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Autore: Debby_Gatta_The_Best    02/08/2015    4 recensioni
Bisogna proprio essere disperati per andare a lavorare in una pizzeria piena di assatanati, vero? Ecco, Jeremy è un disperato.
E vi dirò di più, devo essere proprio disperata per scrivere questo prequel!
Genere: Comico, Demenziale, Parodia | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Jeremy Fitzgerald, Un po' tutti
Note: Nonsense | Avvertimenti: nessuno
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Dopo lo tsunami, Tizio Telefono era stato licenziato, mentre a Jeremy, per il brutto inconveniente, era stata aumentata la paga.

-Ma questi soldi, quando me li darete?-

Aveva chiesto lui quella mattina ai proprietari.

-A fine settimana, ovviamente-

Esclamò Frederick come se fosse la cosa più naturale del mondo.

In realtà Frederick sperava di veder morire Jeremy prima della fine della settimana, così da evitare di pagarlo, ma Jeremia questo non lo sapeva.

-Be', Jeremy, allora buon riposo. Ti aspettiamo questa sera!-

Lo salutò Belly arrossendo, ma lui ricambiò il saluto guardando il petto di Charlotte.

Stava andando a cercare un posto dove dormire, nel parco magari, quando incontrò una bancarella che vendeva peluches a prezzo scontato.

-Hey ragazzo!-

Lo chiamò un tizio barbuto che assomigliava al Professor Silente di Harry Potter, o a Gandalf del Signore degli Anelli.

-Sì?-

-Ti interesserebbe un pupazzetto? Sono molto carini!-

Prese un pupazzo a forma di orsacchiotto sventolandoglielo sotto il naso, ma Jeremy arretrò disgustato:

-No, mi scusi, sono davvero carini, ma vede, non ho un soldo... e sono un po' grande per i pupazzi...-

-NESSUNO E' MAI TROPPO GRANDE PER I MIEI PELUCHEEEES!-

Il tizio prese fuoco, letteralmente.

-S-Sì, mi scusi, sono certo che lei abbia ragione, ma non ho soldi...-

Il nonno barbuto, che dalla rabbia la barba era bruciata, quindi ormai il nonno non più barbuto lo squadrò male.

-Sto lavorando nella pizzeria dietro l'angolo, e mi pagano solo a fine settimana...-

Il tipo sobbalzò:

-Alla Freddy's Pizza?-

-Sì, perché?-

Si guardò in giro, per controllare che non passasse nessuno (la strada era affollatissima ma pace), e avvicinò Jeremy parlandogli nell'orecchio:

-Pss, io non sono un vecchietto... ero la guardia notturna fino alla settimana scorsa, ma per poco non sono morto strangolato da una pizza andata a male che quei robot avevano cercato di farmi ingoiare...

Jeremy ebbe improvvisamente paura delle pizze.

-Ascolta, amico, tieni questi...-

Da sotto il bancone tirò fuori una scatola colma di altri pupazzetti.

-E' pericoloso andare lì da soli, prendi questi! (cit.)-

-Ma le ripeto che non ho sol- –

-Non importa, offro io! Non possiamo lasciare impunito quel Frederick! Sta cercando di uccidere tutte le guardie che vanno a lavorare lì, e ha rottamato i vecchi animatronics! Dobbiamo fermarlo!-

-E questi come mi aiuteranno?-

-Be', ti faranno compagnia-

-Ah. Vabbé, meglio di nulla... grazie del pensiero-

Jeremy afferrò lo scatolone e lo portò via, felice del fatto che perlomeno quel pomeriggio avrebbe dormito su dei morbidi pupazzetti anziché su una dura panchina di legno. Al parco iniziò a studiarli uno ad uno: ognuno rappresentava una delle mascotte della Pizzeria (i Toy, non quelli veri!). C'era quel grasso di Toy Freddy, la sexy Toy Chica, il trans Toy Bonnie, Bambino Grasso Grasso con in mano una miniatura del suo vestito... hey! Gliel'aveva rubato di nuovo! Mangle era un groviglio di zampe a caso, e poi c'era anche l'orso d'oro, però era mezzo rotto. Jeremy li accatastò e ci dormì sopra.


Quella sera arrivò al ristorante mentre i proprietari sparecchiavano.

-Oh, ciao Jeremy!-

Lo accolse con un gran sorriso Belly, mentre Charlotte si limitò a fargli l'occhiolino. Mary non lo degnò di uno sgaurdo mentre Frederick lo osservava con occhi da omicida.

