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Autore: Mikirise    05/08/2015    2 recensioni
Quando il ragazzo si era reso conto che Calypso stava entrando nel panico, non riuscendo a trovare dei buoni ricordi che la collegassero a suo padre, le prese velocemente le mani nelle sue e con un sorriso dolce le disse: "Facciamo un gioco. Lo facevo sempre con mia mamma, quando ero piccolo" strinse le mani leggermente callose della ragazza, cercando di trasmetterle un po' di calore -stava diventando quasi bravo con la storia dell'empatia- "Allora, io sceglierò un luogo, un tempo, una situazione e immaginerò come saremmo potuti essere in quel mondo. Lo potrai fare anche tu, ovviamente, scegliendo un posto, un luogo ed una situazione. Sarà un po' come dare una sbirciatina a le nostre vite nei mondi paralleli. Sarà divertente"
{Storia scritta per la challange Dei, miti ed eroi, indetta dalla community campmezzosangue}
Genere: Commedia, Romantico, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Calipso, Leo Valdez, Leo/Calipso
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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Okay. Dopo, tipo OTTO MESI ho finito la tabella. Ciao tabella! Ah! Sono così fiera di me!
Beh, relativamente. Alcune storie sono così bah. Ma non importa! Perché… non so, troverò un perché.
Allora, ringrazio il Campmezzosangue con i suoi prompt (perché altrimenti non avrei scritto un accidenti e non mi sarei divertita così tanto) e ricordo la challange Dei, miti ed eroi , chiunque, con tanta pazienza, mi abbia seguita fin qui. E io ho apprezzato tanto. Quindi, beh, grazie!











Saremmo potuti essere

Mondo Nove: Una vita per una vita











Leo si era addormentato, e sembrava un piccolo angioletto, quando non parlava, quando non si muoveva, quando non russava.

Ma Leo russava, e Calypso sorrideva. Una storia gliela doveva. Una sola, che un giorno gli avrebbe raccontato. Una sola. Allora Calypso si sdraia accanto a lui e aspetta.

Sente una storia prendere forma nella sua testa e guardò Leo, dormire con la bocca aperta e in una posa scomposta.

Poi si addormentò anche lei.






○●○







È una bomba -forse solo il rimbombo di un ricordo- a svegliare Calypso, che si alza velocemente guadagnandosi un dolore lancinante al petto. E il dolore si mischia con i tonfi assordanti e, per istinto, la ragazza cerca il suo fucile accanto al suo corpo, come se si trovasse a casa sua, o in trincea, pronta a sparare a sconosciuti, in quel caos di colori e rumori. Chissà se ha ucciso. Chissà se ucciderà.

Una mano gentile, di una ragazzina di colore, troppo piccola per essere un dottore, la spinge a sdraiarsi. E Calypso non riesce nemmeno a protestare. Perché il petto fa troppo male.

"Si è svegliata" mormora l'infermiera. "Quindi è fuori pericolo, no?"

Calypso affonda la testa nel cuscino.

E nessuno è fuori pericolo.














Non ci vuole tanto per capire che Calypso non è nell'ospedale giusto. È finita nel campo nemico e non si sa bene per quale motivo.

Annabeth, una ragazza che il dottore lo fa solo perché non ce ne sono abbastanza di dottori veri in giro, le controlla giornalmente le fasciature e dice sempre: "Quando Leo tornerà sarà molto felice di vederti sveglia."

Calypso la guarda e si chiede perché non ricordi nessun Leo. E perché queste persone, pur avendo visto la sua piastrina, continuano a volerla curare, a fare in modo che lei stia bene.

"No che non lo conosci Leo" ride un giorno la bionda e Calypso sta guarendo veramente molto bene. Adesso si può sedere senza stare troppo male. "Ma è stato lui a portarti qui."

Non risponde sulla questione del perché la stiano curando. Ma glielo vede negli occhi. Quella ragazza pensa che sia un errore, ma non lo dice ad alta voce.

