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Autore: gattapelosa    08/08/2015    2 recensioni
Tragico incidente in via Ferrer: Michele Noel, diciassette anni, studente, è stato investito da un’automobile. Morto sul colpo.
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Micky si risveglia all’Arrivo che non ricorda più davvero bene cosa sia successo. Una cosa è certa: andrà in Paradiso, grazie alla sua irreprensibile condotta in vita. E infatti a breve Micky viene trasferito “di sopra”, dove inizia a frequentare una nuova scuola, si adatta a nuove regole e incomincia una nuova vita. Sembra tutto perfetto.
E invece no.
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C’è una macchia nel passato di Micky, un errore di registrazione sul suo fascicolo. È vero che Micky ha ucciso un uomo? No. Non è possibile. Però il dubbio resta, le alte autorità non possono permettere la sua permanenza in Paradiso. Ecco perché optano per la scelta estrema: Micky verrà temporaneamente trasferito “di sotto”. All’Inferno.
Genere: Drammatico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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L'Arrivo





Gazzettino, 13 Febbraio 2015
 
 
Tragico incidente oggi in Via Ferrer. Un giovane ragazzo, tale Michele Noel, è stato deliberatamente investito da una Chevrolet gialla senza targa mentre tornava a casa da scuola. Rimane sconosciuta l’identità dell’assassino, dalle testimonianze dei passanti pare si tratti di un uomo sulla quarantina, capelli bianchi e lunghi. A breve verranno visionate le immagini registrate dalle telecamere di sorveglianza.
 

 
 
