Storie originali > Romantico
Segui la storia  |       
Autore: marika_3    31/07/2015    1 recensioni
Luca aveva provato in tutti i modi a dimenticare quella persona che lo aveva fatto “innamorare” di lui senza rendersene conto. Si era innamorato dei suoi occhi verdi; dei suoi modi di fare,del suo sorriso e della sua risata. Si conoscevano da un paio di anni, erano amici, buoni amici. Luca si era reso conto di provare qualcosa qualche mese fa quando tra un’ora di lezione e l’altra non faceva altro che guardare nella sua direzione. Si era reso conto di provare qualcosa, ma non voleva crederci,non voleva credere di essersi innamorato di Andrew, il suo migliore amico.
dal testo:
“Eri molto più carino da bambino eh!” esordì ad un certo punto il moro.
“ grazie eh! Sempre gentile tu!” Luca se la rideva sotto i baffi.
“ dai che scherzo!”
“Si si come no! Io mi sono offeso lo stesso!” disse Andrew scherzando.
“Che permaloso che sei oh!”
“ Se vuoi ti faccio sentire che stavo scherzando prima” continuò Luca guardando il suo amico negli occhi, sorridendo si avvicinò lentamente ad Andrew.[...]
“ Senti? Non sei affatto brutto,anzi!” disse Luca ridendo. Andrew nel frattempo era diventato tutto rosso in viso.
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Slash
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Scolastico
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
CAPITOLO 9
 
Era arrivato il momento, doveva dirlo ai suoi genitori, non voleva che lo venissero a sapere da qualcun altro. Doveva prendere coraggio e confessare tutto. Era pronto. Doveva solo aspettare il momento giusto, ma non aveva molto tempo. doveva dirglielo quella sera stessa. Sperava che Andrew venisse con lui, non voleva affrontare suo padre da solo. Non sapeva come avrebbe reagito, aveva paura, ma voleva e doveva farlo. Quel pomeriggio lo passò a casa di Andrew, sul suo letto. Andrew si era disteso al suo fianco e lo aveva abbracciato. Luca si era impadronito del braccio di Andrew, e continuava a stringerlo. Andrew sapeva benissimo che Luca aveva paura, soprattutto di suo padre. Per lui il figlio avrebbe dovuto fare l’avvocato,sposare una bella donna e avere dei bambini.
“Drew…” sussurrò Luca
“ehi” rispose in un sussurro Andrew.
“stasera,quando lo dirò ai miei, vorrei che tu fossi con me…” disse Luca
“io…” sentì la stretta di Luca aumentare. Aveva paura, non poteva lasciarlo da solo, anche se lui aveva più paura del suo ragazzo.
“si, vengo con te, non ti lascio da solo, tranquillo…” riuscì a dire alla fine, lasciando un bacio sulla guancia di Luca, che allentò la presa sul braccio di Andrew.
“grazie Drew…” sussurrò.
Rimasero un paio di ore in quel letto, in silenzio. Quel silenzio fu interrotto dall’arrivo della madre di Andrew.
“Andrew sei a casa?” chiese dal corridoi. Andrew nel frattempo si alzò e aprì la porta della sua camera.
“mamma sono qui!” rispose Andrew.
“oh bene! Hai fatto la spesa?” Andrew si era completamente dimenticato di andare al supermercato quel pomeriggio.
“veramente…”
“ti sei dimenticato?”
“si ma…” rispose Andrew
“tutto bene?” chiese la madre,avvicinandosi al figlio, che era rimasto vicino alla sua camera.
“si…più o meno…”
“ne vuoi parlare?” chiese la madre preoccupata. Nel frattempo la porta della camera di Andrew si aprì e Luca uscì.
“ciao…” sussurrò in saluto a Maria.
“ciao Luca, stai bene? Hai una faccia!” chiese Maria, preoccupata. Lo conosceva da tanti anni e non l’aveva mai visto così.
“si…sto bene…”
“a me non sembra…cosa mi nascondete?” chiese la madre
“niente mamma…” iniziò Andrew,ma fu interrotto da Luca.
“forse lei saprebbe come aiutarci…in fondo lei già lo sa…” disse Luca, in imbarazzo.
“ragazzi cosa dovete dirmi?” chiese Maria.
“andiamo in cucina dai…” continuò la mamma di Andrew. Si sedettero sul divano. Andrew era sconvolto dal fatto che Luca volesse parlare così apertamente con sua madre, e lui non sapeva cosa fare.
