Libri > Percy Jackson
Segui la storia  |       
Autore: _TheHouseOfSun_    02/08/2015    0 recensioni
Ciao, spero che questa fanfiction vi piaccia. Parla di un gruppo di ragazzi (ovviamente parlo degli semidei di Percy Jackson resi normali) che sono costretti a fare due mesi in un campo per persone iperattive. Lì saranno uniti da legami di tipo diverso, e vivranno avventure che li faranno diventare amici. Questa è quindi la storia di tutte le scemenze, i guai, le sfortune, i litigi e le avventure di Percy, Annabeth, Nico, Jason, Piper, Frank, Hazel e Leo.
Genere: Avventura, Fluff | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Slash | Personaggi: Quasi tutti
Note: AU, OOC | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<  
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Non ho mai avuto paura del buio, anzi. Quando ero piccolo mi rifugiavo nell’ombra per poter piangere senza farmi vedere da mia madre. Lei aveva troppi problemi, e sapere che suo figlio stava male non l’avrebbe certo aiutata, così il buio divenne il mio unico confidente. Eppure ora, in questa galleria che probabilmente non ha mai visto un raggio di luce, mi sento come se l’oscurità volesse rubarmi l’anima.
Poi finalmente un punto luminoso compare in lontananza, ma nell’avvicinarmi noto che la luce che emana e rossa e crudele. Mi vengono i brividi.
Grazie a tutte le divinità possibili e immaginabili, Leo spezza il silenzio:- Dlin-Dlon. I passeggeri del volo Buio666 partito dal Campo per arrivare dritti all’Inferno, sono pregati di accendere le torce. In dirittura d’arrivo non è consentito urlare, avere paura o seguire gli istinti suicidi/omicidi che questo simpatico posto provoca. Se notate la presenza di animali mitologici, quali per esempio segugi infernali, arpie e mostri vari, siete pregati di avvisare il comandante della cosa. Vi verrà immediatamente somministrato un antidoto a qualsiasi droga abbiate assunto nelle passate ventiquattro ore. Il meteo suggerisce temperature attorno ai mille gradi, aria immobile e umidità al 270%. Vi ringrazio per la gentile attenzione, per qualsiasi dubbio le mie hostess saranno felici di darvi un aiuto. Grazie mille.
Segue un momento di trambusti e poi la voce di Jason si leva indignata:- Come sarebbe a dire che sono la tua hostess?! Oh, tesoro, questa me la paghi cara!
Scoppiamo a ridere, ma è un sollievo che dura ben poco. La fine del tunnel si avvicina, e avverto un terribile peso al cuore.  E infine arriviamo.
È una specie di grotta illuminata da un fuoco di cui restano solamente le braci color sangue. Ci sono un tavolo e una poltrona. Fino a qui nulla di particolarmente interessante, eppure mi sembra che mi sfugga qualcosa, qualcosa d’importante. Grazie agli dei Annabeth mi pianta una gomitata e accenna alla mia enorme dimenticanza. C’è un uomo dai piccoli occhi, neri come pozzi e cattivi, seduto sulla poltrona. Si sta torcendo la barba scura e ricciuta con una mano, mentre passa l’altra fra gli ispidi capelli.
- Cos’è, uno scherzo?- domando.
- Perseus Jackson! È un piacere vederti! Non credevo che saresti venuto! È un tale piacere, davvero…
- E lei chi diavolo è?- questa è Hazel. Sembra piuttosto arrabbiata, fa abbastanza paura.- Come si permette di mettere paura così alla gente? Percy ha avuto un attacco di panico a causa sua!
- Ehm, Haz, credo vada bene così… - la interrompo. Mi rivolgo nuovamente all’uomo – Cosa ci impedisce di girarci e andarcene?
Il tizio si alza. È un molosso alto oltre due metri e dal torace possente e muscoloso. Eccetto alla sua evidente forza fisica, non mi sembra che abbia delle armi. Ci guarda con un misto di divertimento e compassione:- Oh, nessuno vi costringe a rimanere qui, se non volete. Il problema è proprio che voi desiderate con tutto il vostro cuoricino restare ad ascoltarmi.
Frank si agita inquieto:- Amico, andiamocene, ti prego.