Micky Noel si sveglia con un terribile mal di testa. Davanti ai suoi occhi slittano ancora i rimasugli di un sogno; una macchina, un forte rumore, un penetrante odore di sangue. Micky vorrebbe catturare le immagini di quel sogno e tornare indietro, ma si sente trascinare prepotentemente nella realtà, e decide di arrendersi. Apre gli occhi.
Questa non è la sua camera. Non ci sono poster o computer o chitarre elettriche da nessuna parte. È solo un’immensa stanza ospedaliera, interamente coperta di bianco. Sembra quasi che il suo stesso lettino fluttui nel bianco universale, al fianco di innumerevoli altri lettini completamente vuoti. Micky si sistema contro la testiera e guarda con meraviglia la straordinaria distesa di luce in cui si è svegliato. O forse sta ancora dormendo – fra poco suonerà la sveglia è dovrà andare a scuola, probabilmente.
— Ben alzato, Michele Noel.— fa una voce sconosciuta. Micky non si è reso subito conto che una giovane donna in camice bianco ha preso posto al suo fianco. Porta i capelli biondi raccolti in un elegante chignon e un paio di semplici occhiali leggermente spostati in avanti, sul naso.
— Dove mi trovo? Chi sei?— domanda Micky, ora più confuso di prima.
— Ti trovi all’Arrivo. Il mio nome è Clara098, sono stata incaricata di occuparmi del tuo caso. Prego, seguimi.
Micky si lascia inconsciamente alzare dal letto e infila un paio di semplici pantofole strategicamente abbandonate ai piedi del materasso.
— Cos’è l’Arrivo?— domanda, e contemporaneamente lascia vagare lo sguardo tra i lettini vuoti dell’immensa sala bianca.
— È dove arrivano gli esseri umani dopo la loro morte.
Una sentenza data con tranquillità, talmente scontata che Micky non ritiene di essere nemmeno troppo impressionato.
— Ma io non sono morto…— si sente però di rispondere.
— Sì, lo sei. Ore 14.05, giorno 13 febbraio 2015, Valentino Bardy ti ha investito con la sua Chevrolet gialla in via Ferrer. Non devi preoccuparti, verrà punito per questo.
— Come?
— Se da qui alla fine dei suoi giorni non avverranno ulteriori imprevisti, è praticamente scontato che Valentino Bardy sia destinato al piano 0. Prego, gira di qua.
Micky si rende ora conto che l’eterna distesa di lettini vuoti ha trovato una sua fine. Si trova al fianco di una vecchia scrivania, e dietro quella vecchia scrivania un elegante uomo in camice gli sta porgendo un modulo bianco e una penna.
— Ben venuto all’Arrivo.— inizia, in tono piatto. — Sono Michelangelo001, rappresentante ufficiale del Paradiso. Il gran Consiglio ha preso visione del suo fascicolo e, in accordo con i patti di Valhalla del 134 a.C, è stata deliberata la sua assunzione in Paradiso. In mancanza di alcuna forma di opposizione circa rilevanti elementi di malvagità o tentazione nelle sue azioni umane, non si ritiene necessaria la frequentazione al primo anno dell’Accademia. Verrà imposta comunque una forma di partecipazione minore per l’adattamento alla realtà ultraterrena della durata di un mese mortale. Compila il modulo, per favore.
Micky prende tra le mani il foglio e inizia a rigirarselo tra le dita. Gli viene richiesto di trascrivere alcune informazioni generali sulla sua persona: nome e cognome, data di nascita, data di morte, causa decesso, città e paese di partenenza. Alcune voci sono più bizzarre di altre…ad esempio, cosa intendono con “Paralisi temporale”?
— Lì devi scrivere quando il tuo tempo si è fermato. — lo avvisa Clara098 — Ore 14.05, giorno 13 febbraio 2015.
— Che sogno strano...— sussurra Micky, provvedendo comunque a trascrivere i propri dati personali sul foglio.
— Fase numero 1, negazione. Entro una settimana avrai completato l’adattamento all’ultraterreno e allora sarai in grado di accettare la realtà. Qualora dovesse permanere una forma di inadattamento, garantiamo validi programmi di assistenza. Se hai finito di compilare il modulo, possiamo andare.
Micky si sente trascinare dalla giovane donna per un nuovo corridoio di letti ospedalieri.  Sembra siano destinati a non finire mai – infinite brande vuote, pulite e bianche. Invece Micky si sorprende nel passare dietro quello che prima gli era sembrato un qualsiasi lettino vuoto e vedervi spuntar fuori una persona, spaesata e incredula come doveva esserlo stato lui. Una seconda donna in camice, straordinariamente simile a Clara098, gli compare di fronte.
— Buongiorno, Adriaan Jansen. — dice lei — Il mio nome è Jana192…
Ma Micky non fa in tempo ad ascoltare il resto del discorso, mentre si allontana.  
Arriva il momento in cui anche questo secondo corridoio di letti giunge a una sua fine. Davanti a Micky ora si staglia un enorme scatolone di metallo affiancato da due pulsanti, che Clara098 si accinge a premere.
— Cosa sta succedendo?— domanda Micky. Prima che possa ricevere alcuna risposta, la facciata dell’enorme scatolone metallico si apre verso l’interno, svelando una stanza quadrangolare completamente spoglia, se non per l’immenso specchio da parete sulla facciata di fondo. Ai lati della stanza si trova solo un povero vecchio con lunghi capelli bianchi e barba incolta.
— Buongiorno, Caronte. — fa Clara098, mentre lei e Micky entrano nella scatola. Solo ora Micky si rende conto che quella che gli era parsa come una stanza qualsiasi è in realtà la cabina di un ascensore. — Portaci all’infinitesimo piano, per favore.
Caronte preme un pulsante che fa chiudere la porta e innalzare l’ascensore.
— Per rispondere alla tua domanda, stiamo andando in Paradiso. — continua Clara098. — Il mio compito e portare te e le varie pratiche burocratiche fino all’Accademia. L’Accademia è un centro di insegnamento per neo-deceduti. Chi viene accettato in Paradiso pur presentando alcune tendenze “criminali” deve essere rieducato all’Accademia, ma secondo una normativa entrata in vigore appena millecinquecento anni fa, è diventata obbligatoria a chiunque una breve frequentazione della scuola. Nel tuo caso è stata deliberata una partecipazione ai corsi della durata di un mese mortale. Fra un mese verrai assegnato a una residenza fissa e potrai goderti l’eternità come meglio credi. 
— E…i miei genitori?
— All’Accademia potrai incontrare un tutor incaricato dagli alti funzionari. Lui ti spiegherà una serie di normative particolari e vedrà di illustrarti i principi base di buona condotta. Sarà il tuo tutor, e non io, a rispondere a questa e ad altre eventuali domande. Siamo arrivati.
E infatti Micky sente l’ascensore assestarsi. Caronte aziona una leva che fa aprire la porta verso l’interno della cabina.
— Un’ultima cosa, Micky…
Una meravigliosa, calda luce gli invade i sensi, attirandolo verso l’esterno.
— Non devi dimenticare…
I suoi occhi lentamente si adattano al divino spettacolo del Paradiso.
— Non dimenticare.
Ma ormai Micky non la sta più ascoltando.
 
 



 
 
 
 

Bacheca dell'autrice


Devo avvertirvi subito, prima che qualcuno reagisca male. Sono atea e non mi preoccupo di rispettare alcunissimo principio religioso. Una mia amica profondamente cattolica ci è rimasta male quando le ho spiegato esattamente cosa avessi in mente. Il Paradiso non è qui una vera terra idilliaca e dietro il termine "Dio" si nascondono innumerevoli segreti. Detto ciò, ben venuti in Risen! Devo cambiare titolo.
 
 
 

 
  
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