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Autore: daimler    02/08/2015    10 recensioni
Chronicles of pirates è una lunga storia divisa in archi, il primo è The princess and the pirates: Una principessa promessa a un principe lontano. Un pirata in cerca del più grande tesoro mai esistito. Le loro vite si scontreranno quando Salamander, capitano di una delle navi della flotta di Fairy Tail dovrà scortare Lucy, principessa di Acalipya a Crocus. Inizieranno nell'odiarsi, mal sopportandosi a vicenda e portandosi rancore, ma tra avventure, lotte ed emozioni il loro rapporto si evolverà fino a diventare qualcosa di completamente diverso dall'odio.
Genere: Avventura, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Lucy Heartphilia, Natsu, Un po' tutti
Note: AU, Lemon, OOC | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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-difference between sex  and love-
 

~Gironzolava per i corridoi della nave con fare annoiato. Lucy aveva cercato Natsu per quasi tutta la mattinata senza trovarlo. Si chiedeva come ciò fosse possibile, si la nave era molto grande, ma si trattava pur sempre di una nave.  Corrucciata avanzò per la sua strada, avrebbe voluto aiutarlo, parlargli, ma parlagli di cosa? sbuffò a quel pensiero, lei non sapeva niente del passato di Natsu.
Qualcosa provenire in lontananza, la distolse dai suoi cupi pensieri

https://www.youtube.com/watch?v=DRL0KweTjqQ

Una voce melodiosa intenta a canticchiare i versi di una canzone ad ella sconosciuta l'attirò verso quella, che doveva essere la cucina della nave.  Si fermò sullo stipite della porta, guardando come ipnotizzata la figura gentile di una dei famigerati sette
"guardo in alto nel cielo e sussurrò una preghiera, anche tu sei da qualche parte, sotto questo vasto cielo"
Mira mescolava lentamente con un mestolo il contenuto di quell'enorme pentolone, la sua voce dalle corde morbidi e soavi arieggiava per la cucina.  Lucy inspirò a pieni polmoni, beandosi di quel profumo inteso di zuppa saporita, avanzò verso il tavolo prendendo posto
-Mira sei bravissima -
la elogiò con un sorriso veritiero, la fece voltare contraccambiando il sorriso. Lucy poté constatare di quanto Mira fosse bella, di quella bellezza acqua sapone così pura da lasciare senza fiato, era un pirata ma era diversa dalle altre, non indossava abiti succinti, non portava armi con se e il suo sguardo era sempre dolce e materno.
Un pugno chiuso come sostegno a quel viso corrucciato attirarono l'attenzione di Mira -Lucy qualcosa non va?- chiese allarmata, scostò una sedia sedendosi di fronte alla ragazza
-no- soffiò lei, gl'occhi vuoti verso il tavolo in noce
-e per Natsu vero?- colse nel segno lei, lo sguardo assottigliato dai tratti furbeschi.
Lucy sospirò, le dita a giocherellare tra loro, sollevò il capo afflitta incrociando gl'occhi di Mira
-Non si lascia aiutare- sospirò
-non devi preoccuparti, tutti noi, pirati di Fairy Tail, portiamo qualcosa, ferite, dolore, sofferenze, ma andiamo avanti-
lo sguardo ceruleo di Mira si fece amaro -e anche io...- ma non continuò lasciando Lucy interrogativa, stava per chiederle il perché di quella malinconia improvvisa, ma Mira sorrise lievemente -no, niente-
Sempre sotto lo sguardo perplesso della ragazza, Mira scostò la sedia facendo pressione con il palmo della mano sul tavolo, sollevandosi e dandole le spalle, reclinò appena il capo mettendo in mostra i suoi denti bianchissimi in un sorriso raggiante
-ei Lucy ti va di aiutarmi a cucinare?-

