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Autore: PONYORULES    07/08/2015    1 recensioni
« Facciamo cinquecento grammi? ».
« No, stavolta non funzionerà ».
« Ok, cinquecento grammi di mandorle e duecento di fichi secchi » continua imperterrito.
Taehyung lo spinge via, usando l'unica mano libera. Nonostante ci sia poco spazio, per un attimo vede sparire la testa dell'amico mischiarsi alla folla che sta aspettando pazientemente la metro.
« Ti ripeto che non serve a farmi cambiare idea ».
« .. e una bottiglia da tre litri di succo al kiwi » conclude JungKook, mentre entra con fare distratto nel vagone. L'amico lo affianca, si siedono accanto e per dieci minuti non si parlano tra loro.
Potrebbero essere scambiati per perfetti sconosciuti, anche se con divise uguali continuano a sostenere ognuno il proprio cipiglio. Si guardano attorno: l'uno fissa la mappa delle linee metropolitane, l'altro conta le fermate che mancano, controlla di non aver sbagliato come è solito fare anche se scende alla stessa da che ne ha memoria.
« Due ».
« Mh? ».
« Hai capito benissimo ».
« No, affatto » sul viso del più giovane si apre un sorriso accattivante. « Due cosa? ».
« Due bottiglie, sei litri in totale » ora è il più grande a sorridere. « Prendere o lasciare ».
[Pairing: YoonKook/TaeJin] [Cameo: Block B, Apink]
Genere: Generale, Introspettivo, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Sorpresa
Note: AU, Lemon, OOC | Avvertimenti: nessuno
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The X Place
The Equation


Taehyung e JongKook sono in cortile, il vento che solletica i capelli di entrambi. È primavera, l'albero in mezzo al giardino è fiorito come tutti gli anni e i grandi fiori di ciliegio tendono a gettare delle piccole ma innumerevoli ombre attorno a loro. Il primo, mentre si gratta una gamba, guarda il secondo, con fare corrucciato.
« Continuo a non capire » esclama, sbuffando di disapprovazione. « A te risulta davvero così semplice? Non mi starai dicendo una bugia? ».
« Tae, posso spiegartelo di nuovo, ma è facile! Devi solo rimanere concentrato! ».
« Mi sto concentrando! Ma non riesco a capire perché questo » indica un segno sul foglio. « debba essere trovato ».
« Perché devi seguire la consegna che ti ha dato il professore! ». 
« Kokkie, non è che sono stupido? ».
« Perché lo pensi? » domanda l'amico, fattosi serio. « Mamma dice che siamo due ragazzi molto intelligenti ».
« Sei sicuro abbia usato la parola 'ragazzi'? ».
« No, ci ha chiamati bambini, ma non è questo il punto! » ribatte JongKook. « Non sei stupido, non ci arrivi semplicemente perché non è una cosa che ti interessa abbastanza ».
« A chi interessa trovare il risultato di un'inutile X? ».
« A me piace » si confida il più giovane. « Quando trovo un risultato a qualche problema.. Mi fa stare bene ».
« Sarà » sospira Taehyung. « A me non importa affatto trovare la soluzione, però ».
« E che cosa ti piacerebbe fare? ».
« Trovare il problema ».
 
« Non sei una persona orribile » ripete Hoseok, passandogli una mano sulla schiena. « Perché mi fai questa domanda? ».
« Perché sento di esserlo » risponde Taehyung, gli occhi ancora gonfi dal pianto. 
« Non ti conosco abbastanza ma a me non lo sembri affatto. Perché ti crucci? Cos'è successo con JongKook? ».
Taehyung tace. Continua a guardarlo negli occhi e continua a tacere. Non ha più lacrime da versare -o forse sì, ma è troppo esausto per farlo- ma continua a sentire il cuore stringersi. Gli fa male.
« Non ho bisogno di saperlo, in realtà » continua l'altro, mentre sorride. « Capisco dalla tua faccia che è successo qualcosa di grave, ma non sarà mai grave abbastanza per stroncare il vostro rapporto ».
« Vorrei poterlo pensare anche io » si confida Taehyung, la schiena che torna a incurvarsi. « Ma non sono io quello bravo a trovare una soluzione. Fra i due, sono quello che è più carente ».
 
« Fra quanto parte? » domanda JongKook, mentre accarezza dolcemente la schiena del suo migliore amico. Non alza la mano nemmeno quando lui cerca di sottrarsi al contatto: sa che non lo fa consciamente. Ma che è proprio in questi momenti che non può demordere, che deve stargli accanto e che non può offendersi se il ragazzo che si trova davanti cerca di chiudersi in se stesso. 
La risposta viene attesa con pazienza, ma dopo svariati minuti arriva.
« La prossima settimana ».
Taehyung si piega, si piega sul proprio corpo e si piega sull'amico, appoggiando il capo sulla sua spalla. Ha chiuso gli occhi? Sta piangendo? Quello che è appena uscito dalla sua bocca è un sospiro o un singhiozzo? 
JongKook tende a farsi continue domande. E tende a trovare sempre una soluzione, non concentrandosi sul problema di fondo.
« A questo non ci avevi pensato, eh? Nemmeno io. Non credevo volesse andarsene. Non Baekhyun, non il mio fratello maggiore. Andrà all'estero, sta già parlando di trasferirsi, Kookie. Riesci a trovare una soluzione per farlo tornare, ora? ».
 
