RedHenko
14. il quinto libro
Jane si ferma un attimo alle mie parole per poi avvicinarsi
di più fermandosi davanti a me che riapro piano gli occhi senza alzarmi.
< Devi rientrare > mi dice in tono secco.
< Ed io voglio rimanere qui > rispondo nello stesso
tono lasciandola un poco senza parole.
< Che vorrebbe dire questo? >
< Che voglio rimanere qui non è ovvio? Perché mai non
posso? >
< Semplicemente perché né io né nessun altro si fida di
te, quindi mi hanno mandato per riportarti indietro >
Rimango in silenzio e la guardo con un’espressione
arrabbiata.
< Cos’è quella faccia? Non è ovvio che non ci fidiamo di
una Creepypasta? >
< Oh perché tu credi di essere molto diversa da noi? >
le dico in tono rabbioso.
< Ovvio in cosa mai dovrei essere simile a voi? >
risponde e il disprezzo intriso in ogni parola mi fa arrabbiare anche di più.
< Noi siamo creature formate di odio giusto? Allora se è così,
tu sei uguale. >
< Ma di che caz- >
< Di cosa parlo? Semplicemente dell’odio che provi verso
di noi, che forse è anche più grande di quello di qualcuno di noi > la vedo
stringere i pugni e capisco che inizia ad arrabbiarsi.
< Il mio ha un senso! Quello stronzo ha trucidato tutta
la mia famiglia e le persone a cui tenevo! > alza la voce e fa un passo in
avanti < E poi mi ha ridotto così! >
Mi esce una piccola risatina amara e scuoto la testa.
< E tu credi che il nostro non ne abbia? Lascia che ti
racconti alcune “storielle” per farti capire… > mi alzo piano con un’espressione
incazzata ma seria.
< Conosco la storia di Bloody Painter non c’è bisogno che
me la racconti > mi dice in tono freddo non la ascolto e continuo.
< Una ragazza invece ebbe la vita rovinata sin
dall’infanzia dal padre e dal fratello. Fu abbandonata dall’unica persona che
credeva l’amasse e ha iniziato a impazzire e quando fu letteralmente venduta
dai suoi genitori anche lei si vendicò >
< Clockwork anche la con- >
< E allora come cazzo fai a dire che noi non abbiamo un
motivo per odiare questo mondo di merda? > lo urlo riprendendo una faccia
incazzata, mentre lei rimane in silenzio.
< Siete tutti ciechi per caso? Non riuscite a vedere che
in realtà non è colpa nostra né di quella macchina del cazzo per la quale
lavorate tanto? Non vedete che la colpa è di questo mondo? > continuo a
urlare e ansimo un poco quando ho finito rimanendo per un bel po’ in silenzio
indietreggiando finché non sento il tronco alle mie spalle.
< O semplicemente sembra una soluzione più semplice quella
di fingere che uccidendoci tutti sarà tutto apposto? > dico piano poi
scivolando di nuovo seduta giù guardando il prato sotto i miei piedi.
Rimaniamo in silenzio per un bel po’ con l’unico rumore del
vento che scuote le fronde degli alberi.
< Tutto ciò non ha importanza ora, sono venuta solo a
riportarti indietro >
Mi blocco alle sue parole e sento un piccolo groppo alla
gola alla sua freddezza ma non alzo lo sguardo.
< Non rientrerò, non ora per lo meno. >
< Iris smettila di fare la bimba capricciosa e vieni con
me >
< Che succede se non voglio venire? Mi uccidi? O lo
faranno loro? Bè allora fallo e basta, tanto muori dalla voglia di farlo o
sbaglio? >alzo piano lo sguardo guardandola inespressiva.
Lei rimane in silenzio, la sua espressione nascosta da
quella dannata maschera bianca; alla fine, però, tira fuori il coltello dai
suoi pantaloni e si avvicina piano.
Mi nasce un sorriso amaro e triste e la guardo chiudendo gli
occhi mentre la sento alzare il coltello.
Sento lo spostamento d’aria e avverto la lama conficcarsi
nel legno dell’albero lasciandomi schioccata e spalanco gli occhi trovandola a
pochi centimetri da me.
< Ma-? > Mi guarda in silenzio e sfila il coltello
dall’albero allontanandosi per poi andarsene via senza pronunciare una parola…
“Cosa diamine è appena successo?” passo le mani sul viso
scuotendo la testa “Che cosa ho detto? Sono cretina per caso?”
Mi massaggio piano le tempie sentendo la testa sentendola
scoppiarmi mentre ripenso a quello che ho detto e mi do un piccolo pugno da
sola in testa < Si sono un’idiota >
Mi alzo dopo un poco, non riesco più a stare ferma, e
cammino e cammino probabilmente in cerchio nel bosco senza nemmeno guardare
dove vado e si fa pian piano sempre più buio.