Suonano gli allarmi e Annabeth se ne va.













Questo Leo è un ragazzo con i capelli ricci e un sorriso troppo luminoso per trovarsi in mezzo ad una guerra. Un giorno Calypso si sveglia e se lo ritrova lì, coperto di terra, addormentato su una scomodissima sedia pieghevole. Ovviamente lei lo ha solo guardato male finché lui non si è svegliato.

Beh, sembra devastato. Un po' da tutto. Ma al vederla sveglia sorride.

"Sarà colpa tua se andrò ad uccidere alcuni tuoi amici in guerra" dice Calypso, portandosi le ginocchia al petto e spiegazzando le lenzuola bianche.

Ci sono le voci di tante persone che gridano. Leo deve aver portato tante altre persone con sé. Probabilmente molti bambini. Anche perché si sentono tanti pianti, tanti mamma che volano in aria.

"Non m'interessa del tuo schieramento." Alza le spalle e sorride, nonostante tutto. "Ti abbiamo dato una seconda possibilità. Scegli tu quello che devi fare. Noi qui non siamo soldati, Caramba."

"Calypso."

"Quello che è."

E Leo se ne va di nuovo a salvare vite.












La ragazzina che ha visto la prima volta si chiama Hazel e le porta tutti i giorni cibo. Anche lei porta delle cicatrici sulla pelle e cerca di sorridere, ma a volte se ne dimentica e sembra guardare in altri posti lontani, come se avesse perso qualcosa di molto importante.

"Ovviamente." Si appoggia accanto al suo letto, mentre cerca di convincerla a mangiare, parlando -si mangia a casa, certamente non in altri posti. "Leo è così. Cerca la persona, mica la macchina da guerra. Come prima della guerra. È una bella cosa, non tutti sono riusciti a rimanere così umani. A dirtela tutta, ucciderti è stata un'opzione valida, ma non potevamo farlo, non a sangue freddo." Inclina la testa. "Leo ce lo ha ricordato."

Calypso mangia un po' di zuppa -perché ha fame, non per altro. “Insegnami come aiutarti.”

Hazel sorride.












"Ti vedo meno pallida!" Leo saltella verso di lei. È una cosa che fa perché è un folletto e ovunque va porta degli enormi sorrisi, che ormai non sembrano tanto brillanti. Calypso inizia a pensare che sia una maschera, ma non glielo ha mai detto. Lei sa che ognuno di loro ha un modo diverso per affrontare la guerra, e questa sembra quella di Leo. “L'amore di Hazel guarisce ogni male” continua lui.

E lei sorride. “Ti vedo meno sporco di terra.”












Leo passa molto tempo con lei, forse perché Annabeth non sopporta che rompa così tanto le scatole in giro per l'ospedale arrangiato, soprattutto quando, Calypso scopre, lo stesso Leo è in convalescenza per una stupida infezione ad una stupida ferita. Per questo, non per altro, Calypso e il ragazzo parlano tanto e un po' di tutto. Perché Annabeth caccia sempre lì il texano.

Il sottofondo della guerra sembra ferire Leo, per questo, quando un bambino piange, chiedendo della sua mamma, Calypso alza un po' la voce e gli racconta di sua sorella Zoe, l'unica, tra le sue sorelle, che l'abbia mai fatta sentire in famiglia.











“Perché hai iniziato a salvare vite?”

Leo ci pensa un po', prima di ripondere. Giocherella con i suoi pantaloni e poi dice: “Nessuno ha salvato mio fratello. Non volevo che altre persone passassero per la stessa cosa.”

“Tante altre persone avrebbero cercato vendetta…”

“Sì, ma non so se mi hai mai visto, non sono bravo nei panni di Joker.”

Lei non capisce il riferimento, si limita ad annuire.












“Che ci fa una ragazza come te nell'esercito?”

