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Autore: Chia_084    31/07/2015    2 recensioni
un principe e un mago, due facce della stessa medaglia, con un destino in comune, riportare la magia nel regno di Camelot.
[dal testo]
“sapete Artù Pendragon, voi siete un gran egoista! Pensate che vi sia tutto dovuto!” il moro si alzò in piedi e continuò “ Ma è normale, siete cresciuto nella comodità, sempre servito e riverito, non sapete com’è doversi guadagnare qualcosa! Mi dispiace dirvelo sire, voi non sapete nulla sulla gratitudine!” Merlino prese la sua roba e si diresse verso la porta
ArtùMerlino MerlinoGalvano ArtùGinevra
Genere: Comico, Fluff, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Galvano, Gwen, Merlino, Principe Artù | Coppie: Merlino/Artù
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Terza stagione
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La sera calò su Camelot lenta e silenziosa strisciando fino ad ubriacare il cielo di stelle, il principe camminava su e giù per le sue stanze senza trovare pace, si sentiva tremendamente in colpa e finalmente si rese conto che, anche se non lo avrebbe mai ammesso davanti al moro, lui gli voleva bene. 
Poco dopo…
“ Hai visto che bello Merlino? “ disse Artù, il moro gli rispose con un sospiro e tornò a fissare la strada scalciando di tanto in tanto qualche sassolino. “ Mi dispiace “ disse il principe fermandosi di colpo davanti alla porta della locanda “ per cosa?  “
 “ per Freya… “ il moro alzò lo sguardo di colpo “ Ma voi come!? “
“ non ha importanza, ora so”
“ Gwen… “ disse il mago  “ già, ma ora entriamo, e ricorda, qui non sei il mio servitore “
“ posso considerarmi un amico? “ il moro puntò i suoi occhioni addosso al principe
“ adesso non esagerare Merlino, sarai un contadino come tutti gli altri “ detto ciò girò la maniglia ed entrò.
Si sedettero al tavolo e dopo poco arrivò l cameriera, una donna sulla 40, bassa e paffuta
“ salve, cosa vi porto “ disse pulendo il tavolo con uno straccio “ due boccali di sidro “ disse Artù “ sai che sei molto crino “ disse la donna “ Grazie, non siete la prima a dirlo” disse il biondo vantandosi “ oh perdonatemi, io non dicevo con voi, ma con il vostro amico qui” disse indicando Merlino che finalmente sorrise, la cameriera gli fece l’occhiolino andandosene provocando nei due ragazzi una fragorosa risata. “ Era ora che sorridessi Merlino, sai sei insopportabili quando dici le tue sciocchezze, ma lo sei ancora di più quando stai zitto “ disse Artù tirandogli una pacca amichevole sulla spalla. 
Dopo qualche boccale nella taverna entrò un ragazzo, la folta chioma castana gli incorniciava il viso facendo risaltare i suoi occhi verdi, il tipo non fece neanche in tempo ad entrare che un energumeno al tavolo da gioco gli urlò
“ ehi tu! Tu mi devi ancora 30 monete! “ il ragazzo fece una battuta e da li a poco si ritrovarono tutti in una violenta lite.
I boccali cominciarono a volare infrangendosi rumorosamente al suolo e i tavoli si ribaltarono, due omoni partirono alla carica contro Merlino “ Aetslide bencpel! “ disse e i suoi occhi divennero dorati per un istante. Una panchina volò da un angolo della locanda finendo addosso ai due uomini facendoli cadere a terra, il moro scivolò sotto il bancone e prese una caraffa “ Caraffa! “ urlò il ragazzo dagli occhi verdi, Merlino gliela passò e lui bevve un sorso “ Grazie, piacere Galvano” detto ciò spaccò la caraffa sulla testa di un tizio che si era scagliato contro di lui.
Artù era impegnato a prendere a pugni un tipo quando qualcuno lanciò un pugnale contro di lui. Rumore di due lame che cozzano, un tonfo e un tintinnio, tutto fu così veloce che il biondo non se ne rese nemmeno conto, il ragazzo dagli occhi verdi lo aveva appena salvato
“Grazie “ disse il principe “ di nulla, piacere Galvano “ disse stringendo la mano ad Artù
 “ troverò il modo di ringraziarti “ il ragazzo sorrise amaramente “ si da il caso che solo il re può aiutarmi in qualcosa “
“allora sei fortunato, Artù Pendragon, figlio del re nonché principe ereditario di Camelot “ a parlare questa volta fu Merlino uscendo da sotto il bancone “ Come sempre ti sei nascosto Merlino, per fortuna c’era Galvano che mi ha salvato la vita, quando smetterai di essere una ragazza in gonnella!?” disse il biondo con tono di rimprovero
“ Artù mi dispiace io… “ il moro impallidì di colpo e il principe notò che sotto la mano premuta sulla maglietta azzurra del ragazzo si intravedeva una macchia di sangue.
Il mago cadde a terra con un tonfo sordo “ Merlino! “ urlò Artù senza sapere cosa fosse quella sensazione di terrore che gli avvinghiò il cuore nel vedere il suo servo disteso a terra privo di sensi.
Il principe si precipitò su di lui premendo con le mani sulla ferita mentre Galvano gli provò il battito “ È ancora vivo ma ha bisogno di cure, fatemi vedere la ferita” Artù si spostò per permettergli di esaminarla “ è profonda, e c’è anche una scheggia d’argilla bella grande “ disse
“ portiamolo dal medico di corte, lui saprà cosa fare “ disse il biondo.
“ No, portatemi al lago, vi prego “ la supplica del moro colpì il cuore del principe come una freccia.
Durante il cammino Artù incespicò più volte nel tentativo di seguire il giovane  che si muoveva con un’agilità impressionante.
 Dopo poco arrivarono al lago, uno specchio d’acqua cristallina sulla quale aleggiava uno strato di nebbia che rendeva il paesaggio surreale, quasi magico.
 Galvano posò il moro vicino all’acqua e lui con uno sforzo sovrumano riuscì a toccarla con la punta dell’indice.
 Subito sotto il suo tocco si sprigionò una luce azzurra che lo avvolse, facendolo volare fino ad una barca nella quale l’adagiò “  Ma questa è magia! “ disse Artù cercando di raggiungere Merlino “ sire, torni indietro, lasciate che accada”  il biondo si fermò guardando sbalordito Galvano, fece per ribattere ma qualcosa nel suo sguardo color degli alberi lo fece tornare alla riva.
“ Astyre “  disse il mago con un filo di voce, la barca si mosse fino ad arrivare al centro del lago dove, circondato da mille schizzi apparve la figura di una ragazza dalla pelle candida e dai lunghi capelli neri che indossava un vestito blu scuro ornato dei colori delle onde.
 La ragazza di stese la mano portandola sul cuore del mago “ gehalge “  disse e Merlino uscì volando dalla barca sprofondando in acqua.
 


 

Allora, grazie a chi ha recensito, spero che la storia vi stia piacendo, penso che se le cose andranno avanti così aggiornerò la ff ogni 2/3 giorni. Fatemi sapere cosa ne pensate
PS:le magie che ho citato sono quelle della serie tv... saluti Chia <3 

  
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