Entrarono in cucina quasi di corsa, catturati da quel profumo invitante e dal brontolio dei loro stomaci
-oi Diavolessa è pronto?- esordì un rude Gajeel, ottenendo un'occhiataccia da parte di Levy.
Erza si sedette a capo tavola, sollevò gl'occhi incrociando quelli di Lucy, sorridente le stava servendo sotto il naso una pietanza dall'aspetto ammaliante
-Lucy non dovresti servirci- mormorò, conscia della regalità della ragazza.
Ma la giovane scosse il capo -mi fa solo piacere- rispose sincera, cercando poi lo sguardo di Salamander, di fronte a lei, intento a sedersi, si amareggiò nel non vedere ricambiarsi da parte del ragazzo. Triste gli diede le spalle, dopo la notte passata insieme, quella indifferenza ora la faceva soffrire, era frustante e una strana sensazione s'impadronì di lei, gl'occhi prendevano a pizzicarle. Prese in mano la brocca dell'acqua sfoggiando un falso sorriso a Grey, appena giunto, il pirata la sorpassò, non prima di averle posato una mano sulla spalla come segno di saluto
Happy, Charle e Wendy avevano preso posto, anche Elfman, seguito da Lily, era giunto, acclamando ad alta voce le strabilianti doti culinarie della sorellona. Con ancora la brocca in mano, Lucy avanzò verso il tavolo con l'intenzione di prendere posto, ma all'improvviso un colpo al gomito e Lucy si ritrovò con pancia e petto bagnati, l'acqua era fuori uscita dalla brocca bruscamente.
-Juvia non l'ha fatto apposta- ghignò la pirata appena giunta, accaparrandosi poi di fretta l'unico posto vacante accanto a Grey.
Lucy la fissò un'istante incominciando a pensare che ogni volta che Juvia era nel suo raggio, lei si ritrovava fradicia, che non fosse che la bella pirata tramasse alle sue spalle? ma per quale motivo? scrollò la testa , recuperando un canovaccio si tamponò i vestiti.
Erza puntò le iridi nocciola verso il fondo del tavolo, quattro sedie erano rimaste vuote
-Laxus e i suoi non verranno neanche oggi- affermò seria.
 Il dio del tuono e ciurma si erano come isolati, se ne stavano sempre in disparte arrivando addirittura a non pranzare con loro, ed Erza, come ormai tutti, si chiedeva il perché di quella alleanza.
Il pranzo continuò in allegria, tra doppie porzioni di zuppa e tanti, forse troppi bicchieri di vino. Il pomeriggio stava ormai giungendo, e solo verso sera sarebbero giunti ad Hargeon. Wendy sembrava in procinto di un abbiocco post pranzo e anche Charle, come del resto tutti, sembra assonata, complice la pietanza un po' troppo pesante, le due abbandonarono la cucina con l'intenzione di schiacciare un pisolino prima dell'arrivo ad Hargeon. Lily ed Elfman, invece, ritornarono sul ponte per fare da vedetta e assicurarsi che il viaggio andasse a gonfie vele. Anche Levy e Gajeel erano spariti insieme.
Lucy gettò un'occhiata di sconforto verso il posto, ora vuoto, di Natsu. Dopo mangiato si era alzato e se ne era andato senza proferir parola, per tutta la durata del pranzo non aveva scambiato una parola con lei, nemmeno quando Mira ne aveva elogiato le doti in cucina.
Sentì un tocco al braccio, girandosi d'istinto si trovò davanti gl'occhi blu cobalto di Juvia, le sorrideva e la cosa la turbava
-Juvia sarebbe felice se dopo Lucy venisse a trovarla in stanza- soffiò con uno strano ghigno.
-certo, fa piacere anche  a me- rispose Lucy con titubanza.
Juvia le sorrise, si sollevò poi strusciando la sedia sul linoleum raggiungendo con una falcata il suo Grey-sama che barcollante, tentava di uscire dalla cucina
-Dio quanto mi mancano gl'uomini-
quella affermazione, sbiascicata di getto da Erza fecero sobbalzare Lucy
-avrei dovuto portarmi dietro Simon- brontolò la rossa in preda all'alcool, la faccia sprofondata sul tavolo,  tra i lunghi capelli rossi.
Lucy, imbarazzata, stritolava tra le dita un tovagliolo
-Lucy non devi sconvolgerti, noi siamo pirati, per noi è normale concedersi prima del matrimonio- la rassicurò Mira, notando il disagio che li si era creato
-Lucy è l'unica vergine della nave- canzonò in falsetto happy creandole stizza
-non sono l'unica, c'è anche Wendy- rispose di getto, spalmandosi poi una mano sul viso, era penosa come risposta, in effetti.
-aspetta, vuoi dirmi che tu- farfuglio sorpresa
-certo è stato Natsu a pagarmi la prima prostituta- rispose  fiero sbattendosi sul petto i palmi delle mani. Lucy sopirò, riportando nuovamente la mano a spalmarsi sul viso.

