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Autore: Debry91    28/01/2009    1 recensioni
Un piccolo e sentito omaggio ad una grande insegnante di vita.
Genere: Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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prof Passo dopo passo, andavo incontro alla realtà che non ci saremo più viste...prof!
Nella scuola vuota, annegata nel silenzio del dolore, si sentivano i respiri strozzati dai singhiozzi. I volti, segnati dalle lacrime, di noi alunni, che ricordavamo lei...prof!
Tutto era nero, nonostante il bianco candido delle pareti.

Lei...così speciale, così unica.
Lei che insegnava, perchè amava insegnare.
Lei che aveva sempre motivi per sorridere.
Lei che ha reso il primo giorno di scuola, un gioco, di cui non dovevamo avere paura e ci ha unite tutte in un sorriso.
Noi, le sue alunne, ma prima di tutto le sue figlie, non possiamo fare altro che ringraziarla, per il tempo che ci ha dedicato, per l'impegno, che ha messo in tutto ciò che ha fatto per noi.

Lei professoressa, forse non lo sapeva, ma per noi era un punto fermo. Il nostro rifugio, lo scoglio su cui aggrapparci quando la paura di cadere diventava più grande di noi.

Il mio cuore batteva irregolare, mentre quella dura realtà inondava ogni mio senso.
Non riuscivo a distinguere il vero dal falso, mentre quella verità, bagnava gelida tutte noi.
Sentivo ogni parte di me tremare al solo pensiero, che lei non si sarebbe più seduta su quella cattedra, non mi avrebbe più guardato sorridente e non avrebbe più capito cosa mi rendeva triste con un solo sguardo.
Si, lei mi leggeva negl'occhi prof! Lei, come nessun'altro, che mi conosce da più tempo, riusciva a capirmi. Ma adesso chi mi leggerà negl'occhi al posto suo??
Chi capirà che il mio sorriso è solo una maschera, per nascondere tutte le ferite che mi bruciano ancora??
Chi mi ascolterà piangere???Chi mi dirà che tutto andrà bene???Chi mi darà la forza di andare avanti???

Dio???No....
Ho smesso di credere in lui, quando la mia vita è diventata un susseguirsi di tragedie. Forse c'è una forza superiore che guida le nostre vite, ma questa forza ha dimenticato di guidare me.
Me, che ogni giorno mi perdo sempre di più, che non so più cosa è giusto e cosa è sbagliato. Io, che vivo solo perchè devo vivere, che canto solo perchè qualcuno lassù qualcuno mi ha dato la voce.

E nel giro di qualche ora, eccola lì prof.
In quella bara, davanti all'altare della chiesa.
L'eco, faceva rimbombare il nostro pianto, rendendolo più rumoroso.
In tanti eravamo lì, in tanti piangevamo per lei e in tanti l'avevamo salutata, senza sapere che era l'ultimo saluto, l'ultima volta che i suoi occhi azzurri ci avrebbero scrutate dalla cattedra, l'ultima volta che ci avrebbe sorriso, l'ultima volta che ci avrebbe raccomandato di studiare di più.

L'ultima volta...

Avrei voluto dirle tante cose prof. Se avessi saputo, se tutti avessero saputo, l'avremo salutata meglio.
Avrei voluto esserle accanto in quei momenti difficili, per dirle che sarebbe andato tutto bene, come lei faceva con me.

E invece no.
La vita è questa, mi dicono. Ma io non ci credo prof.
Se tutto quello che puoi lasciare a una persona che hai amato, è una stupida lettera, che non potrà mai essere letta, allora la vita non è bella come pensavo, quando non la conoscevo ancora.
Ma ora che conosco la vita, posso dire con certezza, che è la cosa più cattiva e disgustosa che esista.

Forse ci rivedremo un giorno o forse di noi resterà solo un debole ricordo, come sospetto.
Per adesso posso solo sperare che lei sia in un posto migliore di questa terra, che tanto lei ha amato.

Mi sforzo di pensare che questo non è un addio e le lascio un GRAZIE a nome di tutti.
Arrivederci prof.
  
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