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Autore: Ssaarraa__    06/08/2015    2 recensioni
Gea è stata appena sconfitta. Tutto trascorre bene nei campi in cui Annabeth e i suoi amici vivono. Si parla di Annabeth e di una notizia che sconvolgerà
la sua vita. " Si
immaginó la sua vita se solo avesse tenuto questo bambino o
bambina. La nanna, i
pasti, le feste, i pianti,
capricci, ma anche i
sorrisi, la gioia e le
risate...in quel momento
sorrise."
Genere: Introspettivo, Sentimentale, Slice of life | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Annabeth Chase, Atena, Gli Dèi, I sette della Profezia, Poseidone
Note: Movieverse, Otherverse | Avvertimenti: Spoiler!
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Salve a tutti, sono stata un po' assente, ma sono tornata! Spero continuerete a leggere la mia storia. Se magari mi date qualche consiglio su come continuare mi fareste un piacere 😊 grazie e alla prossima!😉
 
Nessuno la venne a svegliare. 
Come potevano i suoi amici pensare che era lì fuori stesa a terra inerme? Senza aspettare aiuti o rinforzi si mise seduta. Aveva piovuto, perché era fradicia. La maglietta le si era appiccicata al pancione, la sua bambina stava bene? Quanto era stata svenuta? E se fosse già morta!? Tutte le domande più terribili le passarono nella mente. Il cellulare si era bagnato e non funzionava più. Tutto era nelle sue mani, doveva arrivare al campo! Con molta fatica si mise in piedi. Si resse con una mano ad un albero. "Che fatica essere incinta" disse quando inizio a camminare. La destinazione non era lontana, un chilometro più o meno e sarebbe arrivata. Di certo non le mancava la paura. Come l'avrebbero presa gli altri la grande notizia? Per adesso è meglio arrivare tutte intere e sane salve. Era tutta sporca di fango, le mani , la faccia e i vestiti. Era sera, saranno state tipo le sei, quindi era rimasta svenuta quasi un giorno intero. Era stanza e debole, ma la cosa che più era distrutta era il suo cuore..."Non si è suicidato!" Disse come una pazza al vuoto che la circondava.
Le lacrime erano costanti da quando si era svegliata. 
 
Mancava poco! Fu la camminata più difficile e piena di emozioni della sua intera vita. Katie era immobile, non la sentiva scalciare. Fece un respiro profondo e supero l'entrata.
 
"Aiuto" iniziò a gridare con una  voce sottile. "Vi prego aiutatemi sono Annabeth"... 
 
Le guardie stavano percorrendo il confine per fortuna! "Presto presto venite c'è una ragazza a terra, chiamare Chirone". Urlò un ragazzo giovane.
Il gruppo la circondó, e le offrirono tutto l'aiuto possibile. 
Il centauro arrivo dopo pochi minuti, "Annabeth, cara, non sempre stare per niente bene, vieni che ho portato una barella sdraiati andrà tutto bene".
Traumatizzata ancora da tutto, la ragazza salii sulla barella fatta a mano. Sfilò velocemente per tutto il campo fino all'infermeria.
Era molto cosciente, ma non riusciva a stare in piedi, quindi si poggiò sul letto. Fu difficile con quel pancione. Notò che le sue mani stavano tremando, odiava il fatto di essere fragile. "Ora riposati, ti diamo dei vestiti puliti e chiamo i tuoi amici". Andò via.
Una ragazza molto carina mi pulì con una pezza bagnata e mi suturò il taglio in testa, per via della caduta. "La bambina..controlla la bambina, credo stia male.." Prego Annabeth alla dottoressa. "Mi dispiace, ma non abbiamo li strumenti adatti, comunque sei sotto shock, sentirei solo il tuo battito non il suo...proviamo più tardi. Cerca di tranquillizzarti". Appoggiò la testa sul cuscino.
"La mia bambina è morta, è morta con lui" pensò con il continuo sgorgare di lasciar dai suoi occhi.
 
