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Autore: Bunny05    05/08/2015    2 recensioni
Martina Stoessel e Jorge Blanco
Lei una ballerina dal difficile passato, lui un ricco presontuoso. Cosa succede se il destino li fa incontrare? Martina cambierà il suo modo di vivere, di vedere le cose, incontrerà nuovi amici e riuscirà a capire i suoi veri sentimenti. Tra odio e amore questi due ragazzi riusciranno a comprendertsi e ad amarsi?
"I simili si attraggono, gl'opposti si scannano ma non si lasciano più."
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Un po' tutti
Note: AU | Avvertimenti: Tematiche delicate
Capitoli:
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Rapimento.
 
<< Dobbiamo andare alla polizia >> dico riagganciando velocemente il telefono e lo guardo mentre la mia mano trema, << Che è successo? >> mi guarda Jorge con lo stesso sguardo di preoccupazione che ho io, << Ha preso Mindy >> rispondo, senza guardare nessuno ma continuo a fissare il cellulare che ho in mano. Tutti mi guardano allarmati, << Francesco e Andres hanno preso Mindy >> dico ancora con la voce spezzata, << Andiamo >> urla Jorge e tutti insieme ci precipitiamo fuori dall’accademia, dopo dieci minuti siamo alla centrale di polizia, << Dovete aiutarmi >> dico appena incontro un poliziotto, lo stesso che venne ad interrogarmi, << Hanno preso Mindy >> urlo con le lacrime agl’occhi e il poliziotto di nome Max mi accompagna in una stanza dove posso fare entrare sono un'altra persona e ovviamente viene Jorge. << Mi spieghi bene cosa è successo? >>, << Oggi sono andata al suo locale dove lavoro e lei non c’era, l’ho chiamata tutto il giorno e poco fa, il ragazzo che mi ha aggredita e suo padre mi hanno chiamato, sentivo la sua voce urlare in sottofondo >>, il poliziotto scrive tutto quello che sto dicendo e poi mi guarda, << Ora mobilito una squadra per andare in perlustrazione, tu devi stare qua, ora ti porto in un'altra stanza dove collegheremo il tuo telefono, in caso richiami possiamo intercettarlo >>. Il poliziotto si alza e noi lo seguiamo ci sta portando in un'altra stanza dove una donna mi fa sedere davanti ad un scrivania con su un aggeggio che serve per rintracciare le chiamate. Aspetto, aspetto ma nulla, dopo un oretta il telefono suona e sullo schermo esce il nome di Mindy, << Ora devi cercare di farlo parlare il più possibile ok? >> dice la poliziotta seduta davanti ad un pc, faccio si con il capo e rispondo, << Pronto >> dico con la voce tremante, Jorge è appoggiato al muro ed ha un aria affranta, << Ciao mia bellissima ragazza >> dice, il viso di Jorge impallidisce perché la telefonata si sente in tutta la stanza, << Non sono la tua ragazza >> dico, la donna seduta difronte a me mi fa segno di continuare a parlare, << Ah lo sarai presto >> ride maleficamente Francesco << Se non vuoi che gli faccia del male >>. Sotto la sua voce posso udire la risata divertita di Andres, << Non fargli del male >> urlo io con le lacrime agl’occhi << Ti prego >> continuo, << Hai tempo fino a domani sera >> dice << Prendi una decisione e ti conviene scegliere me se non vuoi che nessuno si faccia del male e dopo Mindy tocca al tuo Jorge >> dice lui e vedo il volto di Jorge arrabbiarsi. Francesco riaggancia e la donna stampa un foglio, << Non ci arriva il segnale ma abbiamo un area da dove potrebbe aver chiamato >> dice lei alzandosi e portando il foglio a altri poliziotti che si mobilitano per la ricerca. Il capitano della polizia entra nella stanza per parlarmi, Jorge è vicino a me e mi sta abbracciando, mentre io premo il mio viso sul suo petto e piango a dirotto, << Per ora non lo troviamo, voi dovreste andare a casa, chiamarci in caso vi chiami ancora e intanto noi continuiamo con la ricerca >> mi sorride dolcemente quell’uomo brizzolato con i baffi << Lo so che non è facile aspettare, ma è