Genere: Sentimentale, commedia
Tipo di coppia: Shonen-ai,
OT3
Personaggi: Kagami
Taiga, Kuroko Tetsuya,
Aomine Daiki
Rating: Verde… ?
Parole: 620+
Note: … non so scrivere personaggi brilli.
Però non potevo non dedicare almeno una storiellina scema alla mia
amata OT3 ~
Scritta il: 26/06/2015
11# • Things you
said when you were drunk
- IdioTaiga,
porta sulle spalle anche me… -
- Scordatelo,
scemo. Kuroko è leggero, tu mi spaccheresti la
schiena… e soprattutto abbassa la voce! -
Come parole al vento. La
risata di Aomine risuonò presto nelle rampe di scale del condominio
addormentato, immerso nel buio di una notte calata
ormai da diverse ore.
Taiga soffiò tra i denti
non solo per quella stilla di buon senso che gli impose di non dar retta alla
sua testa calda, ma anche perché, onestamente, l’energia di rivoltarglisi
contro proprio non ce l’aveva. Dopo una giornata
lunghissima e una festa caotica in mezzo a decine di altre persone, di certo
avrebbe potuto tollerare l’idea di trovarsi davanti il
cartello “guasto” sulla porta dell’ascensore; questo se solo il suo
appartamento non fosse stato all’ultimo, dannato piano e non avesse dovuto non
solo sostenere la propria stanchezza, ma anche un Daiki
che a malapena si teneva in piedi da solo e un Tetsuya
quasi completamente collassato. E menomale che almeno uno dei tre era rimasto
sobrio!
- … l’hai sentito, fai
piano… - dalle spalle di Taiga arrivò un lamento ritardatario e mugugnato, e il
ragazzo dai capelli rossi poté chiaramente sentire la mano di Kuroko sollevarsi, agitarsi e cercare di colpire la testa
di un Aomine che, per evitare il colpo, per poco non si capovolse oltre la
ringhiera delle scale.
- Come se potessi prendermi…
Tetsu! L’unico che può battermi sono solo io! - di
nuovo la sua voce fu l’unica cosa che riecheggiò ovunque, e Kagami
si vide costretto ad afferrarlo per il polso e allungare rapidamente il passo.
Non ci teneva ad incontrare l’ennesimo inquilino
incazzato di turno!
La corsa fino alla porta
d’ingresso fu quasi frenetica, e buttarsi esausto dentro l’appagamento deserto
fu praticamente un sollievo. Neppure si trascinò fino
in camera, limitandosi a schiantarsi, stanco, sul divano, e portare gli altri
due con sé.
- Questa non è la camera da letto… - bisbigliò Kuroko,
staccandosi quasi di malincuore dalla salda e forte schiena di Kagami. Questi sospirò, ma prima che potesse dire qualsiasi
cosa sentì il peso di Aomine riversarsi completamente sulla sua spalla mentre
si sporgeva verso Tetsuya per rispondergli.
- Scusa, se vuoi andare in camera vai in camera, sennò usiamo Kagami
come cuscino, no? -
Da quando in qua era stato
relegato a ‘cuscino’? Sentì la palpebra scattare, mentre quel bizzarro dialogo
continuava come se lui non avesse il minimo diritto di parola. Stropicciandosi
gli occhi celesti, intanto, Kuroko cercò di articolare
una risposta.
- Hm… in
effetti voglio rimanere con Kagami. - mormorò,
prima di buttarsi a peso morto sulle ginocchia del padrone di casa - … vi
voglio tutti e due vicini a me… sempre… non voglio mai
più dormire da solo. -
Davanti a quella sorta di
dichiarazione, Taiga rimase pressoché senza parole. Accolse senza commenti
questa ennesima invasione del suo spazio personale, sorridendo segretamente nel
buio solo appena illuminato dalle luci della città.
Non c’era dubbio che ciò
che fosse uscito da quelle labbra ancora alterate dal sapore dell’alcol fosse
anche ciò che passava per la mente di tutti. C’erano state alcune difficoltà
per combinare quella relazione che molti avevano
definito come assurda o addirittura malata, ma adesso, in faccia a tutti quelli
che gli avevano remato contro, non poteva assolutamente pensare di fare a meno
di quella luce e di quell’ombra che erano entrate a far parte della sua vita e
del suo cuore.
… ecco perché, a conti
fatti, poteva ben tollerare due scemi ubriachi fino al collo che gli dormivano
addosso.
- … però quasi quasi preferirei dormire sul culo
di Kagami, è sodo e comodo. -
- Oh, hai sentito Tetsu, no? Girati. -
- Chiudete quelle fogne o
giuro che dormite in terrazza. -