Libri > Harry Potter
Ricorda la storia  |      
Autore: Frozensea    31/07/2015    3 recensioni
La storia è ambientata all’incirca sei mesi dopo la Seconda battaglia di Hogwarts. La scuola è stata ricostruita, ma nell’aria aleggia ancora l’assenza dei caduti. “Nessun incantesimo risveglia i morti Harry, confido che tu lo sappia.” Eppure leggende narrano di un incantesimo, vecchio quanto il tempo stesso, che si presenta alle persone pure di cuore quando ne avranno bisogno. Ron dovrà affrontare una difficile scelta…
“Le persone hanno l'incredibile capacità di riuscire a scegliere con precisione quelle cose che per se stessi sono le peggiori. “ Sarà vero anche questa volta? E cosa comporterà questa scelta?
Genere: Angst, Introspettivo, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: George e Fred Weasley, Hermione Granger, Ron Weasley, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Dopo la II guerra magica/Pace
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
  fit the twins back together


- Ron POV -

Ci vollero almeno un paio di mesi per liberarmi degli incubi che mi disturbavano il sonno. L'imagine del corpo di Fred con ancora l'ombra dell'ultimo sorriso sul volto mi tormenta.
Non posso neanche immaginare il dolore di George...o di quello che ne rimane. Non parla molto e, soprattutto, non ride.
E' come se fosse sospeso fra la vita e la morte, in una sorta di limbo che gli dilania l'anima lasciandogli intatto il corpo.
Mi costringo ad alzarmi, e subito mi prende il freddo di Dicembre. Hermione ad Hogwarts sarà al caldo nei letti a baldacchino del dormitorio. Dopo innumerevoli tentativi, ha smesso di cercare di convincere me ed Harry a seguirla. Harry ha già cominciato il corso per Auror ed io...sto al negozio .
George è già tanto se ci entra, di relazionarsi coi clienti non se ne parla, o non ancora comunque. Assodato che lui stia ancora dormendo, mi avvio con estrema lentezza verso la stanza di Ginny facendo per bussare prima di ricordare che anche lei è a scuola. Entro andando  verso quello che è l’unico specchio di casa. George non li sopporta, sono tutti come lo Specchio delle Emarb.
Alzo lo sguardo sul  mio riflesso. Sono un po’ pallido e ciò mette in risalto le efelidi che mi coprono il naso ; i miei occhi palesano la mia stanchezza. George ha passato la nottata a lamentarsi della sua impossibilità di creare nuovi scherzi. Crede di non  avere più inventiva.
<< E’ morta >> diceva. << Capisci, Ron? E’ morta anche lei! >>
Proprio non riesce ad andare avanti. Vederlo così distante dal mondo è frustrante, ma come biasimarlo.  
Mi lavo velocemente il viso, rabbrividendo appena al contatto con l’acqua gelida.
Scendo le scale percependo chiaramente lo sferruzzare di mia madre. A quest’ora avrà quasi finito i nostri regali, ieri l’ho vista piangere su un maglione blu. Scommetto ci fosse cucita su una F gialla. Ha fatto il maglione anche a Fred, ne sono quasi certo.
L’occhio mi cade sul mio solito maglione color melanzana…
<< Sul tuo non c’è nessuna lettera, segno che mamma crede che tu non ti dimentichi come ti chiami. Ma neanche noi siamo stupidi … sappiamo benissimo  che ci chiamiamo Gred e Forge! >>  
Chi poteva immaginare allora che tutto quello  potesse finire…
Mi massaggio il collo decidendomi a proseguire verso la cucina.
La guerra ha tolto anche i genitori al piccolo Ted*. Con Ginny a scuola e Harry impegnato col corso, lo teniamo con noi alla Tana.
Percy ritiene che sia, testuali parole, “ un diavoletto indisciplinato che lui stesso avrà il compito di educare come si deve  “ perché, a quanto pare, noi siamo troppo giovani e scapestrati per poter fare una cosa simile. Dica quel che vuole, ma io credo di piacere a quel cosino. In un certo senso, occuparsi di lui aiuta a non  pensare a tante cose.. Non puoi permetterti di lasciar trapelare la tua tristezza, i bambini percepiscono tutto, o così ha detto quello Xenophilius  a mia madre e,  francamente, dubito che sia molto affidabile… . 
Teddy è sveglio, mi sta osservando scendere l’ultima rampa di scale. Mi sorride, e i suoi capelli prendono una sfumatura rossastra. Un giorno capirò se mi sta prendendo in giro o no… chissà. Lo prendo in braccio  e lui tende le manine paffute nel tentativo di afferrare i capelli che mi ricadono disordinati sulla fronte. Miseriaccia, sto morendo di fame, è decisamente l’ora di fare colazione. Mollo il piccolo a mia madre. Non ci provo neanche più a dargli da mangiare. Dopo l’ultima volta, è chiaro che non ne sono affatto capace:  l’intera cucina, esattamente come me, era ricoperta di pappetta. E’ stato…disgustoso,  nonché altamente appiccicoso. La colazione è già in tavola, i piatti di papà e Percy già vuoti, saranno andati in ufficio da un pezzo.
Le frittelle  sistemate lì sul tavolo non ci mettono molto a scomparire, così come il mio bicchiere di succo di zucca. La pancia piena è sempre una gran soddisfazione. C’è della torta alla melassa, Harry ne sarebbe f-
Non finisco di articolare quel pensiero, che un sonoro “ Crack “ rompe il silenzio della cucina. Inutile dire lo stritola per un tempo considerevole prima di lasciarlo andare. Mi abbraccia velocemente, dandomi una pacca sulla spalla, sendendosi accanto a me. Tra un boccone e l’altro di torta, che ha subito adocchiato, mi racconta qualcosa sul corso che sta seguendo; ma le notizie mi arrivano come un’eco lontana. Mi era passato di mente che oggi cominciassero le vacanze. Dobbiamo andare al binario.