Ma l’uomo corpulento ha ragione. Non mi va di muovermi, vorrei stare lì a sentire, ma quando faccio per voltarmi, sgancia la bomba (in realtà anche Frank ne sgancia una, ma di tutt’altro tipo e più… odorosa)
- Quanti di voi hanno dei problemi con i genitori?- non si ferma nemmeno ad aspettare la risposta. Lui sa, sa tutto, e questa consapevolezza m’inchioda dove sono, ebbene sì, più della flatulenza del mio amico asiatico. Prosegue con calma, sicuro di avere la nostra attenzione, e a ragione:- Vediamo chi abbiamo qui, avvicinatevi, per cortesia!
Ci schieriamo in fila davanti a lui, in modo che possa vederci tutti. C’è qualcosa di ipnotico nel suo tono cantilenante e profondo, qualcosa che ci spinge a obbedire senza fiatare. Passeggia con tranquillità fra di noi, perfettamente a suo agio.
-Ah, voi siete giovani, siete nell’età d’oro della vostra vita, ragazzi miei. Mi dispiace davvero di aver interrotto l’idillio di questo campo, ma ammetiamolo non era un po’ noiosa questa monotonia? Io vi sto solo aiutando a spezzarla!- dice, accompagnando il tutto con un occhiolino complice. Nessuno ha il coraggio di emettere un suono, per cui prende il nostro silenzio come un invito a proseguire:- prima facciamo le presentazioni, piacere, io sono Crono! Forza ragazzi, non vi vedo molto entusiasti! Come volete… Tempo fa ero giovane anche io, sapete? I miei genitori erano ricchissimi e potenti, gestivano un’azienda petrolifera nell’Oceano Antartico.
- Non è un po’ illegale?- domanda Annabeth
-Oh, beh, questo era l’ultimo dei nostri problemi, finché non… non farmi fretta, ragazzina, procediamo con ordine! Allora, dicevo, l’Urano Company procedeva a gonfie vele, e mio padre guadagnava milioni di dollari, ma commise l’errore di non dare a mia madre la parte che si spettava. Il problema è che mia madre è un tipetto molto, come dire, ehm, vendicativo. Così, sentendosi sminuita e umiliata, decise di aiutarmi a, uhm, metterlo fuori gioco. Tutti i soldi passarono a me, che a quel punto vivevo insieme a Rea, mia moglie. E sarebbe finita qui la storia, con me che passo le mie vacanze in Grecia sul mio yacht, insieme alla mia donna, se non fosse stato che lei aveva un debole per l’ecologia. E generalmente l’ecologia e le estrazioni di petrolio, soprattutto se in Antartide, non vanno d’accordo.
- Ehi, amico.- Jason mi sussurra nell’orecchio, distraendomi dal discorso
- Che c’è?- bisbiglio preoccupato in risposta.
- Penso di avere un problema. Sai tutta questa storia del tipo semi-mafioso, no?
- Jason, taglia, non so se lo hai notato, ma sono le due e venti di notte e noi siamo in una grotta a prendere il tè con un assassino che probabilmente vorrà uccidere anche noi.
- Okay, il problema è che ho notato tutto questo, solamente non riesco a pensare ad altro se non che, devi ammetterlo anche tu, oggi Piper è proprio uno schianto!
- MA SEI SCEMO O MANGI SASSI?!
- …. fiordi norve… Perseus? Che succede?
Cavolo, Crono ha sentito.
- Ehm, credo di avere alzato un po’ troppo la voce.
- Sei un genio, Testa D’Alghe.- la freddezza nella voce della Sapientona mi ferisce. Ora ha il mento leggermente spinto in fuori e sollevato con fierezza, l’acciaio degli occhi che fiammeggia per quella che credo sia frustrazione. La luce rossa dona ciocche ramate ai suoi capelli, facendoli risplendere nel buoi. Sembra una dea, una dea molto arrabbiata e molto bella. Ora io dovrei uscire, andare a cercarmi un bravo psichiatra e farmi ricoverare in una clinica per il resto della mia vita, perché la cosa si sta facendo preoccupante. C’è uno psicopatico stalker che probabilmente vuole vendicarsi di qualcosa che gli hanno fatto i miei genitori, e l’ultimo dei miei pensieri potrebbe essere che Annabeth è stupenda. Ho decisamente un problema.
