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Autore: Mama Holy    05/08/2015    2 recensioni
Una macchina per trattenere l'odio del mondo. Una guerra. Un universo alternativo in cui le creepypasta sono esseri guidati da odio non loro, ma chiamato da loro stessi nella disperazione più profonda.
In tutto questo Iris, che è solo una ragazza di 18 anni, cerca di capirci qualcosa. Chiamata in causa dal destino che l'ha scelta, dovrà svolgere il suo compito di RedHenko...
Ma in cosa consiste?
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Se volete leggere la storia vi avviso, dovete avere molta pazienza! La vera trama inizierà più omeno verso il 9° capitolo, ma in ogni cap c'è qualcosa di importante per quello che viene dopo quindi non possono certo essere saltati...
Spero che possa piacervi lo stesso ^^"
Holyland
Genere: Comico, Fluff, Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Hoody, Masky, Slenderman, Ticci Toby
Note: AU | Avvertimenti: Incompiuta
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14

RedHenko

14. il quinto libro

Jane si ferma un attimo alle mie parole per poi avvicinarsi di più fermandosi davanti a me che riapro piano gli occhi senza alzarmi.

< Devi rientrare > mi dice in tono secco.

< Ed io voglio rimanere qui > rispondo nello stesso tono lasciandola un poco senza parole.

< Che vorrebbe dire questo? >

< Che voglio rimanere qui non è ovvio? Perché mai non posso? >

< Semplicemente perché né io né nessun altro si fida di te, quindi mi hanno mandato per riportarti indietro >

Rimango in silenzio e la guardo con un’espressione arrabbiata.

< Cos’è quella faccia? Non è ovvio che non ci fidiamo di una Creepypasta? >

< Oh perché tu credi di essere molto diversa da noi? > le dico in tono rabbioso.

< Ovvio in cosa mai dovrei essere simile a voi? > risponde e il disprezzo intriso in ogni parola mi fa arrabbiare anche di più.

< Noi siamo creature formate di odio giusto? Allora se è così, tu sei uguale. >

< Ma di che caz- >

< Di cosa parlo? Semplicemente dell’odio che provi verso di noi, che forse è anche più grande di quello di qualcuno di noi > la vedo stringere i pugni e capisco che inizia ad arrabbiarsi.

< Il mio ha un senso! Quello stronzo ha trucidato tutta la mia famiglia e le persone a cui tenevo! > alza la voce e fa un passo in avanti < E poi mi ha ridotto così! >

Mi esce una piccola risatina amara e scuoto la testa.

< E tu credi che il nostro non ne abbia? Lascia che ti racconti alcune “storielle” per farti capire… > mi alzo piano con un’espressione incazzata ma seria.

< Conosco la storia di Bloody Painter non c’è bisogno che me la racconti > mi dice in tono freddo non la ascolto e continuo.

< Una ragazza invece ebbe la vita rovinata sin dall’infanzia dal padre e dal fratello. Fu abbandonata dall’unica persona che credeva l’amasse e ha iniziato a impazzire e quando fu letteralmente venduta dai suoi genitori anche lei si vendicò >

< Clockwork anche la con- >

< E allora come cazzo fai a dire che noi non abbiamo un motivo per odiare questo mondo di merda? > lo urlo riprendendo una faccia incazzata, mentre lei rimane in silenzio.

< Siete tutti ciechi per caso? Non riuscite a vedere che in realtà non è colpa nostra né di quella macchina del cazzo per la quale lavorate tanto? Non vedete che la colpa è di questo mondo? > continuo a urlare e ansimo un poco quando ho finito rimanendo per un bel po’ in silenzio indietreggiando finché non sento il tronco alle mie spalle.

< O semplicemente sembra una soluzione più semplice quella di fingere che uccidendoci tutti sarà tutto apposto? > dico piano poi scivolando di nuovo seduta giù guardando il prato sotto i miei piedi.

Rimaniamo in silenzio per un bel po’ con l’unico rumore del vento che scuote le fronde degli alberi.

< Tutto ciò non ha importanza ora, sono venuta solo a riportarti indietro >

Mi blocco alle sue parole e sento un piccolo groppo alla gola alla sua freddezza ma non alzo lo sguardo.

< Non rientrerò, non ora per lo meno. >

< Iris smettila di fare la bimba capricciosa e vieni con me >

< Che succede se non voglio venire? Mi uccidi? O lo faranno loro? Bè allora fallo e basta, tanto muori dalla voglia di farlo o sbaglio? >alzo piano lo sguardo guardandola inespressiva.

Lei rimane in silenzio, la sua espressione nascosta da quella dannata maschera bianca; alla fine, però, tira fuori il coltello dai suoi pantaloni e si avvicina piano.

Mi nasce un sorriso amaro e triste e la guardo chiudendo gli occhi mentre la sento alzare il coltello.

 

Sento lo spostamento d’aria e avverto la lama conficcarsi nel legno dell’albero lasciandomi schioccata e spalanco gli occhi trovandola a pochi centimetri da me.

