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Autore: kamomilla    28/02/2005    6 recensioni
Hogwarts è finita da ben cinque anni ed il destino ha riservato molte sorprese ad Hermione e Draco. Un incontro inaspettato, più tempo per conoscersi meglio per imparare a rispettarsi. Un'occasione per dare una nuova svolta alla propria vita.
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Coppie: Draco/Hermione
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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L’INEVITABILE INCONTRO

L’INEVITABILE INCONTRO

 

 

 

 

La mattina dopo Hermione si svegliò con una strana sensazione, come se fosse successo qualcosa di brutto. Poi, le venne in mente: Draco Malfoy era nella sua stessa università.

Scacciò quell’orribile pensiero dalla mente ed andò in bagno, ringraziando il cielo di essersi alzata prima di Sabrina. Quando l’amica era alla toilette ci stava sempre un’eternità, fregandosene altamente del fatto che anche la coinquilina avesse bisogni fisiologici.

Si fece una doccia veloce e si vestì.

-Vado giù a prendere la colazione!- gridò all’indirizzo di Sabrina, che in risposta fece un verso molto simile ad un grugnito e si tirò il piumone sopra la testa.

Hermione raggiunse velocemente la caffetteria e si accomodò su di uno sgabello al bancone, dietro al quale, stranamente, non c’era nessuno.

-Sheila, ho un impellente bisogno di caffè!- disse sbattendo più volte il barattolo dello zucchero sulla lastra di marmo.

La testa riccioluta di un ragazzo fece capolino dal retro del locale.

-La mia bella e dolcissima Hermione! Che piacere rivederti!- esclamò questo, sporgendosi per baciare la ragazza su entrambe le guance.

-Anche a me fa piacere, Dan!-

Daniel era uno dei ragazzi più dolci che Hermione avesse mai conosciuto. Erano diventati amici da subito ed ora fungeva, assieme a Sabrina, da consigliere di fiducia. I riccioli biondi, gli occhi azzurri e la faccia da cucciolo spaurito avevano fatto aumentare il battito cardiaco di molte ragazze, ma, purtroppo per loro, lui era gay dichiarato.

-Due caffè e due brioches, marmellata per te e crema per la tua amica scansafatiche, giusto tesoro?-

-Giustissimo.- confermò lei sorridendogli. –Ma sei qui da solo? Dov’è Sheila?-

Sheila era colei che, insieme a Dan, gestiva quello che era il maggior punto di ritrovo dell’università: il Public. Al mattino caffetteria che sfornava deliziose brioches calde, durante il giorno snack bar e luogo di studio e la sera pub, con tanto di luci psichedeliche, musica da discoteca e spazio per ballare.

Ad Hermione la ragazza non stava troppo simpatica, la trovava altezzosa, arrogante e alle volte perfino volgare, ma bisognava ammettere che faceva il migliore caffè che lei avesse mai bevuto.

-Sheila mi ha mandato un messaggio stamattina, chiedendomi se potevo aprire io.- spiegò Daniel con una smorfia buffa. –Non mi ha detto perché, ma credo centri il fatto ieri sera se ne sia andata via con un avvenente ragazzo biondo. Era molto sexy.-

-Sheila è sempre sexy.-

-Parlavo di lui, mia cara!-

 

 

 

 

 

Draco si svegliò e spostò i fastidiosi capelli neri che gli solleticavano il naso. Accanto a lui la ragazza con la quale aveva passato la notte dormiva profondamente.

Si sottrasse delicatamente alla morsa di lei, cercando di non svegliarla. Una volta che ci fu riuscito raccolse i propri vestiti e trasportò tutto in bagno. Si fece una doccia per togliersi di dosso l’odore della semisconosciuta. Non sopportava di sapere di sudore e di pelle di un’altra persona.

Finita la doccia si rivestì ed uscì dalla stanza di lei. Si era divertito, certo, ma la loro “conoscenza” finiva lì. Detestava con tutto il cuore le ragazze appiccicose. E… Shantal?… no, Sheila. E Sheila sembrava proprio una di quel genere. La sera prima, quando, stanchi e sudati, stavano per addormentarsi, lei gli aveva sussurrato “buona notte, tesoro”. Tesoro! Ma se neanche lo conosceva! Draco Malfoy poteva essere tutto, tranne che un tesoro.