Mi accorgo che Crono è andato avanti a raccontare:- Poi un giorno arrivò un giovane e adorabile ambientalista che ebbe la grande idea di portare il mio caso a un tribunale. Mi fece perdere quasi tutto il mio patrimonio e costrinse la mia impresa a chiudere. Naturalmente non fui felice della cosa, per cui ho sempre desiderato fargliela pagare. Ora facciamo un giochetto, indovinate il suo nome.
Mi sta fissando, ho un terribile presentimento che mi fa ghiacciare il sangue nelle vene:- No? Bene, ve lo dirò io: Poseidone. Qualcuno lo conosce?
Il mio cuore salta un battito e gelidi aghi mi attraversano tutto il corpo, facendomi rabbrividire e sudare freddo. Poseidone è mio padre.
Ora sento su di me gli sguardi di tutti, ma ho la sensazione che l’uomo non abbia finito con le sorprese. Iniziano tutti a bisbigliare, ma Crono li interrompe:- Ragazzi, vi prego, siate educati! Non ho certo finito! C’erano anche i suoi amici ad aiutarlo. Primo, l’avvocato, secondo, il testimone.  Rispettivamente Zeus e Ade.
Un’esplosione di insulti sovrasta le sue parole, ma per poco. Il problema ora è sapere come vuole vendicarsi. Piper, Frank, Leo e Annabeth si stringono attorno a me, Jason, Nico e Hazel (?).
Pip si fa coraggio e chiede, la voce tremante:- Cosa vuoi da loro?! Sono solo dei ragazzini!
Il sorriso di Crono è spaventoso:- Io ho perso settanta milioni di euro e due anni della mia vita in carcere. Vi concedo di riportarmi almeno i primi entro… che giorno è oggi?
- Il 24 giugno- sussurro raucamente
- Perfetto, li voglio entro la mezzanotte del 24 luglio, vi va bene? Ottimo, ottimo! Vi suggerisco una cosa, pare che tempo fa qui ci fosse un museo di arte greco-romana, che purtroppo è stato seppellito da una frana. Se lo ritrovaste, i tesori lì dentro basterebbero a coprire ciò che mi dovete.
- Perché non ci va lei, scusi?- Nico, sembra decisamente arrabbiato.
Crono ride di gusto:- Ma perché è pericoloso, naturalmente!
Hazel parla, la voce è poco più di un sussurro:- E se ci rifiutassimo?
- In tal caso credo che dovrei usare le maniere forti, ma noi non vogliamo, vero?
Leo è completamente fuori di sé:- Troveremo il modo per fargliela pagare, lo sa?
Io e gli altri tre interessati ci guardiamo, poi prendo la parola:- Ragazzi, apprezziamo l’intenzione, ma non potete seguirci in questa storia, avete sentito, è pericoloso. Voi non c’entrate, se ne state fuori sarà solo meglio per tutti.
Frank mi guarda sconvolto:- Non penserai davvero che vi lasceremo soli?
Quel pacioccoso orso che ama le merendine al cioccolato e il chili di carne sta dicendo sul serio. Glielo leggo negli occhi, non ci abbandonerà mai.
- Senza di me non andate da nessuna parte- interviene Piper decisa.
- E nemmeno senza di me- concorda il folletto.
Annabeth mi guarda con occhi ardenti:- Abbiamo iniziato questa storia insieme, la finiremo insieme, capito bene Zucconi? Hazel, tesoro, lo sai che per te ci saremo sempre!
- Ehi!- commenta Jason piccato- Perché Hazel è “tesoro” e io “zuccone”?
Poi si blocca un secondo, riflettendo:- Aspettate. Totò Riina ha detto che si vuole vendicare di Poseidone, Zeus e Ade. Ma se io sono il figlio di Zeus, Percy quello di Poseidone e Nico quello di Ade, e Hazel non è sorella di nessuno di noi, allora di chi è figlia?
La ragazza in questione sbarra gli occhi, mentre Crono prende la parola:- Ma bravo, il nostro biondino! Vedi, è questa la parte bella! Nico Di Angelo e Hazel Levesque sono fratellastri! E loro nemmeno lo sapevano, buffo, no?
   
 
Leggi le 0 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<  
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Percy Jackson / Vai alla pagina dell'autore: _TheHouseOfSun_