva pensare velocemente ad un modo per far sparire Jeroldarlo, o temeva che avrebbe intralciato il suo piano malvagio (leggere con malvagio accento tetesco ia).

Sotto alla sua abitazione, sentì tremare.

Il cucciolo si è stufato di aspettare”

Il cucciolo di cui parlava non era nient'altro che un-


Eh, mi dispiace. A domani!


  
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