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Autore: Dany Art 99    02/08/2015    1 recensioni
[JackxSally]
Giorno a tutti popolo di EFP:) Eccomi tornata con una storia romantica su Jack e Sally in versione umana:) In questa scrittura entrambi i due protagonisti hanno di segreti che nessuno sa, e non riescono a sopportarsi ma qualche volta l'odio è l'anticamera dell'amore.. riusciranno a dirsi tutto?
S volete scoprirlo dovete leggere.
*Dal testo "-Skellington e Doll- disse con voce annoiata il professore seguendo l'ordine che si era appuntata sul foglio che aveva davanti.
-Cosa?- chiese d'istinto Sally guardando ad occhi sbarrati il professore, -signorina Doll lei è in coppia con Skellington per il lavoro di gruppo- ripetè sempre più annoiato il professore.
No.. in una classe di venti persone.. proprio lui! Che diavolo! Pensò Sally cominciando a stringere fra le dita la matita fino quasi a spezzarla; proprio lui!"
Vi lascio alla storia, un bacio :) e buona lettura e ricordatevi RECENSITE :)
Genere: Malinconico, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Bau Bau, Jack Skeletron, Sally
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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eccomi tornata con il capitolo number 23! il titolo dice tutto.. spero di avervi invogliato a leggere e magari a lasciare una piccola recensione..
Buona lettura
[Revisionato]



-Sally calmati e spiegati..- le disse Nelson con voce suadente cercando di calmarla e poggiarle una mano sulla spalla accarezzandogliela leggermente.
-Credo... che Jack... mi stia tradendo... con una super modella, sua ex- disse cercando di non piangere un ulteriore volta sulla felpa del ragazzo.
-E questo... è per via di una foto con lei?- chiese il ragazzo stringendola leggermente, -sì,lui è geloso di te... insomma del tempo che passiamo assieme ed anche questo... sembra che non si fidi che... lo amo. Ma io lo amo- disse lei guardandolo negli occhi.
-Sally... io non posso aiutarti in questo... non ho avuto una relazione stabile... dalle medie?- chiese lui, lei lo guardò e rise leggermente.
-Io... credo sia... come una vendetta. Vuole farmi ingelosire, ma mi sembra una cosa cattiva... da crudele. Come se tutto quello che abbiamo passato non conti niente- disse lei riabbassando lo sguardo.
Nelson boccheggiò, forse quello era la sua occasione per averla per sé.
Le sfiorò la guancia con un dita e le disse -forse... tu hai bisogno di qualcuno che veramente ti ami... insomma io ti credo. Penso anche io che sia una vendetta. Tu meriti di meglio di quello lì... meriteresti uno come... me- disse lui biascicando leggermetne nelle ultime parole.
Sally si scansò leggermente e lo guardò negli occhi.
-Nelson... io amo Jack e non voglio lasciarlo... voglio solo capire tutto quello che succede mentre io non sono con lui- disse fermamente la ragazza.
Nelson guardò a terra... probabilmente lei non l'aveva nemmeno capito... o almeno non aveva capito che cosa intendesse con quella specie di dichiarazione.
Aveva pazienza... ma non fino a quel punto.
La voleva per sé e doveva solo aspettare che Jack facese un'altra cazzata per perderla completamente.
E a quel punto sarebbe stato la spalla su cui avrebbe pianto e le avrebbe fatto capire chi era veramente e che cosa voleva veramente essere con lei.
Ad un certo punto Sally si alzò di colpo e soffiò il naso, -grazie per avermi ascoltata Nelson... ne avevo bisogno- disse in un mormorio mentre lo guardava.
Nelson boccheggiò qualcosa e disse -ma non serve ringraziarmi... insomma non vuoi bere qualcosa... fare qualcosa?- disse il ragazzo cercando un altro po' di tempo in sua compagnia.
Lei fece cenno di no con la testa sorridendo leggermente, -no grazie... ho bisogno di pensare... torno- disse indicando la direzione per tornare a casa.
Prima che Nelson potesse dire niente o cercare di accompagnarla, lei aveva già cominciato a correre seminandolo in pochi minuti.
Aveva capito che cosa intendeva Nelson... era sempre stata una ragazza che capiva cosa passava nella testa degli altri... e capiva molto bene il significato di quelle parole.
Ma non voleva lui.
Lei voleva solo Jack... o meglio... lo voleva davvero?
Dopo quello che aveva fatto?
Mentre camminava decise di prendere la via più lunga e si mise a ripensare alla chiacchierata telefonica che aveva avuto con Jack la sera prima.