Dopo aver aiutato Mira nelle pulizie della cucina, Lucy Si diresse verso la stanza di Juvia, il fatto che fosse stata lei ad invitarla la faceva felice, anche se ancora le sfuggiva il motivo, Juvia finora le era sembrata ostile nei suoi confronti.  Nell'avvicinarsi alla camera   udì dei strani mugolii, allarmata affrettò il passo, che Juvia non stesse bene? Aprì la porta, quasi di scatto. I suoi occhi si sgranarono all'invero simile nel vedere la schiena nuda di Juvia, le mani di Grey serrate sui suoi fianchi morbidi, e quel movimento, fluido, inequivocabile che i due compivano. Un suono strozzato e gutturale uscì dalla gola di Lucy, rimasta come attonita, quando Juvia reclinò il capo notandola nella stanza, Lucy, farfugliò un -scusate-  scappando via, col capo chinato non fece caso a quel ghigno compiaciuto che regnava sul viso di Juvia.
Si richiuse la porta alle spalle, il volto in fiamme e il peso schiacciante della vergogna ad opprimerle lo stomaco, vi si portò una mano sopra, era imbarazzata e mortificata, di certo non avrebbe voluto vederli fare "certe" cose. Scosse la testa avviandosi verso camera sua, scrollando il capo ad ogni passo come vano tentativo di distogliere dagl'occhi le immagini di Grey e Juvia.
Spinse la porta della sua camera a palmo aperto, sgranò gl'occhi quando trovò un certo pirata seduto comodamente sul suo letto, con tanto di diario alle mani
-Natsu- urlacchiò imbarazzata, si avventò su di lui con foga, strappandogli dalle mani il suo caro memoriale
-il mio diario? hai letto il mio diario? chi ti ha autorizzato? il diario è la cosa più intima di una ragazza, ma questo tu non puoi capirlo invadente di un pirata!!-
Natsu aggrottò le sopracciglia, con le mani aperte, come se stringesse ancora il diario, la guardava stranito
-"è bello da impazzire" può essere riferito ad un'altra persona e per  "occhi penetranti" intento protuberanti e N. non sta per Natsu ma per... per Narseo un  bellissimo ragazzo che lavora a palazzo- si sfogò la bella principessa, farfugliando quelle parole con fare agitato
- non ho letto niente tranquilla, sei entrata in stanza appena lo aperto- la rassicurò lui, premendo i palmi delle mano sul materasso, arcuando appena la schiena
-ah, oh- le braccia incrociate sotto il seno, il diario stretto tra le dita, le guance di Lucy erano ancora rosse scarlatte. Lo ripose nel cassetto, appuntandosi mentalmente di trovargli un nascondiglio migliore voltandosi poi verso di lui con aria imbronciata
-dove sei stato? ti ho cercato tutta la mattinata e poi sei sparito di nuovo- sbottò corrucciata
-sulla nave?!- rispose ironicamente Natsu, facendo sembrare quella domanda alquanto stupida.
Lucy sbuffò per poi sedersi accanto a lui, incrociando gl'occhi con i suoi. Natsu notò qualcosa in quello sguardo al caramello
-cosa hai? sembri agitata e non per la storia del diario- si avvicinò nel dirlo, sporgendosi verso il suo viso, scrutando quei lineamenti imbarazzati, una mano premuta sul materasso e il naso vicino a quello di Lucy
-niente... niente...- balbettò lei, indietreggiando e deglutendo in contemporanea, ogni volta che Natsu le si avvicinava così, le si formava un groppo in gola, capace di soffocarla.
-mm sarà- rispose lui titubante, si sollevò portando le mani incrociate dietro la nuca, ancora di spalle, ciondolava con i piedi con fare annoiato
-Natsu- lo chiamò lei, una porzione del vestito pizzicata tra le dita, nervosamente -com'é fare l'amore?- si portò le mani a coprirsi gl'occhi, non credeva davvero di averglielo chiesto proprio a lui, probabilmente l'avrebbe derisa fino a Crocus per quella domanda. Ma Natsu si voltò di scatto, le mani ancora a reggere la testa -perché lo chiedi a me?- domandò perplesso
Lucy lo guardò accigliata -be mi sembri un esperto- borbottò, forse con eccessiva stizza. Natsu ghignò si avvicinò a lei chinandosi tra le sue gambe, un furbo sorriso -ma principessa io non faccio l'amore, io le donne me le scopo e basta-
-sei disgustoso- lo rimbeccò lei, ma ciò che ne ricavò fu solo un altro ghigno
-perché tanta curiosità?-
Lucy inclinò lo sguardo verso il letto - i miei libri- soffiò tenue -i miei libri raccontano di qualcosa di straordinario in cui puoi arrivare a perderti, perdi tutto: i confini, il senso del tempo.. due corpi possono unirsi a tal punto che non sai più chi è chi e cosa è cosa- gl'occhi di Lucy sembravano brillare, incrociò quelli di Natsu completamente persi nei suoi - è come andare in paradiso, e puoi tornarci tutte le volte che vuoi con la persona che ami- sorrise nel dirlo, ma s'incupì un istante dopo -ma credo che siano solo idiozie, è solo bisogno istintivo-
-no, non smettere di crederlo- Lucy quasi sussultò nel sentirsi dire così da Natsu
-ma mi hai appena detto che..-
-quello che hai appena descritto è l'amore, quello che io faccio con le donne, non ha nulla a che vedere con questo-
Lucy lo guardò
-Natsu tu..-
-TERRA!-  la voce urlante di Happy, così acuta da arrivare fino a sotto coperta, interruppe Lucy da quella domanda.
Natsu si sollevò -dovremmo andare sul ponte-  soffiò, le diede le spalle scomparendo dietro la porta.
Lucy rimase seduta, lo sguardo verso la porta, Natsu aveva provato amore in passato.

