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Autore: kuchi    30/07/2015    0 recensioni
Amo letteralmente questo anime quindi ho cercato di scrivere una storia tutta mia , ed è dannatamente difficile. Ci sarà un po' di tutto proprio come in Gintama , una vecchia conoscenza di Gin ritorna, questo sarà il filone della storia.Ci saranno capitoli auto conclusivi e non.
Quindi spero di riuscire a strappare qualche risata o qualche lacrima. Fatemi sapere.
TRATTO DALLA STORIA.
" oi... Che sta succedendo?" disse Gin
Ma nessuno dava segno di averlo sentito. Infatti continuarono a volare oggetti e tutti ,stranamente , volavano verso la faccia di Gin.
Un cuscino
"Oi..."
Una sedia.
"OI....."
E Shinpachi.
ATTENZIONE: per chi non ha seguito tutte le stagioni potrebbero esserci degli spoiler.
Genere: Azione, Comico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Gintoki Sakata, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: Spoiler!
Capitoli:
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Salve. Purtroppo sapevo che questa storia non avrebbe avuto lo stesso seguito delle altre , infatti ci sono pochissime storie in questa sezione , ma io continuo a scriverla perchè ho sempre desiderato legeere una storia così su Gintama XD. Spero che per i pochi che l'hanno letta continueranno. Buona lettura.

Intanto la ragazza stava vagando per le strade. Aveva recuperato la sua borsa con i suoi pochi averi e adesso....non sapeva cosa fare. Aveva passato quei cinque anni cercando disperatamente Gintoki e quando finalmente ci era riuscita...

" quello stupido" disse . Come aveva potuto dimenticare.... Come aveva potuto dimenticarla.

Era arrivata ad un ponte di legno e decise di fermarsi li per un po' ,tanto non aveva un posto dove andare. Si sentiva a pezzi , la sua vita non aveva davvero più senso , si sentiva sola e abbandonata come non si sentiva da tempo e le lacrime cominciarono a scendere e lei non cercava nemmeno di fermarle.

"Le lacrime non si adattano per niente ai tuoi occhi"disse una voce. Lei alzò lo sguardo e.............

" eh?" vide un ragazzo con lunghi capelli neri e un kimono bianco e blu accompagnato da......qualcosa...

"Tsura...."disse lei

" no. Mi chiamo Tsura....."

" cosa diavolo è quello?"

" io mi chiamo......"continuò lui ignorandola

" Tsura.... Ha delle gambe peloso da uomo, si può sapere cos'è? "

" il mio nome è Katsura"

" E NON IGNORARE LA GENTE QUANDO TI PARLAAAAA" urlò lei colpendolo in mezzo alla fronte.

" comunque......snif.....sono davvero contenta di vederti" disse lei piangendo

" ehi ehi non fare così darai nell'occhio, sono un ricercato" disse Tsura, a disagio

" scusa ma,.. Non riesco a fermarmi. " e detto questo si fondò tra le sue braccia nascondendo il volto continuando a piangere. Era così liberatorio, qualcuno che si ricordava si lei , un amico che si ricordava di lei.

Tsura era davvero spaesato. Cosa stava succedendo? Pensava di rivederla sorridente e felice e invece...... Ma pensandoci meglio capì..

" cos'ha fatto quel l'idiota?" le chiese ma lei non rispose e continuò a piangere. Tsura sospirò. Era inutile e pericolo restare lì

" è pericoloso stare qui , vieni con me così possiamo parlarne meglio" così i due si allontanarono sotto lo sguardo attento di qualcuno.

 

Tsura e la ragazza arrivarono al quartier generale della resistenza ma... si pentì subito della scelta.

" capo chi è questa bella fanciulla?"

" come ti chiami?"

" vuoi bere qualcosa con noi ?"

" capo ottima scelta"

" andiamo da un'altra parte" disse rassegnato Tsura

Così si ritrovarono in un bel negozietto di ramen

" buonasera capo, due porzioni del solito grazie" disse Tsura

" era da un po' che non ti facevi vedere" rispose la donna " che amica carina"

"  una amica che non vedevo da tanto....non preoccuparti , possiamo fidarci di lei , così potremo parlare tranquillamente"

Così i due si sedettero e poco dopo arrivo il cibo

"La ringrazio signora" disse Hime

ah non essere cosi formale mi fai sentire vecchia"

" allora... Raccontami cos'è successo" disse Tsura .Lei lo guardò e scoppiò a ridere, era sempre il solito. Si sforzava sempre di essere serio e solenne ma..... Non sempre ci riusciva . Come in quel momento con la faccia sporca di sugo " hai la faccia tutta sporca...." sospirò " grazie. Mi sento un po ' meglio."