« Lascia passare un po' di tempo » suggerisce Hoseok, mentre si alza dalla panchina su cui sono stati a sedere quasi due ore. « È probabile che tutto torni come prima solamente lasciandogli i suoi spazi ».
« Sento di avere sbagliato » ammette Taehyung. « Ma sono sicuro che, se tornassi indietro, tornerei a fare la stessa scelta. Per questo ti chiedo: sono forse una brutta persona? ».
Hoseok si piega sulle ginocchia fino ad arrivare alla stessa altezza dell'altro ragazzo. Lo guarda negli occhi e gli sorride. « No, non lo sei ».
Gli prende una mano per farlo alzare in piedi. « Vieni, ti accompagno a casa ».
« Non preoccuparti! Ti ho tolto un sacco di tempo, ci possiamo salutare qui ».
« Posso accompagnarti alla fermata della metropolitana? ».
« Mi farebbe piacere! » saltella Taehyung. « Questo te lo posso lasciar fare ».
« Quale gentilezza! » esclama l'altro, mentre si diletta in un inchino. « Prego, seguirò i suoi passi fintanto che sarà necessario ».
« Mi stai mettendo in imbarazzo! ».
« Giammai! Le chiedo perdono, non succederà più ».
Taehyung ride, mettendosi una mano sul ventre. 
« Sei più bello ora » gli confida Hoseok, passandogli un braccio sulle spalle e attirandolo a sè. « In realtà sei sempre bello ».
 
Rumore sommesso di stoviglie che sbattono. Una schiena è curva sul lavello, il corpo completamente nudo. 
« Dobbiamo ricordarci di comprare il caffè, sta finendo » dice il ragazzo mentre finisce di sciacquare un piatto. Alza la testa e lo ripone nella credenza di fronte a lui. « E dovremmo anche tornare al mercato dietro casa. Ci siamo troviamo bene, non trovi? La carne non ci è costata tanto ed era buona » ripone un bicchiere. « Mi ha chiamato mia madre stamattina: siamo invitati a pranzo a casa loro domani. Per che ora ti farebbe comodo? Va bene per le 13:00? ». 
Non ottenendo risposta, Baekhyun sbuffa e si gira verso il suo fidanzato. « È successo qualcosa? ».
Chanyeol lo sta fissando, ed indugia un attimo sulla sua virilità scoperta. Si alza in piedi e gli si avvicina, passandogli una mano grande sulla schiena. « Non riesco a parlarti quando sei nudo, dovresti saperlo ».
« Sì, lo so » lo canzona l'altro. « Però mi piace lavare i piatti senza indumenti! ».
« È un'abitudine che infatti non dovresti perdere » Chanyeol gli sorride e gli posa un bacio sulla clavicola.
Guarda il suo ragazzo per un po': ha la frangia più lunga del normale, ed è buffo quando la rimette a posto con un gesto improvviso del capo. 
« Yeol ».
« Dimmi, B. ».
« Mi dici a cosa pensi? ».
« Non sto pensando a niente ».
« Non ti credo ».
« Come fai a capire queste cose anche senza guardarmi? ».
« Perché tu guardi me. Non mi fissi spesso, ma quando lo fai significa che vuoi dirmi qualcosa ma che non hai il coraggio di farlo ».
« Un po' come quando.. ».
« ..mi hai chiesto di andare a bere un caffè assieme la prima volta che ci siamo conosciuti » completa la frase per lui Baekhyun, sorridendo. « Sono ricordi piacevoli, penso spesso all'inizio della nostra relazione ».
« Lo sai che, qualunque scelta tu farai, una volta tornato a casa mi troverai qui ad aspettarti, vero? ».
Il ragazzo più basso alza la testa e lo guarda. Non sa come, nè perché, ma capisce: con Chanyeol è tutto immediato, come un qualcosa di automatico. E questa particolarità non l'ha sviluppata col tempo: c'è sempre stata. 
« Lo so, e mi piace quando me lo ricordi ».
« Posso ricordarti anche il fatto che ti amo? ».
« Certo. Lo sai che sono un ragazzo che ha bisogno di continue certezze » quindi Baekhyun lo bacia, e il suo sorriso non brilla di luce propria, ma di luce riflessa.
 