Sento un lieve fruscio dietro di me e so bene che questa
volta non è Jane, lei non cammina in questo modo è molto più silenziosa.
Non mi giro ma mi blocco non voglio girarmi e incontrare il
suo sguardo.
Lo sento sospirare e si avvicina ancora.
< Possiamo parlare un secondo? > sento dire a Liu e mi
giro piano annuendo appena.
Ora stiamo seduti nel più completo silenzio e aspetto solo
che lui inizi a parlare mentre stringo un poco le gambe al petto.
< Per iniziare ti chiedo scusa e ti prego di non
considerare una lettera di quello che ho detto prima > dice a voce bassa e
calma ed io mi giro piano verso di lui più tranquilla e annuisco.
< In realtà non dovrei ma ti racconterò la verità infondo
è la tua vita ne hai tutto il diritto. > lo vedo chiudere gli occhi come a
prepararsi a un discorso difficile.
< I tuoi genitori sono state le persone che mi hanno riportato
alla ragione e, come ti ho già detto, mi hanno fatto entrare a far parte della
CPHS. Sono entrato quasi direttamente a far parte insieme a loro del progetto
sull’Henko, quello su di te > continua a parlare ed io l’ascolto abbassando
un poco lo sguardo.
< Ti avevano adottato per questo progetto, è vero, ma
loro ti volevano davvero bene e ti trattavano come se fossi una figlia sotto il
giudizio contrario di tutti. Mi ricordo che ne rimasi sorpreso anch'io ma alla
fine mi contagiarono. Infondo eri davvero solo una bambina come tutte le altre,
solo, più sfortunata… > rialzo piano lo sguardo e lo fisso un poco mentre
ascolto le sue parole senza fiatare.
< Anch'io iniziai a volerti bene e capii quando vollero
portarti via da lì, volevano che tu vivessi una vita normale > si ferma un
poco e mi guarda.
< Prima di andare mi dissero che avevano fatto una grande
scoperta, avevano trovato un libro dalla copertina rossa con un numero scritto
sopra >
Strabuzzo gli occhi appena mi riprendo dalla sorpresa <
Un libro? E-e cosa c’era scritto? > ma lui scuote la testa.
< Non ne ho idea... Non me l’hanno detto mi hanno solo
detto che parlava di te >
< Me? >
< Non prendiamo, però, alla lettera le loro parole, tua
madre e tuo padre erano due tipi strani e sembrava quasi che adorassero confondere
le altre persone con i loro discorsi quindi non so cosa intendessero… >
Mi nasce un piccolo sorriso involontario e guardo un attimo
il vuoto per poi riguardarlo più seria
< Sai dov’è ora? >
< No, sapevo che lo avevano loro e… Dopo che sono morti ho
cercato nella casa ma non l’ho trovato da nessuna parte > annuisco e guardo
giù cercando di concentrarmi sul libro in questo momento.
< Ma c’è una probabilità molto alta che lo abbia mio fratello…
> pronuncia le parole piano e si mette una mano fra i capelli reggendosi la
testa.
< Ma… non ho la minima idea di dove sia… >
< Aspetta, ma… perché mai avrebbe dovuto rubare un libro
scusa? >
< Perché sa di cosa parla, non c’è nessun altro motivo…
>
< Ma come? >
Ho sentito vari rumori e questo non mi piace per niente.
È come se molte persone stessero camminando tutte insieme
verso un punto preciso …
< Dov’è la… scuola? > chiedo con un filo di voce e
vedo Liu fare un’espressione confusa per poi indicare verso ovest.
“Merda...”
Mi alzo e faccio per iniziare a camminare piano verso di
essa.
< Che cosa succede? > mi chiede Liu dietro di me.
< Non ne sono sicura ma ho un brutto presentimento… >
< Che intendi? >
< Posso sentire centinaia di passi che vanno proprio in
quella direzione >
Ciao ragazzi ^^
È da un po’ che non
ci si vede è e scusate ma come forse avete notato il cap è lungo quasi la metà di
quelli soliti ma credo di avervi già riempito di roba e visto che dovevo fare
il cliffhanger schifoso non posso andare avanti XDD
Vabbè spero che vi
sia piaciuto e spero che le conversazioni siano umane (sembra quasi che io non
ne abbia e in effetti è così perché le mie conversazioni non sono da umana ma
da fangirl u.u))
Ora vi lascio e vi
invito a lasciare una recensione
Alla prossima ;*
Holyland ^w^