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Autore: gaia21    02/08/2015    2 recensioni
Ciao a tutti! Anche quest'anno parteciperò alla NaLu week, spero di non deludervi e di farvi passare dei dolci momenti tra piccoli momenti quotidiani, romantici e chi più ne ha più ne metta ;)
Bonus Day 1 - Shine
Day 1 - Wander
Day 2 - Gratitude
Day 3 - Transformation
Day 4 - Smoke
Day 5 - Need
Day 6 - Glory days
Day 7 - Happy
Bonus Day 2 - Cold
Buona NaLu week a tutti!! *^*
Genere: Fluff, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Lucy, Heartphilia, Natsu
Note: Raccolta | Avvertimenti: nessuno
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          NaLu week: Bonus Day 2 - Cold






Lucy avvertiva il freddo entrarle dentro il corpo, rendendole i muscoli indolenziti e costringendola ad avvolgersi maggiormente con il pesante piumone. Doveva aver lasciato qualcosa aperto, altrimenti la fin troppo fredda aria mattutina non sarebbe mai entrata. Si ricordò improvvisamente che come al solito aveva lasciato la finestra accanto al letto leggermente socchiusa nella speranza che come ogni notte Natsu ed Happy fossero venuti a dormire con lei.
Il freddo che avvertiva le fece subito capire che i suoi nakama per quella notte non erano andati a trovarla, altrimenti a quest’ora sarebbe stata al caldo anche sotto le coperte. Si stiracchiò un po’, prendendo la decisione di sollevarsi con calma e stropicciarsi gli occhi ancora assonnati facendo in modo di restituire chiarezza alla propria vista. Sbadigliò leggermente portando una mano davanti alla bocca, per poi volgere lo sguardo sulla finestra e osservarne i vetri appannati.
Vi poggiò una mano sopra, rabbrividendo al contatto tra la superficie fredda e il suo palmo caldo, togliendo quel velo che le impediva di poter dare una sbirciatina fuori. Rimase incantata nel scoprire che durante la notte aveva nevicato abbondantemente ricoprendo ogni singola abitazione e strada di Magnolia. Ovunque poteva scorgere quel manto bianco e candido, mentre osservava al contempo le nuvole chiare che impedivano al sole di scaldare il tutto con i suoi raggi.
Era da tanto che non avvertiva quei fiocchi freddi e bellissimi caderle sulla pelle facendola rabbrividire, e sembravano essere passati secoli dall’ultima volta che aveva camminato tra la neve, sentendo il terreno cederle sotto gli stivali. Decise che quella mattina si sarebbe vestita molto pesante per andare a fare una passeggiata tra la neve, mentre con calma si alzava dal letto su cui era ancora seduta per dirigersi in bagno e iniziare a prepararsi.
Non l’allettava molto il fatto di doverci andare da sola, ma pensava che nonostante tutto sarebbe stato rilassante e avrebbe potuto pensare un po’ alla sua vita. Del resto un paesaggio innevato riusciva a trasmettere molte sensazioni e a Lucy in genere riusciva a calmare lo spirito, riuscendo quasi a tirare fuori il meglio di lei, soprattutto se riguardava l’ispirazione che le serviva per riuscire a finire il suo romanzo.
Si lavò di fretta e dopo che ebbe indossato i primi vestiti pesanti che le capitarono tra le mani, corse velocemente fuori, accertandosi però di aver chiuso bene la porta dell’appartamento. Appena uscì in strada l’aria gelida dell’inverno la colse alla sprovvista facendola rabbrividire e allo stesso tempo si strinse maggiormente nei suoi vestiti cercando di trarne maggior calore. Alzò gli occhi verso la città, ammirandone il paesaggio che in poco tempo era riuscito a mozzarle il fiato: i tetti delle case completamente innevati, i paesaggi lontani che riusciva a scorgere ricoperti di neve e le strade, che dalla finestra non era riuscita a vedere bene, erano in parte ghiacciate.
Iniziò a camminare con calma, temendo che potesse scivolare da un momento all’altro, ma cercando al tempo stesso di riuscire ad uscire dalla città integra. Sapeva già dove andare e se lo spettacolo che si era creato sotto casa sua l’aveva lasciata con il fiato sospeso, era certa che lì sarebbe stato ancora più bello. I luoghi che sembravano trasmetterle emozioni e parevano magici le erano sempre piaciuti, ogni tanto coglieva l’attimo per ammirarne ogni sfumatura, ogni colore, ogni variopinto abitante, cercando ogni volta di imprimersi l’immagine nella memoria, così da poterne conservare il ricordo. Voleva mantenerlo fino al momento in cui avrebbe ripreso a scrivere, sperando che il ricordo di quegli spettacoli le avrebbe fatto tornare l’inspirazione, e così era sempre stato.
