Fanfic su artisti musicali > Mika
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Autore: Marauder_    30/07/2015    1 recensioni
Scorci della vita di Mika, così come me li sono immaginati.
Scrivendoli, ho tirato fuori moltissimi dei miei pensieri più profondi, delle sensazioni più indescrivibili.
Scrivendoli, mi sono emozionata. Spero di poter emozionare anche voi.
-Andy!- esclamò, qualche istante prima che il biondo premesse il dito sulla cornetta rossa, per riattaccare la telefonata.
-Sì?-
-Ti amo- aggiunse Mika, deciso, sperando che quelle due semplici parole riuscissero ad alleviare almeno un po' il peso del vuoto che premeva sui loro petti.
-Anche io- rispose Andy. E infatti, funzionò: il biondo si mise a letto, stranamente più leggero, e ancora prima di rendersene conto, stava già sognando il momento in cui Mika avrebbe varcato di nuovo la porta del loro appartamento.
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Altri
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Thank God that you found me


Era quasi la mezzanotte del 18 agosto, e Mika aveva ormai abbandonato le speranze: Andy non sarebbe tornato prima della fine del giorno del suo compleanno.
Era la prima volta che il cantante si ritrovava a passare il suo compleanno completamente solo: per una serie di sfortunate coincidenze infatti, la sera prima aveva dovuto prendere un aereo per la Repubblica Ceca, dove si era esibito per aiutare un'importante associazione a raccogliere dei fondi da devolvere in beneficenza. Naturalmente, aveva chiesto alla sua famiglia di non seguirlo: non voleva scomodare tutti. Avrebbero festeggiato il suo compleanno non appena fosse tornato a casa, a Londra.
Quella stessa mattina però, Andy, che aveva appena terminato di girare dei filmati in Grecia, lo aveva chiamato, per avvertirlo che era riuscito a prenotare un posto su un aereo diretto verso la città in cui si trovava Mika. Purtroppo però, una tempesta aveva ritardato tutti i voli e quindi del biondo non c'era ancora nessuna traccia: probabilmente sarebbe dovuto partire il giorno successivo.
Quella sera, Mika era nella sua camera d'albergo, all'ultimo piano, e osservava le luci delle automobili correre sulle strade, tracciando degli strani disegni nel buio della notte. Quando vide l'ennesimo taxi fermarsi di fronte al palazzo in cui si trovava, e lasciar scendere qualche sconosciuto, fece un sospiro, e chiuse le tende alle sue spalle. Si passò una mano sui capelli e spense la luce, intenzionato a mettersi a dormire: Andy non sarebbe arrivato.
Si distese quindi sul letto e si appoggiò su un fianco, per poi chiudere gli occhi e tentare di spegnere il cervello. Però, proprio quando il sonno stava per avere la meglio, qualcosa lo fece destare di nuovo: un debole picchiettare proveniva dalla porta della sua camera.
Dopo essersi assicurato che non fosse tutto frutto della sua immaginazione, Mika si alzò e si avviò verso l'entrata. Quando spalancò la porta, non fece nemmeno a tempo a distinguere la chioma bionda del suo compagno, che un paio di labbra si posarono sulle sue: -Buon compleanno- sussurrò, tra un bacio e l'altro.
-Andy!- esclamò Mika, dopo essersi chiuso la porta alle spalle ed aver trovato la forza di volontà di allontanare la sua bocca. -Ce l'hai fatta!-
-Avevi dubbi?- rispose il ragazzo, lasciando cadere la sua giacca e tutti i suoi bagagli a terra.
-Ma come hai fatto? La tempest...- stava cercando di dire Mika, prima che l'indice di Andy si posasse sulle sue labbra, facendolo zittire.
-Shh! Ne parliamo domani. Adesso dobbiamo festeggiare qualcosa, o sbaglio?- bisbigliò il biondo, prima di riprendere a baciarlo, spingendolo verso la camera da letto.
La stanza era completamente buia, e i due incespicarono sul tappeto, prima di lasciarsi cadere sopra al materasso. Mika aveva voglia di dire ad Andy un milione di cose, desiderava spiegargli quanto fosse felice che lui si trovasse lì. Tuttavia, era completamente assuefatto dal tocco delicato del compagno, che non riusciva a vedere, ma solamente a percepire.
Andy strinse in una dolce morsa il labbro superiore del riccio, assaporandone la morbidezza; fece poi scivolare la lingua contro la sua, facendo combaciare il contorno delle loro bocche. Nel frattempo, una sua mano si era infilata tra i riccioli del compagno, che lo solleticavano piacevolmente; le dita di Andy scesero lungo il collo, raggiungendo la spina dorsale e infilandosi nel colletto della maglietta di Mika.
Il biondo si affrettò a far sparire quel fastidioso indumento, per poi infilare il suo volto nell'incavo del collo di Mika, che, proprio come una specie di puzzle, accoglieva perfettamente i suoi lineamenti. Il riccio si sentì percorrere da delle scosse di brividi, che partivano dai punti in cui Andy posava delicatamente le sue labbra. Mika sfilò quindi a sua volte la camicia del ragazzo, e lo avvolse tra le sue braccia: sotto alle sue mani poteva sentire i suoi muscoli, ora tesi ora rilassati, che seguivano i movimenti del suo corpo.
Il biondo, nel frattempo, stava lasciando dei baci sul petto di Mika, che vibrava in balia del suo battito ormai fuori controllo. Quando Andy se ne accorse, si fermò, per appoggiare una mano in corrispondenza del suo cuore; sollevò lo sguardo, ma nel buio della camera non riuscì a vedere nient'altro se non un fievole luccichio che affiorava tra i dei riccioli disordinati. Andy chiuse quindi gli occhi, e accostò la sua fronte a quella del compagno: respirò il suo profumo e un istante dopo posò di nuovo la sua bocca su quella di Mika. Gli regalò un bacio dolce, il più delicato che fosse capace di dare: le loro labbra si sfioravano appena.
Stravolto da quel cambiamento di intensità, Mika rimase per qualche istante immobile, godendosi quel dolce tocco. Si stupì di come quella debole pressione fosse riuscita a colmare il vuoto che lo stava opprimendo prima che Andy arrivasse.
Il biondo si allontanò di nuovo, e passò una mano sulla guancia di Mika: gliela accarezzò, lasciandosi graffiare da un accenno di barba, arrivando a sfiorargli l'orecchio. Si appoggiò quindi di nuovo alle sue labbra, intenzionato questa volta a non allontanarsene più.
Mika posò la sua mano sopra a quella di Andy, infilando le sue dita tra quelle del compagno.
Le loro gambe si intrecciarono: i piedi del biondo premevano con forza contro il letto, mentre Mika tentava di far scomparire tutti i vestiti che ancora impedivano ai loro corpi di entrare in contatto.

Fecero l'amore, nel buio, ad occhi chiusi: ormai si conoscevano a memoria, ormai i loro corpi sapevano perfettamente come incastrarsi. Tuttavia, non si stufavano mai di quel contatto, non smettevano mai di averne bisogno.
Quella volta, Mika non avrebbe potuto desiderare regalo migliore, delle labbra di Andy premute contro le sue.

 

  
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