Ciliegie

 
 
 
 
 
La sua risata risuona fragorosa nell’aria.
Inspiro profondamente piegandomi sulle ginocchia, il respiro corto.
La sento. È da qualche parte, qui intorno. Sta ridacchiando piano, come se non potesse trattenersi. Come una bambina.
Un colpo. Vengo sbalzato in avanti da un peso che mi atterra sulle spalle, morbido e caldo. Sento il suo respiro sul collo, le sue mani fredde strette al mio petto, le sue gambe che mi circondano i fianchi. La sento in ogni centimetro di me, che formicola come se ci fossero centinaia, migliaia di farfalle sottopelle che premono perché stiamo ancora più vicini, e ancora, ancora.
Vorrei prenderla in mano e sentirla contro di me, nuda e bellissima, senza questi strati di vestiti a separarci, solo pelle e respiri e capelli rossi. Questi non sono i soliti pensieri che affollano la mia testa. Merlino, non ho mai provato questo per nessunissima Mimbulus Mimbletonia; eppure… la sento tutta, con il seno contro la mia schiena, i capelli sfuggiti all’elaborata acconciatura, ormai nient’altro che un ricordo, che mi pizzicano la pelle del viso e odorano di… buono. Qualcosa di floreale, ne sono sicuro.
Scende da me con un’altra risata, e davvero non saprei dire cosa succede dopo.
Voglio dire, sono io che faccio questo, e sono del tutto presente – non sono mai stato più presente, direi – eppure in futuro riassaporerò tutto come un insieme disordinato di momenti dolcissimi che profumano di fiori… di ciliegio. Un guazzabuglio febbrile, istintivo. Da oggi in poi, i ciliegi diventeranno le mie piante preferite, tremila volte più di tutte le Mimbulus Mimbletonia del mondo.
La stringo fra le braccia – più vicina, e ancora -, e sento il suo respiro mozzarsi fra le labbra rosse e lucide. Scommetto che quelle labbra sanno di ciliegie, e da oggi in poi le ciliegie diventeranno il mio frutto preferito, più di tutti i pudding del mondo.
Vedo i suoi occhi sgranarsi e guardarmi fra le ciglia scure con un luccichio che davvero non saprei classificare, ma che probabilmente brilla anche nei miei occhi.
Quando le nostre labbra si incontrano – scontrano - la sento calda e affannata. Non è perfetto. I nostri nasi cozzano goffamente, le nostre mani sono esitanti su cosa fare, incerte, inesperte.
Eppure, per me è bellissimo. Sento i suoi capelli morbidi sotto i miei polpastrelli, ruvidi, induriti dai calli e sfregiati da piccole cicatrici che saprei riconoscere con il nome di trenta piante diverse, ricettivi ormai a qualsiasi cosa, e anche se in tutto questo buio non posso vederli, so che sono bellissimi e rossi, rossi come le ciliegie.
E’ il mio primo bacio.
Sento il sapore delle ciliegie del suo lucidalabbra – avevo ragione! -, quello delle Api Frizzole cha ha mangiato sulla torre di astronomia con le gambe a penzoloni che pizzica sulla sua lingua e poi sulla mia, e le Api Frizzole non mi sono mai piaciute, sul serio, ma ora so che non potrò mai più farne a meno. Sento anche una sentore dolce, sotto tutto questo, e so che è il sapore di Ginny, e che di lei non potrò davvero mai più fare a meno.
Non so quanto tempo passa quando ci stacchiamo. Non so come arriverò al mio letto o come farò domani mattina a stare in sala grande senza provare l’impulso irrefrenabile di baciarla.
So solo che le sue mani smettono di accarezzarmi il collo, e le mie emergono dai suoi capelli, e lei ride e io rido.
Ridiamo fortissimo, e probabilmente da qualche parte qualcuno ci sente, ma non importa.
Poi il gioco ricomincia. Lei scappa, con un largo sorriso ancora sulle labbra rosse di baci. Io la inseguo, il suo sapore ancora sulle labbra - ciliegie.





Upside Down e una piccola raccolta di One Shot assolutamente senza pretesa. Un piccolo, minuscolo, spazio per coppie non canon. Tutte Crack Pairing, tutte durante il Ballo del Ceppo. 
Ciliegie è una piccola, minuscola One Shot su Neville e Ginny. Spero che vi piaccia. Qualsiasi consiglio è ben accetto.