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Autore: eppy    02/08/2015    3 recensioni
Quando presente e passato si fondono, le convinzioni vacillano, le barriere si spezzano, desideri mai conosciuti sconvolgono, vecchi sospiri ritornano, e inevitabilmente, cominciano i casini.
Emma è testimone dell'esistenza di un passato che per lui è stato troppo breve e bello, e lo ha lasciato con l'amaro in bocca.
Ethan è semplicemente il ragazzo che è stato capace di farle tremare le ginocchia senza aver mai incrociato i suoi occhi, e che lei, a distanza di anni, ha inserito in una parentesi della sua vita che considera conclusa.
Londra è la meravigliosa città che ospita la vecchia biblioteca che inneschera' i sopracitati casini.
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Universitario
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EMMA

Il luogo era lo stesso, e i miei e i suoi vestiti probabilmente giacevano nella stessa posizione di mesi e mesi prima, però tutto il resto era cambiato.  

L'unico elemento che avrebbe potuto accomunare le due notti che ci avevano visto cercarci, stringerci, accarezzarci, avvinghiarci e amarci, oltre al fatto che fossimo entrambi finiti completamente nudi e stesi su quello stesso tavolo, era il plaid che Ethan aveva sicuramente tirato fuori dopo avermi fatto addormentare tra le sue braccia, e che in quel momento copriva alla meglio le nostre parti più intime. 
Per il resto, era tutta un'altra storia.
Quella mattina di ottobre, mi ero svegliata nuda ma sola, avevo raccolto velocemente la mia roba, ed ero scappata via senza nemmeno salutarlo, sentendomi una sporca traditrice nei confronti di Ricky, e incazzata con me stessa per essermi lasciata andare così facilmente. Il fatto che poi avessi trascorso un'ora nella doccia a crogiolarmi nel ricordo di quei baci decisamente poco casti, era soltanto un dettaglio che mi sarei portata nella tomba. Mi ero svegliata incredula e confusa, con un mal di testa allucinante dovuta alla sbronza della notte precedente, ed assolutamente determinata a non finire mai più in situazioni equivoche con il ragazzo per il quale avevo avuto un debole per anni, anche se a sua perfetta insaputa.
Quella mattina di giugno, invece, prima ancora di aprire gli occhi avevo avvertito un peso sul mio corpo, e sempre con gli occhi chiusi, non ero riuscita a impedirmi di sorridere, perfettamente consapevole di aver fatto l'amore con lui.
Abbassando lo sguardo, lo trovai con il viso spalmato sul mio seno, una mano posata sul mio ventre, e le gambe intrecciate con le mie in chissà quale groviglio. Portai istintivamente una mano tra i suoi capelli, che mi solleticavano appena la pelle nuda, e iniziai a giocarci lentamente.