". Devi ancora raccontarmi  cos'è successo"

" oggi ho incontrato gin dopo tanto tempo  ed ero davvero contenta ,avevo sognato questo momento da tanto tempo però .....non è andata immaginavo " e si fermò triste .Tsura non disse niente ma era sorpreso. Già immaginava la felicità di quel cretino nel rivederla.. Cosa aveva combinato?

" lui.... Non si ricorda di me" disse alla fine

"CHE COSA?" urlò Tsura  sconvolto ,ma nonostante questo continuava ad aspirare spaghetti "

--devono piacergli proprio tantopensò  lei

"Non è possibile. Si è un idiota dal cervello in pappa ma non a questi livelli"

Lei non disse niente e abbassò lo sguardo , il ricordo delle parole di Gin le facevano ancora un male cane .  Nessuno disse niente per un po'

" cosa farai?" le chiese Tsura

" non lo so ma..... Non ho intenzione di arrendermi"

Tsura sorrise , era proprio da lei. Bella e dolce ma allo stesso tempo forte e coraggiosa.  Non era cambiata per niente dalla prima volta che la conobbe...

 

- era sera , il gruppo della resistenza era appena rientrato da una dura battaglia e si stavano riposando e curando le ferite.

" ehi Tsura ti vedo provato, stai perdendo colpi" disse un ragazzo con i capelli scuri " sei tu che perdi colpi  Tagasuki ... Io mi chiamo Katsura" " sei proprio pignolo e fastidioso. Piuttosto.....dove si è cacciato ?"

" non lo so , aveva detto che avrebbe setacciato la zona per renderla sicura.... Ma sono sicuro che sta bene. In fondo è il demone bianco no?" infatti poco dopo arrivò il diretto interessato . Era stanco e coperto di sangue ma era normale .....

" finalmente ... Ci stavamo chiedendo dove cercare il tuo cadavere" disse Tagasuki "

 sempre un pensiero gentile tu eh?"  gli rispose Gin

" piuttosto perché ci hai messo tanto?  Ma...,,soprattutto cosa ci nascondi?" chiese Tsura.

Gin rimase impassibile .

" mi sono accorto che da qualche giorno sei più misterioso del solito e che passi molto tempo fuori dal rifugio. Allora? "

 Gin non disse niente e Tagasuki era davvero incuriosito . Poi Gin si spostò di lato mostrando una ragazza che cercava di nascondersi dietro la sua schiena. Doveva avere sui sedici anni, aveva lunghi capelli neri mossi  e de grandi occhi azzurri. I suoi abiti erano consumati ed era sciupata dalla fame.

" e questo che significa? " disse Tagasuki " vuoi farmi credere che invece di dare tutto tra stesso per la lotta stai perdendo tempo a fare il babysitter ? "

"Sarebbe morta" disse Gin

" bene, dopo che l'hai salvata potevi portarla da qualche parte"

La ragazza scosse velocemente la testa " nessun posto è al sicuro ora" disse Gin

" non ci posso credere" disse Tagasuki  guardando quei due" ti sei preso una cotta per questa ragazzina"

" non dire sciocchezze" disse subito Gin ma anche Tsura la pensava cosi ma non aveva detto ancora niente. 

" non sono stupido. E adesso cosa vorresti? Farla rimanere qui? Ci metterà tutti in pericolo ,distrarrà tutti e sarà una palla al piede...." Gin non lo fece continuare e gli puntò la spada contro " io non ti ho chiesto nessun parere mi pare" disse Gin

" tse.... Vedi? Ha già cominciato a portare guai" detto questo se ne andò lanciando un'occhiataccia alla ragazza.

" e tu ? Non hai detto niente Tsura" disse Gin

" mi chiamo Katsura. È una tua decisione e spero che tu ci abbia pensato bene . Posso sapere il tuo nome?" le chiese. Lei guardò Gin che le fece cenno di farsi avanti .Si mise di fronte a lui e con un inchino " io mi chiamo Hime" disse con una voce dolce " io sono Katsura piacere di conoscerti" le disse e lei rispose con un bellissimo sorriso che fece sciogliere del tutto il samurai."

