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Autore: Cordelia    28/02/2005    14 recensioni
"Vorrei picchiarti. Giuro, non chiedo altro che questo. Da settimane sto aspettando un pretesto per farlo. Anche uno stupido, idiota, non importa quale. Muoviti bruscamente, ridacchia da solo, canticchia “è Potter canaglia che infuria e si scaglia”… mi va bene qualsiasi MALEDETTISSIMA OPZIONE, l’importante è avere un motivo. Voglio solo romperti la faccia, poi al resto ci penseremo dopo."
Il mitico Trio è irrimediabilmente sfasciato. Harry e Ron, una volta inseparabili adesso a malapena si rivolgono la parola. Il motivo? Leggete e scoprirete!
Genere: Malinconico, Song-fic | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Harry Potter, Ron Weasley
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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(col testo della canzone 'Ti voglio bene' di Tiziano Ferro)

Ti Voglio Bene



N.B: Alcune frasi della canzone sono volutamente mancanti.

La giornata è stata terribile, come al solito. Entro in camera sbattendo la porta violentemente e mi ritrovo a sussultare del mio stesso gesto. Tu mi dai le spalle, perfettamente immobile, i capelli rossi sparati in alto come se fossero fissati con la colla.
Vorresti voltarti. So che lo vorresti.
Ma non lo fai.
Nemmeno se ti lanciassi qualcosa contro muoveresti un muscolo, se non quello involontario del cuore che batte più per abitudine che per necessità.
Vorrei picchiarti. Giuro, non chiedo altro che questo. Da settimane sto aspettando un pretesto per farlo. Anche uno stupido, idiota, non importa quale. Muoviti bruscamente, ridacchia da solo, canticchia “è Potter canaglia che infuria e si scaglia”… mi va bene qualsiasi MALEDETTISSIMA OPZIONE, l’importante è avere un motivo.
Voglio solo romperti la faccia, poi per il resto ci penseremo dopo.

Vorrei ringraziarti vorrei stringerti alla gola
Sono quello che ascoltavi, quello che sempre consola
Sono quello che chiamavi se piangevi ogni sera
Sono quello che un po’ odi e che ora un po’ ti fa paura
Vorrei ricordarti che ti son stato vicino
Anche quella sera quando ti sentivi strano
(E ho sopportato)
Però adesso non rivoglio indietro niente
Perché ormai secondo te ho tutto quello che mi serve


Sei un BASTARDO! Io ti ho dato tutto da quando ci conosciamo, tutto, il mio affetto, la mia amicizia, il mio tempo, il mio denaro, e tu che hai fatto, eh? Mi hai voltato le spalle.
Mi hai deliberatamente scavalcato. Lasciato indietro, minimizzato. Prendila come diamine ti pare, fatto sta che adesso tu sei da una parte della stanza e io dall’altra, con un silenzio carico di aspettative a congiungerci.
Non c’è più nulla che ci lega se non una vasta gamma di esperienze passate, di duelli combatutti fianco a fianco, di confidenze intime e a volte imbarazzanti.
No, in effetti qualcosa c’è. Ma non è una cosa.
E’ Hermione.
Ma dopotutto, chi se ne frega, giusto Weasel? Lei è solo la nostra migliore amica, il collante del gruppo, l’unica ragazza per la quale entrambi ci taglieremmo le vene se fosse necessario. Nulla di importante, non è vero?
Non farò il primo passo. L’ho già fatto molte volte, perché molte altre volte ci siamo tenuti il muso. Sai che non lo farò ma ci speri lo stesso. Ma perché? Dio, vorrei solo sapere questo! Perché abbiamo rovinato tutto? Che è successo?

Un altro viaggio e poco tempo per decidere
Chi ha caldo a volte non si fermerebbe mai
È troppo presto per ricominciare a ridere
Sicuramente il momento arriverà
Sono passati lentamente venti giorni
Sono trascorsi rimpiangendo i miei sogni
E in quanto a te so solo che se ti vedessi
Sarei più stronzo di ciò che ti aspettassi