In lontananza già si poteva intravedere la costa di Hargeon, la città portuale più imponente di tutto Fiore. Lucy se ne stava a contemplarla, alcuni fattorini che lavoravano a palazzo le avevano sempre parlato di quella città come meta di passaggio di numerosi pirati, incuriosendo le sue fantasie. Erza le aveva detto che sarebbe stata una sosta di poche ore, il tempo per rifornirsi di armi. Il regno di Fiore aveva bandito qualsiasi arma che non fosse destinata agl'eserciti, ma ad Hargeon, con le conoscenze giuste, si poteva trovare qualsiasi armamento con estrema facilità.
-Bixlow occupati delle vele, Juvia a tribordo e Grey tu...-
Nell'udire Erza dare i comandi per attraccare si voltò verso di lei, gl'avanbracci posati sulla balaustra, s'intimorì non poco nell'assistere a ciò che gli si parava davanti. I tre pirati se ne stavano fermi impassibili, chi a braccia conserte, chi con un lieve imbarazzo, chi invece con un ghigno impertinente, nessuno aveva eseguito un singolo ordine del capitano, situazione che avrebbe destabilizzato chiunque ma non Titania
-cosa succede?- sibilò fredda, dal suo viso non traspariva nessuno tentennamento
-Beby succede che non sei il mio capitano, solo Laxus può darmi ordini- esordì bixlow, un ghigno di strafottenza sul suo viso
Juvia sembrava quasi a disagio, come dispiaciuta - a Juvia dispiace ma Gajeel le ha detto che deve seguire solo gl'ordini del suo capitano- mugolò la donna, un braccio stretto nell' altro.
-sai quanto detesto dirlo, ma è a quell'idiota che ho giurato fedeltà- concluse Grey scrollando le spalle, una mano dietro la nuca.
La rossa non disse più nulla, a passo deciso si diresse verso Gajeel non lontano da loro, ma disturbato da qualcosa per non badare a ciò che stava succedendo alle sue spalle, piegato in avanti, il petto premuto alla balaustra e lo sguardo cereo rivolto verso il basso, sembrava soffrire il mal di mare.  Così instupidito da accorgersi solo in secondo momento della morsa sulla sua spalla, Erza lo voltò con un semplice movimento, colpendolo poi in pieno sul volto, tramortendolo al suono
-brutta puttana- sibilò Gajeel asciugandosi un rigolo di sangue fuoriuscito dal labbro
-avevamo un alleanza- sbraitò lei, sfoderò la spada dal cinturone, roteando di scatto la lanciò in direzione di Natsu, divertito stava assistendo la scena a braccia conserte
-che cazzo fai?- ringhiò quest'ultimo, si era chinato giusto in tempo per evitare la spada, ora conficcata all'albero maestro
-vale anche per te- ruggì la rossa in preda alla collera
avvertì lo spostamento d'aria dietro di lei, voltandosi appena, per poi trovarsi schiacciata al suolo sotto il peso di Gajeel, riuscì a levarselo d' addosso, facendo leva con una gamba, schiantandolo contro Natsu
-se volevi fare tanto il capitano dovevi portarti dietro la tua ciurma!- latrò Gajeel ghignando sghembo, ghigno cancellato da quel pugno di Salamander
-brutta ferraglia vedi dove metti i piedi!-
Intanto tutti assistevano a quella rissa a tre, Lily scuoteva la testa, Mira con le mani a mo' di preghiera portate sul petto -il master non sarà contento di quello- mormorò indirizzando gl'occhi verso una parte della balaustra ora in frantumi. Grey, freddo come il ghiaccio, scrollò la testa alle imploranti richieste di Lucy nel fermare quella folle battaglia -ah non ci penso proprio a prenderle da Erza- si giustificò.
Erza infatti, sembrava in vantaggio, arraffò Gajeel per i capelli, lanciandolo contro una parete, un pugno a Natsu tramortendolo a terra e poi, d'istinto, un pungo verso la figura che si era posta dietro di lei, ma non lo colpì, si fermò giusto a un millimetro dal volto impassibile di Laxus
-che c'è Titania, non vorrai colpire anche me?- la provocò con un sorriso beffardo
Erza ritirò il braccio -dobbiamo collaborare, abbiamo un'alleanza-
-alleanza?- rise il dio del tuono -io non ho mai fatto nessuna alleanza con voi, sono su questa nave, ma ciò non vuol dire che collaborerò- gli voltò le spalle -siete ridicoli- sputò poi scomparendo sotto coperta, seguito da Bixlow
Erza sospirò, Laxus aveva ragione e da leader quale era sapeva che comportarsi in quel modo avrebbe messo a rischio l'arrivo al tesoro - compromesso- urlò voltandosi verso i due
-parla- dissero all'unisono scambiandosi uno sguardo truce
-potrò ordinare ai vostri uomini solo per salpare e attraccare e in vostra assenza, in caso di battaglia sarete voi ad avere l'ultima parola-
Ciò sembrava star bene ad entrambi, complice quell'offesa di Laxus,  e sotto lo sguardo attonito di Lucy, sollevarono le braccia, incrociando i polsi, urlando -compromesso- come se non fosse appena successa quella rissa violenta.

