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Autore: Cassie78    02/08/2015    1 recensioni
Luna è una diciassettenne come le altre, si divide tra scuola, amici e la danza, la sua passione. Manca solo l'amore nella sua vita. O meglio, qualcuno c'è ma é molto complicato. Perché è il suo insegnante di danza? Perché hanno 10 anni di differenza? O perché è il classico playboy che ci prova con tutte le ragazze che gli capitano davanti? É difficile per lei capire Flavio, una persona incoerente, che parla pensa e agisce in modo diverso e che ha lo strano potere di confonderla. Infatti Luna inizia a pensare di non essergli affatto indifferente. Il problema é che Flavio ha la brutta abitudine di fare sempre la cosa sbagliata e distruggere le uniche cose belle che ha nella vita. E se un giorno si ritrovassero costretti a vivere nella stessa casa? O addirittura la stessa camera?
Dal testo: Ammirai la sua perfezione, quei bellissimi capelli castano scuro che facevano risaltare il verde dei suoi occhi. Quell'accenno di barba che mi faceva impazzire e che avrei tanto voluto sentire a contatto con le mie dita e infine il suo fisico fantastico. I muscoli che si vedevano attraverso la maglietta e quelle braccia dalle quali avrei tanto voluto essere abbracciata.
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
Capitoli:
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(Flavio)
Mi alzai dal letto dopo una nottata insonne.
Mi misi seduto sul bordo e presi la testa tra le mani.
Immagini della sera prima che mi avevano tormentato per tutta la notte riaffiorarono nella mia mente.
Non posso davvero averle dette che mi faceva impazzire, non posso davvero aver immaginato di farmela lì sul muro non appena aveva iniziato a mordersi il labbro.
-dannazione!- dissi a denti stretti dandomi un pugno sul ginocchio.
Mi alzai, mi misi una maglietta e andai in cucina a fare colazione.
Trovai solo mio fratello più assonnato di me.
-giorno- dissi io cadendo sulla sedia. 
-che brutta cera!- disse lui guardandomi male.-dormito poco?-
-non ho proprio dormito- dissi io fissando il vuoto.
-ho sentito! Stanotte ti sei rigirato nel letto tremila volte! tanti pensieri?-
-uno solo, un fortuitissimo e gigantesco pensiero- dissi guardandolo.
-lei- disse lui guardandomi malizioso. Mi limitai ad annuire anche se la sua non era una domanda ma un'affermazione. 
-dov'è?- chiesi io.
-sta ancora dormendo- disse lui.
Come se l'avessimo chiamata apparve sulla porta.
Non era possibile che fosse bellissima anche appena sveglia. 
I capelli arruffati e gli occhi socchiusi. Era adorabile e...sexy. Tremendamente.
-buongiorno- disse lei sbadigliando.
-ehi come è andata la prima notte fuori casa?- chiese Luca.
-una favola il tuo letto è una nuvola!- disse lei portandosi una mano davanti alla bocca e sedendosi sulla sedia. Poi guardò l'orologio che aveva al polso e si rialzò di scatto.
-cazzo!- disse lei.
-che succede?- chiese Luca.
-sono in ritardassimo!! Devo scappare!- disse lei prendendo un bicchiere d'acqua.
-dove?- chiesi io riuscendo finalmente a parlare.
-devo andare con Mirko a fare un regalo, un nostro amico fa diciotto anni!- disse lei scappando fuori dalla cucina.
-giuro che se continui a guardarla così si consuma- disse Luca dandomi una gomitata.
-così come?- chiesi io
-come se volessi mangiartela- disse lui malizioso.
-OkOk hai reso l'idea- dissi io alzandomi per fare il caffè.