-Allora, pronto per la quinta notte? Spero che questi robot non ti abbiano dato dei problemi in questi giorni passati!-

Jeremy scosse la testa meccanicamente continuando ad osservare il fondoschiena di Charlotte che si agitava con eleganza.

-Perfetto! Allora, devi sapere che, dopo l'alluvione di questa mattina, l'acqua è entrata nei loro circuiti e adesso sono un po'... diversi dal solito..-

In fondo alla stanza Toy Freddy si dondolava a testa all'ingiù dal lampadario, mentre Toy Chica prendeva si prendeva a calci da sola e Toy Bonnie picchiava le sedie con la chitarra.

-Ma non preoccuparti, domani mattina un tecnico verrà qui a ripararli. Quindi... cerca di sopravvivere, e buon lavoro-

Jeremy se ne andò nello studio, e appena fu lì tirò fuori dalle mutande (i vestiti gliel'aveva rubati BGG in miniatura) tutti i pupazzini, disponendoli in ordine sulla scrivania.

-Bene ragazzi, adesso fatemi compagnia-

-Certo Jeremy!-

Dissero in coro. Jeremya non si sorprese, aveva smesso di farlo da quando gli alieni si erano portati via sua nonna.

Iniziò a controllare le telecamere, vedendo che tutti, effettivamente, avevano uno strano modo di comportarsi... o meglio, stavano recitando! Cercavano di fargli credere di essere impazziti, ma di tanto in tanto si cambiavano occhiate perplesse chiedendo:

-Secondo te ci sta credendo?-

-Forse...-

Ed ecco che, mentre osservava Bambino GG rotolare sul soffitto, arriva Toy Bonnie, che parte all'assalto brandendo la chitarra come una clava e urlando come un vichingo a cui hanno bruciato la barca appena ritirata dall'officina.

-WAA!-

Jeremy fece per mettersi la mascherDOVECAVOLOE'??

Frederick! Pur di vederlo morire, l'aveva privato di armi per difendersi! Toy Bonnie urlava col suo vocione da mammut (eh?) e stava per spaccare la chitarra in testa a Geremya che questo tirò a sé il pupazzetto del Bonnie Blu, cercando di pararsi dall'impatto con quello. Successe una cosa strana. Toy Bonnie venne sollevato per aria da una forza magica e iniziò a fluttuare come trattenuto da qualcosa. Jeremy, la cui faccia rappresentava il più totale stupore, osservò Toy Bonnie, poi il pupazzo, poi Toy Bonnie, poi il pupazzo... e iniziò a sbattere violentemente il pupazzo sulla scrivania. Toy Bonnie finì di faccia sul pavimento, producendo un orrendo rumore di ingranaggi distrutti (esiste?), poi venne sollevato nuovamente in aria, e poi AHIA! Di nuovo sul pavimento.

QUELLE BAMBOLE ERANO MAGGGGICHE!

Un sorriso perverso si disegnò (con la penna) sul volto di Yeremy (eh be', non posso mica sempre usare G e J, vi pare?), che iniziò a strattonare il pupazzo, sbatterlo ovunque, strapparlo e morderlo con forza. E nel mentre, rideva come un dannato, un dannato contento! Rideva, e rideva, Jeremi! E intanto, Toy Bonnie perdeva occhi, orecchie, braccia, chitarra, cavi elettrici, ingranaggi... e Jeremy continuava a condire il tutto con una risata sovrannaturale.

-Ma cosa sta succedendo qui?-

Chiese improvvisamente Toy Chica, entrando dalla stanza dal ventilatore (sì, uscì dal ventilatore. Problemi?), e quando vide la macabra scena...

-OHCIELO! BONNIE, COS- –

Ma Jeremy aveva già preso il suo bambolotto, ficcandoselo per metà in bocca. Toy Chica venne tranciata di netto da una forza invisibile, urlando dal dolore. Toy Freddy e BGG arrivarono rotolando e anche loro subirono lo stesso trattamento, o quasi: Jeremy sputò in faccia alla bambola-Toy Freddy, poi gli torse il braccio, gli staccò gli occhi e se li mangiò, gli staccò una gamba e gliela ficcò in bocca, e via dicendo. E mentre lo torturava, i suoi occhi arrossati gioivano nel vederlo soffrire! Per BGG fu più semplice, prese un ago e bucò il bambolotto, che si sgonfiò di colpo. Così come il vero Balloon Boy. Dopo tutto questo, anche Mangle arrivò nello studio, e le prese un colpo bello grosso nel vedere Toy Bonnie sventrato da una parte, Toy Chica che piangeva perché le si era sciupato lo smalto del costume per via dello strappo, Toy Freddy che arrancava cieco su una gamba sola mentre cercava di sputare l'altra, e BB sciolto sul pavimento.

