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Autore: mitologianicodiangelo    31/07/2015    1 recensioni
Se Ade dopo averli portati al hotel Lotus li avesse mandati in due luoghi opposti i due fratelli Nico di Angelo e Bianca di Angelo? E se gli avesse cancellato la memoria e inserito delle infanzie differenti? Loro non si ricorderebbero l'uno dell'altro ma soprattutto non saprebbero che sono semidei greci e non semplici umani, credono di essere dei semplici adolescenti orfani, senza sapere la pura verità. Come sarà la loro vita così? Non ho detto che non abbiano i loro poteri però...
Genere: Fantasy, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Crack Pairing | Personaggi: Bianca di Angelo, Nico di Angelo, Nuovo personaggio, Quasi tutti
Note: OOC, What if? | Avvertimenti: nessuno
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Nico di Angelo

Appena vidi due simboli sulla testa di Bianca mi bloccai, qualcuno esclamò:- Sono stati riconosciuti!-. Quindi anche io dovevo avere dei simboli sulla testa, non capivo, lei era figlia di Ade, non credo che nessun altro dio potesse avere la morte come riconoscimento. Arrivò Chirone, era incredulo, ci chiamò e ci chiese di recarci alla Casa Grande dopo essere stati medicati. In tutto il campo non avevo visto nessuno della Casa di Ade, Hazel era un'eccezione ma lei era comunque romana. Quando parlò Chirone mi svegliai dal limbo, quando Bianca aveva pronunciato la parola mammina, la rabbia aveva preso il controllo e in quel momento sentì ogni senso affinarsi. Non mi ricordavo di aver tagliato metà coscia a Bianca, per farla cadere e appena l'adrenalina andò via mollai la spada, avevo la spalla sanguinante e mi domandavo “Quando è che Bianca mi ha trafitto la mia spalla?”. Allungai l'altro braccio per aiutare Bianca ad alzarsi ma rispose:

-Mi reggo da sola in piedi, riesco ad andare fino all'ospedale-. Appena provò ad alzarsi cadde, la presi con il mio braccio buono.

-Dovrei essere io arrabbiato con te non il contrario, mi hai trafitto la spalla destra con cui prendo la spada-.

-Perché tu non mi hai fatto male, mi hai solo tagliato verticalmente la coscia-. Non so perché la stavo aiutando l'avrei lasciata lì, a trascinarsi fino all'ospedale.

-Ricordati che sto rimediando, non è facile aiutarti a stare in piedi con un male lancinante alla spalla, che guarda caso mi hai ferito tu, potrei lasciarti e farei prima ad arrivare in ospedale-.

-Non lo faresti mai-.

-Vogliamo provare?-. La guardai negli occhi, non era un caso se eravamo stati riconosciuti contemporaneamente ed entrambi figli di Ade quindi lei doveva essere mia sorella, non potevo farlo. Qualcun altro la aiutò a stare in piedi, indovinate chi? Ovvio, Will. Gli altri erano tornati ai loro lavori tranne Percy e Jason che dicevano di essere degli imbecilli (gli davo ragione) ad aver litigato (non per questo ma quasi). Ci chiesero scusa, Bianca era nervosa per il semplice motivo che gli avevo fatto molto male, il taglio era lungo e profondo. Visto che l'ambrosia non la digeriva, Will dovette ricucirgli la ferita senza anestetizzante, era finito e nessuno lo aveva ascoltato (come sempre). Io invece sorseggiai l'ambrosia, era favolosa, talmente tanto che la vomitai.

-Non è possibile, cos'è ora anche tu sei intollerante all'ambrosia? Va bene, i figli di Ade devono per forza soffrire, ho capito, non ha senso ma contenti voi contenti tutti-.

-Secondo te, mi piace farmi ricucire la gamba, senza anestetico? Invece di bere quella roba e guarire?-. Bianca stava stringendo i denti, di una cosa ero certo stava soffrendo molto, non è da lei lamentarsi. Andammo da Chirone, non potete capire cosa era stato farsi rimettere la spalla al posto giusto, avevo visto le stelle ma non potevo far vedere che mi aveva fatto male, so che è mia sorella ma ero comunque maschio dovevo far vedere che resistevo più di lei. Chirone ci accolse nella Casa Grande:

-È singolare che due semidei vengano riconosciuti contemporaneamente, ancora di più essere figli di Ade uno “dei Tre Pezzi Grossi”, anche avere rispettivamente 16 e 18 anni ed essere riconosciuti solo ora; ho sentito M. D spero che riesca a fare luce su questa situazione-. Bianca intervenne- Da quanto dice lei essere figlio di Ade è un male, questo almeno spiegherebbe come mai riesco ad evocare i morti e teletrasportarmi...-

-Veramente quello che hai fatto, è un viaggio nell'ombra-. Mi fissarono, lo sapevo perché avevo letto su tutti gli dei, volevo sapere tutto sul mio possibile genitore divino.