Questa volta è diversa dalle altre. E’ avvenuto tutto gradualmente, a balzi. Abbiamo iniziato a parlare sempre di meno. Sempre meno frequentemente ci confidavamo tra di noi. Non ridevamo. Non ci confrontavamo, e qui so bene il perché.
Qualsiasi cosa facessi, qualsiasi dannatissima cosa ci trovassimo a fare insieme, tu lasciavi perdere a metà, scoraggiato, sicuro che per quanto ti saresti impegnato, mettendoci tutta l’anima e tutta la pazienza possibile e immaginabile, non sarebbe stato alla mia altezza. Avrei vinto io, sempre e comunque. Questo, ovviamente, solo in teoria.
Perché credevo che tu ti saresti difeso, che fossi più forte, che dietro alla tua arrendevolezza si nascondesse un problema con te stesso e non con me.
Perché, Ron… Io non sono nulla senza te ed Hermione. NIENTE. E noi, dal canto nostro, senza di lei valiamo la metà… soprattutto adesso che giochiamo da soli la nostra partita persa in partenza, con lei che si giostra come può per accontentarci entrambi.
Lei spera. Continua a sperare perché lei è sempre stata questo. La nostra guida. La nostra migliore amica. La nostra forza.
La fiducia che riponiamo in lei ora è più forte che mai. Ogni volta che la vediamo separatamente, la preghiamo senza esprimerlo chiaramente che deve scegliere: o me o te. Tutti e due è una possibilità non contemplabile, che però sarebbe quella che lei sceglierebbe senza alcuna esitazione. E’ uno strazio vederla tentare in tutti i modi un approccio corretto e razionale per poi sentirsi sempre chiudere con violenza il discorso non appena questo si fa più interessante.
Soffre. E continuerà a farlo fino a che non ci abbandonerà entrambi perché stanca di tutto questo dolore che le arreca l’odio di persone che una volta avrebbero dato la vita anche per il solo capriccio dell’altro.
Perchè così andrà a finire, stanne certo.
Fidanzate tante quante se piovesse
Anche se poi le paure son le stesse
Ora che ho sempre tantissimo da fare
Dici che non ho più tempo per parlare
Ma se solo bisbigliando te lo chiedo
Tu sarcastico ti tiri sempre indietro
E quindi...

Dall’indifferenza siamo passati all’odio. Dall’odio non so se riusciremo a tornare all’affetto fraterno.
- Non sta bene fissare la gente. – Dici sempre mostrandomi le spalle, non più mingherline come anni fa, ma provate da estenuanti allenamenti di una delle nostre passioni, il Quidditch.
Adesso ho il pretesto. Ma non faccio nulla. Stringo i pugni e sento uscirmi dai denti serrati solo un cupo: - Scusami.
Sono un idiota. Avrei dovuto lanciarmi contro di te, calarti la mano stretta a pugno nello stomaco, senza pietà, e dopo averlo fatto, farlo un'altra volta, e poi un'altra ancora, e ancora, e ancora…!
- Non te l’ha insegnato la mamma, Potter?
Respiro profondamente, socchiudendo le palpebre appena.
- L’unica persona che ho chiamato madre è la tua, Weasley.
Vorrei vedere la tua faccia adesso per leggervi sopra il pentimento. Ma continui ad ignorarmi.
- Spero che non le siano venuti gli incubi.- Ribatti freddo.
Ti odio. DIO, quanto ti odio. Ma allora perché non voglio farti del male?
Ti vedo il primo giorno di scuola seduto davanti a me sull’Espresso di Hogwarts, con il naso sporco e la faccia disgustata davanti al panino con la carne che tua madre ti aveva affibbiato per il viaggio. Ricordo le tue parole, le prime vere parole di un mago che ascoltai con assoluto interesse. Parlasti delle Cioccorane, accennasti qualcosa sul Quidditch, ridemmo come matti e condividemmo ogni cosa. Era l’albore di un amicizia.
Quell’amicizia che non è ancora morta in me ma che per paura di essere ferito continuo a nascondere.
- Lasciami in pace.- Dico lanciando la borsa sul letto.

È terminata l’amicizia da due ore
Ho seppellito l’incoscienza del mio cuore
In 4/4 ti racconto
Disilluso e non contento
L’allegria e la magia che hai rovinato
Ti ho visto camminare mezzo metro sopra al suolo
Dire in giro “sono amico di Tiziano”
E rassicurarmi di starmi vicino
Poi chiacchierare al telefono da solo
Dietro l’ombra di sorrisi e gesti accorti
Sono passati faticando i nostri giorni
E per quanto non sopporti più il tuo odore
Mi fa male dedicarti il mio rancore
E quindi...