 

Katsura  non disse niente per un po' poi con un sorrisetto disse

" bhe , allora visto che non sai dove andare ti porterò con me al quartier generale "

All'improvviso qualcosa ruppe il vetro vicino al tavolo dove erano seduti.

Hime era sorpresa , la proprietaria era incazzata  ma Katsura era stranamente tranquillo , soprattutto pensando che aveva la punta di una spada di legno conficcata al centro della testa.

" sei uscito allo scoperto Gintoki"

E infatti dietro la finestra con un aria da beccato con le mani nel sacco c'era il nostro samurai preferito.

 

Erano tutti e tre al tavolo . Nessuno diceva niente mentre Katsura si toglieva la spada dalla testa.

" non hai niente da dire?"gli chiese Kastura

" certo. La spada ti donava"gli rispose Gin

" possibile che devi fare sempre la parte del deficiente  anche in questo momento?"

" ehi ehi ,parli proprio tu che porteresti una ragazza spaesata in un covo di uomini depressi che guardano le SOP opera?"

" come osi? Quegli uomini sono tutti valorosi guerrieri che si battono per la liberazione del paese"

Hime non disse niente. Non ci aveva capito molto però , il suo cuore era colmo di felicità. Vedere quei due che litigavano come sempre l'aveva riportata a tanti anni prima quando anche lei faceva parte di quella famiglia. Quando Gin le aveva detto di non ricordarsi di lei aveva quasi creduto di aver sognato tutto, che tutto quello che era successo con i Jōi durante la guerra e....... tra lei e Gin se lo fosse solo immaginato in chissà quale coma profondo. E invece quelliimmagine che stava vedendo .......in quel momento le stava facendo cadere delle grosse lacrime .

" eeeeeeeeh? Guarda cosa hai fatto ? L'hai spaventata" disse Tsura

" cosa? Sei tu che sei spaventoso con la faccia piena di sangue gli rispose a tono Gin

" scusate" disse Hime asciugandosi gli occhi , ma le lacrime continuavano a scendere " è che....sono davvero felice di vedervi di nuovo insieme"

" allora Gin... Non devi raccontarci come sei finito qui?"gli chiese Tsura  tornando calmo

Gin non sapeva cosa dire. Quando quella ragazza se ne era andata e lui fu rimasto solo era ancora scosso. Si era messo sul divano ad osservare la sua spada corta e cominciò a sforzarsi per ricordare. Si era concentrato sul suo viso, sulla sua voce e sulle sensazioni che aveva provato quando avevano avuto quel breve momento. Altri flash continuavano a sfrecciargli davanti alti occhi.

Una figura circondata dal sangue in una sera buia. Se stesso mentre era sul tetto e sorrideva felice a qualcuno. Una mano gentile che gli curava le ferite e che lo accudiva quando stava male e .....quella sensazione che ti viene allo stomaco quando sai che sta per  succederti qualcosa di bellissimo.

- il mio unico desiderio è stare per sempre con il mio koichi-

Si alzò e velocemente si vestì e si fiondó  fuori alla sua ricerca , non sapeva perche lo stesse facendo , non sapeva nemmeno cosa le avrebbe detto ma...il suo corpo si stava muovendo da solo.

Dopo tanto correre vide la sua figura seduta sul corrimano del ponte e non cerano dubbi che stesse per piangere.

Sospirò e cominciò a grattarsi la testa ,non sapeva cosa fare. Non era proprio un esperto con le donne. E poi non ricordare in che rapporti fossero rendeva tutto più difficile.

" cavolo. Non credo che fossimo semplici conoscenti ....,oi oi e se ci fosse stata una relazione? Ah...forse sono immischiato in qualcosa di più complicato" cominciò a sudare freddo " aspetta aspetta , non credo , me lo avrebbe sbattuto subito in faccia no? E poi è cosi giovane . no no no . Adesso come dovrei cominciare ? Andare li e fare lo spaccone indifferente?oppure essere un ragazzo caritatevole e gentile? E poi dovrei avvicinarmi come? Mano sulla spalla? Un abbraccio? Toccarla con un bastone? Aaaaaaaaaah....." Gin aveva la testa sottosopra e stava dando spettacolo ,infatti un gruppo di persone lo guardavano con aria strana, come se fosse un ubriacone.

