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Autore: SecretCodeLyokan    08/08/2015    2 recensioni
"Sono innamorata di lui"
"...E non ho smesso neache per un secondo di amarla..."
un amore vero non si scorda facilmente. Loro lo sanno, anche se provano a dimenticarlo.
Una festa potrà mantenere la sua famosa promessa prima dell'ultimo Ritorno Al Passato? O i momenti belli vengono veramente solo con Lyoko?
"Glielo dicono i colori: rosso, nero, marrone, viola e giallo. Su Lyoko, questa è una combinazione molto più originale e interessante del solito nero e viola.
Poi, gliel'aveva sempre detto Aelita, mentre facevano shopping: 'Il nero e il verde stanno benissimo insieme'"
Genere: Fluff, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Ulrich, Un po' tutti, Yumi
Note: Missing Moments, OOC | Avvertimenti: Triangolo
Capitoli:
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Eccomi qua, la seconda parte di questa fanfiction!
Voglio scusarmi con i lettori per i mini-errori presenti nella prima parte: era mezzanotte passata quando ho pubblicato la storia ed ero super stanca :-/ Ora, però, sono tornata! Ecco la seconda parte e scusate per il ritardo.
                           
Il Rapporto Dei Colori
2° Parte: “Rosso, Giallo, Viola, Nero e Marrone…Possibile?”
 
Yumi entra in classe, evitando lo sguardo di tutti. Non sa perché, ma oggi non si sente in vena di parlare con nessuno; forse è per causa di quello che è successo ieri con William e tutti non riescono ancora a credere che lei non abbia chiuso con lui.
La verità è che, sì, lei si sta servendo del rapporto con lui per convincersi di non essere innamorata di Ulrich; però ora è ancora più convinta di prima e questo fatto la fa stare male, la fa sentire una traditrice.
“Ehi, Yumette!” la saluta allegro William. Che grande…
Yumi si morde la lingua per frenare le parole che le stanno per uscire dalla bocca. Guarda il suo ragazzo e sorride. “Quante volte ti ho detto che detesto quando mi chiami così?”
Lui stringe le spalle. “Non mi picchierai mica se te lo dico”
Oh sì che ti picchierò. Pensa la ragazza. Solo Ulrich può chiamarmi così, capito?
Sussulta quando si accorge di quello che ha appena pensato.
William si avvicina. “Tutto bene?”
Yumi annuisce lentamente. “Sì si, mi sono solo ricordata di aver scordato qualcosa a casa…”
“Cosa?”
“La…la…ehm…” l’ex-geisha riflette per un po’…”La…matita!”
La matita. Ha sussultato perché ha dimenticato una matita. Non le crederà mai.
William la invita a sedersi. “Te la presto io, tranquilla”
“Ehm…ok” Yumi arrossisce mentre si siede. Che confusione tremenda; meno male che mi ha creduto…
                                                                                                 RDC
“Che ore sono?” chiede Odd per l’ennesima volta ad Aelita.
La ragazza sbuffa. “Me l’hai chiesto circa tre minuti fa”
“Sono stanco…”
Aelita sbuffa di nuovo e continua a prendere appunti. Dopo qualche minuto, comincia a chiedersi se Odd sa quello che vuole sapere: dopotutto, è o non è il suo migliore amico?
“Ehi, Odd” sussurra al ragazzo. “Dimmi, quello che hai detto ieri è vero? Ulrich è ancora innamorato di Yumi?”
Odd smette di disegnare e guarda la sua amica come se fosse un Kankrelat parlante. “Ma dì un po’, uscire con Einstein ti ha reso ceca? È chiaro come il sole che è ancora innamorato! Lo capisco io!”
L’ex-elfa annuisce. “Lo so, Odd, volevo solo essere sicura: quei due sono imprevedibili, quando si tratta delle loro emozioni” Tace per qualche secondo e riprende a segnare appunti.
Glielo devo dire? Si chiede il giovane. Oppure no? Ma sì, glielo dico, è la sua migliore amica…
Odd scuote l’amica per una spalla. “Aelita, ti devo dire una cosa”
L’ex-elfa, facendo attenzione che la professoressa non li veda, si gira verso di lui.
“Credo che…” Inizia lui. “Credo che...che Yumi sa che William imbroglia”
“Lo sa?” ripete la ragazza, stupefatta. “Ma allora, perché…”
Odd stringe le spalle. “Non lo so; so solo quello che ti ho detto. Poi, non avevi detto che quei due sono imprevedibili quando si tratta delle loro emozioni?”
Aelita annuisce, pensierosa. Se lo sa, perché non lo lascia? Si chiede. Vuole dimenticarsi di Ulrich? Argh, quei due sono proprio imprevedibili!
