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Autore: Layshaly    25/01/2009    5 recensioni
<< Non occorre più che mi prepari il pranzo.. >>
<< Co..sa.. -Per Watanuki fu come se una lama di ghiaccio gli si piantasse in pieno petto. In altre circostanze forse avrebbe ballato di gioia. Ma ora... Quelle parole suonavano come una sentenza. La fine di tutto- Cosa significa? >> Ripetè più a se stesso che a Doumeki.
<< Mi hai chiesto di sparire e l'ho fatto. Tutto qui.. >> Esclamò l'altro alzandosi e avviandosi verso la porta.
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: Kimihiro Watanuki , Shizuka Dômeki
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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cap2

CAP II
 L'avvertimento di Yuko


Erano colpi alla porta quelli che stava sentendo?
Forse era solo un illusione, eppure.. Intorno, sembrava tutto improvvisamente tranquillo.
Se pur ancora tremante, Watanuki si sollevò quel poco che bastava per dare uno sguardo alla finestra.
Sbattè le palpebrè un paio di volte prima di accettare del tutto quanto stava vedendo.
Degli spettri che fino ad un attimo prima avevano invaso la sua strada, non era rimasto nulla.
Intanto ai rumori sordi si era aggiunto quello del campanello.
<< Si! Arrivo.. >>
Avrebbe dovuto ringraziarlo? Dopotutto solo Doumeki poteva aver ottenuto un simile risultato in così poco tempo.
La sua sola presenza bastava a tenere lontani spiriti, demoni e quant'altro non fosse umano.

I suoi pensieri ebbero fine nel preciso istante in cui decise di aprire la porta.
Ancor prima di guardare in faccia il suo ospite, una palla di pelo lanciata alla velocità di un missile gli fu subito sulla faccia.
<< Waaaaaaaaaatanuuuuuuki!! >>
<< MO...KoNa.... ACCIDENTI A TE! >> Urlò il giovane togliendosi il pestifero mostriciattolo dal viso.
Il suo sguardo si posò sulla persona che, ferma davanti a lui, lo stava fissando con espressione seria.
<< Yuu..ko >>
<< Watanuki.. Non ti avevo detto di restare vicino a Doumeki? >> Domandò la donna entrando e superandolo.
<< Almeno chiudi la porta! -Borbottò il giovane, seguendola senza smettere di parlare- E comunque è stato lui a sparire! >>
<< Ne sei sicuro? >> Esclamò lei, guardandolo di sottecchi.
<< Beh, ecco... >>
<< In ogni caso, vi vedrete domani a scuola, no? Avrai certamente modo di farti perdonare. >>
<< Pe.. Perdonare? PERDONARE?! >>
<< Ad esempio con un bel pranzetto.. >> Concluse lei battendo le mani con fare sornione.
<< COSA?! Ti sei ammattita?!?! Davvero, credi che mi abbassi a tanto dopo il modo in cui mi ha trattato?! >>
<< Hei Waaaaatanuki! Preparalo anche a me il pranzo! >> Esclamò Mokona saltellando intorno al ragazzo, che era ormai sull'orlo di una crisi di nervi.
<< Zitto tu!!! >>
<< Bene -concluse la strega- Sta a te decidere. Ma ricorda.. non potrò salvarti per sempre. >>
<< E questo cosa vorrebbe dire? >>
<< Che è arrivato il momento di guardare dentro di te.. >> Concluse lei guardandolo seriamente.
<< Co..cosa.. >>
Senza attendere oltre, la donna fece un cenno a Mokona e si avviò verso l'uscita.
<< Per domani mi aspetto del buon sashimi con tanto sakè!! >>
<< Sakè! Sakè! Sashimi e sakè! >> Le fece eco Mokona.
Watanuki rimase di sasso, lo sguardo fisso davanti a se.  Normalmente ne avrebbe urlate di ogni, contro la sua datricedilavoro-strega-carceriera. Ma questa volta... questa volta non riuscì a replicare niente.
Udì la porta chiudersi e la voce di Mokona che, ormai in strada, continuava a canticchiare..  << Sakè, Sakè, Sashimi e Sakè >>
Sempre in silenzio si risistemò gli occhiali, rivolse un ultimo sguardo al rettangolo di cielo che si mostrava alla sua vista e con un sospiro carico di frustrazione decise di concludere quell'amara giornata.
Domani sarebbe arrivato nel giro di poche ore, ma ora voleva solo mettere a riposo la sua mente, sempre più stanca.

°*°

Quella mattina la sveglia suonò alle 6:30 troppo presto dopo il trambusto del giorno prima ma appena in tempo per permettergli di preparare qualcosa per pranzo.
Yuuko alla fine aveva avuto ragione. Nonostante la lite del giorno prima, Watanuki non potè fare a meno di preparare i soliti tre bento.
In fondo Doumeki era uno che non portava rancore a lungo e per l'ora di pranzo avrebbe dimenticato già tutto, specialmente se ad attenderlo avesse trovato i suoi piatti preferiti.
Con quei pensieri, Watanuki raccolse le sue cose e si avviò verso scuola.
Durante il tragitto Himawari fu la sua unica compagnia, e stranamente la cosa non sembrò produrgli alcuna gioia.
" Dannato Doumeki " Pensò in preda all'ira.
<< Hai detto qualcosa? >> Domandò Himawari in sua direzione.
<< No, scusa. Devo aver pensato ad alta voce.. >>
<< Bene, allora ci vediamo per pranzo -replicò lei sorridendogli come suo solito- Ora purtroppo ti devo lasciare! >>
Watanuki osservò l'amica che si allontanava, stupendosi ancora una volta per la totale mancanza di emozioni a riguardo.