" ah ah ah stavo solo provando uno spettacolo ah ah ah ........aaaaaaaaaah?" corse come una infuria vicino al ponte e vide che c'era Tsura che le stava parlando e poi...lei si fondò tra le sue braccia piangendo.

" oi oi che succede? Perché sta abbracciando Tsura? E adesso che fa quel l'idiota? Guarda come le mette le mani sulle spalle.... Oi dove la sta portando?" Gin cominciò a seguirli senza nemmeno chiedersi il perché  fosse così arrabbiato.

La cosa non migliorò quando  due arrivarono al quartier generale di Tsura. Gin si era arrampicato sul tetto per poter vedere attraverso la finestra

- Ma Tsura lo fa apposta! Si deve essere così. Lo sa che sto guardando . no no no Tsura non è cosi furbo-

"Guardate , sul tetto c'è un maniaco"

" chiamate la polizia"

Il povero Gin fu costretto a nascondersi in un vicolo buio insieme ad un bel gruppetto di gatti.

Dopo li seguì fino al negozio di ramen e sentì quellidiota dire che l'avrebbe fatte restare nel suo covo di stupidità maschile e senza pensarci aveva lanciato la sua spada attraverso la finestra dritto dritto sulla sua testa. Ed ora eccoli lì.

" passavo di qui per caso" disse con Il suo solito tono

" certo , come passavi  per caso sul tetto del mio quartier generale "

- allora  aveva visto giusto , Tsura sapeva che c'era-

Gin non sapeva cosa dire, era in una brutta posizione e in più la ragazza continuava a guardarlo incuriosita con i suoi occhioni azzurri.

" io penso che sotto sotto ti abbia dato un gran fastidio vederla in giro con me. Sei sempre stato un gelosone, anche se non lo ammette resti mai ah ah ah "disse trionfante Tsura

Sia Hime che Gin arrossirono un po' " non fatevi strane idee io....davvero non mi ricordo " ed Hime si fece di nuovo triste " però ..... Ho come dei flash e sensazioni e non so perché , ma so che c'entri tu in qualche modo. E poi ... Sei venuta qui per me quindi mi sembra il minimo aiutarti"

Hime sorrise , le stava dicendo che anche se non ricordava avvertiva qualcosa e che voleva aiutarla e aiutarsi a ricordare, naturalmente tutto in modo indiretto.

" sei molto gentile Gintoki ma...non voglio disturbati è solo per qualche giorno"

Gin sospirò , era sempre abituato a trattare con persone strane , violente o scroccone che trovarsi una ragazza normale e cosi carina lo spiazzava, soprattutto parlarle di fronte a quel sorrisetto compiaciuto di Tsura.

"ora sei in buone mani, io vado. Se hai bisogno di aiuto per mettere in rigo questo scemo chiamami subito"

" grazie Tsura "

_" non è Tsura è Katsura" e se ne andò

"EHI TU....COME TI CHIAMI TI CHIAMI DEVI AGGIUSTARE QUESTO CASINO"

Mentre la proprietaria sbraitava Gin e Hime rimasero li fermi e zitti per un po'. Gin non sapeva bene cosa fare e Hime ,bhe, gli bastava potergli stare vicino e guardarlo di sottecchi . In fondo aveva aspettato 5 anni per poterlo fare e adesso era davvero felice.  Lo osservò. Era cresciuto , aveva tagliato i capelli e si era anche irrobustito in quegli anni. Si ritrovò ad arrossire. Niente da fare ,Gin era davvero affascinante , ma questo lei l'aveva sempre saputo ,in fondo non per niente si era perdutamente innamorata di lui.

" ehi , tutto bene? Sei silenziosa "

" va tutto benissimo " disse lei sorridendo spiazzando di nuovo Gin.

-non sono proprio abituato alle persone gentili-

" andiamo" disse lui alzandosi

" eh? Dove?"

" non vorrei stare qui tutta la notte?te l'ho già detto  Sei venuta per cercare me quindi.....non mi sembra giusto farti stare da sola per strada"

" oh..non devi preoccuparti, mi prenderò un letto in qualche posto io...non voglio darti fastidio" disse lei triste. Davvero quella era l'ultima cosa che voleva.