La nave attraccò senza più problemi, le vele raccolte in modo da nascondere il simbolo di Fairy Tail, Hargeon non era ostile ai pirati ma era sempre buona cosa stare attenti.
Natsu, Lucy, Erza e Grey si avviarono insieme verso il centro di Hargeon, era meglio rifornirsi al meglio, Ishigar era pericola, e arrivare li già armati era la migliore delle strategie. Camminando per le stradine del mercato, giunsero davanti a una abitazione diroccata, sembrava una normale casa a vederla da fuori.
Erza con fare circospetto bussò tre volte in modo secco, una botola posta sulla porta si aprì di colpo, dall'interno una voce scura
-cosa volete?-
-Fairy Tail- disse soltanto Erza, mostrando poi il simbolo della flotta piratesca tatuato sul braccio.
La porta si aprì, un uomo dal ghigno compiaciuto li accolse calorosamente
-prego qui c'è tutto quello che vi serve-
Quell'emporio era una vera è propria armeria, vi erano moltissimi armamenti diversi, dagl' archi  alle spade,  una vasta varietà di pistole e fucili, addirittura cerbottane e dinamite.
Erza soppesava le varie spade mentre l'attenzione di Grey sembrava essere attirata da un grosso martello da battaglia. Natsu valutava con occhio critico i pugnali che il mercante gli stava consigliando e Lucy con fare annoiato si guardava intorno, la sua attenzione fu rapita da un'arma in particolare, appesa al gancio di una parete vi era una frusta dalla maniglia ben rifinita, ne fu così attratta da sfiorarla con le dita, un brivido la percosse nel sentire la consistenza liscia della corda
-signorina se vuole può provarla- esordì il mercante, notando l'interesse della fanciulla. Lucy la prese in mano, non aveva intenzione di comprarla ovviamente, ma in quel momento ebbe la pulsione irrefrenabile nel afferrarla, stringendola tra le dita sotto lo sguardo fintamente vago di Natsu. La riposò sfiorandola un'ultima volta.
Uscirono dall'emporio trovandosi nel caos del mercato
-dovremmo raggiungere la nave- disse Erza
Grey annuì, la sua espressione vaga tramutò presto in puro terrore nelle vedere quella chioma blu avvicinarsi a lui di corsa
-o merda, andiamo via prima che Juvia mi ved- ma non fece in tempo a concludere, Juvia si era già abbarbicata al suo braccio come un cane all'osso -Grey sama, è sceso così velocemente dalla nave che Juvia non ha fatto in tempo a raggiungerlo- soffiò ad occhi chiusi strofinando la guancia al braccio muscoloso del pirata, ignorando le lamentele del giovane.
-Lu- chan !!- vi erano anche Levy, Gajeel e Lily, la cartografa salutò Lucy  con raggiante sorriso
-vedo che hai fatto compere- le disse Lucy notando la tracolla della ragazza colma di pergamene -ho trovato delle carte ideali per farne delle mappe- spiegò lei concitata
-dov'è quel cervello di gallina?- chiese Gajeel guardandosi intorno.
-Son qui ferraglia- esordì quest'ultimo. Lucy reclinò il capo trovandoselo di spalle
-dov'eri?-
-sono sempre stato qui- scrollò le spalle lui, eppure Lucy aveva avvertito la sua presenza solo in quel momento.
Il sole stava ormai tramontando, ed era ora di tornare sulla nave e lasciare Hargeon.
Lucy risentì quella stretta familiare, sollevò il capo trovando accanto a se Natsu, le stava stringendo la mano. Ma Lucy si rabbuiò, un pensiero fastidioso ad invaderle la testa e sanguinarle il cuore
-ti tengo per mano perché ti distrai e ti perdi- le aveva detto quella volta a Magnolia. 