Non fai in tempo a rimbeccarmi ancora. La porta si spalanca con una furia inumana, e lei fa capolinea. Hermione. Gli occhi nocciola che sputano fiamme, il petto sul quale troneggia la spilla da prefetto di Gryffindor affannato dall’emozione.
- Chiariamo. – Annuncia trepidante.
Mio malgrado sorrido. Un sorrido acido, vagamente cinico che non esprime alcuna emozione, solo tanta apatia. - Non c’è nulla da chiarire. – Dico atono.
- Harry, Ron, vi supplico! Se non volete farlo per voi stessi, fatelo per me, per la nostra amicizia!
- Non c’è più amicizia tra me e lui. Devi rassegnarti.
Lei continua a muovere la testa da destra a sinistra, facendo ondeggiare i capelli ramati da una parte all'altra della faccia. - No…- Continua ripetere. Non ci vuole credere. Non riesce a crederci.
Non ce la faccio a vederla così. Perché le stiamo facendo tutto questo? - Herm, non fare così… - Dico dolcemente sperando che riacquisti quell’aria severa che amiamo entrambi, per poi magari riderci sopra.
- E come dovrei fare?- Fa lei con la mano sulla bocca, i singhiozzi che le lacerano i polmoni. - Dio, ma ce l’avete un cuore?
Mi manca l’aria. Se il cuore che ha appena citato fosse di vetro il mio si sarebbe appena spezzato. Rotto in tre parti che portano altrettanti nomi: il tuo, quello di Hermione e quello ormai consunto e sbiadito di Sirius. Una di queste parti non mi sarà mai più restituita. Ma non posso chiederti scusa. Per che cosa, poi? Perché sei insicuro? Perché siamo cambiati? Non sono pretesti per la fine di un amicizia. All’insicurezza si pone rimedio con una bella chiacchierata tra amici. Al cambiamento con la comprensione. Ma non è questo il nostro problema.
- Hermione, dai. - Dici scocciato. - Non è certo la fine del mondo.
Forse non del mondo Magico. Ma del nostro mondo? Di quello che ci siamo costruiti giorno dopo giorno per SETTE ANNI?
- Sì, invece! - Continua lei testarda. - Lo sarà! Ron, Harry, noi tre… non possiamo continuare così. Separati non sapremo difenderci. Lo sapete entrambi. Che deve succedere per farvi capire che siete indispensabili l’uno per l’altro? Eh? Ron, se Harry dovesse morire saresti contento? Vorresti vivere con il rimorso di…
Non la lasci terminare. Ti alzi di scatto voltandoti con una bruschezza che non ti appartiene. E finalmente ti volti. Il viso paonazzo si intona con il colore dei tuoi capelli e gi occhi sono pallidi dalla frustrazione. Un colpo duro per chi è abituato a vederti sorridere anche per la più stupida delle battute.
- BASTA!Basta, non ho intenzione di sentire altre cazzate. Hermione, credo che con questo discorso tu abbia scelto da che parte stare. Da adesso in poi anche le nostre strade si dividono.

E’ che ti sono debitore di emozioni
E’ che al mondo non ci sono solo buoni
Magari questo lo sapevo ma è diverso
Viverlo sulla tua pelle come ho fatto io con te
E fu Latina a farci unire e poi pagare
Una canzone può anche non parlar d’amore
E ancora con tutto il cuore te lo dico
Anche se da due settimane non sei più
Mio amico…

Esci dalla stanza sbattendo la porta, esattamente come ho fatto io prima.
Non so che succederà ora.
E’ finita? Assolutamente no.
Che ci abbiamo guadagnato facendo vincere l’orgoglio?Nulla.
Ho perso un amico e un fratello. Il migliore che potesse esserci e che avrei mai potuto desiderare. Addio è una parola che non uso spesso e proprio per questo nemmeno questa volta la adopererò. Un arrivederci è più che sufficiente. Possiamo odiarci. Possiamo detestarci con tutto il cuore, venderci al nemico, ma quando uno di noi due sarà in pericolo, l’altro farà di tutto per salvarlo. Il nostro è un rapporto che non è possibile cancellare. Può lacerarsi, rompersi, essere dilaniato, ma non scomparirà. Tu ci sarai sempre per me quando ne avrò bisogno, se mi vedrai in difficoltà mi tenderai la mano e io la accetterò senza alcun ripensamento.
Intanto Hermione appoggiata la schiena contro la porta continua a piangere.

”Questa fan fiction è dedicata a quella che ora devo chiamare “la mia EX migliore amica” Sara.
Ti voglio bene piccola, te ne voglio da morire. Siamo troppo uguali, e so bene che non farai e che io non farò il primo passo. Anche se non ci parliamo e forse non lo faremo più, per me sei stata la miglior sorella che potessi avere. So che questa storia se non ti fosse dedicata ti piacerebbe molto. Grazie di tutto.”

Grazie a chi recensirà.
  
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