-mi dispiace!"

" mm?"

" ti sto causando un sacco di problemi"

" non essere ridicola" disse il giovane samurai " ma soprattutto non devi fare quella faccia . Tu per me.....non sarai mai un fastidio. Sono io che ho deciso di tenerti con me....ma tu in cambio...." si mise seduto e  dopo qualche sfondo ad ammirare la luna con un bel sorriso si girò verso di lei  " devi promettermi  che sorriderai  sempre per me"

 

"Quante sciocchezze" disse Gintoki " non capisco perché dovresti darmi fastidio ! Forse sei la persona più tranquilla e normale che ho conosciuto e....." Gin si fermò e sembrò rifletterci sopra e sentì un altro eco di un ricordo , la sua voce. " ... Mi piace tuo sorriso ..." concluse non guardandola in faccia mentre si grattava la punta del mento.

Hime rimase sorpresa. Le stesse parole di quella sera. Ma dubitava che ricordasse veramente ,il fatto era che Gin era Gin , forse lo faceva senza rendersene conto. Ma per adesso quello era più che sufficiente. Così , come per ripagare la sua gentilezza fece quello che lui gli aveva sempre chiesto e gli regalò un bellissimo sorriso. Gin guardandolo si rese conto che lo rendeva davvero felice e sorrise anche lui. Finalmente si era tranquillizzato, era molto scosso da quella storia . Non riusciva a ricordare ancora ma ....se dovrà succedere succederà.

Cosi si misero in cammino verso casa.

 

........" non mi hanno pagato il ramen, quando ribecco Katsura lo farò lavorare qui per due settimane"........disse la proprietaria fumante di  rabbia.

 

Insieme stavano camminando per le strade di Kabiki-cho senza dire molto. Hime si stava godendo il momento , guardò per un attimo Gin ma......

" eh?" non c'era. Si guardò intorno e vide che stava discutendo con qualcuno

" ahi ahi ahi...mi stai rompendo un braccio" disse il mal capitato " si può sapere che ti è preso?"

" oi , mi prendi per un idiota? Ho visto che stavi cercando di allungare le mani"

" ah ah ah bhe ... Siamo a Kabuki-cho. Ehi, dove l' hai trovata? Posso pagare il doppio se vuoi....." ma non finì la frase che si ritrovò a mangiare la terra.

"Gin. È successo qualcosa?"

" no... Devi sapere che questo è un quartiere un po' particolare pieno di sporcaccioni e tu non passi inosservata" e senza volerlo buttò lo sguardo al decolté  ed Hime se ne accorse e arrossendo si coprì con le mani.

"Mi....mi dispiace " e si chinò , errore , altri uomini si fermarono a guardare

Gin stava sudando freddo...." oi oi .... La situazione degenera , svelta svelta corriamo via" cosi velocemente prese la sua valigia e corsero via.

" anf anf....ecco....adesso sai ...che è un posto...un po' sulle righe"disse Gin

" oh, ma che sorpresa" disse una voce e alzando lo sguardo videro una ragazza carina con occhi e capelli castani

" Gin-san è davvero raro vederti in giro con una ragazza" disse Otae sorridendo

" cosa c'è di così strano? Sarebbe strano vedere te con un uomo visto che sei così violent....."nemmeno il tempo di finire che un super mega pugno lo scaraventò a 100 m più in la lasciando un lungo solco di terra e una scia di sangue.

" Gin- san parla sempre a vanvera " disse lei pulendosi le mani e togliendosi la polvere dal vestito. Hime era rimasta scioccata...Un Gin coperto di sangue stava ritornando " ahi ahi stupida donna , se continui così non troverai mai un marito. L'unico che si ostina e quello scimmione di un gorilla"

" Gin- san ... Credo di non aver capito bene" disse Otae sorridendo

" no...niente niente."

" piuttosto non mi presenti la tua amica?"

Hime stava per presentarsi ma ...

" si chiama Hime " Hime lo guardò sorpresa , si era ricordato il suo nome. Lei non lo aveva ancora detto.