Non mi ero dimenticata della difficile situazione con Ricky, ma per quache istante, avevo voluto fingere che fosse tutto a posto, che potessi restare lì con Ethan tutto il giorno, o anche tutta la vita.
Ethan dormiva tranquillo, il suo respiro si infrangeva sul mio seno, surriscaldandolo in modo indecente già di prima mattina, e quell'immagine di lui, nudo e rilassato, spalmato sul mio corpo, l'avrei custodita nel cuore per sempre.
Continuai a giocare con quei ricci per un po', provando a rilassarmi e godermi quel risveglio decisamente meraviglioso, ma non ci riuscii del tutto, perchè il solo pensare a Ricky, alle sue minacce, e a tutto quel casino, mi rendeva irrequieta e terribilmente vulnerabile. Per non parlare dell'idea di rinunciare a Ethan e al suo amore, che mi lacerava pure l'anima.
Non sapevo che ore fossero, ma sapevo di dover tornare a casa, sistemare le ultime cose, passare dalla ginecologa e poi dritta all'aeroporto, ma proprio non ce la facevo a scostarlo da me e fuggire come se quella notte non avesse significato nulla. Non volevo nemmeno svegliarlo, perchè l'addio sarebbe stato ancora più straziante, e mi limitavo a starmene lì, per un intervallo di tempo indefinito a indefinibile, a guardarlo, a contemplare la forma dei suoi occhi, la barba appena accennata sulle guance,che quella notte aveva deliziosamente solleticato ogni parte di me, le sue labbra dischiuse, le spalle larghe, la sua schiena, e poi di nuovo il viso. Non c'era cosa che desiderassi più al mondo di sussurrargli che lo amavo e che sarei rimasta con lui per sempre, per godere ogni mattina e ogni sera delle sensazioni che scatenavano i suoi occhi fissi nei miei, la sua bocca piegata in un sorriso destinato solo a me, quelle irresisitibili fossette, e i suoi dannatissimi baci.
A sedici anni sbavavo sulle sue foto che mi scaricavo sul cellulare, giurando che mai sarei riuscita ad amare qualcuno più di quanto amavo lui, e sei anni dopo, a ventidue compiuti e incinta, per poco non mi ritrovavo a fare la stessa e identica cosa, con l'unica sostanziale differenza, che adesso lo facevo guardardandolo sul serio, senza il bisogno di alcuno schermo e di alcuna tecnologia. La consapevolezza di saperlo addormentato sul mio seno scoperto, mi fece vibrare tutta.
" Hai freddo?" lo sentii domandare, sempre nella stessa posizione, con la voce ancora impastata dal sonno, e terribilmente bassa e roca
" No" dissi soltanto, trattenendo il fiato quando avvertii le sue labbra sfiorare la porzione di pelle sulla quale lui aveva dormito fino a quel momento
" E allora perchè tremi?" continuò, rilasendo con la bocca, fino a raggiungere il collo
' Perchè sei troppo vicino, troppo nudo, troppo reale, troppo bello, troppo dolce, troppo pervertito, troppo perfetto, e io ti amo da morire. Solo che aspetto un bambino da un altro che mi costringe a partire con lui' 
Avrei voluto dirgli, ma ciò che mi uscì non fu poi tanto meno compromettente...
" Perchè avrei tanto voluto che stanotte potesse non finire mai"
" Mhm" mugugnò in segno di pieno apprezzamento, spalmandosi meglio sul mio seno, e ancora mezzo addormentato.
Come facevo a impedirmi di pensare a cose sconce, vedendolo così a suo agio sul mio corpo, con gli occhi ancora chiusi e quei sospiri poco pudici che si infrangevano direttamente sulla mia pelle?
Come facevo a non sentirmi ardere dalla punta dei capelli alle dita dei piedi, ripensando a come mi aveva guardato mentre eravamo una cosa sola?
Ma ciò che mi costrinsi a dire dopo, con voce tremante e lo sguardo rivolto al soffitto, raggelò persino me.
" Invece è finita, e io adesso devo-" non avevo il coraggio nemmeno di continuare, le parole mi si spezzarono in gola.
Ethan si sollevò di scatto, e si resse soltanto sulle braccia guardandomi dritta negli occhi: aveva capito, ma si rifiutava di accettarlo, così come il mio corpo si rifiutava di lasciare quel posto, e lui.
"Scusa, scusa, scusa, scusa amore" mi accorsi di come lo avevo chiamato un attimo dopo aver pronunciato quella parola
Vidi i suoi meravigliosi occhi liquefarsi, diventando di un verde sempre più torbido mentre si godeva la panoramica completa del mio corpo ancora sotto di lui, fino a concentrarsi sulla mia bocca, nel momento esatto in cui si sentì chiamare 'amore'. 
Fu un'impresa resistere alla voglia di baciarlo e riprendere tutto da dove avevamo interrotto quella notte, ma se lo avessi fatto, avrei complicato ancora di più le cose. Certo, non era nemmeno previsto che mi rivolgessi a lui così, qualche ora prima di dirgli addio per sempre e partire con un altro..ma che ci potevo fare? Mi era scappato, ed era stato tremendamente spontaneo.
" E adesso davvero pensi che riuscirei a lasciarti andare?" ansimò, quegli occhi mi scrutavano l'anima
" Dopo che mi hai chiamato amore?" continuò guardandomi così intensamente e ardentemente, che pensai di andare a fuoco
" Se potessi scegliere, resterei così per sempre" borbottai, a voce talmente bassa, che mi chiesi se Ethan mi avesse sentito
" Perchè non possiamo nemmeno provarci?" domandò, disperato, come se ne andasse della propria sopravvivenza.
Stavo per rispondergli, rifilandogli sempre la stessa patetica e assurda solfa sul fatto che fosse troppo pericoloso per entrambi, perchè pensavo che Ricky fosse veramente impazzito, e sapevo le sue minacce erano reali, ma l'arrivo di un messaggio sul mio cellulare lo risparmiò. Raggiunsi il dispositivo, ma non appena lo ebbi tra le mani, qualcosa nella mia espressione o nel mio sguardo, lo preoccupò al punto tale da indurlo a strapparmelo, prima che riuscissi a nascondere o a cancellare quei messaggi.

 

'Mi pareva di essere stato abbastanza chiaro, ma evidentemente hai bisogno dei fatti per capire'

'Però devo ammettere che se hai avuto le palle di scappare da casa nostra a notte fonda e da sola, nelle tue condizioni, non sei tanto docile e spaurita come pensavo che fossi'

'Le minacce verbali con te non bastano...stai certa che lo terrò a mente'

' Ti giuro se non ti vedo tornare nel giro di dieci minuti, vengo a prenderti io, e questa volta finisce male. Per lui.'