-Come stai Bambolina?- le chiese come se niente fosse Jack sorridendo ignaro di tutto, -non chiamarmi così.. lo sai che non mi piace- disse secca lei stringendo la mano a pungo.
-Va bene... che succede? Cos'è questo tono così duro? Ho fatto qualcosa?- chiese lui inarcando un nero sopracciglio, e gli chiedeva pure che cosa aveva fatto con quel tono sarcastico nella voce?
-E me lo chiedi anche? Come va con la tua ragazza?- chiese impettita, -la mia ragazza? Sally.. ma che... sei tu la mia ragazza- disse lui alzando leggermente la voce.
-Ah si? E quella ragazza bellissima con cui stai?- chiese sempre più acida nonostante le lacrime cominciassero a minacciare di rigarle le guance.
-Sally ma mi spieghi che cosa c'è?- sbottò lui sedendosi sul letto, -smettila di fare come se non avessi fatto niente! Ti vuoi vendicare del tempo che passo con Nelson? Bene... io mi vendicherò del tempo che passi con quella... così siamo pari e contenti- disse Sally stringendo ancor di più gli occhi per non piangere.
-Sally... stai parlando di Jennyfer? Senti... è solo la mia ex, non è niente... te l'ho detto... non la sopporto- disse lui a mo di scusa, poi cominciò a capire... magari voleva litigare di proposito per lasciarlo.
Dopo tutto quello che era successo.
-Ah forse ho capito... ti piace così tanto stare con Nelson, quando non ci sono io per una cosa che mi hai detto tu di fare. Hai deciso di continuare e magari rimpiazzarmi con lui eh? Molto furba Doll- disse sbottando a sua volta dopo qualche momento di silezio.
-Io... non voglio lui... sei tu che stai facendo cazzate per farci litigare ed avere piazza libera con quella tua ex modella- disse lei acida.
-Non ti credevo così superficiale... non sai niente Sally... perchè mi devi accusare di preferire lei a te?- chiese Jack mettendosi una mano sugli occhi.
-Io superficiale? Non lo sono e tu lo sai! Posso accusarti per quello che stai facendo solo perchè non sono accanto a te!- disse lei stringendo la cornetta.
-E cosa dovrei dire io? Sally... Nelson ha tentato di violentarti e lo sai... ha fatto a botte con me... non ti ha mai voluto davvero bene... sai veramente che cosa vuole. Non è diverso da suo padre che è riuscito nel suo intento Sally...Non mentire a te stessa- disse lui lasciando uscire dalle labbra tutto quello che pensava su quel ragazzo.
Sally sgranò gli occhi... non gli aveva rinfacciato quello che le era successo... quando l'aveva violentata era come pugnarlarla di nuovo.
Abbassò lo sguardo mordendosi il labbro fino a sentire il sapore del sangue.
-Jack... perchè lo hai detto?- chiese questa volta non riuscendo a tenere le lacrime per sé.
Lui si sentì subito in colpa... non voleva rimetterle davanti gli occhi quello che le era successo..
Perchè l'aveva fatto?
Si strofinò gli occhi con la mano e respirò  -scusa Sally- disse in un mormorio, -non scusarti. Evidentemente è quello che pensi davvero... lui non è così... ed in questo momento è più presente di quanto lo sia tu- disse lei con tono addolorato piangendo e mandando in frantumi il cuore di Jack.
Dio.. che aveva detto?
Non riuscì a rispondere.. -lascia stare Jack.. ciao- disse lei continuando a piangere e chiuse la chiamata.