" io sono Otae , mi raccomando stai attenta a questo qui perché attira sempre tanti guai"

" si, me l'hanno già detto" le rispose Hime sorridendo " piacere di conoscerti Otae-san spero che divenderemo amiche"

" ah ah ma certo.Gin-san scordatela, è troppo carina e gentile per te. Io devo andare a lavoro, ciao Hime-san, Gin-san" detto questo se ne andò.

"Gin.......tu.."

"Mi è venuto in mente questo nome" disse semplicemente Gin mentre cercava di mettersi in sesto, quella donna aveva una forza sovrumana.

Hime si limitò a sorridere, e i due si incamminarono verso casa.

 

 

Gin e Hime erano arrivati all'agenzia tutto fare e Gin aprì la porta e....

"Waaaaaaaaaaa...."

Una ragazzina dai capelli arancioni stava volando a gamba tesa verso Gin che riuscì a schivare

" ma sei impazzita? Hai mangiato troppi sukombu? Il tuo cervello si è trasformato in un alga?" disse Gin

" Gin-san , finalmente sei tornano, eravamo preoccupati" disse Shinpachi

" e questo lo chiami preoccuparsi? "

" Gin-chan è uno stupido, sei sparito tutto il giorno e non mi hai comprato niente da mangiare e mangiato solo 8 ciotole di riso con verdure e uova e ho mangiato i tre budini in frigo" disse Kagura

" eeeeeeeeeh? Hai mangiato i miei budini? Brutto buco nero con sembianze da mocciosa hai mangiato tutto il frigo e hai il coraggio di lamentarti? Avanti sputa i miei budini"

" no, no avrai nemmeno il mio vomito"

" non ti ho detto che devi vomitarli devi cacciarmeli fuori commestibili" e continuarono così per un po' in una specie di lotta libera .

" perdonali , ma fanno sempre così. " le disse gentilmente il ragazzo con gli occhiali " tu sei la ragazza di questa mattina vero?" Shinpachi era stato preoccupato per Gin tutto il giorno , lo aveva visto veramente a terra e non era da lui. Però vedendolo litigare come al solito con Kagura  , si era tranquillizzato.

" si. Mi dispiace davvero per avervi tutti questi problemi! "  e di nuovo si chinò e anche Shinpachi si unì al gruppo dei nasi sanguinanti .

" NE AVEVAMO GIÀ PARLATO ! DEVI STARE ATTENTA A COME TI MUOVI !"disse Gintoki

" mi dispiace"

" n...no no, non è niente" disse Shinpachi

E dopo che si furono calmati si sedettero tutti sul divano.

" allora il tuo nome è Hime." disse Shinpachi servendo ikl tea

" quindi sei una amica di Gin-chan" chiese Natura

" si, sono una vecchia amica "

" come lo hai conosciuto?" chiese Natura

Gin non aveva detto ancora niente , ma si vedeva che era un po' teso. Allora Hime capì. Quei due ragazzi non sapevano del suo passato in guerra .
In realt
à sapevano che aveva combattuto in quel periodo ma . Non sapevano della sua fama di abile uccisore . I nemici non avevano scampo contro di lui , con la sua sola spada riusciva a dare a pezzi persino le loro navi spaziali e i loro cannoni. Lui non andava molto fiero di tutte le vite che aveva preso.

Gin stava per dire qualcosa

" Durante la guerra...._"

" ehi aspetta un att..._" ma Hime lo fermò mettendogli una mano sul braccio e i suoi occhi gli stavano dicendo -- fidati di me--

" io ero rimasta sola e avevo perso i miei genitori e...... Gin mi ha aiutata a superare quella brutta situazione . Mi ha protetta dalla furia del conflitto insieme ai suoi amici"

" ooooh quindi conosci anche Tsura- san?" chiese Shinpachi

" tse....sarebbe stato meglio che non lo avesse conosciuto" disse Gin , era ancora infastidito da prima.

" adesso ...potreste parlarmi un po' di voi? Sono molto curiosa"disse Hime , ed era vero. Voleva sapere com'era stata la vita di Gin in quei 5 anni . Ascoltò le loro storie assurde mentre non facevano altro che punzecchiarsi e litigare ,ma si poteva vedere benissimo il loro legame era  forte come l'acciaio più resistente della miglior Katana del miglior samurai. Erano una bellissima famiglia. Non guadagnavano molto eppure li vedeva felici. Gin aveva fatto davvero un ottimo lavoro.