' Quindi se ci tieni al suo bel faccino del cazzo, digli addio per sempre'

' Ma quante volte ti sei fatta scopare, eh? 

'Così mi regolo sul numero di pugni che merita quel coglione'

'A questo punto spero che ci abbiate dentro come conigli, perchè non vedo l'ora di spaccargli la faccia come si deve'

'Aspetti un bambino da me e te lo fai infilare dentro da un altro! Puttana!'

'Hai dieci minuti per tornare a casa da sola, oppure stammattina assisterai a uno spettacolino con i fiocchi'


Quei messaggi arrivarono uno dietro l'altro, menter Etahn reggeva ancora il mio cellulare tra le mani, e capiva ogni cosa.
A quel punto tremavamo entrambi, ci mancava l'aria e non riuscivamo a respirare dalla paura, ma contro ogni logica e buonsenso, nonostante fossimo perfettamente consci dei dieci munuti che stavano scorrendo, ci avvinghiammo in un abbraccio che non lasciava posto a nulla, se non la disperazione.
"Dobbiamo fare qualcosa, e in fretta" sussurrò carezzandomi i capelli e la schiena con le dita tremanti. Feci uno sforzo sovraumano per trattenere le lacrime.
Incredibile che facesse di tutto per calmarmi anche in una situazione del genere..era il mio eroe, lo era sempre stato.
" Emma tu non puoi partire con lui, non puoi, non puoi assolutamente" percepivo distintamente la paura nella sua voce, eppure continuava a coccolarmi
" Quando stavamo insieme, Ricky non era così...non so cosa gli sia successo"
" E' assurdo che lo dica, ma per me ha bisogno di aiuto" "aiuto medico" precisò, le labbra tra i miei capelli
Mi stringevo a lui sempre di più, mi aggrappavo alla sua schiena, nuda tra le sue braccia, come se non mi accorgessi dello scorrere del tempo.
" Tu mi stavi proteggendo da lui?"
" Tu eri disposta a partire con quel pazzo, senza sapere cosa ti sarebbe successo, senza sapere cosa avrebbe potuto fare al bambino..e lo stavi facendo per me? Stavi per sacrificare tutta la tua vita al fianco di uno come quello, per me?" lo disse come se lo stesse realizzando davvero solo in quel momento.
" E che c'è di strano?" sussurrai contro il suo collo, e lo sentii sorridere, pur non vedendolo.
" Oh Emma..perchè non me lo hai detto subito?" mi strinse a sè ancora di più, tanto che qualcosa, o meglio, qualcuno dentro di me si mosse
" Ho avuto paura" confessai, trattenendo il fiato quando sue labbra presero a baciarmi lentamente il collo
" Io volevo dirtelo, ma... Dio quanto sono stata stupida! Ho ceduto alle minacce perchè ci tengo troppo a te e non mi sarei mai perdonata se ti fosse accaduto qualcosa per colpa mia..e invece avrei dovuto dirti tutta la verità sin dall'inizio e permetterti di starmi accanto, affrontandone insieme tutte le conseguenze. Però ho avuto troppa paura, così tanta, che mi sono autocostretta a credere che se lo avessi assecondato e fossi partita con lui, ti avrebbe lasciato stare, e magari, lontano da Londra e lontano da te, sarebbe tornato ad essere il ragazzo di sempre.
Anche io mi sono accorta che ha bisogno d'aiuto..sono diventata un'ossessione per lui, una malattia, e c'ho provato a farlo ragionare, ma è stato tutto inutile, perchè ero paralizzata dal terrore che potesse farti del male e-" non mi lasciò finire
" Ascoltami: ci sono io con te adesso, e non sarò questo granchè di concentrazione di forza bruta e muscoli sporgenti, e forse la rabbia che quel cretino nutre verso di me, lo rende più forte del sottoscritto, ma ti giuro che lotterò sempre con te, e per te"
Nessuno mi aveva mai fatto una dichiarazione più bella di quella, ed ero più che sicura che nessuno avrebbe scelto un momento meno opportuno, ma proprio perchè eravamo entrambi tutt'altro che rilassati, spensierati e felici, ebbi la certezza assoluta che quelle parole fossero state le più vere e sentite che avessi mai udito.
" Non mi sono mai piaciuti i ragazzi con corporatura stile armadio a tre ante, se questo ti può consolare" sussurrai, per allegerire un po' l'atmosfera
" E come ti piaccono allora?" colse come al solito la palla al balzo per provocarmi
" C'è ne solo uno che mi piace veramente tanto" neanche a dirlo, ressi il suo gioco
" E chi è lo sfortunato?" domandò soffiandomi quelle parole nell'orecchio