Qualche minuto dopo entrarono Piper con le lacrime anche lei, Jason che le teneva la mano, Hazel,Frank e Percy devastati.
"Non sono morta ragazzi" cerco di sdrammatizzare Annabeth...
Piper le si buttò addosso..
"Piano mi fai un po' male" 
"Okay scusa, ci hanno detto che ti hanno trovata qui fuori sotto shock e tremante, cosa è successo?!?!"
La guardavano tutti con gli occhi fissi. 
"Scusatemi, scusatemi, io non so cosa mi sia preso...sento che la mia bambina è morta...potete controllare che non sia morta vi prego!!!" Ora stava urlando e piangendo. Una pazza isterica.
La dottoressa di prima arrivò di corsa. "Annabeth, devi calarti prima ricordi? Ora fai dei bei respiri con me...brava così...inspira...espira...okay okay"
Funzionò ma tremava ancora.
"Che bambina scusate?" Chiese Jason. Loro non vedevano la pancia, era nascosta dalle coperte,ma ormai doveva confessare. "Sono incinta...volevo dirvelo..." Scoprii il pancione. "Ma io stavo bene, ero felice...con Nate..." La voce le si spezzò..
"Cosa è cambiato Annabeth, avete litigato? Mi avevi raccontato solo cose bellissime di lui..." Chiese Piper preoccupata.  
" Lui...lui. È colpa mia." Non riusciva ad andare oltre, c'era la faccia di Percy in fondo  alla stanza che la guardava allibito.
"Scusate ma vorrei parlare con Percy in privato per favore.."
"Okay, ma torno fra poco, ti do un calmante". Disse la dottoressa.
Uscirono tutti tranne il ragazzo.
Moriva dalla voglia di abbracciarlo, ma non voleva spaventarlo di più di quanto era già spaventato. Lo invitò a sedersi  e anche lei si mise seduta, per farlo dovette prendergli la mano. Così calda e soffice. "Annabeth, fammi parlare, sono passati mesi, tutto questo è colpa mia...ma quella ragazza è stata lei a baciarmi, non c'era niente tra noi. L'avrei respinta. Ma tu sei scappata e non è da te...capisci? Ti chiedo scusa...io...". "Basta così..è quasi tutta colpa mia" la ragazzo lo fermò "Scappare non era la cosa migliore da fare. Portarti via questo pezzo della nostra vita insieme è stato un enorme sbaglio..così sono io che chiedo a te scusa". Detto questo il ragazzo l'abbracciò. "Io ti amo Annabeth...". "Testa D'Alghe vieni qui" lo tirò a sé e lo bacio dopo tanto tempo. Aveva sempre lo stesso odore e i suoi occhi si riempirono di lacrime. "Il bambino...è mio?" Chiese con un filo di voce... Fino a quel momento, nessuno aveva accennato al fatto che Annabeth era incinta e di chi.
"Certo che è tuo, comunque è una femmina e si chiama Katie".
"Davvero è femmina? Sono così felice, io, posso?" Avvicinò la sua mano al pancione " Certo..ma non credo sentirai nulla...vedi, con quello che è successo venendo qui..ecco potrebbe non avercela fatta.." Scoppiò a piangere nella sua spalla. Lui le accarezzò i capelli con la mano. "Shh,stai tranquilla, andrà tutto per il meglio..."
Entrò la dottoressa, "Cara che ne dici se ascoltiamo il battito della  tua bambina?" "Nostra" intervenne Percy tutto agitato.
"Oh congratulazioni a entrambi allora..." La dottoressa ascolto, il silenzio era calato e a un certo punto alzò la testa e disse :" Qui è tutto a posto, la tua bimba sta benissimo, è una dura". 
"Proprio come la madre" disse Percy. 
 
 
Passo in infermeria qualche giorno. Dormì la maggior parte del tempo e nel restante Piper, Percy e gli altri  le erano attaccati.
Tutti non capivano cosa l'avesse fatta tornare lì se stava così bene con il medico in città... Annabeth non ricordava più molto, poi però entro una delle pattuglie di quella sera che le restituì il telefono ritrovato. Nelle foto ritrovò il volto di Nate...e poi trovò un messaggio nella segreteria.
Anche se erano tutti nella stanza, stavano parlando fra loro e accese il messaggio.
"Ciao! Annabeth." La sua voce
" ti volevo dire solo che ho deciso di andarmene. Katie non sarà mai completamente mia, questo non mi da la possibilità  di decidere cosa fare con lei. Sei tu la madre e sarai una di quelle fantastiche. Come mi hai detto ti piace leggere, allora lei sarà una lettrice, sarà intelligente proprio come te. Non so come tu possa saperlo ma le piacerà anche l'acqua come mi hai detto."
Si accorse che tutti stavano ascoltando in silenzio. Ma non fermò il messaggio, voleva sentire 
"Negli ultimi mesi ho pensato tanto a noi. Non volevo esserti di intralcio nei tuoi affari personali, nella vita di Katie, ma eri arrivata da me distrutta. Senza niente. Tanto simili. In quel periodo buio dei miei genitori morti..."
La ragazza emise un singhiozzo
"So solo che il tuo aiuto, la tua presenza è stata fondamentale per sopravvivere. Spero sia lo stesso per te. Sono appena uscito, odio discutere con te sopratutto per Katie. Mi manchi già...ma devo andare. Voglio raggiungere i miei genitori. Ti voglio bene Annabeth, strana ragazza dagli occhi grigi. Magari un giorno ci rivedremo. E racconta di me a Katie. "
Si spense il messaggio. Erano tutti immobili ad aspettare la reazione di Annabeth. 
"Anche io ti voglio bene..." 
E urlò. Esatto le si erano rotte le acque. Katie stava arrivando...erano tutti spaventati a morte. Lei disperata per Nate. Quel parto non sarebbe stato facile. 

 
   
 
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