Attraversò con calma la foresta che si ergeva appena fuori Magnolia. Gli alberi erano completamente spogli di ogni foglia e i rami erano ricoperti di neve, così come il terreno e le radici degli stessi. Ricordava di aver percorso molte volte quella strada con Natsu ed Happy, ed era sicura di conoscere così bene il sentiero che non temeva neanche di perdersi. Forse la foresta vista d’inverno la inquietava un po’, ma si disse che in parte era colpa della suggestione legata al fatto che fosse sola. Di solito c’erano i suoi nakama a farle compagnia durante il tragitto e quasi non badava neanche a ciò che la circondava.
I piedi affondavano nella neve lasciando dietro le sue spalle una scia di orme. Con calma arrivò al suo posto prediletto e ciò che vide la lasciò con il fiato sospeso più di quanto non si fosse ritrovata a fare durante quella mattina. Davanti ai suoi occhi si prostrava un grande lago interamente ghiacciato, gli alberi sulle sponde si riflettevano su di esso, mentre qualche spruzzo di neve proveniente dai rami cadeva sulla superficie. Notò che molte altre cose erano state ghiacciate e quasi poté notare che man mano che il tempo passava, l’aria iniziava a farsi sempre più fredda e pesante, facendola stringere maggiormente nei vestiti. Della nebbiolina bianca le uscì dalle labbra e lei istintivamente sollevò lo sguardo verso il cielo, notando dei nuvoloni molto scuri farsi largo nel cielo mentre si alzava una leggera brezza che le fece correre dei brividi lungo la schiena.
Ad una tratto, quasi come se il tempo si fosse fermato improvvisamente, avvertì una scia di calore avvolgerla, una sciarpa si era con calma poggiata sul suo collo facendola rabbrividire a quel contatto così caldo. Abbassò lo sguardo per notare che l’indumento sembrava tremendamente famigliare, quello stesso tessuto che sembrava fatto di scaglie e che aveva visto milioni di volte. Sorrise teneramente e si voltò con calma, scoprendo dietro di lei un Natsu tutto sorridente che finiva di avvolgerle la sciarpa al collo.
“Va meglio?” le chiese lui gentilmente, prima di posarle le braccia sulla vita per stringerla a sé. Lucy annuì con calma, mentre avvertiva il proprio corpo rilassarsi sotto al tocco del rosato e lasciandosi trasportare dal calore che emanava.
“Come mai sei venuta qui tutta sola?” domandò nuovamente lui, questa volta poggiando il mento sulla spalla di lei guardandola di sottecchi.
“Mh, non so rispondere certamente, so solo che volevo venire qui ad ammirare il paesaggio. Non è stupendo?” terminò con un sorriso, voltandosi un po’ per poter scorgere il ragazzo incurvare le labbra teneramente. “Sotto casa c’era una così bella vista che ho solo pensato che qui potesse essere ancora più bello. Non mi sbagliavo” continuò, questa volta tornando ad ammirare il lago ghiacciato.
“Potevi chiamarmi però” le rispose lui mettendo su un tenero broncio, cosa che fece intenerire la bionda facendola ridere leggermente.
“Forse non c’ho pensato” disse lei in chiaro imbarazzo mentre le gote le si tingevano di un lieve rosa e Natsu non poté trattenersi dal ridere leggermente alla tenerezza della maga, lasciandole un piccolo bacio sulla guancia.
“Uffa, non prendermi in giro” si lamentò lei gonfiando le guance come una bambina e con esse ancora più arrossate a causa del gesto di Natsu.
Improvvisamente vide un fiocco di neve posarglisi sul naso e non poté fare a meno di rimanerne stupita, sollevando al tempo stesso gli occhi castani verso il cielo. Le nuvole scure avevano preso il sopravvento su quelle bianche che aveva intravisto quella mattina, ed ora era rimasta letteralmente incantata nell’osservare quello spettacolo che con calma scendeva giù, a volte leggermente mossa del lieve vento freddo che si levava.
“Che ne dici se andiamo in gilda? Inizia a nevicare e quei nuvoloni non promettono nulla di buono” le disse Natsu teneramente sollevandosi e prendendole con dolcezza la mano per stringerla nella sua. Lucy annuì con un sorriso mentre si imprimeva nella mente quel posto magico e tutti gli avvenimenti di quella mattina. Forse, pensò, non doveva andare molto lontano per cercare luoghi che le togliessero il fiato per la loro bellezza, volendo poteva averlo in casa tutte le volte che voleva perché infondo vedere il sorriso del rosato era lo spettacolo più bello che potesse mai vedere in tutta la sua vita.
 
 



*Angoletto dell’autrice
Salve! Finalmente sono riuscita a terminare questa shot, non ci speravo più :’) Mi dispiace solo che con questa la NaLu week sia terminata (tralasciamo che è terminata realmente un mese fa).
Spero che questa shot non vi abbia deluso e ne approfitto per ringraziare tutti *^* Mi ha fatto davvero piacere poter leggere le vostre recensioni e vedere che 6 persone hanno aggiunto la raccolta nei preferiti, 1 nelle ricordate e 6 nelle seguite *^* Grazie mille a tutti *^*
Un abbraccio,
Gaia*
  
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