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Autore: LightBluez    04/08/2015    4 recensioni
Luke non è un damerino, Luke è un ragazzo senza controllo che ha avuto la fortuna di ereditare sangue blu,i cui dannati pantaloni attillati da equitazione costano più del mio intero armadio.
© Tutti i diritti riservati.
Genere: Commedia, Erotico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Crack Pairing | Personaggi: Luke Hemmings, Un po' tutti
Note: Lime | Avvertimenti: nessuno
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Gli occhi di Amanda saettarono nei miei, ed io non potei essere più felice,  l'avevo beccata.

Sorrisi innocentemente, mentre la mano di Jack Hemmings scivolava lontana dal corpo di Amanda.

'' Quindi, sua altezza reale Jack Hemmings? Sei seria Amanda? ''

Amanda schiuse le sue labbra da stronza senza parole, pensando sicuramente a qualche giustificazione, Jack Hemmings, tramutò il suo sguardo colpevole in uno sguardo severo.

'' Se si azzarda a diffondere questo piccolo inconveniente fuori da queste mura, la farò licenziare"

Gli Hemmings hanno per caso una fissa con il far licenziare la gente?

'' Non ce n'è bisogno, mi ha già fatta licenziare sua altezza reale Luke Hemmings, non c'è bisogno che lo stronzo maggiore lo rifaccia, anzi, penso che informerò Luke di questo 'avvenimento casuale' così forse la smetterà di fare tanto lo sbruffone di buona famiglia.''

''Non lo farai'' Scattò Amanda.

'' Non ne sarei tanto sicura ''

Dissi,  cercando di non perdere la calma.

Per un'anno intero, mi ero spaccata la schiena  per ottenere un posto di lavoro in questa rivista, e lei, mi aveva licenziata per colpa di Luke Hemmings, e tecnicamente, ero giustificata per quello schiaffo.

''Vuoi riavere la tua merda di lavoro?'' Sputò Jack Hemmings, allargando la cravatta troppo stretta al collo.

Non lo so .

Amanda lo guardò spazientita, forse perchè quello era il suo lavoro.

''Non lo so''

Dissi quello che avevo pensato qualche secondo prima, scegliendo di essere onesta, avevo bisogno di questo lavoro, ma non ero sicura di voler rientrare in questa rivista disonestamente quasi quanto ne ero stata licenziata .

''Bhe, vedi di decidere velocemente, perchè l'offerta resterà aperta fino a venerdì, poi, puoi andartene a fanculo''

Disse Jack Hemmings, prima di passarmi di fianco ed entrare nell'ascensore.

'' Sei tu quello nella merda, stronzo!'' Gridai , mentre le porte di chiudevano fin troppo velocemente.

Chi si credeva di essere? stupido idiota.

Amanda mi guardava sbigottita, con i capelli più disordinati del solito.

Forse non era abituata al essere sincera con Jack Hemmings, ma a me non piaceva fingere, quindi, dargli dello stronzo, era il minimo.

Di solito non ero così poco gentile nei confronti altrui, ma gli Hemmings tiravano fuori il peggio di me.

Senza degnare di uno sguardo Amanda, presi le scale d'emergenza e le scesi velocemente, felice di poter uscire da quel posto, ormai non m'importava più di difendere la mia dignità, perchè l'avevo riavuta indietro nel momento in cui Amanda mi aveva vista entrare in quella stanza, sorprendendola a fare una delle sue cazzate.

Aveva anche scritto per me alcune domande da fare a Luke, con che coraggio?

Con che coraggio faceva sesso con un'uomo che a breve avrebbe dovuto sposarsi?

Disgustosa.

Uscii dall'edificio e presi un respiro profondo, decidendo poi di andare a fare la spesa, avevo bisogno di mangiare qualcosa che non fosse pizza d'asporto.

Erano le 12:47 , quindi, il supermercato più vicino ed aperto era Joe's.

Mi incamminai lungo il marciapiede sul lato dell'edificio di People Magazine tirando le maniche del mio maglione, avrei dovuto portare una giacca.

Joe's distava solo cinque isolati da People Magazine, quindi arrivai dopo pochi minuti.

Pensai alla proposta di Jack Hemmings, avrei dovuto accettare? Dopo tutto non pianificavo di contattare Luke Hemmings per informarlo, non lo avrei voluto rivedere, però l'idea di quel matrimonio pieno di segreti mi disgustava.

Perchè è tutto così difficile?

Smisi di pensare nel momento il cui le porte automatiche del Joe's Market si aprirono permettendomi di entrare.

Presi qualche articolo che era mia consuetudine comprare poi mi diressi nella sezione cereali per prendere i miei Reese's Puffs, deliziosi Reese's Puffs.

Camminai verso la cassa per fortuna vuota e aspettai che il cassiere passasse tutti gli articoli , per poi imbustare.

Odio le buste di carta, sono così fragili.

Afferrai le buste tra le braccia mentre rifiutavo la gentile offerta del cassiere ad aiutarmi, poi mi fermai ridacchiando, ricordandomi di essere a piedi.

Presi una di quelle buste riutilizzabili che non compravo mai, e mentre cercavo di mettere le mie buste di carta dentro di essa, il mio telefono squillò, facendo cadere la busta contenente una bottiglia di latte.

Perfetto, chiunque mi stia chiamando, deve andarsene al diavolo.

Appoggiai le buste per terra afferrando il cellulare dalla tasca posteriore dei miei jeans e risposi.

''Pronto?''

''Adelaide?''

Aggrottai le sopracciglia, sperando di non aver davvero riconosciuto quella voce.

'' Si.''

ci furono pochi secondi di silenzio, mentre il cassiere mi guardava in silenzio.

Imbarazzante.

''Potrei ripetere la mia intervista?''

Merda.





Spazio Autrice:
Allora, il prossimo capitolo è già pronto, però, se riceverò qualche recensione lo pubblicherò, altrimenti, niente.
Ringrazio tutti quelli che seguono la storia e che l''hanno aggiunta tra le preferite, mi rendete felice,grazie.

 

 
  
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