Ora che ci ripensava.. quasi tutte le sue parole erano legate alla rabbia che provava in quel momento verso il ragazzo... forse era stata troppo dura...ma lui ... aveva detto quelle cose... le aveva fatto ricordare quelle cose.
Non disse niente né a Rachel che le chiese cosa succedeva per via del suo tono di voce, né a Maria che venne a fare le pulizie a casa.
Mi rinchiusi in camera e non parlò per molto tempo.
Non volevo sentire la voce che gli aveva detto tutte quelle cose orribili.

Quella notte non dormì per niente. Si rigirò nel letto ogni singolo istante in cerca del corpo che amava.
-Sally..- disse sussurrando al suo fantasma nella sua mente.. -che cosa ti ho detto? Sono un mostro- sussurrò chiudendo gli occhi e facendo scivolare sulla guancia una singola lacrima che gli rigò il viso.
Il mattino dopo si alzò per vedere l'alba poggiato alla ringhiera della sua camera da letto.
Aspettò sveglio tutta la notte che Jennyfer lo venisse a prendere ma non aveva intenzione di andare in giro per la città a fare il turismo.
-Devo parlare con mia madre- disse appena la vide entrare, -hey che brutta cera..hai dormito almeno un po?- chiese la ragazza entrando.
-hai sentito che ho detto? Portami da mia madre- disse di nuovo il ragazzo scandendo per bene tutte le parole che pronunciava, con un velo di rabbia all'interno.
-Va bene..ma lei è al lavoro non vuole essere disturbata- disse lei alzando le mani leggermente spaventata, il ragazzo sembrava sul punto di urlare o tirargli un pugno in pieno viso.. e di certo non voleva né uno né l'altra.
-Neanche da suo figlio? Io proverei a farle una chiamata Jennyfer- disse il ragazzo rifacendo la valigia in grande velocità senza nemmeno piegare le cose.
-E che devo dirgli di grazia?- chiese lei prendendo il cellulare in mano, -digli solo che devo parlare urgentemente. Non sono affari tuoi i motivi- sbottò cambiandosi camicia e infilandosi un paio di scarpe.
-Che caratterino... litigato con la fidanzata?- chiese lei in tono angelico, lui alzò il capo di botto e si gettò addosso afferrandole il polso e stringendolo.
-Strano che tu abbia indovinato eh? Se scopro che centri in questa storia... non vorrai più rivedere il mio volto dopo quello che ti avrò fatto. Chiaro Jennyfer?- chiese lui mollando la presa e girandosi.
-Quindi ti consiglierei di chiamare mia madre e fare in modo che parli con me immediatamente- disse il ragazzo afferrando le valige e dirigendosi fuori.
Jennyfer lo guardò e pensò di aver ottenuto il risultato opposto a quello desiderato.
Chiamò la signora Skelligton ed ottenne quello che voleva suo figlio.
Poi non gli rimase altro che seguirlo a malincuore.