RDC
Dopo altre lezioni noiose, giunge finalmente l’ora del pranzo. Odd, come sua abitudine, sfreccia verso il refettorio senza neanche lasciarti il tempo di dire “Megatank”, seguito da Aelita e Jeremy, che parlano dei diversi tipi di musica che la ragazza può provare alla festa, Ulrich, che non ha parlato a nessuno dei tre per l’intera mattinata, e Yumi, che si rifiuta di guardarli in faccia , soprattutto il ragazzo di cui è cotta.
I ragazzi scelgono le loro pietanze e poi si recano ad un tavolo vuoto, Odd che già ha finito due fette di pane che ha preso.
“Continuo a non capire come fai a rimanere magro come un chiodo dopo tutto quello che mangi” gli dice Aelita, mentre si siedono.
Odd le lancia un’occhiata severa. “Io non sono un chiodo!” e inizia a mangiare-no, divorare-le polpette nel suo piatto.
Yumi e Ulrich vorrebbero sedersi lontani, ma non fanno attenzione ai posti, e si siedono vicini.
“Come va?” mormora la ragazza.
“Bene; tu?”
“Pure”
Ma per favore! Pensa Aelita, alzando gli occhi al cielo. Si vede lontano un miglio che quei due stanno malissimo! Che si siano svegliati con la luna storta?
Yumi prende la forchetta e inizia a mangiare, accogendosi poco di quello che succede intorno a lei. Ulrich, con un sospiro, la imita, ma non fa molta attenzione…
La ragazza si accorge, infatti, di un livido sulla sua guancia destra.
“Ulrich!” esclama. “Non mi avevi detto che William ti aveva colpito!”
L’ex-samurai si copre la guancia con la mano. “Non è niente, è solo un livido…”
“’Solo un livido’? Mi sorprende che non ti abbia rotto l’osso!” ribatte lei, posando la forchetta e cercando di staccargli la mano.
“Dai Ulrich, non fare il bambino, lasciati dare un’occhiata!” protesta.
Le sue mani sono tiepide, morbide, e il ragazzo, dopo alcune esitazioni, finalmente cede e mostra la guancia completamente colorata di nero.
Lei la guarda, stupita, e trema come una foglia. “Oh, Ulrich, ma che ti è venuto in mente di saltargli addosso?” gli chiede.
Il ragazzo evita il suo sguardo. “Ti…ti volevo solo aiutare…” dice.
Yumi gli tiene la mano. “Forza, ti porto in infermeria: ti serve una borsa del ghiaccio”
Il ragazzo esita, ma i nervi del dolore lo costringono a seguire la ragazza. Le stringe la mano e insieme escono fuori.
RDC
Yolanda consegna al ragazzo una sacca di gomma ripiena  di ghiaccio. “E vedi di stare attento la prossima volta” gli dice. “Mi sorprende che non ti sia fratturato qualcosa”
L’infermiera esce per un minuto, mentre Ulrich si tiene la borsa sul livido, seduto sul letto. “Perché finisco sempre in infermeria di recente?” chiede a Yumi.
La ragazza stringe le spalle, mentre si siede. “Non lo so; forse non è la tua settimana fortunata”
“Già” mormora lui.
Per qualche secondo, i due rimangono in silenzio, senza sapere se c’era qualcos’altro da dire. Poi, Yumi avvicina la sua mano a quella del ragazzo, che si sente subito prendere fuoco a quel contatto leggero.
“Ahi…” mormora all’improvviso l’ex-geisha, ritraendo la mano. Ulrich la guarda con aria interrogativa.
“Che c’è?”
Lei, che prima si stava guardando la mano, la chiude in un pugno e osserva l’ex-samurai con aria distratta. “Niente, non è niente…”
“Sicura?” il ragazzo poggia la sua borsa e le prende la mano.
Normalmente, niente e nessuno sarebbe riuscito ad aprire la sua mano; ma Ulrich…Ulrich è speciale. Lui riesce sempre a trovare un modo per tirarla su, anche se ci fosse voluto un anno e si prende cura di lei come un fratello…oppure come un amico?…oppure…come qualcosa di più?
Lei aprì la sua mano e il ragazzo sussulta quando vede la cicatrice sul suo palmo.
“Che ti sei fatta?” le chiede.
Yumi scuote la testa e ritrae la mano quando lui prova a toccarla. “Niente di che, è solo un graffio…”
“Yumi, quello non è un graffio, quello è una ferita bella e buona; dimmi, che cosa ti è successo?” insiste.
La ragazza abbassa lo sguardo e poggia la mano, chiusa a pugno, sulle lenzuola, indecisa se dirglielo o no. Due lacrime le scappano dagli occhi.
