Una lacrima.

Due lacrime.

Tre lacrime.
 

Oramai ha smesso di contare le lacrime che ogni notte le passano sul viso mentre pensa a lei.

Lei, lei… L’unica ragazza capace di avere un piccolo spazio nel suo cuore, che molti pensano inesistente dentro la gabbia toracica; ma ciò che nessuno sa è che quel cuore ora ha qualcuno per cui battere.

Nonostante ciò il suo cuore piange; piange lacrime piene di rimorso per tutte quelle parole che non dirà mai.

Quelle parole che scrive nero su bianco davanti un anonimo foglio bianco, mentre aspetta ciò che non potrà mai accadere.

Ma non si illude, preferisce il sapore amaro della verità che quello dolce della bugia.

E lei aspetta.

Le hanno detto che amare una ragazza era da pazzi, da malati; e lei, con il cuore in mano, ha sempre risposto di essersi innamorata della sua anima.

Forse, però, l’amore le aveva dato alla testa: era diventata pazza, ma pazza d’amore solo per lei.

E così, aspettando invano una sua chiamata, lei si addormenta nella sua personale valle di lacrime.

Ancora una volta.

E ora, guardando l’orizzonte, stringe la sua mano alla sua; ora la può guardare negli occhi e non aver più paura di un domani.

Oggi lei è sua, e ancora una volta la bacia così forte da farle tremare il cuore, mentre il sole pian piano si sveglia sopra di loro.

La guarda ancora una volta e sorride contro le sue labbra;

dopo tutte quelle lacrime, dopo tutte quelle ore passate ad aspettarla, dopo tutta quella paura, ne è valsa la pena.