Era dalle otto di questa mattina che ero sveglia, impaziente che arrivasse l'ora giusta per vedere finalmente Ross, ovvero le tre di pomeriggio.
In questo momento siamo tutti a casa a pranzare mentre tutti parlano ancora sconvolti per l'incidente.
L'unica che non riesce a dire niente sono io che mi sento ancora totalmente in colpa per quello che è successo.
"Credo che se la sia cavata perché l'incidente non deve averli creato lesioni gravi, ma in base all'impatto chissà quanto sarà agile quando uscira dall'ospedale " dice Riker portando avanti la loro conversazione.
Io nel frattempo rimango seduta a giocare con la mia pasta e a guardare l'orologio mentre ascolto quei discorsi da medico esperto.
Era quel senso di colpa e la voglia di rivederlo alla follia che mi impediva di concentrarmi.
Dopo essermi stesa sul divano si fanno finalmente le due e quaranta: così, insieme agli altri, montiamo in macchina per l'ospedale.
Andiamo diretti al terzo piano dove Ross sta ora riposando nella sua stanza.
Si avvicina una signora sulla cinquantina e un camice lungo bianco che apre la porta del corridoio: "orario di visite" dice in tono fermo.
"Andiamo, anche lui vorrà vederti"
Sussurra Rocky al mio orecchio.
Lo prendo a braccetto e iniziamo a camminare lungo il corridoio insieme a tutti gli altri fino alla stanza 311, quella di Ross.
Potrei dire di essere agitata e spaventata ma la voglio di rivederlo e sopra tutte le emozioni che mi assalgono in questo momento.
Arriviamo davanti alla porta 311 e lì mi blocco completamente.
"Possiamo andare solo due alla volta, chi va per primo?"
Chiede Sara
"Direi prima i fratelli..." Rispondo nonostante la voglia di aprire quella porta per prima.
"No Laura, conosco mio fratello, vai pure tu per prima, non preoccuparti noi ti aspettiamo fuori"
Forse era giusto che andassero prima lei o Riker, ma non me lo farò ripetere due volte : apro la porta ed entro.
Eccolo lì, il ragazzo che mi amava a tal punto da rischiare la sua vita per la mia era davanti a me sano e salvo.
Era legato a dei piccoli tubicini, aveva la fronte fasciata con una garza bianca e dormiva beatamente mentre un piccolo ciuffo biondo gli si poggiava sull'occhio.
Avrei voluto stringerlo, ma avevo paura di provocarli dolore e svegliarlo bruscamente.
Mi abbasso dolcemente, poggiando la mano sul suo petto e le mie labbra sulle sue e senza il minimo controllo, una lacrima mi solca il viso.
"Mi sei mancato " sussurro sulla sua bocca.
Mi siedo sulla sedia davanti a lui mentre li tengo la mano stretta con la mia.
Fa effetto vederlo così, ma almeno era lì con me.
"Hey" è la parola che interrompe quel silenzio.
Ross si è svegliato ed è qui davanti a me con in sorriso sul viso.
"Ross" dico alzandomi in piedi "finalmente " è tutto quello che riesco a dire per poi buttarmi sopra il suo corpo e abbracciarlo cercando di evitare le mie lacrime.
Rompo quell'abbraccio e gli do una carezza sulla guancia appoggiando nuovamente le mie labbra sulle sue.
"So che non te lo aspettavi così" dice ridendo, riferendosi a quel nostro bacio.
"Ti amo Ross" dico senza pensarci troppo.
"Questa volta non ti farò allontanare da nulla perché io ti amo e l'ho tenuto dentro per troppo tempo.
Ora ci sono io per te" dico lasciando andare l'ultima lacrima.
"Non piangere" mi dice alzando delicatamente il braccio per asciugarmi il volto.
"Sei bellissima" mi sussurra.
Abbasso il volto imbarazzata e allo stesso tempo felice come non mai.
"Come stai?" Gli chiedo
"Ora meglio, anche se avrò qualche problemino alla gamba... Resta fino a che non mi dimettono se vuoi vedermi stare bene"
"Ross lo farei senza esitare, ma l'orario di visite finisce tra poco"
Questo mi ricorda che fuori dalla stanza i suoi fratelli lo stanno aspettando per vedere come sta.
"Ross, devo andare, devono entrare gli altri: Rydel mi aveva fatto entrare per prima"
"Mia sorella sà di cosa ho bisogno"
Risponde accennando di nuovo quel sorriso.
"Basta ora, ti sei appena svegliato, devi riposare; poi parleremo.
Ora chiamo gli altri, ci si vede domani a casa."
Mi avvicino verso la porta e mi giro un 'ultima volta indietro prima di salutarlo.
"Ti amo" è quello che pronunciano le sue labbra ma senza utilizzare voce.
"Anche io Ross"
Apro così la porta facendo passare il resto della famiglia.
Domani Ross torna a casa e io sarò la prima ad accoglierlo.
Chi lo lascia più andare ora?
Angolo autrice
Scusatemi tutti se ho fatto aspettare tanto ma durante l'estate non ho mai un minuto libero:/
Comunque spero che questo capitolo vi piaccia, un bacio :)))))