- Hermione POV -

La locomotiva si ferma definitivamente con un ultimo sbuffo di vapore. Io e Ginny scuotiamo appena Luna, che aveva cominciato uno strano ed interminabile discorso sui plimpli ormai già da un paio d’ore. Come al solito il binario è affollato da migliaia di persone che attendono il ritorno dei loro cari. Luna si congeda stringendosi al braccio del padre, le prime braccia a raggiungermi sono quelle di Harry che mi abbraccia per una manciata di secondi prima di concentrarsi sulla rossa.
Ronald ha l’aria stanca, ma il suo sorriso caldo e lievemente imbarazzato non tarda ad arrivare. Si china per lasciarmi un bacio… è cresciuto ancora?!
Per la barba di Merlino , quanto mi è mancato! E’ come se avessi ripreso una boccata d’aria dopo una lunga apnea. So già che le vacanze mi sembreranno tremendamente corte.
Alla Tana, Molly ci accoglie raggiante, il piccolo Teddy non è più così tanto piccolo come ricordavo. Noto Ginny ispezionare lo stanzone, probabilmente in cerca del fratello. La madre annuncia con tono mesto che è di sopra. Presumo stia ancora male. Nonostante tutto, ci accoglie con quello che sembra uno dei  suoi sorrisi, anche se manca qualcosa. Ma fingiamo che sia tutto normale, lui ha ancora bisogno di questo.

Le giornate successive  scorrono con una velocità impressionante. Però Ron mi preoccupa. Molto spesso l’ho notato con la testa fra le nuvole, tutto preso ad qualcosa che… non era lì. Quando gli ho chiesto spiegazioni, mi ha parlato di una voce, una voce di donna che lo chiamava; questo non è mai un buon segno. HO fatto presente la cosa ad Harry, che era stato già informato, e a Ginny. Loro credono sia per lo stress, lo spero proprio.