" Tu" dissi semplicemente "ed è una sfortuna che ti perseguita da anni" scherzai
Di tutta risposta lui rise, e prima che potessi rendermene conto, mi ritrovai a baciarlo.
" Senti Houston, qui abbiamo un problema..penseremo dopo a come gestire questa sfiga che mi perseguita" sussurrò, quando riuscimmo a mettere fine a quel bacio
" Che facciamo?" domandai a quel punto
Ero ancora spaventata e disperata, ma quel brevissimo scambio di battute e quel dolcissimo bacio, mi diedero le forze di prendere in mano la situazione.
" Che tu vada con lui è escluso, ovviamente. Nemmeno aspettare che arrivi qui incazzato è una saggia idea, però, boh, forse possiamo provare a parlargli.." propose
" Non ci ascolterà...lui..lui vuole solo" provai a dire "insomma, te lo ha già dimostrato una volta, no?"
" Possiamo fare almeno un tentativo?" domandò, senza mai accennare a liberarmi dal suo abbraccio
" E se va male? " non avrei sopportato di vedere attuate quelle minacce
" Ei! Non ti ho mai detto che sono cintura nera di karate?"
" Non è il momento di scherzare, superman" gli ricordai, non riuscendo comunque a trattenere un mezzo sorriso
" Lo so, e ho paura anche io" a quel punto fui io a stringerlo di più
" Ascoltami: quello lì è talmente stupido da averti inviato dei messaggi sul cellulare..ci bastarebbe andare dalla polizia, fargli leggere la minacce, e i problemi sarebbero risolti. Però come ti ho detto, penso che abbia bisogno di aiuto, e di certo non lo aiutiamo spedendolo tra le grinfie degli ispettori. E poi è sempre il padre di tuo figlio, per quanto mi dispiaccia"
Ricky minacciava di pestarlo violentemente, e lui voleva aiutarlo! Avrei sfidato pure il più cinico a negare che quel ragazzo avesse un cuore d'oro.
" Pensi davvero di riuscire a farlo ragionare?"
" No..però ci voglio almeno provare"
" Promettimi che non gli permetterai di farti del male"..ma che cosa stupida che avevo detto! Magari avesse potuto promettermelo.
" E tu promettimi che resterai qui a Londra con me" non fu necessario che gli rispondessi a prarole, bastava il nostro intreccio di corpi e sentimenti a colmare tutto.
" Sai che forse dovremmo vestirci?" osservai dopo un po', a metà tra il divertito e lo sgomento
" Già" concordò lui, quasi ridendo, e anche se controvoglia, fummo costretti a stacarci per indossare la biancheria e gli indumenti del giorno precedente.
Qualcuno avrebbe dovuto spiegarmi, e in modo dettagliato, come fosse possibile riuscire a trovare il proprio angolo di paradiso, tra mille casini. Io e Ethan ci eravamo riusciti, sempre, anche quella mattina.
Come avevo fatto anche solo a pensare di poter rinunciare a lui?  
E aveva ragione..la vera pazzia sarebbe stata permettere a Ricky di separarci con le minacce; ma ero stata così stupida e così impaurita da non capire che nel momento in cui lo avrei raccontato a Ethan, mi sarei sentita immancabilmente più forte e determinata a lottare per noi. Si sa che due è sempre meglio di uno.
" Eccoli qua, i piccioncini!"
E fu così che quella voce mi fece rabbrividire.




BUONSALVEEEE!!
Ecco a voi il nuovo capitolo! Spero con tutto il cuore che vi sia piaciuto, e grazie, grazie, grazie e ancora grazie per tutte le recensioni che mi inviate, e per il sostegno e l'interesse nei confronti di questa storia.
Vi giuro che io la amo da morire, per me è importantissima...perciò grazie di cuore ♥
Mi dispiace un sacco che si stia concludendo...-2 capitoli alla fine :/
Mi raccomando, non siate timidi e fatemi sapere tutto quello che vi passa per la testa... Recensiteeeee <3<3<3
Ed ecco a voi un piccolo spoiler!
*********

"Senti, non è un mistero che io sia innamorato pazzo di lei, e non è nemmeno un mistero che desideri farci l'amore a ogni ora del giorno e della notte...ma qui non stiamo parlando di me!
Ti rendi conto che sei arrivato al punto di farla tremare quando sente la tua voce?
Ti rendi conto che non vuole nemmeno che la sfiori?
Ti rendi conto che ha paura di te?
Ti rendi conto che se pure ti seguisse in Germania, sarebbe infelice?
Lo capisci che non ti vuole più?"

******************
Un bacione, e a martedì con 'Cinque giorni' ;)

































  
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