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Autore: Dragasi    02/08/2015    1 recensioni
Ultimi giorni della Vecchia Repubblica, ultimi giorni dell'Ordine Jedi.
Un'Ombra Jedi è in viaggio per la Galassia per sventare i piani del Lato Oscuro, con lui un giovane Jedi aspirante Guardiano della Galassia.
Un'Ombra Jedi e un Padawan mettono a rischio la loro vita per preservare le Vie della Forza
Genere: Avventura, Drammatico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Liam
Era preoccupato per Xàrtan, aveva sempre voluto bene a quel ragazzo e vederlo soffrire gli faceva male.
Conosceva il Padawan abbastanza bene da sapere che non poteva fare molto per lui, ma questo non lo rasserenava, anzi, lo incupiva ancora di più.
In quel momento uscirono dall’iperspazio ed un pianeta lussureggiante si parò davanti a loro.
«Questo è Wayland, il pianeta dimenticato dalla Repubblica. Vedi se riesci ad atterrare tra la vegetazione, la gente di qui è rimasta indietro, meglio se non ci facciamo vedere»
 
La nave atterrò delicatamente in un prato circondato da una fitta boscaglia ed i due Jedi scesero con un salto dal Lightside Explorer.
«Ed ora dove andiamo?» domandò Xàrtan.
«Cerchiamo un villaggio. Il mio amico ha scelto questo posto perché qua è difficile trovare ciò che cerchi. Ci aspetta un lungo lavoro» rispose Liam iniziando ad incamminarsi nella direzione in cui la vegetazione gli sembrava meno fitta.
Il Padawan lo seguì mormorando: «Che la Forza sia con noi!»
Liam lo sentì ed un sorrisetto divertito gli spuntò in volto.
 
L’Ombra si era affidato alla Forza per acuire i suoi sensi e poter percepire tutto ciò che si trovava in quella foresta.
Non sapeva dove stava andando, si stava affidando alla sua percezione ed al suo istinto. Xàrtan camminava silenziosamente dietro di lui, in lontananza potevano udire i versi di specie a loro sconosciute.
Improvvisamente la foresta si aprì e loro sbucarono su un campo coltivato in cui stavano lavorando un uomo ed un ragazzino, che appena li videro corsero via urlando.
«Un villaggio l’abbiamo trovato, Maestro, ma non credo che ci riserveranno una calda accoglienza» commentò ironicamente il Padawan.
Liam iniziò ad incamminarsi nella direzione in cui erano scappati i due uomini rispondendo: «L’unica speranza che abbiamo è che parlino una lingua simile alla nostra»
Xàrtan sgranò gli occhi ed esclamò: «Che la Forza sia con noi per davvero!» e seguì l’Ombra.
 
Alla fine del campo trovarono un gruppo di umani vestiti di pelli ed armati di asce e lance ad aspettarli. Liam alzò subito le mani in segno di resa facendo cenno all’apprendista di fare altrettanto. Era convinto che, dimostrandosi amichevoli, riuscissero a non farsi ammazzare e a scoprire qualcosa.
Uno degli uomini, particolarmente alto e robusto, intimò con la lancia: «Camminare»
Liam sussurrò felice a Xàrtan: «Almeno parlano la nostra lingua!» iniziando poi a camminare nella direzione indicatagli dall’uomo.
Un altro degli indigeni diede uno spintone al ragazzo, che subito dopo si mosse per seguire il Maestro Jedi.
 
Vennero condotti pe le viuzze di un piccolo villaggio. Liam si guardava incuriosito intorno osservando la gente del posto e le loro capanne di fango.
Pensare che i loro antenati erano cittadini della Repubblica, ma sbarcando qui sono stati dimenticati da tutti…, pensò tristemente Liam, ci vuole poco perché anche la più avanzata delle civiltà regredisca di milioni di anni di evoluzione.
L’uomo che gli aveva ordinato di camminare si fermò improvvisamente e gli spintonò all’interno di una capanna.
All’interno un vecchio stava seduto su un trono rudimentale e portava strani ornamenti colorati. Liam si inchinò subito e, dietro di lui, Xàrtan lo imitò.
L’uomo che gli aveva condotti fin lì parlò: «Io trovare uomini campo. Io portare qui. Loro strani, no come noi»
Fantastico! Regrediti anche nel linguaggio, sarà divertente, pensò ironicamente l’Ombra.
Il vecchio parlò nello stesso basic primitivo dell’energumeno con la lancia: «Chi essere voi? No come noi?»
Liam scambiò uno sguardo con Xàrtan facendogli segno di tacere per poi parlare cercando di imitare lo stesso linguaggio di quella gente: «Noi come voi: uomini. Noi perdere, ora qui. Noi venire pianeta lontano!»
Gli occhi del vecchio si illuminarono e disse all’uomo armato di lancia: «Uscire»
Quello gli rivolse un inchino per poi congedarsi e lasciare i Jedi soli con il vecchio.
«Da dove venite, stranieri?» disse il vecchio con tono cordiale.
Liam rimase a bocca aperta per un secondo sentendo il vecchio parlare in un basic fluente e corretto, appena si riprese rispose: «Veniamo da Coruscant»
«Posso sapere quali sono i vostri nomi?» domandò ancora.
«Io sono Liam Windbounder e il ragazzo è Xàrtan Corso. Siamo Jedi» rispose l’Ombra chinando il capo.
«Io sono Kupilka, il capo di questo villaggio, e sono lieto di darvi il benvenuto. Vi prego di accomodarvi, abbiamo molte cose di cui parlare» e concluse la frase indicando quelli che sembravano dei rudimentali cuscini.
I due Jedi si accomodarono e Liam riprese la parola: «Posso domandarvi una cosa?»
Kupilka sorrise e rispose: «Certamente»
«Come avete imparato la nostra lingua?»
«Me l’ha insegnata mio padre, come io l’ho insegnata a mio figlio. Nella mia famiglia da generazioni custodiamo un segreto. Io so benissimo che i nostri antenati erano cittadini della Repubblica. Per disgrazia la nave con cui arrivarono qui si danneggiò in modo irreparabile, questo pianeta fu cancellato per errore dalle mappe e tutti si dimenticarono di noi. Siamo regrediti, ma nella mia famiglia abbiamo mantenuto la lingua della Repubblica» appena finì il vecchio si alzò e si andò a sedere a terra, di fronte all’Ombra ed al ragazzo.
Xàrtan a questo punto non riuscì a far meno di chiedere: «Come mai non avete più provato a farvi trovare da qualcuno?»
Kupilka rispose in tono molto pacato: «Vedi, ragazzo, ormai la nostra società è troppo regredita, la mia gente guarderebbe con terrore le navi, le armi e le persone civilizzate. Sono abituati a vivere qui, in maniera primitiva, ma vivono felici e non posso permettere che questo equilibrio venga stravolto» poi aggiunse «Ora è il mio turno di fare domande»

Angolino di Dragasi
Salve a tutti! Non mi ero dimenticata di questa storia, solo che finendo la matura ho dovuto fare un paio di cose prima di essere libera! Ed ecco a voi il nuovo capitolo, questo è un po' più di passaggio, ma presto tornerà l'azione. Posso solo sperare che vi sia piaciuto come gli altri!
Intanto un grosso abbraccio a tutti ed in particolare a Greece_Lee, famousdragon e NuandaTSP!
Ciao ed al prossimo capitolo. Al solito se avete domande mandatemi un messaggio in privato, sarò felice di rispondere!
   
 
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