Con enorme disgusto ricordò che anche Pansy Parkinson, l’odiosa ragazza con la quale il padre lo aveva costretto a mettersi a scuola, lo chiamava sempre “tesoro”.

Ma essersi schierato dalla parte dell’Ordine aveva voluto dire non solo non doversi più sottomettere al volere di Lucius, ma anche liberarsi di Pansy.

Dopo di lei non aveva più avuto storie serie, e gli andava più che bene così. Non gli piaceva sentirsi legato, lo era stato per troppo tempo. “Mordi e fuggi!” era il suo motto.

Sentendosi fiero di essere un playboy di prima categoria si diresse verso il bar. Di tutte le cose che i babbani avevano scoperto il caffè era di sicuro la migliore.

Sulla porta, però, si bloccò. Seduta al bancone, che parlava con uno strano ragazzo dai riccioli biondi, c’era la Granger.

La osservò per un attimo. I capelli, più lunghi e lisci di come li ricordava, erano raccolti in una coda alta e le sfioravano appena il collo, il top aderiva perfettamente alle curve e la gonnellina blu le arrivava sopra le ginocchia, mostrando appena le gambe snelle e abbronzate. Era carina, senza dubbio. Il tempo l’aveva migliorata parecchio, almeno dal lato estetico.

Draco sospettava che il carattere, invece, fosse sempre lo stesso: di merda. Scontrosa, saccente ed antipatica, ecco come la reputavano i Serpeverde e molte altre persone della scuola.

Il biondo, però, non era mai riuscito ad odiarla come la odiavano i suoi compagni. Lei era troppo simile a lui perché quest’ultimo riuscisse a trovarla così insopportabile.

Si scompigliò i capelli con una mano e le si avvicinò da dietro, bisbigliandole un sensuale “ciao” all’orecchio.

Lei fece un salto di mezzo metro sullo sgabello e poi, quando lo riconobbe, sgranò gli occhi.

-Malfoy, razza d’idiota!- sbottò furiosa.

-Buongiorno, Granger, anch’io sono felice di rivederti! Quanto tempo!- la salutò allegramente Draco.

Daniel guardò prima lei, estremamente arrabbiata, e poi lui, estremamente divertito, ed optò per una ritirata strategica. Sapeva bene quanto potesse essere pericolosa Hermione, una volta scoppiata.

-Cosa caspita ci fai qui?!-

-Ci vengo a scuola, Granger.-

-Tu? Qui? Ad un’università di…- abbassò la voce. -…babbani?-

-Perché, non posso?-

-Non lo faresti mai! Tu li odi! Tu ci odi!-

-Si cambia, Granger.-

-Non tu, Malfoy. Forza, cosa ci fai qui veramente?-

Draco valutò le possibili risposte. La verità era da scartare, era una missione da non sbandierare ai quattro venti e comunque mentire era più divertente. “Non sono affari tuoi” era una risposta infantile.

-Te lo dico se stasera esci con me.- disse infine.

La ragazza arrossì violentemente. Non si aspettava di certo una cosa del genere!

Lui sorrise, soddisfatto. Ce l’aveva fatta, l’aveva messa in imbarazzo. Si congratulò con se stesso per la brillante trovata.

-Mai!- ringhiò Hermione.

-Scommetto che usciresti con me se ti dicessi per conto di chi sono qui.-

La mora non fiatò ed attese.

-Potter.-

-Potter… Harry?!-

-Quanti Potter ancora vivi conosci, Granger?-

-Io… come sta? E cosa c’entri tu con lui, viscido serpente? E perché…

-Ma quante domande! Risponderò a tutto stasera. Sempre che tu voglia venire.-

-Nessuno mi assicura che tu stia dicendo le verità.-

-Nessuno ti obbliga a credermi. A te la scelta.-

Hermione si morse nervosamente il labbro inferiore. Sapeva benissimo di non potersi fidare di Malfoy. Però sapeva anche che il Malfoy in questione aveva tradito l’intera famiglia ed era diventato “buono”.

-Dove e a che ora?- domandò alla fine.

Si era ricordata che Sabrina le aveva molto gentilmente intimato di non farsi vedere in camera prima dell’una. Uscendo con Malfoy non sarebbe dovuta stare in giro da sola per il campus.