l’unica cosa che puoi fare, faremo di tutto per trovarla ok? >> io faccio sì con il capo e il capitano esce dalla stanza. << Andiamo nel mio appartamento ok? Chiamo mia madre e gli dico che stiamo lì e che non andiamo a lezione >> mi dice Jorge, << Ok >> rispondo e lui esce per fare la chiamata. Sono sola in questa stanza silenziosa e le lacrime continuano a scendermi, la donna che ha intercettato la chiamata ritorna da me con il mio telefono << Tieni >> mi sorride << Ogni volta che lui ti chiamerà non ascolteremo la vostra conversazione >> continua a guardarmi << Stai tranquilla troveremo Mindy > e poi di nuovo esce dalla stanza. Jorge mi accompagna fuori dalla stazione di polizia dove gl’altri ci stanno aspettando, << Allora? >> domanda Mechi, << Dobbiamo aspettare >> a rispondere è Jorge perché io sono troppo distrutta per dire qualsiasi cosa, << Noi andiamo all’appartamento, così siamo anche più vicini alla centrale >> continua lui e Lodo fa un cenno con la testa e poi mi abbraccia << Vedrai che si risolverà tutto per il meglio >> dice e poi una lacrima gli scende sul volto, dopo che ognuno di loro mi abbraccia e mi consola ci avviamo verso il mio nuovo appartamento, sono triste, sono affranta e per colpa mia Francesco ha preso Mindy, spero che non gli faccia del male, potrei morire per questo e non me lo perdonerei mai, non so più a cosa pensare riesco solo ad immaginarmi la figura spaventata di Mindy e quei due che gli fanno del male.
 
Non riesco a dormire, ormai saranno le due di notte e continuo a camminare avanti e indietro nel salotto con Jorge che mi guarda seduto sul divano. << Fermati >> mi dice dopo un po’ << Devi risposare >>. Mi guarda con un aria nervosa, << E come faccio? >> domando agitata << Io non posso dormire >>, ho gl’occhi spalancati dalla stanchezza sto cercando in tutti i modi di rimanere sveglia per sapere se ci sono novità, Jorge mi afferra un braccio e mi tira verso di se, finendo seduta sulle sue gambe e poi mi abbraccia dolcemente, facendomi appoggiare la mia testa sul suo petto, << Dormi, rimango sveglio io >> dice sorridendomi, << No >>, << Si Martina >> borbotta << Smettila di fare la dura e di non ascoltarmi mai, dormi. Ti prego >>. Io mi accoccolo a lui e un po’ mi sento meglio anche se il pensiero di Mindy in pericolo continua a invadermi nella testa, dopo un po’ finalmente mi addormento. Quando riapro gl’occhi è mattina, il suono del mio telefono mi fa svegliare, sono sola e sdraiata sul divano, sento il rumore di acqua che scroscia e capisco che Jorge è andato a farsi una doccia, prendo velocemente il telefono e rispondo, << Pronto >> dico, la voce di Mindy che piange rimbomba nel mio orecchio, << Martina >> dice << Non venire a cercarmi e non cedere ai suoi ricatti io starò bene ok? >> ha una voce rotta e sembra esausta, << Capito mia dolce Martina non venire a cercarci, è tosta la tua mammina >> ridacchia poi Francesco al telefono << Comunque buongiorno amore mio >> continua lui, << Non chiamarmi amore mio >> dico arrabbiata, << Perché no? Io e te ci amiamo molto >>, << Smettila io non starò mai con te >> urlo e sento Mindy urlare, << Davvero? >> domanda lui, << Lasciala stare ti prego >>. Jorge mi raggiunge in salone solo con un asciugamano intorno alla vita e si avvicina a me per ascoltare la conversazione e poi digita il numero della polizia sul suo telefono per sapere se stanno ascoltando, << ogni volta che mi rifiuti lei si fa del male >> ride lui e poi riaggancia. Non riesco a respirare, Jorge sta parlando con la polizia e qualcuno bussa alla porta, la madre di Jorge entra slanciata, << State bene? >> domanda visibilmente preoccupata, Jorge fa sì con il capo mentre ancora parla e lei sia avvicina a me e mi abbraccia, << Non sai quanto mi dispiace >> dice << Ma devi essere forte, Mindy vorrebbe che tu sia forte, come lei, come tua madre >> dice e io la abbraccio perché ho bisogno di sentire una presenza materna dentro di me, le lacrime scendono senza mai fermarsi, non so più cosa fare e come gestire tutto questo, l’unico modo sarebbe cedere a lui e stare con lui. La madre di Jorge mi accarezza dolcemente il capo mentre sono ancora accoccolata a lei poco dopo Jorge compare, << Hanno scoperto che l’hanno presa fuori dal Rouge quando è uscita e che l’hanno caricata su un furgone che ora è parcheggiato in un parcheggio di un supermercato ma non sano nulla di più >> dice, << Non sanno niente di lei e su dove sia? >> chiedo singhiozzante e lui fa no con il capo sedendosi in parte a me dall’altro lato. Non so per quanto rimango abbracciata alla madre di Jorge so solo che dalla stanchezza mi addormento ancora. Quando mi sveglio è pomeriggio tardi, Jorge è in parte a me e ho la mia testa poggiata alle sue gambe mentre una sua mano mi accarezza il braccio. Mi alzo di scatto e lo guardo, lui mi sorride piano, << Hai saputo qualcosa? >> domando e lui fa no con una faccia triste e io di nuovo torno nel mio mondo di tristezza, << Vado a prendere qualcosa da mangiare, riesci a stare qua da sola? >> domanda, << Si vai, ho fame >> dico io guardandolo. Quando esce prendo il mio telefono pensando di chiamare Mindy ma so che siamo ascoltati. Vedo il telefono di Jorge appoggiato sul tavolo, lo afferro e digito il numero, Francesco risponde. << Sta bene? >> domando, << Pero ora si, sapevo che mi avresti cercato in fondo sai di amarmi >>, << No, io non ti amo ma dimmi dove sei e verrò da te >> dico senza fiato << Rinuncio alla mia vita piuttosto che tu gli faccia del male >> continuo io e sento la soddisfazione di Francesco oltre il telefono. << Vedo che hai capito cosa devi fare >> dice con una voce diabolica << Se vieni con gli sbirri lei muore, sia chiaro >>, << Lo so >> rispondo << E’ per questo che ti ho chiamato con un altro telefono il mio è controllato >>, << Bene, siamo nella vecchia fabbrica abbandonata a due isolati dal Rouge >> dice << Non vedo l’ora di vederti e di poterti toccare mia dolce Tini >> e riaggancia. Prendo uno zaino e lo riempio di cose, solo ora penso che avrei dovuto avere un arma ma non ho nulla quindi prendo un coltello abbastanza grosso dalla cucina e poi mi precipito fuori prima che Jorge ritorni, lo so che mi odierà per questo ma se entro stasera non avessi preso una decisione lei sarebbe morta e io non me lo sarei mai perdonato. Cammino velocemente verso il Rouge a piedi ci metterò troppo tempo e quindi cerco un Taxi qualche isolato dopo.

Sono fuori dalla fabbrica abbandonata e la guardo, fa veramente paura guardarla così, ci sono passata davanti milioni di volte ma non ho mai pensato che sarebbe diventato il posto dei miei incubi, faccio un respiro profondo e entro. Tutto è silenzioso e non c’è nessun rumore, tengo il coltello in mano e inizio a girare questo stabile vuoto ormai da anni, alcune pareti sono crollate, c’è odore di bagnato, ci sono pozzanghere sparse qua e là sul pavimento tutto rotto e malandato. Se guardi in alto riesci a vedere il cielo nei vari buchi sul soffitto poi sento dei passi dietro di me, ma quando mi volto non c’è nessuno. Capisco di essere stata fregata quando ho girato tutta la fabbrica e non c’è l’ombra né di Mindy né di Andres e Francesco. << Fregata >> dice qualcuno e io mi volto, Francesco mi guarda sorridente puntandomi una pistola addosso, << Abbassa quel coltello, non fare la dura >> dice lui e io appoggio il mio coltello a terra, << Dov’è lei? >> urlo, << Credevi davvero che ti avrei detto dove ero tramite un telefono >> ridacchia, lui si avvicina a me e inizia a girarmi intorno << Non sono così stupido, non mi va di farmi rintracciare >> passa la canna della pistola sul mio braccio e mi vengono i brividi, << Andiamo >> dice porgendomi la mano e io titubante