Ero a casa in camera mia quando sentii mia madre parlare al telefono.
-a ok quindi non ti aspettiamo per pranzo? Resti a casa del tuo ragazzo?- sentii dirle. 
Con chi parlava?
- per che ora torni Luna?!- sentii chiederle. 
Luna?!
- perfetto. Ciao tesoro a dopo.- disse lei.
Luna sarebbe stata a casa da sola con il suo ragazzo?! Chiusi il libro che avevo in mano e lo lanciai con forza davanti a me.
Immagini di lei tra le braccia di quel ragazzo arrivarono alla mia mente scatenando subito una rabbia incontrollabile.
Non c'era nulla di strano, erano fidanzati, sarebbe stata una cosa normalissima.
A non essere normale era il fatto che a me desse così fastidio.
Senza accorgermene ero in piedi con i pugni chiusi. 
Ero famoso per il mio modo di gestire la rabbia, o con la violenza o facendo stronzate.
Optai per la seconda, così presi il mio telefono e feci la cosa peggiore...
---------
(Luna)
-quindi sai anche cucinare?!- chiesi io sedendomi sul ripiano della cucina e sorridendogli.
-ebbene si! Sono un ottimo cuoco questa é l'unica cosa di cui mi piace vantarmi- disse lui avvicinandosi a me e poggiandomi le mani sulle ginocchia.
-ah allora sei proprio l'uomo perfetto! Sono davvero colpita- dissi io sarcastica poggiando le mani sulle sue guance.
Lui si avvicinò ancora di più posizionandosi tra le mie gambe e mettendomi le mani sui fianchi.
-così dicono- e poi si fiondò sulle mie labbra con foga. 
Ne rimasi sorpresa, non era da lui tutta quella foga, ma fu quello tutto quello che provai.
Sorpresa.
Indubbiamente era un gran baciatore e a me piaceva baciarlo. Ma non provavo nulla di più.
Inizò a sbottonarmi la camicetta che portavo e fu allora che il panico mi invase.
smisi di baciarlo e gli bloccai la mano.
-no! non ancora!- dissi io con tono fermo. Lui mi accarezzò una guancia e mi sorrise dolcemente.
-va bene. Sarò qui quando sarai pronta!- disse lui comprensivo. Sapeva che sarebbe stata la prima volta per me eppure non aveva battuto ciglio, anzi era stato comprensivo.
Gli accarezzai la guancia e lo baciai dolcemente come a ringraziarlo.
-Dici che a Francesco piacerà il regalo che gli abbiamo fatto?- chiesi io cambiando discorso.
-se lo conosco abbastanza bene, cosa che credo, lo adorerà- disse lui sorridendomi.
Abbassai lo sguardo sull'orologio e mi accorsi che dovevo andare.
-Devi andare?-chiese lui.
-si- dissi io dispiaciuta.
-dai andiamo ti riporto a casa- disse lui prendendomi per i fianchi e facendomi scendere. Poi mi diede un bacio sulla guancia mi prese per mano e uscimmo di casa.