-OH MIO- –

Ma Jeremy afferrò anche il suo pupazzo, e iniziò a rigirarlo in tutte le direzioni, continuando a ridere con sguardo folle, mentre districava e riattrigava ogni parte con le sue dita affusolate e malvagie. A fine lavoro... SANTO CIELO! Mangle era... aggiustata! Così iniziò a saltare di gioia, baciò Jeremy più volte, ballò varie danze di ringraziamento al sole perché sì e se ne andò dalla stanza saltellando. Jeremy allora prese gli altri quattro (poi ci aggiunse Golden Freddy per sicurezza) e accese un fiammifero.

-BRUCIATE, BASTARDI! MUAHAHAHA!-

Ed ecco che parte la musichetta “Die in a Fire”, e Jeremy che salta a tempo sui pupazzini, godendosi lo spettacolo dei robot piagnucolanti che lo implorano di smetterla.

-VE LO POTETE SOGNARE, RAZZA DI MOSTRI! Mi volevate uccidere, eh? BENE, ORA SOFFRITE! MUAHAHAH!-

E continuò così fino alle 5 e mezzo.

-A quell'ora, il falò era finito, e gli animatronics si erano fusi tra loro, formando un ammasso di cose piangenti e molto penose.

Jeremy li osservò una nuova volta, ridacchiando. Poi li osservò ancora. E ancora. E ogni volta ridacchiava meno.

Alla fine si mise a piangere anche lui:

-Buuuh, ma cosa ho fatto? Sono un mostro! Buuuh... sigh, sob! Sono un mostro!-

E tutti si misero a piangere insieme appassionatamente.

Poi una voce risvegliò Jeremya dal suo sconforto:

-LA MIA MUSICAAAAAA!-

Ricordandosi solo in quel momento che il grammofono era stato portato via dalle lacrime di Tizio Telefono e che a questo punto, probabilmente, se ne stava già galleggiando in mare.

Allora prese di nuovo il cellulare che si era scordato di non avere e riaccese “Die in a Fire”. Quindi Puppet iniziò a ballare intorno al falò ormai estinto di quel brutto groviglio di animatronics bruciati.

-Perché sei così triste, Jeremy?-

Chiese mentre ballava.

-Sono un mostro... guarda tu stesso!-

-Ma in fondo, se lo sono meritato-

Toy Freddy (o quel poco che ne rimaneva) cercò di scusarsi:

-S-senti, J-Jeremi... m-mi dispiace molto... noi stavamo solo... solo eseguendo gli ordini del capo...-

-C-cosa?-

Chiese Toy Chica.

-Ragazzi – disse l'orso rivolgendosi ai colleghi – vi ho mentito per conto di Frederick... Jeremy non è un endoscheletro travestito... da infilare in un costume... è una persona vera-

-Oh-

-Ah-

-Ecco...!-

BGG chiese:

-Perché tutto questo?-

-Frederick lo voleva morto...-

-Ah-ah!-

Esclamò la guardia in quel momento.

-Quindi era questo il suo piano! Ma... perché?-

-N-Non saprei... – ammise Toy Freddy – sapevo solo che se non avessi obbedito.. ci avrebbe rottamati tutti. Ma dopo questa brutta fine, inizio a pentirmi di non essere stato portato alla fonderia... scusa.. Jeremy... ce lo siamo meritato-

Pronunciò infine prima di morire. Aspetta, è un robot! Non può morire!

-Già, scusa...-

Si aggiunse Toy Bonnie.

-Perdonaci-

Disse Toy Chica.

-Ti restituirò la divisa... e tutto il resto, appena trovo il tizio a cui ho venduto la roba-

Promise BGG. Jeremy si sentì in colpa con tutti quei robot, mentre Puppet e Mangle ballavano assieme in un angolo.

-Allora... sentite. Ho un'idea: facciamo pace, voi non cercate di uccidermi, io vi rimonto, e assieme cerchiamo di svelare il malvagio piano di Frederick!-

Toy Freddy acconsentì:

-Sì, non ne posso più di essere comandato da quello stucchevole effemminato (senti chi parla!)-

Guardia e animatronics strinsero un patto... però adesso sorgeva un grosso problema: come faceva Jeremy a ricostruire i robot in 10 minuti, prima che Frederick aprisse e scoprisse quel che era successo?




Commento

E be... non so cosa dire. Domani ne scopriremo delle belle :D

  
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