gliel’ha afferro qualcosa da dietro mi afferra e mi posa un fazzoletto sulla bocca e in un secondo mi viene da svenire, riesco a sentire la risata soffocata di Andres e poi quella di Francesco prima di perdere completamente i sensi. Quando mi sveglio sono in un luogo sconosciuto, capisco di essere legata ad una sedia perché non posso muovere gambe e braccia, quando la vista si schiarisce vedo Mindy in parte a me, sembra svenuta. Francesco è difronte a me e sta sorridendo, << Mi avevi detto che se io sarei venuta da te l’avresti lasciata andare >> dico nervosa e con le lacrime agl’occhi, << E tu mi hai creduto? >> ridacchia lui << Non credere mai ad un delinquente, non te l’ha mai insegnato nessuno, a noi piace mentire per ottenere ciò che vogliamo >>, si avvicina a me e mi posa le sue labbra sulle mie, << Sarai mia >> dice con una voce terrificante. Andres compare dietro di lui, << Francesco non fare queste smancerie per favore >> dice e poi mi guarda avvicinandosi a me, << Non sei cambiata per niente, sei la solita rompi palle di sempre vero Martina >> domanda, << Anche tu non sei cambiato per niente sei il solito delinquente di sempre >> urlo, << Ha fegato la ragazza >> dice Andres rivolto al figlio e insieme si mettono a ridere, << Lasciatela andare >> dico << Vi prego lasciate andare lei e tenete me >>, << Mmm fammici pensare, no >> dice Francesco << Mi serve lei per poter avere te >>. Andres mi colpisce fortemente al volto, << Stai zitta >> dice << Secondo te possiamo lasciarla andare dopo quello che abbiamo fatto? Ci serviva per attirarti qua e ora per me può anche morire siccome è anche colpa sua se la polizia mi ha preso >> dice, << No, non ucciderla ti prego, mi avevi detto che non gli avresti fatto nulla se sarei venuta da te >> guardo Francesco, sapevo che provava amore per me quindi cerco di impietosirlo, << Non gli faremo del male solo se tu fai quello che ti dico >> risponde lui. Poi di nuovo Andres mi fa svenire appoggiandomi un fazzoletto sulla bocca. Sono nel letto di Jorge nel nostro appartamento, Jorge dorme come un angelo e io mi alzo delicatamente dal letto, ero sicura di essere andata da Mindy per salvarla e in realtà sono ancora qua, vado nel salotto e in mezzo alla stanza Mindy è legata alla sedia, è piena di sangue e ha un coltello infilato in pancia, urlo dalla disperazione e vado verso di lei per aiutarla, << Non puoi >> una voce mi Blocca, Francesco è dietro di me e tiene Jorge con una pistola puntata alla testa, << Moriranno tutti Martina e sarà solo per colpa tua, solo perché non sei riuscita ad amarmi come si deve >> urla, << No, ti prego >> urlo forte, << Perché? >> domanda Francesco << Perché dovrei risparmiare la vita a coloro che vogliono portarti via da me, lo capisci? Capisci che se loro moriranno potremmo stare insieme senza nessuno che ci ostacoli >>, << Ma io non voglio stare insieme a te >> dico << Non fare del male alle persone che amo >> continuo cercando di avvicinarmi a lui, << Non avvicinarti se no lui muore >>, Jorge è stranamente silenzioso non dice una parola come se non gli importasse di avere una pistola puntata alla testa, << Ok >> dico << Ma lascialo andare >>. Francesco spinge verso di me Jorge e quando lo sto per abbracciare il rumore di uno sparo mi fa trasalire, Jorge si accascia a terra davanti a me e tutto sembra rallentare. La faccia soddisfatta di Francesco, la mia disperazione, quando mi alzo per guardarlo noto che in terra ci sono i cadaveri di tutte le persone a cui ho voluto bene, Machi, Lodo, Diego, Hanna, Rachel tutti sono a terra morti, faccio un urlo forte. Mi sveglio di soprassalto e guardo Mindy in parte a me ancora svenuta. Che qualcuno ci aiuti penso dentro di me.

P.s: A stasera con un altro capitolo ;D Siete pronti per domani? Il finale sta arrivando.
   
 
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