-Juvia mollami sei appiccicosa-
- ei gamberetto sei così piccola che potrei metterti nella mia sacca-
-stupido Gajeel-

Lucy sorrise nel vivere in quel momento, la tiepida brezza della sera le coccolava il viso, le risate di Levy le riempivano le orecchie, e quella stretta di Natsu le dava calore, nonostante l'amarezza provata inizialmente.  Erano quasi giunti al molo, quando Gajeel, si avvicinò all'orecchio di Natsu, attento a non farsi sentire da Lucy
-oi Salamander l'hai notato anche tu vero?- bisbigliò lanciando occhiate nervose alle loro spalle
-si, quel tipo ci sta inseguendo dall'armeria- rispose Natsu circospetto
-potrei fargli un agguato e fargli sputare il rospo- propose Gajeel scrocchiandosi le nocche
-meglio non attirare l'attenzione, magari è solo qualche stronzo del concilio-
Gajeel lanciò un'altra occhiata dietro di se , l'uomo sembrava scomparso, sbuffò spazientito - è scomparso- sentenziò, avanzando poi verso Levy.
Qualcosa attirò Lucy, in lontananza vi era una nave attraccata al molo, era decorata da luminarie e molta gente dagl'abiti eleganti vi saliva di sopra, un suono di violini proveniva da essa. Natsu si voltò verso di lei notando che si fosse fermata
-che c'è?-
-un ballo-
gl'occhi di Lucy sembravano luccicare, quella era una delle poche cose che le mancavano del palazzo. Fin da bambina adorava udire la sinfonia dei violini, vedere gl'abiti colorati delle cortigiane svolazzare per il salone, la fusione dei corpi di uomini e donne uniti nella danza
-Natsu che...- farfugliò sentendosi tirare da Natsu, il pirata indirizzava proprio verso la nave
-non vorrai andare li? non possiamo ci vorrà sicuramente  un invito- tentò lei, lo sguardo inclinato verso la Lumen History
-e gl'altri stanno salendo-
-aspetteranno-

Si ritrovarono sulla nave, erano riusciti a sgattaiolare da una scala posta sul retro sorvegliata da una guardia dormiente. Lucy spiò dalle vetrate, era un ballo in maschera, e probabilmente erano tutti nobili a parteciparvi, lo capì dai vestiti sfarzosi, nel vedere Natsu entrare tranquillamente sussultò afferrandolo per un braccio
-non possiamo entrare vestiti così, ci faremo notare-
Natsu arricciò il naso
-vieni con me- soffiò lei, schiudendo le labbra in un sorriso, trascinandoselo con se.