“allora?” chiese la madre. Luca sospirò e poi iniziò a raccontare cosa era successo quella mattina al bar.
“io voglio dirglielo, lo avevo già detto anche a Drew, qualche tempo fa. Ma non volevo sentirmi costretto! non voglio che i miei lo vengano a sapere da qualcun altro, quindi devo dirglielo stasera….” Disse Luca, continuando a torturarsi le mani e a guardare il pavimento. Maria che era seduta accanto a lui, gli strinse la mano, come per infondergli coraggio.
“sono i tuoi genitori dovrebbero capirti, d'altronde quello che vogliono è vederti felice” disse Maria.
“spero che tu abbia ragione…” rispose Luca. poco dopo i due ragazzi si diressero a casa di Luca.
Quando arrivarono davanti alla porta, tutti e due si fermarono li davanti, si guardarono negli occhi, si strinsero forte la mano e con un sospiro Luca aprì la porta. Quando entrarono Luca salutò la madre.
“ciao mamma, tutto bene?”  la madre che era  in cucina andò in corridoio a salutare il figlio.
“ciao…” rispose la madre, lanciando un’occhiata ad Andrew.
“mamma ti ricordi di Andrew?” disse Luca.
“certo…ciao Andrew”
“buonasera Caterina…” rispose Andrew.
“l’ho invitato a cena se per te va bene…” disse Luca.
“si..certo, è quasi pronto, aspettiamo tuo padre e poi ceniamo…” rispose la madre.
“okay…” disse Luca.
“Andrew dammi pure la giacca…” continuò Luca. Andrew si tolse la giacca e la porse al moro. I due continuavano a guardarsi negli occhi e Caterina non smetteva di fissarli con aria sospettosa.
“mamma va tutto bene?” chiese Luca.
“sisi vado in cucina…” rispose la madre.
Rimasi soli, Luca prese per mano Andrew e lo portò nella sua camera. entrarono e si chiusero la porta alle spalle. I due entrambi preoccupati per quello che stava per succedere da li a poco, si sdraiarono sul morbido tappeto, e si misero a fissare il soffitto.
“sei sicuro di volerglielo dire?” chiese Andrew
“devo, non ho nessun altra scelta, se viene a saperlo da qualcun altro è peggio” rispose Luca.
Andrew si avvicinò al ragazzo, mettendogli un braccio intorno alla vita. E gli sussurrò all’orecchio: “ andrà tutto bene…”
“Spero che tu abbia ragione” rispose Luca. in quello stesso istante sentirono la porta di casa aprirsi e Luca fu preso da un attacco d’ansia.
“Luca stai tranquillo ci sono io con te…”
“Grazie Drew”
I due fecero un lungo respiro e aprirono la porta. Si incamminarono in salotto dove trovarono il padre di Luca.
“Ciao ragazzi!” disse il padre.
“Andrew questo è mio padre Carlo…” continuò Luca.
“Salve…Carlo” rispose Andrew con una voce tremante. Ci fu una breve pausa in cui si fissarono tutti e tre e poi i due ragazzi si sedettero sul divano e Luca accese la tv su una partita di calcio. Nel frattempo il padre di Luca andò in cucina dalla moglie e subito si accorse che c’era qualcosa di strano in lei.
“ Cate stai  bene?” chiese il marito
“si…è che mi sa che abbiamo un problema” rispose sussurrando.
“quale problema?” chiese Carlo.
“ quando Luca e Andrew sono entrati in casa si guardavano in modo strano…non lo so…” sussurrò.
 “stano…” ripeté la moglie.
“Caterina dove vuoi andare a parare?”
“ti ricordi quelle sera, a cena, quando hai chiesto a Luca se stava con qualcuno?”
“si e allora?” rispose il marito.
“gli avevi detto di portare a cena la sua fidanzata per farcela conoscere…mi sa che quel giorno è arrivato!” continuò la moglie.
“ma cosa stai dicendo? Ma se di la c’è un…ragazzo…” disse Carlo.
“ma figurati! Ti stai inventando tutto! È solo la tua fervida immaginazione!” continuò il marito.
“una madre certe cose le capisce! E poi tu non hai visto come si guardavano!” rispose la madre.
Nel frattempo Andrew e Luca, vista l’ora si diressero in cucina. Luca si accorse subito della tensione che c’era tra i genitori e gli chiese:” mamma papà tutto bene?”
“Mi chiedi se va tutto bene?! Non va per niente bene!!”
