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Autore: mikyferro    05/08/2015    1 recensioni
Marco è molto contento di partire per il suo primo campo estivo scout. Ma qualcosa spaventa i ragazzi, un rumore proveniente dal catino di una delle tende dei ragazzi. Ma cosa può essere?
Genere: Mistero | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: Cross-over | Avvertimenti: Incest
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I giorni al campo passarono molto velocemente, tutto era al suo posto, i ragazzi avevano montato cucina, tavolo, tende, bagni e lavandini. Ogni giorno era uguale al giorno precedente. Marco si stava un po annoiando di quella vita, era molto stancante e faticosa, ma per fortuna c'era il suo migliore amico, Ivan, che lo sosteneva. Ivan era un ragazzo molto bello, aveva 15 anni era un po più grande di Marco ma con molti problemi, perché aveva i genitori separati. Un nuovo giorno passò al campo i ragazzi dopo il fuoco accendono le torce, cercano le loro tende, si infilano il pigiama e si intrufolano nel loro sacco a pelo stanchi. Nel cuore della notte, Marco viene svegliato da un'improvviso rumore proveniente dal catino della tenda. Lui si chiede di cosa possa essere ma non si spiega ancora la causa del rumore. Il rumore si continua a ripetere per tutta la notte e mano mano si faceva sempre più forte e vicino. Essi si fece coraggio prese una torcia usci dalla tenda e andò a vedere cosa fosse quel fastidioso rumore. Apri il catino ma all'interno non c'era niente solo gli zaini dei suoi amici di tenda e qualche busta sparsa li dentro ma niente di pauroso o tenebroso. Quindi Marco con molta rabbia rientrò nella tenda e si intrufolò nel suo sacco a pelo. Il mattino seguente Marco si svegliò molto carico, uscì dalla tenda, sbadiglia e corre a prendere i suoi panni per vestirsi ma quando apre il catino vede una cosa che rimane a bocca aperta. Il suo zaino era scomparso, lui pensò che fosse uno scherzo di Ivan o qualche suo compagno di tenda ma loro continuavano a dire che non centravano niente alla scomparsa del suo zaino. Marco era spaventato, andò dai capi a chiedere se avevano il suo zaino ma loro risposero di "NO" e quindi Marco ritornò in tenda. Aveva solo il pigiama da mettersi. La giornata stava per finire è Marco non ha trovato ancora il suo zaino, era come se fosse stato inghiottito dalla terra. Marco disperato ritornò nella sua tenda a piangere per la futura partaccia che avrà dalla mamma, ma lui sosteneva che la causa di questo centrava con lo strano rumore che aveva sentito la sera prima. Né parlò con Ivan ma lui disse- Non devi preoccuparti, Marco, quel rumore sarà stato solo un piccolo lupetto che cercava la sua mamma- ma Marco replicò- No Ivan non credo, non credo che sarebbe stato cosi forte di aprire la serratura del catino e rubare il mio zaino- ma Ivan rispose con molta stanchezza e nello stesso momento mettendosi nel suo sacco a pelo- domani ti aiuterò a trovarlo non temere non avrai nessuna partaccia da tua madre- e con molta cautela chiuse gli occhi e dormì per tutta la notte, cosa diversa di Marco che restò sveglio tutta la sera. La sera passò molto velocemente, Marco e ancora pallido per la sera trascorsa sveglio. Marco ,durante la colazione, ha intenzione di raccontare il rumore che ha sentito il giorno prima ma qualcosa lo blocca e il suo coraggio e il suo scoprire cosa fosse il mistero del rumore e del suo zaino scomparso. Dopo poco tempo, durante il riposo, una ragazza trova uno zaino, era quello di Marco. Era buttato fra dei cespugli vicino al fiume ormai tutto stropicciato e mal ridotto, per fortuna i panni erano salvi ma una cosa non c'era nello zaino, il suo braccialetto rosso regalato da suo nonno paterno prima di morire. Tutto tornò alla normalità, il campo continuò senza incidenti gravi e Marco non sentì nessun rumore. Il sole batteva sulle fresche teste dei giovani scout che passarono con tanta voglia anche il quarto giorno del campo estivo. Arrivo la sera e i ragazzi avevano sempre più l'ansia per la missione di squadriglia. Ivan, un grande inventore di storie horror decise di raggruppare i suoi amici per raccontarne proprio una sulle missioni di squadriglia. Marco fu costretto a sentirla per non farsi passare per un fifone. -In un piccolo bosco della Sicilia- iniziò Ivan con una voce tenebrosa- C'era un gruppo scout. Il gruppo scout si divide in coppie (o in piccoli sottogruppi) per una breve uscita nei boschi. Poca acqua e pochissimi viveri, perché il rientro è previsto dopo poche ore. Ma uno dei gruppi si perde, e non ritrova la via per tornare al campo. Arriva la sera, e gli scout dispersi consumano l'insufficiente pasto. Passano la notte, cercando di non perdersi d'animo, ma sono stanchi e affamati. Alle prime luci dell'alba, si rimettono in marcia tentando di orientarsi nel bosco, e dopo molte ore non riescono ancora a ritrovare né il campo né gli altri amici che sicuramente li staranno cercando. Sempre più stremati, continuano a girare tra gli alberi e le piante, fino a che non si imbattono in altri due scout, provenienti da un'altra città. Questi due ragazzi aiutano gli esploratori in difficoltà, dicendo poi di aver visto il resto del loro gruppo che li sta cercando da ore. Indicando loro la via per ritrovare gli amici, i due scout soccorritori si dileguano nel bosco. Il gruppetto di dispersi, poco dopo, raggiunge il resto del reparto, e la brutta avventura finisce così. Anche questa storia finirebbe così, ma c'è un dettaglio: alla ripresa delle attività autunnali, mentre si rimette in ordine la sede, i ragazzi che un paio di mesi prima si persero nei boschi sfogliano un vecchio numero del bollettino scoutistico. Con grande sorpresa scorgono una foto ingiallita che ritrae i due soccorritori. Un brivido corre loro lungo la schiena quando, leggendo l'articolo, scoprono che quei ragazzi sono scomparsi anni prima in quel bosco e mai più ritrovati!- Fini così la storia Ivan soddisfatto e contento di aver fatto spaventare i suoi amici. Marco è molto spaventato di questa storia già sentita più di una volta, ma mentre Ivan gioiva un rumore, proveniente da dietro dei cespugli e alberi, spavento tutti persino Ivan che era il più grande. I ragazzi corsero dai capi con molta paura ma qualcuno manca dal gruppetto. Era proprio Ivan.
   
 
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