< Ma-? > Mi guarda in silenzio e sfila il coltello dall’albero allontanandosi per poi andarsene via senza pronunciare una parola

 

 

“Cosa diamine è appena successo?” passo le mani sul viso scuotendo la testa “Che cosa ho detto? Sono cretina per caso?”

Mi massaggio piano le tempie sentendo la testa sentendola scoppiarmi mentre ripenso a quello che ho detto e mi do un piccolo pugno da sola in testa < Si sono un’idiota >

Mi alzo dopo un poco, non riesco più a stare ferma, e cammino e cammino probabilmente in cerchio nel bosco senza nemmeno guardare dove vado e si fa pian piano sempre più buio.

 

Sento un lieve fruscio dietro di me e so bene che questa volta non è Jane, lei non cammina in questo modo è molto più silenziosa.

Non mi giro ma mi blocco non voglio girarmi e incontrare il suo sguardo.

Lo sento sospirare e si avvicina ancora.

< Possiamo parlare un secondo? > sento dire a Liu e mi giro piano annuendo appena.

 

 

 

 

Ora stiamo seduti nel più completo silenzio e aspetto solo che lui inizi a parlare mentre stringo un poco le gambe al petto.

< Per iniziare ti chiedo scusa e ti prego di non considerare una lettera di quello che ho detto prima > dice a voce bassa e calma ed io mi giro piano verso di lui più tranquilla e annuisco.

< In realtà non dovrei ma ti racconterò la verità infondo è la tua vita ne hai tutto il diritto. > lo vedo chiudere gli occhi come a prepararsi a un discorso difficile.

< I tuoi genitori sono state le persone che mi hanno riportato alla ragione e, come ti ho già detto, mi hanno fatto entrare a far parte della CPHS. Sono entrato quasi direttamente a far parte insieme a loro del progetto sull’Henko, quello su di te > continua a parlare ed io l’ascolto abbassando un poco lo sguardo.

< Ti avevano adottato per questo progetto, è vero, ma loro ti volevano davvero bene e ti trattavano come se fossi una figlia sotto il giudizio contrario di tutti. Mi ricordo che ne rimasi sorpreso anch'io ma alla fine mi contagiarono. Infondo eri davvero solo una bambina come tutte le altre, solo, più sfortunata… > rialzo piano lo sguardo e lo fisso un poco mentre ascolto le sue parole senza fiatare.

< Anch'io iniziai a volerti bene e capii quando vollero portarti via da lì, volevano che tu vivessi una vita normale > si ferma un poco e mi guarda.

< Prima di andare mi dissero che avevano fatto una grande scoperta, avevano trovato un libro dalla copertina rossa con un numero scritto sopra >

Strabuzzo gli occhi appena mi riprendo dalla sorpresa < Un libro? E-e cosa c’era scritto? > ma lui scuote la testa.

< Non ne ho idea... Non me l’hanno detto mi hanno solo detto che parlava di te >

< Me? >

< Non prendiamo, però, alla lettera le loro parole, tua madre e tuo padre erano due tipi strani e sembrava quasi che adorassero confondere le altre persone con i loro discorsi quindi non so cosa intendessero… >

Mi nasce un piccolo sorriso involontario e guardo un attimo il vuoto per poi riguardarlo più seria

< Sai dov’è ora? >

< No, sapevo che lo avevano loro e… Dopo che sono morti ho cercato nella casa ma non l’ho trovato da nessuna parte > annuisco e guardo giù cercando di concentrarmi sul libro in questo momento.

< Ma c’è una probabilità molto alta che lo abbia mio fratello… > pronuncia le parole piano e si mette una mano fra i capelli reggendosi la testa.

< Ma… non ho la minima idea di dove sia… >

< Aspetta, ma… perché mai avrebbe dovuto rubare un libro scusa? >

< Perché sa di cosa parla, non c’è nessun altro motivo… >

< Ma come? >

lo blocco all’improvviso intimandogli di far silenzio.

Ho sentito vari rumori e questo non mi piace per niente.

È come se molte persone stessero camminando tutte insieme verso un punto preciso …

< Dov’è la… scuola? > chiedo con un filo di voce e vedo Liu fare un’espressione confusa per poi indicare verso ovest.

“Merda...”

Mi alzo e faccio per iniziare a camminare piano verso di essa.

< Che cosa succede? > mi chiede Liu dietro di me.

< Non ne sono sicura ma ho un brutto presentimento… >

< Che intendi? >

< Posso sentire centinaia di passi che vanno proprio in quella direzione >

 

 

 

Ciao ragazzi ^^

È da un po’ che non ci si vede è e scusate ma come forse avete notato il cap è lungo quasi la metà di quelli soliti ma credo di avervi già riempito di roba e visto che dovevo fare il cliffhanger schifoso non posso andare avanti XDD

Vabbè spero che vi sia piaciuto e spero che le conversazioni siano umane (sembra quasi che io non ne abbia e in effetti è così perché le mie conversazioni non sono da umana ma da fangirl u.u))

Ora vi lascio e vi invito a lasciare una recensione

Alla prossima ;*

Holyland ^w^

   
 
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