Mirko mi lasciò sotto casa e mi misi a cercare le chiavi che mi aveva dato Anna dentro la mia borsa strapiena. Come cercare l'ago in un pagliaio insomma.
-Difficile se cerchi le chiavi che hai lasciato a casa- disse una voce divertita. 
Ah ecco perché non le trovavo...
-Zitto e apri- dissi girandomi verso Luca che intanto se la rideva.
-OkOk- disse lui aprendo il portone di casa.
Quando entrammo casa era deserta e al buio.
-ah stamattina ti ho fregato il carica batterie dell'iPhone, vieni ce l'ho in stanza- disse lui avviandosi verso la sua stanza (ovvero la stanza di Flavio). 
-sei pessimo!- dissi io ridendo e seguendolo.
-ehiehi faccio di tutto in caso di...- disse lui ma non finì la frase perché si bloccò spalancando la porta della stanza. Non capivo perché finché non sbirciai dalla sua spalla, e preferii non averlo mai fatto.
Quello che vidi fece crollare in pezzi il mio mondo...e il mio cuore.
Flavio era a letto, avvinghiato con un'altra donna, la stessa con cui l'avevo visto baciarsi.
Rimasi lì impalata a bocca aperta.
-Luna- mi richiamò Luca dolcemente mettendomi una mano sulla spalla. 
All'improvviso mi risvegliai da quel blocco. Mi girai verso di lui.
-io non ero qui con te, non ho visto niente ok?!- chiesi io.
Ma non sentii la risposta perché l'unica cosa feci fu correre via e uscire di casa di corsa.
--------
(Flavio)
Cosa stavo facendo ero un idiota. Sfruttare una ragazza per dimenticarmi di un'altra.
Mi facevo schifo da solo.
Sentii qualcuno schiarirsi la gola. Alzai la testa e guardai verso la porta.
Luca era lì che mi guardava severo, scosse la testa e se ne andò chiudendo la porta.
Subito mi allontanai da Laura e mi sedetti sul bordo del letto.
Lei però si avvicinò da dietro e iniziò a baciarmi la spalla. Io allora mi girai e mi allontanai.
- no aspetta ferma! Questa cosa che c'é tra di noi, qualunque cosa sia, deve finire- dissi io serio.
-ma sei stato tu a chiamarmi!- disse lei perplessa.
-lo so ma non succederá più te lo prometto!- dissi io. Lei mi guardò furente poi si alzò rivestendosi velocemente.
-ok va bene, ma non farti mai più sentire capito? Non sono la tua puttana!- disse lei puntandomi il dito contro.
-lo so scusa- dissi io mortificato.
-addio- disse. Poi uscì furiosa dalla mia camera e sbatte la porta dell'ingresso.
Mi presi la testa tra le mani continuando a darmi mentalmente dello stupido.
Una volta rivestito raggiunsi mio fratello che era sul divano in salone.
-lo so lo so sono un coglione- dissi io sedendomi accanto a lui.
-no in realtà sto cercando di capirti fratello, ma mi risulta difficile- disse lui continuando a guardare davanti a se.
-ho pensato che fosse l'unico modo per non pensare a Luna, ma mi sbagliavo- ammisi io disperato -meno male che mi hai beccato tu e non lei se no sarebbe stato un bel problema giustificarsi- dissi ridendo nervoso. Sentii Luca irrigidirsi al mio fianco e subito un dubbio misto a timore mi invase -lei non era con te vero?!- chiesi incerto.
-no non é ancora tornata, ha detto che si tratteneva da Mirko- disse Luca guardandomi negli occhi.
-chissà mai per quale motivo...- dissi io sarcastico.
-ehi non mi pare che tu stessi giocando a dama con Laura prima, non ti azzardare a farle scenate quando tornerà perché se fosse, non ha fatto nulla di diverso da quello che stavi facendo tu poco fa!- disse lui indicandomi e gridandomi contro furiosamente. Poi si alzò -ah e cambia le lenzuola entro stasera!- aggiunse prima di andarsene.
Aveva ragione, pienamente ragione. Ma una frase di tutto quel discorso mia aveva colpito..."se fosse, non ha fatto nulla di diverso da quello che stavi facendo tu poco fa".
Che diritto avevo io di essere geloso? Eppure lo ero, tantissimo.
--------
(Luna)
Rientrai dopo ben tre ore con uno squarcio sul ginocchio e uno zigomo nero.
E ora come li spiegavo questi.
-Luna sei tu?- chiese Luca.
-si sono io!- dissi avviandomi verso il salone e preparandomi mentalmente a quello che sarebbe successo.
Quando lentamente arrivai al salone ed entrai trovai Luca e Flavio intenti a giocare alla PS3 così restai ad osservarli sulla soglia. 
Quando si accorsero di me alzarono lo sguardo. Luca mi guardava a bocca aperta mentre Flavio si alzò di scatto preoccupato e mi raggiunse subito.
-ma che cazzo ti sei fatta?- disse lui alzando la mano per accarezzarmi la guancia. Io prontamente lo bloccai per il polso e mi allontanai da lui di qualche passo. Quel gesto lo aveva ferito, lo vidi nei suoi occhi, ma nonostante ciò non si arrese.
Mi prese i polsi, ora sembrava furioso.
-chi ti ha ridotto così?- chiese insistente. Io chiusi gli occhi e girai il viso.
-Flavio calmati!- disse Luca che ci aveva raggiunto e aveva poggiato una mano sulla spalla del fratello. 
