Film > Frozen - Il Regno di Ghiaccio
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Autore: Jordan Hemingway    04/08/2015    1 recensioni
Raccolta BlackElsa: perché le tenebre e il ghiaccio sono fatti per stare insieme.
Elsa è cristallo, affilato e splendente, un cuore puro venato di oscurità, il coraggio dei bambini unito alla determinazione della giovinezza.
All’Uomo Nero ricorda tanto se stesso, quando ancora il suo nome non era Pitch Black, ma Kozmotis Pitchiner, il baluardo contro quei Fearlings che oggi sono ai suoi ordini.
Genere: Angst, Commedia, Dark | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Elsa
Note: Cross-over | Avvertimenti: nessuno
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Storia scritta per l'event del gruppo FB We are out for prompts, credits del prompt alla promptatrice (#Ombre che si allungano)
 
“Vattene, altrimenti ti congelo.” Pitch sa benissimo che Elsa intende ogni sillaba di quell’avvertimento. Ovviamente non ha nessuna intenzione di obbedire.
“Difficile congelare un’ombra, non credi?” Sorride beffardo. L’unica luce nella stanza è quella delle candele che la Regina di Arendelle ha acceso sulla scrivania, e basta appena a illuminare i fogli stesi sotto il suo naso. A Pitch riesce facile allungarsi in mille rivoli di tenebra, in attesa al confine con l’aura luminosa.
“Di che si tratta? Contabilità?”
Elsa sospira. “Diplomazia.” Lascia che la testa scenda a sbattere contro il piano del tavolo. “Inviti a cerimonie, richieste di trattati d’amicizia, reclami commerciali… Da quando hanno saputo di me, pare che tutti i regni del mondo vogliano aver a che fare con Arendelle.”
“Come dire, se non conosci la Regina delle Nevi non sei nessuno.” Un refolo d’ombra sfiora dolcemente la caviglia di Elsa.
“Esattamente.” La giovane donna posa il mento sugli avambracci, scrutando l’oscurità davanti a sé. “La mia mole di lavoro si è decuplicata: quindi vattene o proverò a scoprire se il ghiaccio ha effetto sulle ombre.”
Due scintille si accendono nel buio: stelle ingoiate da un’eclissi, soli inghiottiti dalle tenebre.
Prendendo forma, Pitch si avvicina alla scrivania. “Troppo lavoro e niente svago fanno della Regina una ragazza noiosa.” Enuncia sogghignando: la luce delle candele trema e si affievolisce mentre le ombre si infiltrano tra i documenti ufficiali e raggiungono il viso di Elsa.
La quale si limita ad alzare gli occhi in direzione del suo interlocutore. “Dovrei ridere o gridare di paura?” Domanda inarcando un sopracciglio, l’angolo della bocca piegato in un mezzo sorriso.
“Gridare mi va bene.” Con un guizzo, le ombre spengono le candele. “Ma non di paura, stanotte.”
  
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