«Icha Icha Paradise?» [...]
Già il nome dell'opera è quanto dire.
Sasuke fa allora il gesto di chiuderlo, infilandovi poi un dito in mezzo in un punto a caso e tirando, riaprendolo. Legge giusto le prime righe che citano affanno, mancanza d'aria e rigidità; quando vi è un riferimento a muscoli intorpiditi come prova dell'intensità di chissà quale appagamento, gli sembra la versione sciatta de L'arte di Correre di Murakami.
Di nuovo, l'idea di silurarlo con lo sciacquone non gli sembra più così avventata.
Poi volta pagina. E capisce.
[Sasuke/Naruto]