“ma cosa è successo?” chiese Luca
“mi chiedi anche cosa è successo?! Tu forse non hai capito come stanno le cose qua! Credevi che non ce ne accorgessimo! Ma cosa ti è saltato in mente! Sei pazzo!” urlò il padre.
“primo ti calmi. Secondo non so di cosa tu stia parlando” rispose Luca.
“ ma lo sai benissimo! Tu e questo ragazzo state insieme!”
“papà…”
“PAPA’ UN CAZZO! Fuori da casa mia!” urlò il padre, che prese per un braccio e lo portò verso la porta di casa.
“ma sei fuori di testa! Lascialo immediatamente! non hai nessun diritto!” urlò Luca
“sono tuo padre! E finché vivrai in questa casa seguirai le mie regole!” rispose il padre. Aprì la porta di casa e buttò fuori Andrew, chiudendogli la porta in faccia.
“cosa cazzo fai!” urlò Luca cercando di aprire la porta, ma il padre lo portò in sala. Lo fece sedere sul divano e iniziò a urlargli contro, con la moglie che cercava di trattenerlo.
“hai idea di quello che è appena successo? Stai con un ragazzo! sai perfettamente che sono uno all’antica e certe cose non le tollero!” disse il padre, sbattendo una mano sul tavolo.
“Carlo! Cerca di calmarti! È sempre nostro figlio…” disse Caterina.
“non mi interessa non si rovinerà la vita così, non glielo permetterò!” continuò il padre.
“andrai da uno psicologo! Mi hai sentito bene! Così magari riuscirò a farti ragionare!” Disse il padre guardando Luca negli occhi. In quel momento Luca si alzò dal divano e parlò a un centimetro dalla faccia del padre.
“non andrò da nessun psicologo! Tu sei fuori di testa” urlò Luca.
“Luca! tu ci andrai dobbiamo trovare una soluzione!” urlò a sua volta il padre
“uno psicologo! Ma pensi che sia pazzo?! Io ci tengo a quel ragazzo, che tu hai appena sbattuto fuori! E ti posso assicurare che questa volta non la passerai liscia!” urlò Luca al padre. Il ragazzo si voltò e si diresse in camera sua. Aprì l’armadio prese la valigia e cominciò a buttarci dentro i suoi vestiti.
Usci dalla sua stanza passò davanti ai suoi genitori e gli disse “Dato che qui non sono accettato… me ne vado!”
“ma cosa dici Luca noi ti vogliamo bene!Tuo padre ha esagerato!”disse la madre piangendo.
“Io non ho esagerato!Fai quello che vuoi ma ricorda che se esci da quella porta sarà dura poi rientrarci!!” rispose il padre infuriato.
“D’accordo!” disse Luca.Si diresse in corridoio apri la porta di casa e uscì sbattendosela alle spalle.
Uscì dal portone e trovò li sulla strada Andrew in lacrime. I due si guardarono e si gettarono l’uno nelle braccia dell’altro.
“Luca cosa è successo? Cosa ti hanno detto?”
“voleva mandarmi da uno psicologo! Così me ne sono andato! Mio padre mi ha detto non sono più il benvenuto a casa sua!” disse Luca asciugando le lacrime. Non si aspettava una reazione del genere, si aspettava un po’ di comprensione. Sapeva che non era facile da accettare, ma era suo figlio.
“andiamo, vieni” disse Andrew, sostenendolo per la vita. In silenzio arrivarono a casa di Andrew. Luca non aveva aperto bocca, aveva ancora gli occhi lucidi.
“Andrew sei tu? Come è andata?” queste furono le prime parole che i due ragazzi sentirono appena aprirono la porta di casa, e subito dopo si trovarono di fronte Maria. Luca lasciò scivolare il borsone sul pavimento e si passò una mano sul viso.
“luca…” sussurrò Maria, avvinandosi al ragazzo e abbracciandolo. Luca si lasciò andare e scoppiò a piangere, si strinse alla mamma del suo ragazzo. Maria a sua volta cercò di trasmettergli più sicurezza e coraggio possibile.
“mi hanno cacciato di casa…io non ci posso credere…pensavo che avrebbero capito…non so cosa fare…” disse Luca tra un singhiozzo di e l’altro.
“non sei da solo ci sono io e c’è Andrew, andrà tutto bene…i tuoi genitori hanno bisogno di dormirci sopra, sono sicura che ci ripenseranno…”
“non credo proprio..” rispose Luca sciogliendo l’abbraccio.
“In ogni caso sei il benvenuto in questa casa ok? Mi fa piacere averti qui” disse Maria sorridendo.