“Non…non voleva” mormora. “Era un malinteso, non mi aveva vista; però…”
“Cosa è successo?” le chiede di nuovo Ulrich, posando una mano sulla sua. “Yumi, a me me lo puoi dire…”
L’ex-geisha arrossisce leggermente quando avverte il calore della sua mano; si sente più protetta, più…più completa, con lui accanto. Certo, a volte litigano, ma sono dettagli minuscoli.
Lo guarda per un momento: i suoi occhi marroni la sanno rassicurando che tutto andrà bene, che di lui può fidarsi…e lei lo sa, lui è testardo, lui vorrà di sicuro scagliarsi contro di lui, ma non importa: dimostra così che le vuole bene, che c’è ancora lui quando tutto sembra perduto…per caso anche Ulrich prova per lei lo stesso sentimento?
Distoglie lo sguardo di nuovo, mentre nascono altre lacrime: “Era notte; ritornavamo dal cinema ed eravamo in casa mia, i miei erano già a letto, ma lui è tornato sempre su quello stupido argomento…” dalla bocca le scappa un singhiozzo. “Ho detto di no, non era il momento, mi ha chiesto se c’entravi tu, io ho risposto di no ma lui non mi ha creduto, ci siamo messi ad urlare…” un altro singhiozzo.  “Ulrich, lui non voleva, era nervoso, non sapeva che cosa stava facendo…” ora il suo viso è completamente pieno di lacrime.  “Ha solo rotto un bicchiere…scagliato al muro…ero un po’ troppo vicina…”
“Su, forza, non è niente” l’ex-samurai cerca di consolarla. “Succede che ci si taglia; sii fortunata che era solo il palmo…”
(Nota dell’autore: Voi credete che questo sia un po’ troppo esagerato? Ditemi se sono andata fuori dal rating, e cercherò di modificare quello che ho sbagliato. Grazie per aver letto questo messaggio con pazienza…ritorniamo alla storia)
“Lo so…ma non mi sento più tranquilla” risponde lei, asciugandosi le lacrime.
“Non ti preoccupare, Yumi, ti ricordo che ci siamo noi con te…ci sono io con te” la rassicura il ragazzo, senza capire che cosa stava dicendo finché l’ha detto.
L’ex-geisha lo guarda e sorride leggermente, perdendosi nella calma dei suoi occhi. Con un ultimo gesto, si asciuga le lacrime e richiude la mano ferita.
“Ah!” Il ragazzo si tiene la guancia: i nervi del dolore si sono scatenati di nuovo.
“Ulrich! Ti prendo la borsa…” l’amica l’afferra da dietro di lui, gliela poggia sulla guancia…e si blocca: sbaglio o sono un po’ troppo vicini?
I due arrossiscono come due pomodori e se Odd potesse vederli in quel momento, li avrebbe totrturati all’infinito con questa storia.
 Si guardano e un solo pensiero balena nelle loro menti: Il Settore Deserto…Sentono ancora una volta quella brezza invisibile, vedono la luce arancione, il tempo che si ferma e…il solo pensiero li fa arrossire ancora di più.
Un qualunque altro essere umano avrebbe distolto lo sguardo ora….ma non è facile: sono come…bloccati, congelati in quella posizione e non riescono a muovere un solo muscolo; forse fanno fatica anche a respirare.
Ulrich non capisce più niente; neanche Yumi sa che cosa sta succedendo di preciso. Sanno solo che i loro occhi si stanno chiudendo lentamente, che si stanno avvicinando sempre di più…
DRIIIIIIIIN!
La campana che indica che la pausa pranzo è finita li distoglie da questa specie di trance.
I due innamorati si separano di scatto, senza neanche guardarsi, i loro visi rossi come peperoni.
Ulrich è il primo a spezzare il silenzio: “Ehm…devo…devo andare…ehm, grazie…”
 Grazie?  Pensa il ragazzo Grazie per che cosa? Grazie per avermi portato in infermeria? Grazie per avermi quasi baciato? A quel solo pensiero, lui avvampa ancor di più. Meglio che vado.
“Ci…ci vediamo!” le dice, prima di chiudere la porta. La ragazza lo saluta.
Odd accoglie il suo amico davanti all’aula di matematica. “Ehi, amico, come va? È successo qualcosa d’interessante nell’infermeria?” gli chiede, dandogli una gomitata.
“Taci!” risponde Ulrich, ma non riesce a trattenere un sorriso.
                                                                                                 RDC
Aelita, Sissi e Yumi sono al centro commerciale, per un altro pomeriggio tra ragazze.