Lucy si guardò allo specchio compiaciuta, quel vestito era bellissimo, dalle tinte rosa e dai ricami impeccabili. Si raccolse i capelli in una crocchia composta, aveva intuito bene, quella nave apparteneva sicuramente all' organizzatore della festa, probabilmente benestante dato il lusso che padroneggiava a bordo. Era bastato cercare le sue stanze per trovare gl'abiti adatti per passare inosservati, un altra occhiata allo specchio quando la figura di Natsu posta dietro di lei la fecero voltare, rimase affascinata nel vederlo vestito in quel modo, i pantaloni neri, un po' aderenti  ma poggiati sui fianchi in modo delizioso, il colletto della camicia slacciato, lasciando intravedere il torace liscio e muscolo. Lucy non riuscì a smettere di fissarlo
-sono ridicolo così- brontolò lui, una mano tra i capelli
-no- mormorò lei, si avvicinò allungando le mani verso il colletto, con cura gli sistemò meglio il bavero.
-ora possiamo andare?-borbottò Natsu
 Lucy scosse il capo -manca un'ultima cosa- si avvicinò alla cassettiera prendendo una mascherina, la sua l'aveva già infilata, lasciata cadere morbida sul collo. Lucy allungò con le dita l'elastico della maschera, con delicatezza gliela calò fino a gl'occhi, coprendogli il volto, le dita scivolarono sul vis di Natsu, si scostò guardandolo ammirata. Si guardarono un'istante studiandosi l'uno con l'altro, sembrava esserci una certa alchimia tra di loro. La magia fu però spezzata da Natsu, dalla tasca tirò fuori un sacchetto di tela
-pensi possa bastare?- chiese a una Lucy interrogativa
-per cosa?- domando lei perplessa
-be per i gioielli-
Lucy chinò quasi il capo sospirando amareggiata -mi hai portato qui per saccheggiare?- chiese avvilita
Natsu rispose con una scrollata di spalle, sottolineando l'ovvietà della risposta, la sorpasso stringendole la mano, avviandosi insieme verso la sala da ballo.
Era passato qualche minuto dal loro arrivo alla sala e Lucy se ne stava annoiata vicino al banchetto, era stata davvero una sciocca nel pensare che Natsu l'avesse voluta portare a quel ballo.
-signorina concede un ballo?- una voce ovattata appartenente ad un elegante ragazzo, distrasse la fanciulla dai suoi pensieri. Sorrise, perché no? in fondo era a un ballo e poi aveva il viso coperto, nessuno l'avrebbe riconosciuta. Ma appena allungò la mano per afferrare quella del giovane, uno spintone poco garbato lo spostarono dal suo campo visino. Natsu con prepotenza afferrò Lucy per i fianchi, trascinandosela addosso
-cosa fai?- latrò lei
-balliamo no? siamo a un ballo- rispose semplicemente lasciandola attonita.
Mescolati con gl'invitati, Natsu conduceva Lucy in modo elegante, Lucy se ne stupì
-non pensavo che sapessi danzare- le sfuggì sincera
-ci sono molte cose che non sai di me-  ghignò al di sotto della maschera
-chi ti ha insegnato a danzare?- chiese innocente, non le sembrava una domanda impertinente
-un ragazza- sibilò lui, il ghigno era sparito
-chi?-
-fai troppe domande-  Natsu premette il palmo della mano contro la schiena di Lucy, serrandola a se
-mi piacerebbe solo conoscerti un po' di più, tutto qui- puntualizzò lei inclinando il capo verso il pavimento.
le dita di Natsu le sollevarono il mento -perché?- gl'occhi verdi splendevano al contrasto del nero della maschera
Lucy si ritrovò a corto di fiato -ecco io..-
-i miei gioielli!!- urlò qualcuno dal fondo della sala
-anche la spilla è scomparsa- latrò qualcun altro
Natsu afferrò il polso di Lucy -tagliamo la corda- ordinò, divincolandosi tra la gente, approfittando del caos generale, sgattaiolarono via dalla nave, raggiungendo la loro.

La Lumen History salpò lasciando Hargeon, la sera era ormai giunta, il sole era tramontato lasciando spazio alla luna. Natsu camminava sul ponte, Lucy al suo fianco, controllava compiaciuto il contenuto del sacchetto, aveva racimolato un buon bottino che gli avrebbe fruttato una cospicua sommetta al banco dei pegni. Lucy lo guardava di sottecchi, accigliata
-hai rubato-
-sono ricchi, ne compreranno degl'altri- rispose lui indifferente.
Lo guardò, Natsu era concentrato a scrutare quei monili, -buona notte- soffiò lasciandolo solo.

