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Autore: LightBluez    09/08/2015    3 recensioni
Luke non è un damerino, Luke è un ragazzo senza controllo che ha avuto la fortuna di ereditare sangue blu,i cui dannati pantaloni attillati da equitazione costano più del mio intero armadio.
© Tutti i diritti riservati.
Genere: Commedia, Erotico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Crack Pairing | Personaggi: Luke Hemmings, Un po' tutti
Note: Lime | Avvertimenti: nessuno
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Se pensavo di trovare Luke Hemmings con un sorriso davanti ad una lussuosa auto, mi sbagliavo, tutto ciò che trovai fuori dal mio palazzo fu una macchina lussuosa, ma senza Luke Hemmings, e ciò mi deluse, stranamente.

Un'uomo decisamente troppo alto e dal viso serio scese dal posto di guida prima che io aprissi la mia portiera, e lo fece al mio posto, facendomi cenno di salire.

''Grazie''

Mormorai, mentre l'uomo sorrideva meccanicamente.

Rimasi sola nella macchina per qualche secondo, vedendo poi la portiera anteriore aprirsi e richiudersi, e l'uomo iniziare a guidare.

Il silenzio era assordante, mentre l'uomo guidava e ogni tanto tirava occhiate ai sedili posteriori per vedere se ero ancora viva.

Non ero mai riuscita a fare conversazione, in un certo senso. Ero abituata a farlo per questioni lavorative,quando lo facevo per quelle questioni avevo una motivazione, quindi non lo trovavo difficile, invece in quel momento, non riuscivo a fare nulla.

Avrei voluto chiedere all'autista il suo nome, per fare amicizia, ma le parole erano intrappolate tra la lingua ed il palato.

Guardai fuori dal finestrino, rimpiangendo di non poter mettere gli auricolari, sarebbe stata una cosa strana, non so esattamente perchè.

Passarono circa dieci minuti, quando la macchina si fermò di fronte ad un ristorante in centro.

Conoscevo quel ristorante, Allison, una mia collega  - ex collega - aveva scritto una recensione su di esso.

Mi ricordai le parole sognanti di Allison, quasi tutte sinonimi di 'delizioso', e sperai che avesse ragione.

Il flusso dei miei pensieri fu interrotto dal rumore di una portiera  che si chiudeva, e capii che l'autista era sceso dall'auto per aprire la portiera  a me , e mi sentii in imbarazzo per le troppe attenzioni.

Se avevo accettato l'invito di Luke Hemming, dovevo aspettarmi certe attenzioni, o mi ero forse dimenticata chi era?

''Buon pranzo, signorina''

Disse l'autista, dopo avermi aperto la portiera.

''Grazie''

Cercai di non guardarmi indietro, mentre raggiungevo il ristorante, mi sentivo un pò in colpa, per essermi fatta aprire la portiera come una viziata,  gli autisti vengono pagati per farlo, ma è comunque come dire 'non mi sporcherò le mani aprendo la portiera'.

Cercai di non pensare a ciò che ormai era  successo concentrandomi sulle mie mani, e sul fatto che non sapevo se entrare nel ristorante o aspettare Luke Hemmings fuori.

La risposta mi venne data quando una figura slanciata uscì dal ristorante sorridendo.

In un primo momento pensai .di averci visto male, perchè non avevo mai visto Luke Hemmings sorridere, prima di quel momento, o almeno non realmente senza traccia di ironia,ma di fronte a me c'era un ragazzo alto e dall'aria allegra, e guardava me.

'' Adelaide''

Sentire il mio nome uscire dalle sue labbra, mi fece salire la pelle d'oca.

Ricordai che lui mi odiava, fino a qualche giorno prima,  e tenni la guardia alta.

Feci un piccolo sorriso, cercando di non spostare il mio braccio bruscamente quando lui lo agganciò al suo, per entrare nel ristorante insieme.

''Perchè sono qui, Luke?''

Mi presi tutta la confidenza che volevo, infondo, ero a pranzo con lui, non era nei miei interessi la sua posizione sociale, non gli avrei riservato un rispetto particolare.

Il suo sorriso si spense alle mie parole, quasi come se l'avessi ferito.

''Mi dispiace '' 

Sussurrò, abbassando la guardia.

''Ho reagito bruscamente, ma non ti dovevi permettere di tirarmi uno schiaffo''

Accigliai lo sguardo, ridendo di gusto.

'' Di solito non sono una persona che ama colpire le altre persone Luke, ma tu, hai volontariamente tirato fuori la mia parte peggiore.''

Luke non rispose, troppo occupato a farsi riconoscere da un cameriere che cercava di capire quale tavolo avesse prenotato.

''Tiro fuori la parte peggiore di tutti, Adelaide.''

Disse finalmente, mentre seguivamo il cameriere, che sicuramente aveva sentito le sue parole, dato che raddrizzò la schiena in modo inusuale.

Io rimasi in silenzio, confusa.

Era quasi come essere a pranzo con un nemico, troppo preso ad odiare se stesso per concentrarsi su di me.

Mi sedetti, sentendomi a disagio quando uno dei miei piedi toccò la gamba di Luke, che si era già seduto.

''Non imbarazzarti ''

Gli lanciai un'occhiata di fuoco quando pronunciò quelle parole, mi trattava come se fossi una bambina, dannazione.

''Non ho cinque anni'' Scattai.

''Lo vedo'' 

Sorrise sornione, squadrando la forma del mio corpo.

''Smettila''

Luke rise leggermente, mentre una fossetta spuntava sulla sua guancia destra.

''Hai le fossette''

Lui mi guardò serio

''Lo so''

Distolsi lo sguardo, prendendo il menù e coprendomi il viso leggendo, perchè l'avevo detto?

Perchè sei stupida .

Lessi velocemente le pietanze, cercando di evitare la carne rossa, preferivo decisamente quella bianca.

Abbassai il menù, per guardare Luke .

Quasi mi spaventai quando vidi i suoi occhi fissi su di me, ma cercai di non dire niente.

Vidi il cameriere arrivare per prendere le nostre ordinazioni, e dopo avergli detto di volere del pollo alla griglia con qualche contorno, guardai Luke, che non aveva ordinato niente.

''Perchè non hai ordinato niente?'' 

Mi allarmai, non avrei mangiato solo io, decisamente no,sarebbe stato terribilmente imbarazzante.

''Sanno già quello che voglio''

Annuii confortata, innervosendomi però perchè tutti sapevano cosa fare con lui, tranne me.

Sembrava quasi che tutti avessero un copione da seguire, intorno a lui, come se lui non si accorgesse neanche di quanto tutto fosse troppo perfetto per essere vero.

Io non avevo un copione, e non ne avrei mai avuto uno.

''Devo andare, scusa''

Mi alzai bruscamente dalla sedia facendo girare diverse persone, poi camminai verso l'uscita  di quel ristorante troppo perfetto, guardando per l'ultima volta Luke Hemmings, che rimase pietrificato, quasi come se l'avessero risvegliato da un sogno.



Spazio autrice:
Questo capitolo è un pò strano, però, rappresenta il casino che veramente è Luke, secondo me, aldilà del fatto che non fa niente di strano, Adelaide capisce che con un ragazzo come lui non può essere tutto normale, per quanto lui finga, o provi ad essere normale, non sarà mai così.
RECENSIONI ? c:

Tante belle cose


LightBluez

  
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