“Mio padre è uno dei generali di Crono. Non potevo non schierarmi con lui.” Omette il fatto che Zoe lo abbia fatto e che le abbia chiesto di combattere al suo fianco. Omette il fatto di aver preferito suo padre alla sua unica famiglia.

“Quindi, uscita di qui, continuerai a combattere.”

Calypso abbassa la testa. “Non lo so.” Si gratta la nuca. “Non lo so.”








"Annabeth ti vuole molto bene."

Leo sorride e le passa una merendina -di quelle che ormai sembrano un miraggio, perché la guerra distrugge le cose dolci. "È il mio migliore amico. Ma non dirlo a Jason: diventa geloso. Una volta lui e Percy..."

E quel giorno Calypso impara veramente tanti nomi.














"Zoe deve essere molto preoccupata per te."

Calypso fa un mezzo sorriso e nom dice niente. Non è una cosa di cui vuooe parlare. Non è una cosa di cui poteva parlare.











Appena Annabeth decide che Leo può anche non rompere più le scatole in ospedale, il ragazzo decide di andarsene di nuovo a salvare vite umane -si sentiva in colpa per non aver fatto niente per settimane, Calypso lo aveva intuito.

Vederlo prepararsi per salire su quel coso che i ribelli usano come macchina e ambulanza fa venire una stretta alla bocca dello stomaco della ragazza.

“Ci vediamo la prossima settimana!” saluta lui. Poi si gira verso un biondo che lo abbraccia con la stessa forza di un orso.

Hazel sospira e le dice: “Tornerà.” Ma nessuna delle due ne è convinta al cento per cento.











Quella stessa settimana Annabeth dice a Calypso che se vuole può andarsene, oppure rimanere ad aiutare in ospedale -è così che ha iniziato lei.

Calypso non sa che fare e guarda la sua piastrina, sempre conservata sotto il suo cuscino.

Continua a non sapere che fare.











Quando Leo torna, Calypso non c'è.

“Abbiamo salvato una vita che ucciderà miliardi di vite” si sfoga Annabeth.

Hazel aggrotta le sopracciglia e lascia tra le mani una lettera a Leo. L'ha letta, perché quella ragazzina è un'impicciona, ecco cosa. Ma non importa.

Quando il ragazzo finisce di leggere quel pezzo di carta, non dice niente. Getta il tutto nel fuoco e nessuno pronuncia più il nome di Calypso.

Tranne Hazel.












La cerca. Ha paura di trovarla trai feriti di guerra.

E così anche lei lo cerca, con la paura di trovarlo trai morti in battaglia.

Però lei ha scelto di non combattere per Crono o Zeus. Ha scelto di combattere per le persone. E scrive che tornerà a trovare Leo, un giorno, con sua sorella.

Durante la sua ricerca, aiuta i malati, come Hazel le ha insegnato a fare. E la sua piastrina, quella che la vedeva come un soldato -una macchina da guerra- è sepolta da qualche parte, insieme alla se stessa soldato. 









SET LEO/CALISPO DI MICHIGR
Hogwarts!verse, «Toglimi di dosso le tue diavolerie Babbane»✔️
Pirate!AU, «Quest'isola ha cessato di essere un posto rispettabile»✔️
War!AU, «Non mi interessa il tuo schieramento»✔️
College!AU, «Questo caratterino lo riservi a chiunque ti rivolga la parola o è un trattamento speciale?»✔️
Steampunk!AU, «È più grande all'interno!»✔️
Regency!AU, «Il vostro è il giardino più bello che io abbia mai visto»✔️
HungerGames!AU, «Ho scommesso su di te»✔️
Modern!AU, «Pronto? Garage Valdez? Mi si è rotta la macchina in mezzo al nulla»✔️
Zombie!AU, «Come fai non sapere che è in corso un'Apocalisse Zombie?!»✔️
COMPLETATE: 9/10
  
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