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Autore: ladymia    04/08/2015    1 recensioni
Qualcosa si sta rompendo, tutto ciò che si era stabilizzato sta per essere sgretolato.
Manca una persona, Calum Hood, ma c’è pure un bambino di troppo, com’è possibile?
Dana e Luke erano ritornati ad essere i soliti Bad Blood, per quanto tempo però?
A Dana, Allie, non convince, è troppo innocente per essere una testimone, a Luke, invece, incuriosisce.
Aggiungendo il fatto che tra Dana e Michael sta succedendo qualcosa e non so se resteranno in piedi, la morte di qualcuno è difficile da superare. Ed anche il tradimento, poi, Michael è paranoico,
Ashton non riesce a capire, cosa c’entra lui in tutto questo gioco malsano?
Di certo, vivi o morti, tutti loro sanno che il lieto fine non esiste.
Non c’è più tempo.
Il tempo sta per scadere.
Il momento arriva.
***
Michael sapeva con certezza che Calum era ancora vivo, una mocciosa come Misha Kallen, pazza o meno, non avrebbe mai potuto farlo fuori, ma allora dov’era Calum Hood? Perché non tornava da Michael? In che guaio si era cacciato?
Dana guardò bene il corpo, completamente carbonizzato, evidentemente chi voleva eliminarlo doveva bruciare qualcosa assieme a lui e rendere alla polizia l’identificazione ardua.
M.C||Mini-long||Sequel
Genere: Comico, Fantasy, Mistero | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Michael Clifford, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: Raccolta, What if? | Avvertimenti: Contenuti forti, Tematiche delicate
Capitoli:
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Ashton sapeva che quello che aveva fatto era sbagliato.
Ma era spaventato e non sapeva cosa fare.
Stavano preparando per partire, Ashton per la seconda volta si ritrovava a scappare.
Ma stavolta era diverso, ‘sta volta erano in pericolo e lui non poteva solamente scappare a Darwin sperando che Allie non li trovasse, non poteva stare fermo a guardare.
Così Ashton lo fece: chiamo Michael da una cabina privata.
«Pronto?»
Ed Ashton l’aveva capito dalla voce che Michael era distrutto, che era spezzato in due, perché gli mancava un pezzo di se stesso. Per quanto avesse voluto, Ashton non sarebbe mai stato capace di amare Dana nemmeno un quarto di quanto l’amava Michael e per quanto gli pesasse ammetterlo, non sarebbe nemmeno stato un buon padre per il bambino.
«Sono Ashton»
Dall’altro capo del telefono ci fu solo silenzio né sospiri né movimenti.
«Non devi parlami per forza, devi solo ascoltarmi, perché se ti chiamo è davvero urgente»
Michael taceva, incerto se chiudere la telefonata oppure continuare la chiamata.
In realtà voleva solo ascoltarlo, perché se Ashton lo chiamava, dopo che gli aveva tirato un pungo in pieno viso e aveva messo il suo orgoglio da parte, doveva essere davvero importante.
«Cercherò di spiegarti tutto nel migliore dei modi, ma io, del tuo mondo, non ho mai capito niente»
Michael si spaventò, perché il suo mondo doveva restare lontano dai suoi amici.
«Calum è ancora vivo, il cadavere che abbiamo trovato non corrisponde al sangue trovato, quindi il tuo amico dovrebbe essere vivo»
Il cuore di Michael si riempì di gioia, sorrise sulla cornetta.
«Adesso il problema non è solo trovare Calum, ma è che non siamo solo io, Dana e Luke a cercarlo»
Michael non capiva, i suoi amici stavano continuando a cercare Calum nonostante tutto? Chi altro cercava Calum?
«Il ritrovamento del cadavere bruciato c’è stato grazie ad una ragazza Allie, diceva di trovarsi in quei capannoni per ballare»
Ashton sospirò «Ce la siamo ritrovata qui a Perth ed ha iniziato a dire cose strane a Dana»
A Michael bastò solo quello per fargli venire la voglia di correre da lei e proteggerla.
 