Flavio lasciò leggermente la presa, abbastanza da concedermi di allontanarmi.
-Luna stiamo aspettando!- disse Luca.
-sono caduta- dissi verso Flavio- per le scale a casa di Mirko- aggiunsi scambiando  uno sguardo di intesa con Luca. Era una mezza verità. 
Ero scivolata si, ma per strada, mentre correvo via. Per fortuna nessuno mi aveva vista. Luca poi mi aveva mandato un messaggio dicendomi la versione che aveva detto a Flavio. Non avrebbe mai dovuto sapere che lo avevo visto.
-vieni, medichiamo quella ferita che hai sul ginocchio- disse Flavio prendendomi per mano. Ma io la sfilai subito con molta poca delicatezza.
-posso fare benissimo da sola, grazie.- dissi io avviandomi verso la mia camera.
-ehi che hai perché non vuoi che ti tocchi?- disse lui prendendomi per il braccio e facendomi girare.
-io...- Bene, e ora? Che gli dicevo? Mi fa schifo che mi tocchi dopo che sei andato a letto con un'altra?!
-finiscila di fare la bambina e vieni!- disse lui prendendomi con irruenza per il braccio e portandomi in camera mia- vado a prendere qualcosa per disinfettarti, non ti azzardare a muoverti!- disse lui puntandomi un dito contro. Io alzai gli occhi al cielo e poi mi sedetti sul letto tirando su le gambe.
Lui tornò dopo poco con l'occorrente e si sedette sul letto davanti a me.
-sei la ragazza più maldestra che conosca!- disse lui scuotendo la testa.
-già tu di ragazze ne conosci tante- dissi io sarcastica. Lui mi guardò con un sopracciglio alzato.
Bagnò l'ovatta con un po' di disinfettante poi mi prese la gamba. 
Appena la sua mano entrò in contatto con la mia pelle rabbrividii.
Lui fece lentamente risalire la mano su per il polpaccio. 
Ma lo stava facendo apposta?
Bloccò la mano proprio sotto al ginocchio e poggiò l'ovatta sulla ferita. Subito mi irrigidii e lui puntò il suo sguardo preoccupato su di me.
-scusa- disse
-non é niente- dissi io.
-quando ti ho vista in questo stato ero preoccupatissimo- ammise spostando la sua attenzione sulla ferita. Vedendo che non parlavo continuò- ho pensato al peggio, ho pensato che qualcuno ti avesse picchiata o peggio- disse lui rabbrividendo e chiudendo gli occhi.- l'idea che qualcuno ti avesse toccata mi faceva impazzire- disse alzando lo sguardo e puntandolo nel mio.
Io ero senza parole. Con quelle frasi era riuscito a cancellare tutto l'odio che avevo per lui.
-mi dispiace averti fatto preoccupare!- dissi io dopo un po' di silenzio. Poi con un coraggio che non sapevo di avere gli accarezzai i capelli. Lui alzò di scatto la testa e mi guardò sorridendo dolce- come hai detto sono molto maldestra, almeno per la prossima volta avrò un infermiere personale!- dissi io ridendo.
-non ci deve essere una prossima volta- disse lui guardandomi severo. Non mi azzardai a replicare. Non era aria così mi alzai e mi avviai verso la porta.
-dove vai?- chiese lui.
-a prendermi del ghiaccio, lo zigomo mi fa più male del ginocchio- dissi sorridendogli e uscendo.
In cucina presi subito del ghiaccio, lo misi nel panno e me lo avvicinai allo zigomo che si stava gonfiando.
-e così...le scale eh- disse Luca spaventandomi. Era sulla porta a braccia conserte poggiato allo stipite.
-scusa plausibile, anche lui sa quanto sono maldestra!- dissi io poggiandomi sul frigo.
-dove sei stata?- chiese lui serio.
-a prendere un po' d'aria- dissi io sospirando.
-mi dispiace per quello che hai visto-
-non preoccuparti è già passato- dissi io fingendo 
-puoi ingannare lui ma non me, ti fingi forte ma non lo sei- disse lui guardandomi. Io abbassai la testa.-è sollevato che tu non l'abbia visto- disse dopo un po'.
-cosa?- chiesi io guardandolo sorpresa.
-ha detto, testuali parole, "meno male che mi hai beccato tu e non lei" -disse. Io sorrisi.-credo che se sapesse che invece lo hai visto potrebbe insultarsi a vita- disse lui prendendolo in giro.
-allora meno male che non ho visto nulla- dissi io facendogli l'occhiolino.
Ero brava a fingere, a volte fingevo talmente bene che anche io mi auto convincevo, ma purtroppo questa volta era tutta un'altra storia.

Ciao a tutti!!
Devo ammettere che in questo capitolo Flavio è riuscito ad essere il più grande idiota ma anche il più dolce e premuroso. Una domanda, secondo voi Luna ha fatto bene a non far sapere a Flavio di averlo visto? Avreste fatto la stessa cosa o sareste rimaste lì a fare una sfuriata?
Prima di salutarvi, come sempre, SPOILER dal prossimo capitolo:

-aspetta! Eri venuto per dirmi qualcosa?- chiesi io 
-ah si! Che Sofia starà da noi per tutto il fine settimana, quindi sarai costretta a dividere il letto con me!-

Con questo vi saluto! Mi raccomando recensite che mi fa piacere ;)
Baciii!!

   
 
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