-Nico ha ragione, non è un male essere figlio di Ade ma è preoccupante che solo ora vi riconosca ecco tutto anche lui aveva giurato sullo Stige, sarà stato un motivo valido perché ora che lo sapranno i suoi fratelli...- sentì dei lampi, avevo insultato una volta Zeus e quasi non mi aveva incenerito, per lui era un insulto solo la nostra nascita quindi poteva uccidermi quando voleva.

-Come stavo dicendo Zeus e P...- si sentiva il mare mosso da qui, faceva un rumore preoccupante quando si rompeva sugli scogli.

-Lo sanno già, mi piacerebbe parlare con voi, sarete confusi ma Dioniso mi sta inviando un messaggio Iride-. Andammo fuori, era strano tutti al campo erano agitati tranne Percy e Jason che erano impegnati a non fare radere al suolo dai loro padri divini tutto il campo mezzosangue, stavano collaborando quindi capì che era la loro giornata si (per fortuna). Ci furono molti litigi tra gli dei, tutti davano la colpa a me e Bianca, tutti ci evitavano tranne Leo, Percy e Jason insieme alle rispettive ragazze. Dovevamo stare con almeno uno di loro, dovunque andavamo perché senza Chirone che manteneva l'ordine, tutti ci volevano morti. Arrivammo al punto che anche mentre dormivamo, ci doveva essere una guardia del corpo. Da quando avevamo scoperto i nostri poteri, erano diventati imprevedibili. Alcune volte mi capitò (anche a Bianca) di chiamare durante il sonno un morto che stava provando ad uccidere Jason o Percy. Arrivavamo sempre all'ultimo minuto, prima che lo scheletro avesse la meglio su di loro. Quando usavamo i nostri poteri (anche se per sbaglio, quasi sempre) dopo eravamo sfaticati e spesso alla notte non dormivamo o poco per paura di uccidere qualcuno al campo. Bianca visto che non riposava era diventata isterica, insopportabile, io invece iniziavo ad avere le allucinazioni, mentre combattevo era orribile, credevo che l'avversario fosse dietro di me quando invece era sotto al mio naso. Sembravo ubriaco, orribile, alla fine riuscimmo ad avere aiuto da i figli di Ipno. Erano gli unici a non volerci far del male, dormimmo varie volte con una specie di polverina, con quella si dormiva come sassi. Fino a Settembre andò sempre uguale, combattimenti, studio e mancata morte. Iniziò la scuola, fino a quel momento non avevo pensato cosa dire a Bonnie sulla mia estate e perché non mi ero fatto vivo quando era tornata, odiavo mentire.

-Allora come mai non rispondevi al cellulare?-.

-Ho la febbre e non ho pensato di dirtelo perché fino a ieri avevo 40 e non sarei riuscito a fare una conversazione-.

-Mi potevi mandare un messaggio-.

-Il cellulare era morto e non sapevo dov'era il caricabatterie e stavo troppo male per cercarlo-.

-Ora non hai più la febbre quindi? Se hai trovato il caricabatterie-.

-Si cioè no, non ancora-. Bonnie non demordeva neanche se pregavo, che il telefono morisse, ero tentato di buttarlo per terra e schiacciarlo.

-Ma non sembra che tu stia male-. Tossì.

-Un giorno di questi mi devi dire dove abiti, è certo-.

-Non per cellulare-.

-Hai paura che qualcuno ascolti la nostra telefonata e venga a casa tua?-

-No-.

-Allora per cosa?-.

-Come sono andate le vacanze?-. Iniziò a raccontare, lasciai il telefono in viva voce e ringraziai la sua iperattività. Ogni tanto rispondevo un misero “si” o “divertente” o “vorrei essere stato al tuo posto, invece che annoiarmi a New York”. Il mio cellulare aveva 412 chiamate perse, tutte da Bonnie, capivo che ero il suo unico amico ma 412 chiamate in 2 settimane mi sembrano un po' esagerate. Il giorno dopo c'era scuola e non stavo nella pelle di andarci, lo so mi darete del matto ma dopo aver passato un mese, in cui più di metà campo mezzosangue ti vuole vedere morto, la scuola è rilassante. L'unico problema che trovai quel lunedì mattina era molto strano, in quei 3 mesi avevo usato le magliette del campo e quelle che avevo a casa erano tutte piccole, mi ero alzato di 30cm buoni. A Giugno mi stavano larghe adesso mi stavano al pelo, anche i pantaloni, mi erano corti. Il giorno prima non ci avevo pensato, andai a scuola con una maglietta e un pantalone troppo corti. Appena Bonnie mi vide, subito non mi aveva riconosciuto, i suoi capelli erano diventati normali anche se avevano ancora qualche sfumatura color alga. Mi guardò dal basso verso l'alto e mi disse:

-Cosa hai fatto? Ora sei più alto di me di 20cm, non è valido era l'unica cosa che mi avvantaggiava, ma che cosa ti sei messo? Sembra che hai messo una extra-small-.