«Ha iniziato a dire cose come sento “l’odore del tuo bambino o riesco a percepire il sesso”. Dana non sembrava sconvolta perché aveva appena realizzato che»
«Anche questa ragazza era un’informe. Riusciamo a sentire l’odore dei nostri simili» finì Michael realizzando che il figlio era davvero il suo, in realtà, l’aveva sempre saputo dentro di sé, ma la sua rabbia nei confronti di Dana non cambiava, la capiva, questo sì, ma non l’aveva ancora perdonata del tutto.
«Poi però ha iniziato a dire di essere la sorella di Calum e che aveva bisogno di noi per trovarlo»
«Gli informi non hanno un famiglia. Calum non ha nessuno eccetto che me» rispose Michael brusco.
«Chi è allora? Cosa vuole da noi?»
Michael sospirò «Se ha sentito l’odore del figlio di Dana, è un’informe»
Ashton rise «Figlio di Dana? Sei serio Michael? Comunque non credo sia un’informe perché lei si spostata con dei mezzi e quando Luke l’ha colpita è volata a terra senza nessuna resistenza. Lei non è come te, per quanto riguarda l’odore, bastava seguirvi dieci minuti per capire che Dana è innamorata solo di te, evidentemente anche una psicopatica l’ha capito, tranne che te»
Michael tacque davanti all’urlo della verità, perché tutto quello che aveva detto Ashton era verità.
«Dove siete diretti?» aveva chiesto Mike alla fine.
Ashton sorrise: era quello il Michael che conosceva.
 
 
Evidentemente il suo compito in tutto quello che rimettere a proprio posto i pezzi.
Entrò nell’hotel seguito da Dana e Luke, che continuavano a litigare, lui, invece, si era fermato a fissare Michael che era proprio davanti a lui.
Michael però era troppo impegnato a guardare Dana per salutare Ashton.
Aveva un vestito rosso, morbido, le sue decolté nere e quel rossetto rosso lucido che lo faceva impazzire, Dana era sempre perfetta, anche per andare a fare la spesa.
«Smettila di mangiare cioccolato, vuoi che tuo figlio nasca con i brufoli?» la rimproverò Luke.
«Eddai Lukeeey» piagnucolò lei.
Michael sorrise alla scena, poteva anche avere venticinque anni ma restava comunque una bambina.
Luke camminò in avanti, bloccandosi alla vista di Michael, successivamente gli sorrise «Sei venuto per farti picchiare da me?»
Dana avanzò, ma con chi ce l’aveva Luke?
Si bloccò anche lei alla vista del giovane, per un attimo ebbe la voglia di saltargli addosso per la felicità, poi ricordò a se stessa che non poteva ancora permettere che lui le spezzasse il cuore. Lui aveva scelto di andare via, aveva scelto di non crederle, lui l’aveva persa e lei doveva solo tenere a bada i suoi sentimenti, perché fondamentalmente il problema era questo: troppo amore in una volta.
Gli aveva dato troppo amore, senza un se, senza un ma, senza pretendere mai niente, avrebbe dovuto sapere che il troppo amore l’avrebbe portata solo al doppio della sofferenza.
Lui adesso stava difronte a lei, ma lei non riusciva più a guardarlo con gli stessi occhi, l’aveva lasciata quando aveva più bisogno di lui, l’aveva lasciata andare via e lei adesso non sarebbe più tornata da lui.
Indifferenza, ecco cosa avrebbe usato nei suoi confronti.
«Cosa ci fai tu qui?» chiese, fredda, come il marmo.
«Avete bisogno di me, questa cosa è troppo pericolosa per voi»
Dana sorrise.
Non era tornato di sua spontanea volontà, era tornato perché Ashton l’aveva supplicato.
«Beh, fai quello che vuoi» Dana fece spallucce ed li superò.
I tre ragazzi rimasero completamente sconvolti da quella risposta, era stata così non-curante.
Ashton decise di seguirla e sperò che Luke ed Mike non si sbranassero.
Prese velocemente le scale e raggiunse la 305, la camera di Dana.
La trovò seduta sul letto che si asciugava il volto, bagnato dalle lacrime.
«Non ci posso credere Ashton, mi fidavo di te» sussurrò continuando a tenere lo sguardo su le sue mani tremanti
Ashton si sedette accanto a lei, afferrandole le mani.
«Guardami Dana»
Lei lo guardò, incerta.
«Sei forte, Dana. Sei terribilmente bella ed intelligente, sei una badblood, cazzo. Smettila di piangerti addosso, noi abbiamo bisogno di lui, questo non è il nostro mondo, Dana, vorrei poterti proteggere, sempre, così come Luke, ma questa non è la nostra guerra, siamo in svantaggio e in ritardo»
Dana lo strinse a sé, perché aveva bisogno di qualcuno su cui aggrapparsi.
«Pensi che sarò in grado di essere una buona mamma?» sussurrò contro il suo petto
 «Non c’è niente che tu non possa fare, poi hai me e Luke» le baciò i capelli.
«Ash» lo chiamò come una bambina.
«Mmh?»
«Me lo compri il cioccolato?»
Scoppiarono a ridere entrambi e quelle stesse risate furono il colpo di grazia per Michael che stava ascoltando tutto dietro la porta.
«Quando tutto questa sarà finito tu devi andare via, perché tu, Michael, hai solo distrutto mia sorella, l’hai solo resa debole, l’hai solo resa una possibile vittima per il tuo mondo del cazzo, l’hai rovinata. Non la meriti, Ashton sì» gli sussurrò Luke, cattivo.
E Michael, non potette che dargli ragione.
***
I quattro camminavano in silenzio per la città, ognuno con i suoi pensieri e le sue preoccupazioni.
Ma Luke, soprattutto, era disgustato da se stesso. Come aveva potuto essere così cattivo? Si era fatto prendere dall’odio verso Michael, era così accecato da questo che non era riuscito a controllarsi, ecco dove portava l’odio verso le altre persone, solo ad odiare se stessi.
Gli avrebbe chiesto scusa perché lui non era così, lui non era capace di provare odio, né amore, molto probabilmente era destinato al nulla.
I suoi pensieri furono interrotti dall’urletto emozionato di Dana.
«Una pasticceria italiana» urlò entrando.
Ashton rise e si girò verso i due ragazzi, soprattutto fissò Luke che era davvero disperato «Dovevi per forza metterla incinta?» sbuffò Luke scherzando.
Sia Michael sia Ashton rimasero un attimo sconvolti dal tono scherzoso di Luke. Ashton perché era convinto che Luke odiasse Michael e che volesse picchiarlo, Michael a causa di quello che gli aveva detto, cattivo, quella mattina.
Luke stava per entrare quando un ragazzo correndo lo fece volare a terra, di qualche metro, gli aveva colpito la spalla in modo pesante.
Rimasero tutti leggermente basiti dal volo di Luke, era impossibile fare volare Luke solo con una spallata.
Dana uscì di corsa con il fiatone.
«Michael, quello era Calum» sussurrò in preda al panico.
«Sei sicura?» le chiese Ashton.
Dana annuì «Mike, devi trovarlo, ora»
Michael ci provò a rintracciare il suo odore ma era troppo scosso dalla situazione per distinguere gli odori, sentiva solo l’odore dei pasticcini, l’acqua di colonia di Ashton e il suo stesso odore.
Dana lo notò, notò che Michael era preso dall’ansia, dalla paura, notò suoi occhi verdi diventare sempre più lucidi, cristallini, a causa delle lacrime che tra poco sarebbero uscite.
 