-Alle otto, proprio qui. Anzi no, davanti all’entrata.-

-Qui va più che bene.- sbuffò lei. Se Malfoy non si fosse presentato almeno avrebbe potuto dire che stava parlando con Daniel o Sheila e nessuno si sarebbe accorto che un cretino le aveva dato buca.

-Errore, Granger. Qui non va bene, ieri sera mi sono portato a letto la barista, non vorrei che mi si appiccicasse addosso.-

-Mi fai schifo, Malfoy!-

-Non è una novità! A stasera!-

 

 

 

 

 

Sabrina si stava mettendo lo smalto viola, appena comprato, sulle unghie dei piedi, quando la porta d’entrata prima si spalancò e poi sbattè violentemente. Un’Hermione furiosa attraversò la stanza e lanciò la colazione sul suo comodino, facendo così rovesciare gran parte del caffè.

-Herm, tesoro, cosa c’è?- domandò la bionda sconsolata osservando la preziosa bevanda, indispensabile a quell’ora del mattino per svegliarla, colare sul pavimento.

-Malfoy! Quel bastardo!-

-Malfoy… il bastardo biondo e molto, molto bello che ho adocchiato ieri?-

-Sì! Lo detesto! Non è cambiato per niente!-

-Hermione, comportati da donna  a sangue freddo e razionale che ti vanti tanto di essere e spiegami tutto! Con CALMA, santo cielo!- sibilò Sabrina spazientita.

La mora sospirò pesantemente e si accomodò sul letto, stendendo le gambe e chiudendo gli occhi.

-Ero giù in caffetteria e stavo parlando con Dan, gli stavo raccontando dell’estate, la solita normale e banalissima conversazione d’inizio anno con il mio carissimo amico gay, e chi arriva? Lui! Arriva lui, santo Dio! Per prima cosa mi fa spaventare, poi inizia a rompere! Ha detto che è qui per conto di Harry! Capisci, io neanche ci pensavo più a Harry e arriva lui e mi fa tornare tutto in mente! Lo odio!- disse Hermione gesticolando. L’amica le sorrise, comprensiva.

-E… perché Harry l’ha mandato qui? Come si fa ad andare all’università per conto di qualcuno?-

La ragazza si morse nervosamente il labbro inferiore. A volte dimenticava che Sabrina non sapeva nulla dell’esistenza del mondo magico, nè tanto meno che lei era una strega.

-Io… è quello che gli ho chiesto! E sai cosa mi ha risposto?! Che me lo avrebbe detto solo se stasera fossi uscita con lui!- completò con una smorfia disgustata.

-E tu hai accettato?-

La mora contrasse la mascella.

-Sì.- ringhiò a denti stretti.

-Beh, stasera sarai una della ragazze più invidiate del campus!- disse allegramente Sabrina.

-Il fatto che lui sia bello…

-E seducente.-

-…e seducente, non…

-E sexy, eccitante, attraente.-

-Piantala! È vero, Draco Malfoy è tutto questo, ma è anche uno stupido, borioso, viziato ed antipatico figlio di papà!-

-E ci esci stasera.-

-Mi ha ricattata!-

-Tu sei un osso duro, Herm. Se lui fosse così orribile avresti rifiutato. E forse gli avresti anche tirato un bel ceffone, come hai già fatto con altri in passato.-

-Malfoy è orribile!-

-Quindi non c’è possibilità che tu e lui…

-No! Mai!-

-Allora ci provo io!- esclamò Sabrina sorridendo.

Hermione scosse le spalle con indifferenza e la bionda sogghignò. Se tutto andava secondo le sue previsioni tempo un mese e l’amica l’avrebbe scannata per un’altra affermazione del genere.

 

 

 

 

Ecco il secondo capitolo! Ringrazio tutte le persone che hanno letto, ma un GRAZIE enorme va a coloro che hanno avuto la pazienza di recensire: Mirtilla, hermione + draco, lightiger, patty, manry ( anch’io sono Draco/Herm dipendente e spero che la mia fic sia all’altezza di tutte le altre stupende che ho letto ^^), super gaia ( Draco finirà con la nostra saputella preferita, questo è sicuro! Sabrina fornirà solo una piccola spintarella ad Herm che, come ben sappiamo, a volte è così testarda da non vedere al di là del proprio naso!). Continuate a recensire! Ciao by kamomilla

 

 

 

 

   
 
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