Seduta sul letto, la maschera tra le dita, Lucy pensava al ballo appena trascorso, sorrise nel sentire sotto i polpastrelli, la liscia consistenza della mascherina, anche se Natsu l'aveva portata li per saccheggiare la nave lei ne era felice lo stesso. Non era la prima volta che danzava insieme a un ragazzo, ma con lui ogni cosa aveva un sapore diverso.  Lo scricchiolare della porta attirò la sua attenzione, sollevando il capo trovò Natsu davanti a lei, le mani dietro la schiena
-tieni- esordì rozzamente, il braccio flesso in avanti e una frusta, non una qualsiasi, stretta nel pugno.
Le palpebre di Lucy sbatterono un paio di volte -l'hai presa per me?- chiese sorpresa, si alzò dal letto prendendo a due mani l'oggetto in questione
-be ne sembravi attratta e poi dovresti imparare a difenderti da sola, o sarai un peso per la ciurma- borbottò lui, ma Lucy sorrise, aveva ormai capito quell'atteggiamento
-grazie- soffiò, dubbiosa ritornò a scrutare la frusta -ma devi insegnarmi ad usarla-
Natsu fece una smorfia infastidita, le mani serrate sui fianchi,  Lucy posò la frusta sul letto e istintivamente lo abbracciò, il viso infossato nella sua camicia e le esili braccia a circondarle la vite
-Lucy che..-
-ti sto ringraziando- soffiò lei, gl'occhi chiusi, il naso a strusciare sul suo torace, beandosi di quel profumo diventato il suo preferito, le mani tastavano la schiena solida del pirata -lasciati ringraziare- 
Natsu si era irrigidito, il contatto con le donne non lo imbarazzava, ma con Lucy era diverso, quella dolcezza, era da troppo tempo che non ne sentiva più il sapore.
Lucy si sentì scostare bruscamente, le mani di Natsu serrate sulle sue spalle e il viso chino, la ragazza si incupì, forse non avrebbe dovuto esagerare con quell'abbraccio, ma per lei stava diventando impossibile avere vicino Natsu e non poterlo toccare. Natsu le sciolse i capelli, ancor imprigionati da quella crocchia, con un semplice movimento sfilò via il fermaglio, le prese il volto tra le mani posando le labbra sulle sue. La baciò con impeto e Lucy si lasciò assaggiare in quel modo furioso, desiderava quel momento fin da quel giorno a Magnolia, e ora tra le sue braccia pensava che se si potesse desiderare una sola sensazione per tutta la vita, era quella che avrebbe voluto. Non si concesse di chiedersi il perché Natsu la stava baciando e ne quali cosi orribili le avrebbe detto poi, si concentrò solo sul modo in cui si spingeva su di lei, nel modo in cui muoveva quella lingua bollente intenta a danzare con la sua. Natsu l'agguantò per il retro delle cosce sollevandola da terra, Lucy d'istinto gli avvolse le gambe intorno a fianchi, e le mani si aggrapparono alle sue spalle larghe, il suo corpo agiva per lei, come se  sapesse benissimo cosa fare da solo. Affondò le dita tra i suoi capelli, mentre lui camminò all'indietro verso il letto, senza mai staccare le labbra dalle sue.
Una voce nelle testa di Natsu ronzava fastidiosa, -è una pessima idea!- diceva severa, ma decise di non dargli retta, questa volta non aveva nessuna intenzione di fermarsi. Lucy gli strattonò più forte i capelli, tirando con le dita quelle ciocche ribelli, strappandogli gemiti. Natsu si sedette sul letto posandola sulle sue ginocchia, le sue dita ruvide le premevano con forza la pelle, provocandole un piacevole dolore e Lucy incominciò a dondolare su di lui, mossa da un istinto primordiale,  scostò la bocca da lui, priva di fiato. Le dita ancora incastrate tra le ciocche di quella chioma rosa, le labbra gonfie a causa di quel bacio famelico, il fiato rotto.
Natsu si avvicinò fino a sfiorargli le labbra, gl'occhi chiusi -cazzo- sussurrò sulla sua bocca, stringendola più forte. Lucy lo sentì indurirsi, era una nuova esperienza per lei, il sangue ribolliva e il cuore batteva impazzito. 
Natsu stava nuovamente per assaltarle la bocca quando un boato sorprese i due. La potenza dell'impatto fu così forte da farli cadere dal letto, qualcosa aveva colpito la nave. Natsu le afferrò la mano, assicurandosi che stesse bene, la sollevò da terra correndo poi verso il ponte, durante il tragitto avvertirono altri scossoni violenti preceduti da fischi assordanti

-Erza- urlò Natsu arrivato sul ponte
-ci stanno attaccando- rispose lei, le mani ben serrate sul timone, nel tentativo disperato di deviare la rotta ed evitare i cannoni di quel veliero.
La mano di Natsu spinse Lucy dietro di se, assottigliò lo sguardo studiando la nave, erano pirati
-sono pirati? per che cazzo ci stanno attaccando?- ringhiò incrociando gl'occhi interrogativi di Erza.
Dalla scala giunse Gajeel con Levy al seguito,  intento ad allacciarsi la cintura dei pantaloni si avvicinò a Juvia, la ragazza sembrava paralizzata di fronte alla visione della nave
-oi che cazzo succede?- ruggì incazzato nero, ma Juvia rimase in silenzio
-Juvia si può sapere che ti prende?- le disse guardandola stranito, dagl'occhi della donna traspariva terrore.
Gajeel roteò lo sguardo verso il veliero, la sua espressione si rabbuiò nel riconoscere il marchio su quelle vele, a tal punto da intimorire Levy, allungò una mano verso Acciaio nero
-Gajeel chi sono?- chiese con una nota di timore
-Phantomlord-......

   
 
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