04/08/2015
5 recensioniThé al limone.
Camminava lungo Oxford street, mani in tasca, cappuccio calato sulla testa. Faceva freddo quel giorno, la felpa non riusciva a riscaldarlo del tutto e ad ogni respiro una nuvoletta di condensa gli si materializzava davanti alla faccia.
Stava giusto immaginando una tazza di cioccolata bollente quando sentì un rumore assordante dietro di sé, delle grida terrorizzate e un dolore allucinante alla schiena.
Poi il buio.
Stava correndo troppo, lo sapeva, ma doveva tornare a casa in fretta o non avrebbe potuto preparare la sorpresa per il suo ragazzo. Gli aveva comprato un nuovo cappellino per l'inverno e avrebbe voluto presentarglielo accanto a una tazza di thé al limone.
Il cellulare prese a squillare appena imboccata Oxford street. Un'imprecazione gli volò via dalle labbra, cercando a tentoni l'iPhone nella borsa sul sedile alla sua destra.
Cazzo, non riusciva a trovarlo e quella suoneria gli stava trapanando il cervello.
Lasciò il volante per un secondo, giusto il tempo di afferrare la borsa e mettersela in grembo che una bambina attraversò la strada di corsa.
Frenò di botto, sterzando verso il marciapiede opposto, davanti a lui un ragazzo incappucciato camminava tranquillo.
Troppo tardi.
Cadde sotto le ruote della sua auto con un grido lancinante.
Quando scese dall'auto, incolume, si precipitò verso la folla radunatasi attorno al corpo senza vita. Era un assassino.
Spostò sgarbatamente alcuni uomini per guardare in faccia il ragazzo che aveva investito. Non appena lo riconobbe qualcosa all'altezza del petto si frantumò in mille pezzettini.
"..Louis.."
Quel giorno, Harry Styles - 21 anni, inglese - uccise il suo ragazzo e del thé al limone da preparare non se ne seppe mai più nulla.
Un piccolo sfogo per lo stress accumulato in questi giorni.
Non voglio sentir parlare di bambini mai più.
Uccidere Louis Tomlinson mi ha reso abbastanza felice, scusatemi.
-Virginia.
Stava giusto immaginando una tazza di cioccolata bollente quando sentì un rumore assordante dietro di sé, delle grida terrorizzate e un dolore allucinante alla schiena.
Poi il buio.
Stava correndo troppo, lo sapeva, ma doveva tornare a casa in fretta o non avrebbe potuto preparare la sorpresa per il suo ragazzo. Gli aveva comprato un nuovo cappellino per l'inverno e avrebbe voluto presentarglielo accanto a una tazza di thé al limone.
Il cellulare prese a squillare appena imboccata Oxford street. Un'imprecazione gli volò via dalle labbra, cercando a tentoni l'iPhone nella borsa sul sedile alla sua destra.
Cazzo, non riusciva a trovarlo e quella suoneria gli stava trapanando il cervello.
Lasciò il volante per un secondo, giusto il tempo di afferrare la borsa e mettersela in grembo che una bambina attraversò la strada di corsa.
Frenò di botto, sterzando verso il marciapiede opposto, davanti a lui un ragazzo incappucciato camminava tranquillo.
Troppo tardi.
Cadde sotto le ruote della sua auto con un grido lancinante.
Quando scese dall'auto, incolume, si precipitò verso la folla radunatasi attorno al corpo senza vita. Era un assassino.
Spostò sgarbatamente alcuni uomini per guardare in faccia il ragazzo che aveva investito. Non appena lo riconobbe qualcosa all'altezza del petto si frantumò in mille pezzettini.
"..Louis.."
Quel giorno, Harry Styles - 21 anni, inglese - uccise il suo ragazzo e del thé al limone da preparare non se ne seppe mai più nulla.
Un piccolo sfogo per lo stress accumulato in questi giorni.
Non voglio sentir parlare di bambini mai più.
Uccidere Louis Tomlinson mi ha reso abbastanza felice, scusatemi.
-Virginia.