Taehyung e Hoseok si salutano con un abbraccio. Prendono direzioni diverse e lo fanno entrambi a malincuore.
Quando il primo si siede su un seggiolino per aspettare la metropolitana, il secondo torna a girarsi per guardarlo.
Taehyung tira fuori il cellulare, è intenzionato a mandare un messaggio a JongKook quando qualcosa gli rovina letteralmente in faccia.
Dopo un attimo di sorpresa, capisce che quello che gli è arrivato addosso è un enorme borsone bordeaux.
« Eh, scusa?! » si gira verso il ragazzo che gli si è seduto di fianco. Ma sbianca, quando si trova a guardare il viso serio di SeokJin.
« Guarda chi c'è » biascica lui. « Hai occupato il posto dove metto la mia borsa di solito ».
« Quindi hai pensato bene di lanciarmela addosso ».
« Sì, è così. Ma è colpa tua ».
« Perché ho occupato un posto?! ».
« Esatto » gli risponde. « Sbaglio, o sei particolarmente perspicace oggi? Forse la vicinanza di Hoseok sta facendo aumentare il tuo quoziente intellettivo? » SeokJin scrolla le spalle. « Anche se ne dubito ».
« Non solo ti piace tirare pugni a caso alle persone, le segui pure » sbuffa inferocito Taehyung. « Io credo che tu abbia un problema ».
« Oh » ora il ragazzo più alto sembra sinceramente sorpreso. « Quindi adesso sono io ad avere un problema ».
« E con questo cosa vuoi insinuare? ».
Taehyung si chiede se è a conoscenza della sua discussione con JongKook, della sofferenza che sta provando anche in quel momento mentre ricorda le cose che gli ha detto il suo migliore amico. Si domanda se, effettivamente, il ragazzo che si trova davanti possa essere empatico. 
« Sei andato a nasconderti fra le sottane di Hoseok solo perché il tuo più caro amico è rimasto deluso dalle tue bugie? ».
Empatico 'sto cazzo.
« Non ti permettere ».
« È arrivata la tua metro, ci si vede ».
« Prendo la prossima » ora Taehyung è infuriato, e si rende conto di tremare. Si alza in piedi e guarda SeokJin dall'alto in basso. « Adesso ne parliamo ». Sa di pesare la metà di lui, e sa di non avere le forze per contrastarlo. Ma questo non gli importa: ha solo bisogno di sfogare tutto ciò che sente dentro e di riversarlo su di lui.
E SeokJin lo capisce. Quando fa leva sulle ginocchia per alzarsi fa uno scatto in avanti e chiude le sue braccia intorno alla vita stretta dell'altro. Lo spinge fino a fargli toccare con la schiena il muro che hanno di fianco.
Nessuno è presente alla scena, non c'è nessuno nei paraggi. 
Continua a tenerlo stretto.
« Mi stai facendo male » boccheggia Taehyung.
« Ti stai facendo male da solo » ora Jin alza il busto e si erge davanti a lui. Le sue mani si appoggiano sulle spalle dell'altro, ed esercitano quella forza minima per tenerlo incollato lì.
« Mi fai incazzare! » sbotta il più basso, continuando a divincolarsi. « Non sai niente di me e comunque ti ostini a mettermi le mani addosso! Perché lo fai? Ti piace vedere soffrire le persone?! ».
« Non giocare col fuoco ».
« Perchè non dovrei?! È questo che non capisci: io non ho paura di te. Pensi di essere il più forte, non è così?! Ti sbagli. Picchiare della gente a caso non significa essere forti! Significa essere vigliacchi! » così, Taehyung sceglie di giocare e allunga la mano verso la fiamma. « Lasciamelo chiedere: hai mai messo le mani addosso a Yoongi? In sua presenza sei peggio di un cagnol- ».
Jin lo bacia. Le sue mani si spostano ai lati del suo viso e lo attrae a sè, tirandogli i capelli.
È un bacio che sa di proibito, questo Taehyung lo deve ammettere. Il modo in cui la lingua dell'altro entra nella sua bocca con forza lo fa sentire violato. Quel bacio sa di qualcosa di sbagliato, ma proprio per questo il corpo di Taehyung reagisce e si avvinghia. Ha bisogno di attenzioni, si sente perso e il corpo che ora lo sta premendo contro al muro con più forza.. Lo desidera.
SeokJin non ha odore, è semplicemente istinto ed è questo che lo fa scattare. 
Ed è lo stesso che si allontana dalla bocca dell'altro e lo morde sul collo, gli lascia baci crudeli sulla clavicola, mentre una mano si insinua dentro alle mutande. Circonda la virilità ormai dura di Taehyung e la accarezza esigente.
E poi, il germe della consapevolezza si insinua in entrambi e si staccano nello stesso momento, con la stessa rapidità in cui era cominciato.
 
Seoul Tower. Dalle 09:00 alle 15:00. Sarò lì ad aspettarti. 
B.
  
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