« Impossibile, sei incinta per davvero! »
La voce di Cassie era piena di meraviglia e stupore, mentre si precipitava ad abbracciare Caelie, ben attenta a non schiacciare il suo pancione. Gli occhi della figlia di Apate scintillarono come due piccoli soli, illuminandole il viso di una luce che Lion non aveva mai visto.
« E a che mese sei? » le chiese con voce esaltata, mentre Castiel li raggiungeva, portando con sé alcuni pacchi che avevano l'aria di essere davvero pesanti. Lion si precipitò ad aiutarlo, afferrando il pacco più pesante, e rischiando quasi di cadere a terra con fare teatrale.
Ovviamente, anche se adesso era un dio, la sfortuna non aveva smesso di perseguitarlo.
« Ottavo mese. » confessò Caelie, mentre si sedevano ad un tavolino di un bar e lei cercava la mano di Lion. Il figlio di Plutone gliela strinse, alle loro dita vi erano due anelli, simboli del loro amore.
Cassie affibbiò la sua borsa a Castiel, poggiandola sulle sue gambe e avvicinandosi il più possibile a Caelie per parlare di robe da donne.
« Ragazze. » sospirò Castiel che, nel frattempo, si era fatto crescere la barba, « Non sai mai da quale verso prenderle! » scherzò, prima che Cassie gli tirasse contro il portatovaglioli sul tavolo, mancandolo per poco.
« Anche io ti amo tanto, amore mio! » esclamò la figlia di Zeus, cominciando a ridere, « Allora, sarà un maschietto o una femminuccia? » domandò, gli occhi pieni di curiosità, rivolgendosi ai quasi neo genitori.
Caelie arricciò il naso in quella maniera così carina che Lion aveva imparato ad amare.
« Io vorrei che fosse una femmina, ma Lion vuole un maschio. » rispose, facendo la linguaccia al figlio di Plutone, « In ogni caso abbiamo deciso che sarà una sorpresa. »
Cassie diede l'impressione di stare per sciogliersi dalla zuccherosità di quel momento.
« E sarà ... insomma, il tuo primo figlio semidivino, vero? » domandò Castiel, dopo aver ordinato del caffè per tutti quando la cameriera era passata a prendere le ordinazioni, « E anche discendente di Plutone ed Apate! Wow, scommetto che sarà una vera bomba in entrambi i casi! »
Lion sorrise, quel sorriso storto che aveva preso da suo padre, mentre osservava il proprio volto riflesso nel vetro del bar a cui si erano seduti, immaginando come a sarebbe stato identico nei prossimi dieci anni.
« Voglio tenerla il più lontano possibile da questo mondo. » sostenne Lion, abbassando lo sguardo sul tatuaggio di suo padre che andava via via scomparendo da quando era diventato un dio, « Non voglio che passi quello che abbiamo dovuto passare noi, diventare un bambino prodigio. »
« O una bambina. » scherzò Caelie, per alleggerire quel momento di tensione che si era creato, « Beh, parlateci un po' della vostra vacanza! Dove siete stati? » chiese, accarezzandosi il ventre pieno e rotondo.
Cassie, riscossa dai suoi pensieri, improvvisò un sorriso, ma fu Castiel a parlare.
« Oh, abbiamo visto Parigi, Roma, Berlino e ci siamo spinti fino ad Atene. » raccontò, tirando fuori alcune fotografie vecchio stile, « Ci siamo divertiti. » sostenne, sorridendo in direzione della figlia di Zeus.
« Degli altri? » chiese Lion, guardandoli, « Sapete niente di Zheng? Oppure di Alec e Wolf? » domandò, davvero curioso di sapere visto che sia lui che Caelie avevano abbandonato i loro rispettivi campi per vivere una vita tranquilla a Los Angeles.
« Ho saputo che Zheng ha trovato un ragazzo, ma non so come si chiami. » raccontò Cassie, cercando di ricordare meglio. Lion sorrise, dandosi una pacca sulla fronte, scostando qualche ciocca di capelli scuri.
« Davvero? » chiese, davvero felice per lui, « Wow, non l'avrei mai detto! E bravo il nostro Zheng. »
Caelie ridacchiò.
« Alec dovrebbe essersi trasferito al Campo Mezzosangue, per quello che ne so, mentre Robin è diventata pretore ed ha iniziato una relazione con Hicarus. Sembra che quei due vadano d'amore e d'accordo. » continuò Castiel, sorseggiando il suo caffè, « Federica e Charlie si sono trasferiti a New York, mentre Melissa e Gabriela sono diventate ottime amiche, a quanto ne so. »
Lion sorrise, proprio nel momento in cui Cassie prendeva la mano di Castiel e lo baciava sulle labbra. Caelie gli stava sorridendo.
Per una volta, un'unica volta nel corso della sua vita, le cose stavano andando davvero bene: aspettavano un figlio, erano felici, la maggior parte dei semidei erano vivi ed il mondo era salvo.
Non ci sarebbe stata un'altra occasione simile.
« Beh, tutto è bene quel che finisce bene, no? »