Quel giorno le ore che lo separavano dal pranzo gli parvero interminabili.
Quando la campanella scandì il momento tanto atteso, il suo cuore mancò un battito.
<< Andrà tutto bene. Andrà tutto bene. Andrà tutto bene. >>
Continuò a ripetersi quelle parole lungo il corridoio che lo avrebbe condotto al luogo stabilito per il pranzo.
Non smise quando vide presentarsi la sola Himawari, nè quando la prima campanella li obbligò a sospendere ogni attesa del compagno. Sarebbe andato tutto bene, e anche se ad ogni minuto quelle parole sembravano perdere senso, Watanuki continuò a ripetersele nel vano tentativo di placare l'ansia crescente che sembrava voler stritolare il suo giovane cuore.
Quando la seconda campanella giunse a togliergli ogni speranza, la decisione era ormai stata presa.
Dopo aver richiuso il suo bento ancora intatto e ripreso quello vuoto di Himawari, salutò l'amica e si diresse con passo spedito verso l'aula di Doumeki.
Lo trovò lì, seduto al suo banco, intento a leggere un libro, neanche fosse la cosa più normale del mondo.
In classe non era ancora rientrato nessuno e questo gli diede modo di restare in disparte ad osservare la scena per un periodo di tempo che gli parve interminabile.
Doumeki sembrò non notare la sua presenza e sempre più in ansia per quanto sentiva agitarsi dentro, Watanuki decise di rompere quell'innaturale silenzio.
<< Non sei venuto.. a pranzo.. >> Tentò il ragazzo.
<< Lo so.. >>
Non si era scomposto di una virgola. Questo poteva significare solo una cosa. Lo sapeva. Doumeki sapeva che lo stava osservando come uno scemo. E cosa peggiore di tutte.. lo stava deliberatamente ignorando!
<< Ti ho portato il tuo bento! >> Esclamò ormai innervosito, allungandogli il lavoro di tutta una mattina. 
<< Ho già mangiato >>
<< Hai già...  -Quella risposta inattesa lo costrinse a fissare il compagno- Come sarebbe.. che hai già mangiato! Ho perso un'intera mattina a prepararti da mangiare!!! >>
<< Ho già mangiato! >>
<< Questo l'ho capito! Ti sto chiedendo cosa significa!!! >>
Doumeki chiuse il libro con uno scatto che fece trasalire Watanuki. Poi si voltò a guardarlo, e nei suoi occhi c'era il gelo d'inverno. Un inverno freddo e pieno di solitudine.
<< Non occorre più che mi prepari il pranzo.. >>
<< Co..sa.. -Per Watanuki fu come se una lama di ghiaccio gli si piantasse in pieno petto. In altre circostanze forse avrebbe ballato di gioia. Ma ora... Quelle parole suonavano come una sentenza. La fine di tutto-  Cosa significa.. >> Ripetè più a se stesso che a Doumeki.
<< Mi hai chiesto di sparire e l'ho fatto. Tutto qui.. >> Esclamò l'altro alzandosi e avviandosi verso la porta.
<< TUTTO QUI?!?! Tutto.. >>
<< Noi.. non siamo amici -continuò l'arciere con un tono così distaccato da far rabbrividire Watanuki- Non lo siamo mai stati. Tu mi detesti e visto che non desideri più la mia presenza, i tuoi bento non hanno più motivo di esistere. Tutto qui.. >>
Watanuki avrebbe voluto rispondere con svariate domande, probabilmente cariche di insulti e sicuramente urlate, affinchè arrivassero meglio alla meta. Ma la gola sembrava aver perso ogni funzione e la testa era improvvisamente priva di parole, sostituite da nuvole di fumo e tanta, tanta disperazione.
<< Tutto... qui.. >> si limitò a ripetere, senza osare guardarlo negli occhi.
Per tutta risposta, Doumeki l'osservò per un breve istante, dopo il quale si allontanò, lasciandolo solo con il suo bento.



Ed ora i ringraziamenti...
^.^

YUSAKI: Che dire. Sono lieta che questo primo cap. ti sia piaciuto. Spero sia così anche per i prossimi. E spero di leggere anche i tuoi di aggiornamenti, perchè ci sono un paio di fic per cui sto davvero fremendo! :P

KAWAIISAI: Grazie! ^.^
Comunque si, è proprio la prima volta che mi avvicino a questo genere e più vado avanti più inizio a temere di rendere i personaggi OOC, si dice così quando van fuori dall'abituale carattere, giusto?
Spero ti sia piaciuto anche questo capitolo!
   
 
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