-Sono stato ammalato, secondo te nel frattempo come facevo a prendermi delle cose da vestire?-.

-Visto che le prime due ore non c'è la prof di italiano ne approfitterei per fare un po' di shopping-.

-No, preferisco andarci da solo-.

-No, questa volta ascoltami, ti voglio vestire un po' meglio, di questi straccetti-.

-Non tutti sono ricchi come te lo sai vero?-.

-Lo so ed è proprio per questo che ti compro qualcosa io, andiamo-. Mi trascinò. Non potevo credere di essermi fatto convincere da lei ma aveva un non so che cosa come se mi fosse man... Nico riprenditi, pensai “La persona che fa più disastri in assoluto ti è mancata? Pensaci bene”.

 

 

Bianca di Angelo

Per mia fortuna, grazie alla Foschia sia i miei genitori che Aaron si erano scordati che io non c'ero stata per 2 mesi. Riprese la scuola, era l'ultimo anno di superiori, fino a poco tempo prima speravo con tutto il cuore che arrivasse questo momento ma adesso avevo paura di qualsiasi cosa potesse succedere in futuro. Ero una semidea dopo tutto, non una qualunque: figlia di Ade. In quel periodo i miei poteri erano imprevedibili, tanto che durante la notte invocavo in greco gli spiriti, non so come facevo ad invocarli figuriamoci in greco (non lo avevo neanche studiato). Dopo scuola evitavo in qualsiasi modo di intromettermi in risse o scontri, potevo uccidere qualcuno senza accorgermene, non volevo. Stavo lontano anche da Aaron il più possibile (non molto), ogni volta mi chiedeva:

-Ho fatto qualcosa che non va? Mi stai lontano e sai che tengo a te-. Non potevo dirgli quello che ero ma un giorno scoppiai, eravamo al nostro posto e iniziai a piangere senza motivo:

-Bianca, cosa succede, non piangere. Lo sai che a me puoi dire tutto-. Mi ero appoggiata alla sua spalla anche se non volevo.

-Io...- lo guardai in viso, aveva un volto che sembrava fatto con un righello, spigoloso, lo adoravo. Gli dissi tutta la verità e lui mi ascoltò senza interrompermi.

-Ora almeno sai chi è un tuo genitore e hai un fratello, si spiegano anche i tuoi poteri, no?-.

-Si, ma sono un mostro non dovresti starmi vicino, potrei appellarmi ad uno spirito per sbaglio e... non voglio neanche pensarci-.

-Non ti preoccupare non succederà mai, fammi vedere la tua spada-.

-Ti avevo detto della mia spada?-.

-Si e la si vede uscire dalla tua giacca-. Gliela mostrai.

-Bella, che materiale è?-.

-È stata forgiata nello Stige e il manico è in avorio-.

Parlammo molto sul fatto che ora si sarebbe messo a leggere sulla mitologia, per sapere qualcosa su mio padre, quasi non sapeva che era il Dio dei morti e dell'oltretomba, figuriamoci. Voleva conoscere mio fratello, gli ricordai che non era proprio mio fratello semmai fratellastro.

 

 

-Mia Signora, i due mezzosangue se ne sono andati dal campo mezzosangue e proveranno a vivere una vita normale. Sta andando tutto secondo i suoi piani-.

-Bene ma sono in contatto?-.

-No-.

-Allora perfetto non si potranno aiutare a vicenda, tu ora sai cosa devi fare, adempi al tuo destino. Senza loro nei paraggi nessuno ci potrà fermare e saremo i sovrani indiscussi dell'Olimpo. Bill non toccare la mia zuppa, sto parlando con un mio scagnozzo. A dopo devo andare, smettila, non toccare la mia cena!-.

 

Angolo Autrice: Fanno pena gli ultimi due capitoli, lo so ma prometto che il prossimo sarà migliore. Spero di avervi incuriositi, chi è la Signora? Cosa vuole fare all'Olimpo e soprattutto chi è il suo scagnozzo? Lo scoprirete tutto prossimamente se continuerete a leggere. A presto.

 

   
 
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