«Mike» Dana si avvicinò a lui mettendogli una mano sulla guancia «Tu ce la puoi fare, lo puoi trovare, io conto sempre su di te, sempre» gli confessò guardandolo negli occhi.
E per un attimo tutto si fermò, per un attimo c’erano solo Dana e Michael, un attimo dopo ancora Michael chiuse gli occhi, perché se Dana si fidava di lui, allora anche lui si fidava di se stesso.
Lei era tutto.
Lei la ragione di tutto, l’unica ragione.
Ci riprovò e stavolta il suo olfatto sembrava sentire altri odori che non sembravano più solo gli odori umani, ovvero quelli che riuscivano a sentire tutti, sentiamo un altro odore, uguale al suo, mischiato con il profumo al muschio, tipico di Calum.
«Quindicesima strada» sussurrò, prima di correre via.
«Odio quando fa così» sbottò Ashton prima di iniziare a correre seguito da Luke e Dana.
«Fermi, prendiamo il taxi»
Sì, Dana aveva sempre delle idee geniali.
 
 «Calum!» urlò Michael con tutto il fiato che aveva nei polmoni.
Lui sapeva che Calum era lì, nascosto da qualche parte, quello che non capiva era perché si stesse nascondendo da lui, dal suo migliore amico.
Mai avrebbe pensato che la loro amicizia potesse ridursi così, aveva sempre pensato che il loro legame fosse così forte che nessuno avrebbe potuto romperlo ed ,invece, si era rotto e Michael non sapeva se quel danno potesse più ripararsi.
«Calum!» lo richiamò ancora di più «So che sei qui, cazzo»
 
Michael era schifato dal comportamento dell’amico, era rimasto sconvolto. «Non pensi che io abbia il diritto di sapere se sei in pericolo?! Sei un egoista, Calum»
 