-Come andare a casa...ma tesoro non abbiamo nemmeno passato una giornata intera assieme- disse la donna corrugando le sopracciglia.
-Quello è perchè tu hai lavorato mamma... ti chiedo solo di trovarmi un volo per tornare a casa... ho bisogno di farlo- disse il ragazzo guardando la madre direttamente negli occhi.
-Allora dimmi che è successo- disse la madre ricambiando lo sguardo un pelo preoccupata, -ho..l.itigato con Sally ieri sera... ed ho paura di perderla. Devo andarle a parlare di persona mamma... tu sai quanto è importante per me- disse il ragazzo stringendo i pugni lungo i fianchi.
-Lo so ...sì.. e va bene... magari la prossima volta verrò io a trovarti- disse la madre chiudendo gli occhi per qualche momento come a pensare.
-Scusa se non ho avuto tempo per te... che sei venuto qui solo per me... Jennyfer fammi un piacere... trova tu il modo di farlo tornare a casa, immediatamente- disse la donna avvicinandosi e stringendo il figlio in un tenero abbraccio che lui ricambiò leggermente.
-Jack... fammi un favore. Hai trovato una gemma in quella ragazza... non perderla ti prego- disse al ragazzo sfiorandogli la guancia.
-Lo farò- disse lui seccamente uscendo dalla stanza e soffermandosi sulla soglia per dire -comunque...mi sei mancata mamma... ti voglio bene- disse prima di uscire.
La donna sorrise e ritornò al suo lavoro... sperando che il figlio riavesse la sua stupenda ragazza.

Appena arrivarono a casa... arrivarono sì. Sia lui che Jennyfer, il ragazzo le disse di prendersi una stanza in un motel se proprio doveva rimanere li perchè non voleva più vederla.
Vedere come soffriva per quella ragazza ...l'aveva fatta vergognare di quello che aveva fatto tanto da farle confessare quello che aveva fatto ed il mutismo del ragazzo era la punizione perfetta per lei.
Non disse niente e intimò all'autista di accompagnarla ad un hotel li vicino dove si chiuse dentro la stanza cercando un modo di farsi perdonare.
Mentre Jennyfer si scervellava per trovare una soluzione però il ragazzo era già arrivato a casa di Sally.
Bussò varie volte ma nessuno rispose né gli aprì.
Era sera quindi probabilmente era a casa come suo solito ma un dubbio passò nella mente del ragazzo.
Magari era uscita... con Nelson.
Scosse la testa per scacciare quel pensiero... no. Doveva trovarla immediatamente e parlarle... scusarsi ma sopratutto stringerla e baciarla.
Era la cosa che voleva fare subito dopo le scuse.
Saltò la staccionata ed andò nel giardino su cui si affacciava il balcone della ragazza e prese un pugno di sassolini lanciandoglieli sulla finestra.
Per un po' non successe niente, poi al dodicesimo sassolino la luce si accese e una testolina rossa uscì allo scoperto sporgendosi dal balcone.
Jack la vide chiaramente sgranare gli occhi e sorrise ma lei disse subito -non voglio parlare con te. Torna da quella lì- e fece per andare via.
-Non lo farò, sono tornato qui solo per te... e se non vuoi venire tu... verrò io e non mi caccerai lo sai che sono più forte di te- disse guardando il rampicante che cresceva lungo tutto il muro della casa.
Si arrampicò velocemente, e saltò dentro il balcone della ragazza che si allontanò leggermente.
-Sei un plagio di Romeo e Giulietta, Jack- disse lei cercando di mantenere un tono acido nonostante l'unica cosa che volesse fosse abbracciarlo e baciarlo ma si trattenne stringendo le mani attorno alla ringhiera.
-Spero che non finiremo come loro- disse lui cercando di sorriderle, -Sally... scusami per quello che ti ho detto... non lo pensavo davvero... ero... avevo solo paura di perderti per via della mia lontananza- disse lui guardando lei che gli puntava i suoi bellissimi occhi addosso.
-Jack...cominciò lei ma lui non la fece finire, -sono uno stupido e non avrei mai voluto dire niente di quello- aggiunse dopo avvicinandosi e guardandola dritta negli occhi.
Lei lo aveva già perdonato nel momento in cui lo aveva già visto li sotto... tutti i dubbi erano spariti.
-Visto che vuoi fare un plagio di Romeo e Giulietta... sai almeno che succedeva in questa scena?- disse lei sfiorandogli il viso con una mano.
-Non sono mai stato attento in letteratura- disse lui ridacchiando leggermente e sorridendo per il contatto ritrovato, -stupido... baciami- disse lei e lui lo fece.




al prossimo capitolo
un bacio, Dany

   
 
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