- Ron POV-  “ Il 23 è l’ultimo giorno in cui la biblioteca è aperta, accompagnami. – diceva – “ Farò in fretta “ diceva. Miseriaccia! Sono qui fermo da ore e, come se non bastasse, quella voce  si è fatta sempre più insistente. Mi rimbomba nel cervello, è insopportabile.  Ora non mi chiama più solo per nome, parla, mi dice cose… E’ tutto così confuso, le parole parole si fanno più numerose e più affollate. Per la prima volta mi concentro per cercare di capire una frase, un qualcosa. Parla di un ‘ iscrizione? Sospiro massaggiandomi le tempie, ma mi affretto a sorridere ad Hermione che ha alzato lo sguardo dal libro. A questo punto provo  con l’occlumanzia ( Si, l’ho imparata un pochino in attesa di poter frequentare il corso ). Di solito è una cosa in cui riesco sorprendentemente bene ma, in questo caso,  più ci provo e più la voce si fa rumorosa ed insistente. Poggio la schiena contro uno degli scaffali scivolando lentamente a terra. Per un istante la voce tace e quel silenzio mi piomba addosso lasciandomi disorientato. Quando la risento è più chiara, più lenta.
“ Haec incantatio gerit secum vitam homini. Potest adiberi quot quingentis annis modo castis hominibus aperitur. Prudenter elige “°
Di che incantesimo parla? Scegliere cosa?
“ E tu sei pronto? “
Ed è senza riflettere che mormoro un si. Vengo investito da una forte luce che, per un momento, mi lascia accecato; quando riapro gli occhi, la prima cosa che metto a fuoco è… il nulla. Tutto intorno a me è bianco, una figura avanza verso di me. Non sembra un fantasma, è ancora più evanescente… .
Le chiedo dove fossi finito, cosa avesse inteso prima con “ scegli bene “ , ma non ho risposta. Mi fissa, mi sorride e mi spiega che lei può darmi qualcosa che sembrava perduto per sempre. Se è possibile sono ancora più confuso di prima, am la figura riprende a parlare prima che io possa chiedere qualcosa. Dice che ho la possibilità di riportare con me fra i vivi Freddie… o Sirius. Solo uno. Sgrano gli ochhi, come è possibile una cosa simile? Le leggi magiche…
La donna mi incita a fare una scelta. Mi pare ovvio che io… aspetta, Harry. Lui voleva andare a vivere col padrino prima che… . Era stato in contatto con lui costantemente, per un intero anno prima di vederselo strappare via… l’ultimo “ membro “ della sua famiglia.
Mi mordo il labbro, e sento il sapore metallico invadermi la bocca. Perdonami Geroge, ma…pronuncio il nome  di Sirius, poi tutto si fa buio. Sento Hermione chiamarmi preoccupata, riapro lentamente gli occhi. Ero.. svenuto? Era stato tutto un sogno? Il mio sguardo corre per la stanza,  poi lo vedo. Un grosso cane nero mi sta fissando. Non ci posso credere.
 
 
 Inutile dire che tutti, o quasi, impazziscono di gioia. Non vedevo Harry così felice da.. beh, da tanto. Sirius sembra essere al corrente di ogni cosa successa… dovunque fossi, così mi risparmia di dar voce alla mia colpa.  George mi guada e in cuor mio so che ha tutti i motivi per volermi pestare. Se ne stà lì;  a fissarmi con la sua - ormai solita – aria vuota , con un falso sorriso dipinto sul volto. Quella sera abbandonarmi al sonno fu molto più difficile del solito ma, alla fine, la stanchezza mi vince.

“ Hai dimostrato di essere davvero altruista. Hai scelto bene e sarai premiato per questo. “



 - George POV -

  Mi sveglio di soprassalto. Mi passo le mani sul viso, ignorando la figura di Fred che mi sorride dall’angolo della stanza. Mi capita spesso di vederlo, so perfettamente che è solo un amia proiezione, infatti non mi parla – ed è frustrante – ma finchè posso vederlo va bene. Avrei voluto strangolare Ron quando ho sentito il racconto di Sirius, ma in realtà.. non posso davvero biasimarlo. Oggi è la Vigilia… conoscendo mia madre, avrà invitato tutta la gente possibile. Sbuffo sonoramente, tanto ormai sono in stanza da solo, ci dorme Harry con Ron. Già, da solo. Vado di sotto per bere qualcosa e lo vedo ai piedi delle scale. Scuoto appena il capo avviandomi in cucina, ma poi lo sento
  “ Ehi aspetta, lobo solitario! “ **
 
 
 
* tratto dal primo libro
   * Fred a George nell’ultimo libro
 
 
 
   Sera a tutti beh, che dire oggi è il 31 Luglio e mi son decisa a scrivere questa… cosa. Ho fatto un regalo di compleanno a Harry (?) ( aaaaaaaah auguri a lui, a Neville e a zia Jo <3 ). E’ d’obbligo dire che durante la stesura di questa fanfic avevo la febbre alta e, essendo che mi è appena passata ( letteralmente, fino a stamattina avevo 39 e poi boom, niente ) , nel rileggere potrei aver saltato molti orrori…. Ma ci tenevo a pubblicarla oggi. Spero non risulti troppo pesante. Oh, quasi dimenticavo ° questo incantesimo porta con sé la vita agli uomini. Può essere utilizzato ogni 500 anni e si mostra solo a uomini puri. Scegli con prudenza ( Mi scuso anche per il latino terrificante ma… in fin dei conti vengo da uno scientifico io v.v ). Spero si sia capito che il premio finale è il  ritorno di Fred
  
Leggi le 3 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Harry Potter / Vai alla pagina dell'autore: Frozensea