“grazie…io non so cosa dire…” disse incerto Luca.
“non devi dire proprio niente ok?” continuò Maria continuando a sorridere. Luca annuì sorridendo a sua volta.
“forza ragazzi! avete mangiato?” chiese la madre di Andrew.
“in realtà no” rispose Andrew.
“ma come! Ho cucinato una torta al cioccolato! Forza venite di la!” li rimproverò Maria. Andrew sorrise alla madre, che li lasciò soli e andò in cucina. Andrew si avvicinò a Luca e gli strinse la mano. Luca gli sorrise debolmente e Andrew gli lasciò un bacio sulla guancia.
“andiamo di là prima che mia madre ci venga a prendere per le orecchie” disse Andrew, trascinando il suo ragazzo in cucina.
“ha un aspetto buonissimo” disse Luca, dopo essersi seduto e avere ricevuto la sua fetta di torta.
“ e non solo!” disse Andrew con la bocca piena, il cioccolato lo aveva sommerso. Luca sorrise e diede un morso alla torta.
“è deliziosa!” si complimentò Luca.
“complimenti!” continuò il moro. Maria per tutta risposta sorrise e gli offrì un’altra fetta di torta che Luca non negò. finita la torta si spostarono sul divano e guardarono un film, ma Luca non seguì molto, era stanco, aveva troppi pensieri, voleva riposarsi e abbracciare Andrew. Questo era quello di cui aveva bisogno. A metà film gli scappò uno sbadiglio. Andrew si voltò nella sua direzione.
“hai sonno?” chiese il biondino.
“un po’” rispose Luca.
“andiamo a letto dai…” disse Andrew alzandosi dal divano. Luca lo seguì. Maria stava per dire qualcosa, ma si bloccò. Aveva pensato di prendere delle lenzuola e delle coperte e sistemarle sul divano, Luca poteva dormire li. non voleva pensare a suo figlio e un altro ragazzo nello stesso letto. Non c’era niente di male ed era felice per loro, però a tutto c’era una limite. Avrebbe reagito allo stesso modo se al posto di Luca ci fosse stata una ragazza. Voleva dire qualcosa ma alla fine rimase in silenzio. Salutò i ragazzi e tornò a guardare la tv.
Andrew e Luca entrarono in camera e si lasciarono andare sul letto. Luca sospirò. Andrew appoggiò la testa sul petto di Luca e gli lasciò lievi carezze sul torace. Luca si perse tra i capelli del suo ragazzo. gli lasciò un bacio sulla fronte.
“mi dispiace Lu…non volevo che andasse a finire così…” mormorò Andrew.
“lo so Drew…pensavo che avessero capito…ma me ne farò una ragione…” disse alzando le spalle.
Andrew lo abbracciò.
“in tutto questo però c’è una cosa positiva” disse Luca sorridendo.
“cosa?” chiese Andrew.
“possiamo dormire insieme” rispose Luca ridendo. Andrew concordò con lui.
“dai andiamo a dormire..” disse Andrew. Si alzò, e si spogliò davanti a Luca che si godeva lo spettacolo. Indossò poi i pantaloni del pigiama e si sdraiò accanto a Luca a petto nudo.
“tocca a te” disse Andrew. Luca si alzò. Si tolse la maglia, i pantaloni. Poi cercò nella valigia i pantaloni della tuta e tornò sul letto.
“eccomi qua…” disse Luca sorridendo. Ero uno di fronte all’altro. Sdraiati su un fianco. Si guardavano a basta, senza dire una parola. Andrew si avvicinò e gli accarezzo i capelli e poi gli lasciò una leggero bacio sulle labbra. Luca sorrise e ricambiò il bacio. Luca lo avvicinò a sé mettendogli una mano su un fianco.
“buonanotte Drew” disse Luca, poggiando la testa sul cuscino, chiuse gli occhi e poi sentì Andrew avvicinarsi e poggiare la testa sul suo petto.
“buonanotte Lu” poco dopo si addormentarono. I brutti pensieri sparirono per una paio do ore, erano solo loro due nel loro mondo. Dove niente e nessuno poteva dividerli.


Angolo autrice
buonasera! scusate il ritardo!
volevo ringraziare chi ha recensito il capitolo precedente e chi ha messo la storia tra le preferite/seguite/ricordate.
fatemi sapere cosa ne pensate di questo capitolo,
alla prossima,un bacio
ciao:)
  
Leggi le 1 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Storie originali > Romantico / Vai alla pagina dell'autore: marika_3