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Autore: cin75    05/08/2015    6 recensioni
Questa sarà una raccolta di storie, di pezzi di vita, di tanti "diversi" Jared e Jensen. A volte saranno storie tristi, a volte comiche, a volte romantiche. Saranno quello che mi ispirerà il mio animo nel momento in cui le scrivo. Quindi sperate sempre che io sia felice!!
Genere: Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Jared Padalecki, Jensen Ackles
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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FINALMENTE!!

Jared si inarcava in estasi, imprigionato sotto l’inebriante calore che il corpo di Jensen gli procurava. Il biondo lo baciava languidamente su tutte le parti del corpo che riusciva a raggiungere dalla sua posizione,  senza trascurare mai, per troppo tempo, quelle magnifiche labbra , da cui di tanto in tanto, ansimi di soddisfatto piacere,  risuonavano eccitanti ed eccitati.
Jared voleva godersi ogni momento di quel momento di così intima passione, ma quando le dita, attente e premurose di Jensen, iniziarono a solleticarlo e poi ad invaderlo gentilmente, ricercando con delicata premura quel punto preciso dentro di lui, che lo avrebbe fatto impazzire…impazzì.
Le sue mani, istintivamente, si andarono ad aggrappare al cuscino sfatto sotto la sua testa. Le gambe si contrassero contro il materasso di quel letto complice di tanta passione. La sua bocca richiese affamata , il sapore di Jensen.

Il maggiore lo assecondò e senza smettere di accarezzarlo intimamente, si sporse verso il suo giovane amante e lo baciò. Con passione. Le sue labbra si unirono a quelle di Jared con morbido languore. I loro sapori uniti, fecero da afrodisiaco che operò su entrambi gli amanti.
Si spinsero frenetici, uno contro l’altro e in quel gesto, Jensen si ritrovò ad affondare ancora di più nell’intimità di Jared che gemette, ansimando, sorridendo della scarica di piacere che lo aveva appena attraversato.

Non resisteva più. Jensen era un Dio a letto. Un Dio delicato, appassionato, premuroso…mai sazio, mai egoista nel chiedere e nel dare e lui, Jared, era pienamente felice di essere il cibo preferito di quello splendido Dio in terra.

No. Jared non resisteva più.

“Scopami, Jensen. Adesso, ti prego, scopami!!” fece annebbiato da quel piacere , inarcandosi ancora contro il suo amante e usando termini che mai si sarebbe sognato o immaginato di poter dire.
Ma in quel preciso momento, accadde qualcosa. Qualcosa che lo sconvolse.
Jensen abbandonò l’intima presa che aveva su di lui. Fermò il suo agire amoroso. E sembrò perfino scostarsi da quel corpo che fino a pochi attimi prima stava possedendo.
“No!” disse piano guardando il volto affannato e arrossato di Jared. “Io non voglio scoparti , Jared!” fece ancora e ancora: “Io non voglio più scoparti!”

A quel punto, Jared sentì crescere dentro di lui una sorta di disagio, di vergogna. Si sentì fortemente in imbarazzo a stare così, in quella posizione così esposta, dopo avere detto quelle cose. I corpi nudi, vicini.
Ancora evidentemente eccitati eppure Jensen aveva detto di “no” e si era tirato indietro.

“Jensen, io non….” Provò a chiedere mentre con una mano cercava perfino un lembo di lenzuolo da potersi tirare addosso, anche se Jensen glielo impedì, fermandolo, prendendolo sena prepotenza dal polso.
“Io voglio fare l’amore con te, Jared. Io voglio amarti, non scoparti.”

Gli occhi di Jared si addolcirono immediatamente e quelle parole, quella spiegazione fu come un tuffo al cuore.
“Jensen!” esclamò colpito e liberandosi dalla presa di Jensen, portò la mano , ormai libera, sul volto del compagno, ma disse niente perché vedeva, perché sapeva che Jensen aveva altro da dire.
“Sono stanco di vederti solo nei week-end. Sono stanco di essere quello del fine settimana. Sono stanco di essere la scopata in attesa di quello giusto.” sembrò sfogarsi. “Io…io voglio essere il tuo ragazzo , il tuo compagno e voglio che tu sia il mio. Solo mio. Voglio che la tua sia l’ultima chiamata che ricevo la sera per dirmi buonanotte e voglio essere il primo a chiamarti la mattina per darti il buongiorno.” continuò con un enfasi che sapeva di speranza. “Voglio portarti al cinema anche di mercoledì e non solo quando ci capita di stare insieme. Voglio venirti a prendere a lavoro e voglio che tu mi accompagni ai miei stupidi stage di formazione quando li organizzano fuori città. Voglio….oddio!!...” fece ridendo nervosamente, perché forse  per la prima volta, in quel momento così assurdo, si era reso conto di quello che stava dicendo.

Jared lo guardò. Aveva gli occhi lucidi dall’emozione. Gli tremava lo stomaco e la sua mano non riusciva a smettere di accarezzargli il viso.
“Che cosa…che cosa vuoi Jensen?!” gli chiese dolcemente invitandolo a continuare quella che nella mente e nel cuore del giovane era la lista di richieste più bella e dolce che avesse mai sentito in vita sua.
“Voglio poter portarti in vacanza. Partire insieme , solo noi due. Insieme e non trovarci in qualche squallido motel. E non per un paio di giorni. No! Una vera vacanza, da organizzare insieme. Su cui litigare per cosa o dove andare. E voglio ridere delle foto assurde e imbarazzanti che rivedremo al nostro ritorno. Io….io voglio stare con te, Jared. Davvero.” fece poi, diventando improvvisamente serio. O forse nervoso, perché sapeva di aver finito e che ora toccava all’altro parlare.