"Adesso si è fatto tardi. I bambini dovrebbero essere già a letto, Shinpachi dovresti tornare a casa o tua sorella si arrabbierà" disse Gin alzandosi

" ah si...tu dove stai andando?"

"Rimarrà qui ma non c'è niente per una ragazza per la notte , vado a chiedere alla vecchia se ha qualcosa" disse Gin

"Vengo con te" disse Hime " non mi sembra carino chiedere un favore per conto di terzi"

" fa come ti pare" detto questo si avviò alla porta da seguito da Hime.

 

Nel bar di Otose era troppo presto e quindi non c'era molta gente così i due le raccontarono la situazione per intero .Otose sapeva del suo passato.

" ah,....sei davvero una persona complicata,nemmeno i tuoi ricordi riescono a starti dietro." disse Otose dando un altro tiro alla sua  sigaretta.

" comunque dovrei avere un kimono per gli ospiti , vado a prenderlo"

"Tu non bevi niente?" disse Gin

" no ,ti ringrazio. Non bevo alcol. "

" sai...mi sono chiesto come mai tu non mi abbia raccontato niente"

"Io......voglio che..se ti ricorderai del tempo che abbiamo passato insieme che venga da te, perché ne senti il bisogno. Non voglio obbligati a.....ecco....volermi bene per qualcosa che ti racconterei io. Anche perché non è qualcosa che si può esprimere a parole. Ah...non so se mi sono spiegata" disse lei arrossendo

" si....credo di aver capito"

"Però..... Se sarai tu a volermi chiedere qualcosa io sarò lieta di rispondenti " disse lei sorridendo " tu vai di sopra , aspetterò io Otose-san "

" come vuoi, in effetti sono proprio stanco e non sono nemmeno andato in giro ad ubriacarmi" e stiracchiandosi si avviò verso l'uscita

" è davvero incredibile"

" Otose-san....mi ha spaventata"

" scusa , ma mi ero messa a guardarvi. Lo conosco da un po' e mi dava sempre l'impressione di una bestia feroce che non si dava mai pace. Un demone rinchiuso in una gabbia da cui non riesce a scappare. Da quando ha quei ragazzi è già cambiato molto ma .... Come uomo c'era sempre quell'ombra nel suo sguardo"

Hime non aveva detto ancora niente ed ascoltava interessata " ma quando l'ho visto con te..... Sentivo un aura rilassata e tranquilla"

" lo capisce molto bene Otose-san. Credo che lei per Gin sia....una madre"

" ah.....nemmeno se mi pagassero vorrei un figlio come quello. Tieni, dovrebbe andare bene per te" le disse dandole il kimono

" la ringrazio molto. So che non mi conosce nemmeno ma.....vorrei chiederle un altro favore"

" spara"

" volevo chiederle se mi aiuterebbe a cercare un lavoro"

" non dovrebbero esserci problemi. Una ragazza bella come te in questa città ha molte possibilità per guadagnare ma.....avrai capito che tipo di quartiere è . "

" non importa. Sono disposta a tutto per aiutare Gin "

" bene ...ti farò sapere"

Così Hime tornò di sopra

Otose spense la sigaretta e disse  " non e carino spiare due fanciulle"

Gin uscì allo scoperto " tse.... Io ne ho visto solo una" sorrise  poi tornado serio disse" vecchia..,...'"

" non preoccuparti, non gli darò un lavoro troppo disonorevole .  Vai da lei ora, non farla aspettare"

 

" ah ...Gin , dov'eri ?"

"Mi ero dimenticato di buttare la spazzatura. Vado a preparati la stanza..."

 " non serve.... Dormirà qui. Non voglio privarti del tuo letto."

" ehi....vuoi che lasci dormire un ospite sul divano? Il mio onore di samurai ne uscirà male"

" ah ah, no se è l'ospite a chiedertelo. Non preoccuparti Gin. ... " disse lei sorridendo. Poi abbassò lo sguardo , come se non sapesse cosa fare

" c'è qualcosa che non va?"

Hime lo guardò negli occhi e arrossendo come non mai gli diede un bacio sulla guancia " buonanotte Gin" e poi si fionda in bagno .

Gin era rimasto fermo come uno scemo e toccandosi la guancia imbarazzato senza dire niente andò in camera.

   
 
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