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Autore: wannabe24    03/08/2015    1 recensioni
Alìe, appartenente alle creature invisibili, vive in un mondo senza sentimenti, costruito dai suoi genitori che gli donano una base su cui vivere. Lei, però, sa che c'è qualcosa di diverso e che la distingue dai suoi simili. Ma tutto accade per un ragione...
Genere: Avventura, Fantasy, Sovrannaturale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: Otherverse | Avvertimenti: Triangolo
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-Prologo






Siamo esseri trasparenti e fatti di acqua.
Le mie mani si possono mimetizzare con gli oggetti che tocco e solo altri esseri come noi possono distinguerci o vederci. Ci possiamo camuffare tra gli umani per scopi personali e viviamo grazie a loro: il loro tocco ci dona un colore e un aspetto, che svanisce dopo 40 minuti. Dopodiché torniamo trasparenti e ci serve un altro contatto per riavere una forma umana, che rimane invariata.

Avete presente quando guardando le nervature del legno o del marmo riconoscete volti o mani? Quelli siamo noi, immortalati nell’attimo in cui ci muoviamo dinanzi ai vostri occhi.  
Siamo esseri immortali: la nostra vita invecchia e ringiovanisce, ringiovanisce e invecchia. Un continuo ciclo, insomma.

Siamo discendenti di Scilla, figlia di Forcide e Crateide, due mostri mitologici. La nostra antenata, a differenza, era una ninfa bellissima, colpita da una maledizione da Poseidone. Lei fu trasformata in un mostro marino; noi, invece, in invisibili. Facciamo parte di questa categoria e non abbiamo nessuno scopo in particolare.
I miei genitori mi dicono che sulle nostre teste abbiamo una condanna, quella di non sapere perché viviamo e perché non possiamo morire. Siamo destinati a vivere nell’abitudinarietà e non c’è nessun modo per mettere fine alla nostra punizione o alla nostra vita.
Non siamo dotati di sentimenti, né emozione alcuna. Apatici e cinici. I nostri genitori ci insegnano a  non amare e a non fare amicizia. Amare significa distruggere.

Ci comportiamo come normali esseri umani: nasciamo, andiamo a scuola, lavoriamo, invecchiamo e ritorniamo piccoli. Vivo da 203 anni e ho cresciuto i miei genitori per due volte, e viceversa. Ho le sembianze di una persona di 17 anni e ogni volta ho bisogno di sfiorare o urtare gli uomini per riavere il mio volto. Senza di loro noi non potremmo esistere. 


 
  
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