Jared si mosse appena, solo per poterlo guardare meglio. Il corpo ormai si era rilassato e anche la mente. Non provava più disagio per come era iniziato quel discorso.
Accarezzò ancora quel bellissimo viso sospeso su di lui. Guardò quegli occhi verdi brillare come fari. Vedeva quelle deliziose lentiggini sparire piano piano dal viso di Jensen, man mano che il compagno si rilassava.
“Ho sognato e risognato questo momento, queste parole… da settimane!” rispose finalmente il giovane , mentre un enorme sorriso gli illuminava il viso. “Avrei voluto trovare il coraggio di dirle per primo, ma ogni volta che ci provavo vedevo in te una sorta di riserbo e…”
“Oh mio Dio!! per me…per me era lo stesso.” esclamò stupendosi Jensen.
“Oramai vivevo solo perché arrivasse l’ennesimo fine settimana. Solo perché arrivasse il momento in cui ti avrei rivisto. Dio! che stupidi siamo stati…quanto tempo abbiamo sprecato!!” fece baciando le labbra di Jensen che ormai erano fisse in un sorrise felice.
“Questo vuol dire che tu….che anche tu….” Sembrò voler comunque chiedere, Jensen, sentendosi impacciato nel farlo.
“Sì, Jensen. Voglio stare con te. Voglio essere il tuo ragazzo e il tuo compagno e voglio provare con tutto me stesso a far funzionare questa storia tra noi!” rispose con entusiasmo Jared e ricevendo in cambio un abbraccio forte e caloroso.

I due risero, un po’ per il nervosismo scemato, un po’ per la situazione , un po’ per tutto, ma comunque risero.

Poi, Jared , piano e dolcemente riprese il suo posto vicino al corpo caldo di Jensen e sensualmente gli accarezzò il viso, per poi scendere lungo il collo fino ad aprire la sua mano grande e decisa sulla spalla del compagno, così da tirarselo ancora più vicino.

“Jensen?” lo chiamò dolce, sussurrando il suo nome sulle labbra dell’altro.
“Mmmh!!”
“Fa’ l’amore con me, Jensen!” fu la dolce e intima richiesta che Jensen accolse sospirando di felicità.

I loro respiri affannati , i loro gemiti appassionati, i loro nomi sussurrati sulle labbra e sul cuore di entrambi furono la perfetta colonna sonora di quel magnifico momento d’amore. Le loro mani che non facevano altro che cercarsi, i loro corpi che si bramavano esasperati quando solo per poco tempo restavano lontano l’uno dall’altro. E poi il piacere!!
Oh!, il piacere fu avvolgente, caldo, invadente nel corpo e nella mente dei due ragazzi.
E quella meravigliosa spossatezza che li invase immediatamente dopo, paradossalmente, fu l’apice di quel piacere.

Ancora stretti in un caldo abbraccio, Jared sul petto di Jensen, si beava del dolce battito con cui il cuore di Jensen lo cullava e lo rilassava.
“Jensen!?”
“Sì. Dimmi piccolo!”
“Mi piacerebbe!” fu la richiesta criptica del giovane.
“Ti piacerebbe …cosa?” chiese perplesso ma sereno , Jensen.
“Mi piacerebbe fare una vacanza con te. Una vera vacanza, intendo.” suggerì dolcemente.
“Tutto quello che vuoi. Ovunque tu voglia andare. Devi solo chiedere!” lo assecondò Jensen , stringendoselo vicino.
“Davvero?”
“Davvero.”
“Mi piacerebbe andare in montagna. No!...no, aspetta. No!” fece ripensandoci. Jensen anche se non poteva vederlo in faccia , ormai lo conosceva bene e sapeva che in quel momento, sul viso del ragazzo, avrebbe visto quella tipica espressione di un bambino che non sa scegliere in un banco pieno di dolci.  “Il mare. Sì, sì. Mi piacerebbe andare al mare. Sono anni che non ci vado e mi piacerebbe andarci con te. Ti va?”
“Certo che mi va. Dammi solo il tempo di organizzare!”
“No!” esclamò quasi offeso Jared, tirandosi su in modo da poterlo guardare negli occhi. “La tua promessa era che l’avremmo organizzata insieme!” fece con un finto ma dolcissimo broncio.
Jensen sorrise, si sporse per baciare quel bellissimo broncio.
“Hai ragione. Perdonami. Lo organizzeremo insieme!”
 
Fu la notte più bella ed eccitante e accattivante ed inebriante di quello che fu l’inizio della loro storia.
Ma la loro storia , quella che venne dopo, è come si dice : tutta un’altra storia.
Una storia che forse un giorno verrà raccontata o che forse rimarrà sospesa nella mia e nella vostra immaginazione!!

 
 
“Perchè ogni cosa che faccio 
l'importante è che la faccia con te. 
La mia vita è appena cominciata 
perchè ho finalmente trovato qualcuno”

( I finally found someone, B.Streisand  ft B.Adams )
   
 
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