“Secondo te, Yumi, quale tra questi vestiti potrebbero piacere a Theo?” chiede Sissi all’amica, mostrandole due indumenti.
Lei non l’ascolta, e continua cercare a caso tra i vestiti.
“Yumette? Ci sei?” Aelita le sventola una mano davanti al viso e l’ex-geisha viene scossa dai suoi pensieri:
“Si, scusa? Cosa c’è?”
Sissi e l’ex-elfa si scambiano uno sguardo d’intesa.
“Yumi, non è che per caso pensavi al tuo ‘amico’?” chiede quest’ultima.
“Eh…” Yumi non può mentire: sono le sue amiche, e Aelita la conosce troppo bene. “Bè, si può darsi…” arrossisce leggermente.
“HA! Lo sapevo!” esclama Sissi, contenta. “Sei ancora cotta come una pera!”
“Siamo in un luogo pubblico…” la zittisce l’ex-geisha.
“Chissene;  l’importante è che finalmente lo sai, mia cara Yumette”
Yumi le lancia un’occhiataccia. “Nessuno mi deve chiamare così, capito?”
Aelita incrocia le braccia. “Però non ti arrabbi quando Ulrich ti chiama così; anzi, diventi rossa come un pomodoro”
L’amica la guarda, sorpresa. “E tu come lo sai?”
“Sto attenta ai dettagli; tu, piuttosto, mi devi dire che ci fai ancora con William”
L’ex-geisha fa per rispondere, ma Sissi la blocca: “Tu hai paura di soffrire, ecco perché non vuoi metterti con lui”
La ragazza esita, poi annuisce lentamente: “Se lo perdo in una relazione, lo perdo anche come amico e non oso pensare alle conseguenze”
Aelita le prende entrambe le mani. “Ascoltami, Yumi: voi litigherete un sacco, magari ad un certo punto starete addirittura sul punto di rompere, ma Ulrich non ti vorrà mai vedere triste e sofferente; lui ti starà sempre accanto e non ti farà mai del male, figuriamoci se ti vuole abbandonare!”
Yumi annuisce. “Lo so; ma c’è sempre quel dubbio che mi rode…”
Sissi la prende per un braccio. “Vieni qua…”
L’ex-geisha viene trascinata in un altro reparto del negozio, dove ci sono i camerini.
“Aspettami qua per qualche secondo” la raccomanda l’amica ed esce per ritornare tre minuti dopo con Aelita, reggendo qualche indumento.
“Ora…” le dice quest’ultima, progendole i vestiti che ha in mano. “Và a cambiarti”
Yumi entra in un camerino e osserva gli indumenti che le ha dato la sua amica: una t-shirt viola con sopra disegnato un fior di ciliegio giallo, un paio di pantaloni rossi con i bordi marroni e una giacca nera.
Strana combinazione. Pensa la ragazza, mentre si cambia. Guardandosi nello specchio, non riesce a credere a quello che vede: i colori saranno una strana combinazione, ma insieme stanno benissimo.
Chissà perché me li ha dati? Si chiede la ragazza. Poi, vede il fiore di ciliegio di nuovo e capisce.
Mi ha dato dei vestiti degli stessi colori di quelli che io e lui abbiamo su Lyoko!
Si cambia di nuovo ed esce. “C’è altro?”
Sissi le consegna altri indumenti e Yumi ritorna dentro. Li osserva: una gonna e una maglietta nera con degli scaldamuscoli e leggins verdi.
Anche lei ci si mette? Sbuffa la ragazza, mentre s’infila i vestiti. Deve ammettere, però, che non ci stanno male il nero e il verde, anzi…
Aspetta. Pensa l’ex-geisha. Viola, nero, marrone, giallo e rosso sono una combinazione niente male, verde e nero stanno bene insieme…che questo sia un trucco per farmi capire che c’è una speranza tra me e Ulrich?
Sorride e si cambia di nuovo, prima di uscire con tutti i capi d’abbigliamento sulla braccia.
“Siete delle amiche molto testarde, voi due” ammette la ragazza, mentre Aelita l’abbraccia e Sissi tira fuori la sua carta di credito.
“E lo saremo ancora di più: offro io i vestiti, te lo sei meritata” e prende gli acquisti dalle braccia dell’ex-geisha per recapitarli alla cassa, mentre Aelita e Yumi cercano qualcosa per l’ex-elfa.
Fine 2° parte.
Come promesso, vi ho scritto la seconda parte di questa Threeshot. Nella prossima (e forse lunga) parte, si andrà tutti alla festa! Yumi si convincerà dei suoi sentimenti? E Ulrich le starà veramente accanto in ogni situazione? Lo scoprirete nella parte 3!
A presto!
SCL
   
 
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