Calum gli si posizionò davanti a Michael con una velocità disumana e con altrettanta forza disumana lo scaraventò a terra, «Io egoista? Davvero Michael?, davvero?» urlò «Hai coinvolto degli umani nel tuo mondo! Lo sai che non possiamo avere dei rapporti con gli umani» continuò, urlando.
Michael lo spintonò a sua volta «Solo perché una stupida leggenda obbliga noi informe a non avere una vita sociale non vuol dire che io la debba rispettare»
Calum gli tirò un pungo «Per colpa della tua negligenza sono dovuto scappare, se a te non importa della tua natura, ricordati che non sei l’unico informe al mondo. Il tuo rapporto con Misha Kallen malsano ha portato Allison da me»
Michael si pulì la bocca, pronto per sferrargli un altro colpo, quando Dana, Luke ed Ashton fecero irruzione nel palazzo.
«Fermi» urlò Dana.
«Sapete cosa fanno due nemici che hanno un nemico in comune? Collaborano! Momentaneamente abbiamo una pazza bionda che ci cerca e dobbiamo trovare il modo per farla fuori » spiegò Luke.
«Allison vi ha trovato?» sbiancò Calum.
Aveva davvero paura di lei.
«Per l’esattezza ha trovato me, Ashton e Luke. Crede che Michael sia ancora Sydney e molto probabilmente lo sta cercando, visto che noi le siamo scappate da sotto il naso»
Calum annuì guardando Dana «Vi siete occupati voi del mio cadavere? O almeno di quello che io volevo far credere fosse mio»
Dana annuì sorridendogli «Hanno capito che il sangue che hai lasciato appositamente non è compatibile al cadavere, quindi bè, ti stanno cercando, o meglio stanno cercando il tuo corpo, credono che hai perso troppo sangue per essere vivo. Allie era lì, è stata la prima trovare il corpo»
 
Calum annuì «Doveva andare proprio così, lei doveva trovare il cadavere e doveva pensare io fossi morto, ma non aveva contato voi»
Stavolta fu Luke a prendere parola «Mi sono accorto che Allie ci seguiva troppo tardi, deve avere ascoltato tutte le nostre conversazioni, con qualche microspia»
Calum scoppiò in una fragorosa risata.
«Allison è una muta forma, può diventare tutto ciò che vuole, anche quella che tu credi una radio, un telefono o una semplice felpa, in realtà, è Allison»
Tutti erano rimasti un po’ perplessi, anche Michael che era un essere anormale e di cose anormali se ne intendeva, era rimasto sconvolto dalla natura della ragazza.
«Cazzo» borbottò Ashton «Cosa diamine vuole Allison da noi?»
«Che mi trovaste» sussurrò Calum «E diamine, se Allison ci trova, siamo fottuti»
Ashton però continuava a non capire «Ma da te, cosa vuole?»
«La mia anima, il mio potere, tutto ciò che le posso permettere di essere più forte per mantenere la sua vera identità»
Ma che stava dicendo? Gli altri quattro si guardavano, non capendo.
«Che diamine stai dicendo Calum?» chiese spazientito.
«Sto dicendo che Allison non riesce a mantenere la sua vera identità, perché i suoi potere non glielo permettono, come noi siamo condannati a restare soli per evitare guai, regola che tu hai puntualmente infranto, lei è condannata a mutare sempre, molto probabilmente la Allison che ho visto io non è uguale a quello che avete visto voi»
Lei è ovunque- aggiunse poi- e chiunque, se non ti uccide, ti rende pazzo.

 




(Ash che salva il culo a tutti)



Madonna ragazze ho troppe cose per cui sclerare.
Prima cosa, il video di SKH.
Seconda cosa, i primi piani di Ashton, non era abituata ad avere la telecamere così su di lui.
Terza cosa, le facce di Michael ed i suoi occhi irresistibili e il modo in cui suona chitarra.
Quarta cosa, Calum e la sua convinzione mi hanno uccisa, lentamente.
Quinta cosa, Luke ed i capelli di Luke, li amo, entrambi.
In poche parole va, è da ieri che guardo sto video che non riesco a smettere, inoltre tutta la mia famiglia sa il testo della canzone per quante volte la canto al giorno.
Ma passiamo alla storia.
Quindi Allie aka Allison, è una pazza psicopatica che può essere tutto e tutti e loro devono cercare un modo per farla fuori, seh! Buona fortuna regà.
Parliamo di Dana e Mike? Cioè io shippo le stesse coppie che compongo io stessa.
I capitoli saranno altri due, massimo due + epilogo, poi credo che la storia finirà, per sempre.
Qualcuno ha mai visto Programma Protezione Principesse? Credo che scriverò una mini-long su questo, ovviamente devo scegliere il protagonista maschile principale, perché veramente la devo impostare così:
Questa principessa deve diventare regina, solamente che un colonnello cerca di prendere questo piccolo paesino sotto il suo controllo. Allora il PPP ha il compito di mettere in salvo prima la principessa e poi il regno, un membro del PPP porterà con sé a casa la ragazza, dove conoscerà il figlio ed i suoi amici. Immaginate una principessa con sti quattro.
Onestamente non so chi scegliere, prenderei Mike, sempre, ma mi piacerebbe scrivere anche degli altri ;)
Oggi sono stata noiosa, va be, ci vediamo ;)
  
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